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(Adnkronos) - Ancora una tragedia dell'immigrazione. Due imbarcazioni sono naufragate in acque internazionali, a circa 40 chilometri a sud di Lampedusa: 20 i morti, ma il bilancio potrebbe salire nelle prossime ore. Tra le vittime ci sono anche una neonata e tre adolescenti e ci sarebbero 15-20 dispersi, secondo i racconti dei superstiti. I sopravvissuti sono 60, tra cui 4 donne. Per quattro di loro, subito dopo lo sbarco a molo Favaloro, è stato necessario il trasferimento al Poliambulatorio dell'isola, ma le loro condizioni non sarebbero preoccupanti. Secondo quanto emerge dai primi racconti dei superstiti, i migranti sarebbero partiti dalla Libia, a bordo delle due carrette del mare. Durante la traversata una delle due avrebbe iniziato a imbarcare acqua, ribaltandosi, e alcuni naufraghi nel tentativo di cercare rifugio sull'altra sarebbero finiti in mare. Anche il secondo barcone, ormai sovraccarico, sarebbe naufragato. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti qualificate, poco dopo le 11 è stato comunicato che il velivolo Gdf Volpe aveva avvistato un'imbarcazione capovolta con cadaveri in acque internazionali, a circa 14 miglia nautiche da Lampedusa (Sar italia). A seguito dell’avvistamento, la Guardia Costiera è subito intervenuta per soccorrere i naufraghi. Nell’area di Lampedusa a quell'ora risultavano presenti assetti italiani oltre a navi di Ong. In particolare, Astral (Gran Bretagna) si trovava a 13 miglia dal luogo del naufragio. "E' una tragedia che mi addolora profondamente e, come amministrazione comunale, ci siamo messi a disposizione delle autorità per tutto ciò che serve. Il naufragio non è avvenuto al largo di Lampedusa, ma in acque internazionali, a circa 40 chilometri a sud", dice all'Adnkronos Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa. "E' strano che sia avvenuto in piena estate quando le condizioni meteo sono favorevoli alle traversate", sottolinea il primo cittadino, che invita, però, a evitare "strumentalizzazioni politiche". "A Lampedusa il fenomeno dell'immigrazione va avanti da circa 30 anni - dice - E purtroppo, insieme ai vivi, accogliamo da sempre anche i morti. Ci sono stati con ogni governo. Dinanzi a una simile tragedia invito tutti a evitare strumentalizzazioni. Perché le vittime delle traversate ci sono state con governi di qualsiasi orientamento politico". ''L’ennesima tragedia avvenuta oggi nel Mediterraneo centrale, a 14 miglia nautiche da Lampedusa, addolora profondamente e suscita un pensiero di profondo cordoglio per le vittime - scrive il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, su X - Questo drammatico episodio conferma, ancora una volta, l’urgenza di prevenire, sin dai territori di partenza, i pericolosi viaggi in mare e di combattere senza tregua lo spietato affarismo dei trafficanti di esseri umani che alimenta questo fenomeno''. ''La tragedia di oggi è avvenuta nonostante la presenza di un dispositivo di soccorso in prontezza operativa, composto da diversi assetti nazionali e unità navali private - aggiunge Piantedosi - È nostro dovere continuare, con determinazione e fermezza, a contrastare questo vergognoso commercio di vite umane e a proteggere chi rischia di esserne vittima''.
(Adnkronos) - Quali competenze manageriali servono per rafforzare e per guidare le aziende e le persone all’interno di nuovi scenari competitivi segnati da trasformazioni tecnologiche, geopolitiche e sociali sempre più rapide? Un interessante spaccato di questo fabbisogno emergente viene dall’esame della graduatoria, pubblicata oggi, relativa all’avviso 1/2025 di Fondirigenti, il fondo interprofessionale di Confindustria e Federmanager leader in Italia per il finanziamento della formazione del management. 839 sono stati i piani formativi approvati sui 1070 piani presentati, a testimonianza di un sostanziale innalzamento della qualità della progettazione: la percentuale di approvazioni sale infatti al 78%, contro il 76% dell’avviso generalista promosso dal Fondo nel 2024. Oltre 10 milioni di euro lo stanziamento approvato, che consentirà il coinvolgimento di 1.737 dirigenti (circa 2 dirigenti per piano, in media) per 86mila ore di formazione (poco meno di 50 ore di formazione per ciascun dirigente coinvolto). L’analisi dei Piani evidenzia come la trasformazione digitale e la gestione delle persone siano le due tematiche chiave con cui le aziende devono confrontarsi: il 63% dei piani approvati riguarda queste due tematiche. Le due questioni sono, anzi, strettamente correlate tra di loro: nei piani approvati, il people management e la gestione delle diverse generazioni in azienda sono spesso affrontate, infatti, attraverso una gestione 'orientata dai dati', mentre, d’altro canto, la promozione di una mentalità 'data-driven' nelle risorse umane è una delle principali questioni manageriali con cui deve misurarsi l’introduzione dell’intelligenza artificiale in azienda. Ma largo spazio hanno, nei piani approvati, anche le altre due tematiche identificate dall’Avviso, che sono, peraltro, quelle con i migliori risultati in termini di punteggi registrati: i nuovi paradigmi della sostenibilità e i cambiamenti dei mercati, a conferma del fatto che la trasformazione sostenibile, soprattutto sul versante ambientale, e la necessità di fare i conti con l’instabilità dei mercati sono ormai divenuti due elementi strutturali dell’orizzonte aziendale. E anche in questo caso, la gestione “intelligente” dei dati risulta l’elemento distintivo delle competenze necessarie: l’ottimizzazione operativa, l’analisi predittiva degli scenari, il reporting esg e l’efficienza dei modelli di economia circolare sono tutti ambiti di intervento in cui la dimensione digitale diviene l’elemento che fa la differenza. “I progetti approvati sono pienamente allineati alle trasformazioni in atto, in particolare per quanto riguarda la sfera dell’innovazione digitale nelle sue diverse declinazioni, e prevedono soluzioni concrete e immediatamente applicabili”, spiega Massimo Sabatini, dg di Fondirigenti. “La capacità di padroneggiare il dato si afferma sempre più come esigenza manageriale imprescindibile, e la formazione continua è lo strumento più potente ed efficace per soddisfare questo fabbisogno”, continua. Nel panorama nazionale, la Lombardia si conferma la prima regione per numero di piani approvati (184), quasi a pari merito con l’Emilia-Romagna (182), seguite a poca distanza dal Veneto (143). Nel Mezzogiorno, la Campania si conferma la prima regione per numero di piani approvati (44). Quanto alla dimensione aziendale, sono quasi 370 i piani approvati relativi a grandi imprese, riguardanti prevalentemente l’area del people management, con interventi che si concentrano su tematiche strategiche quali l’attrazione e la fidelizzazione dei talenti, la gestione delle performance e la collaborazione intergenerazionale all’interno delle organizzazioni. È interessante notare che, in diversi casi, i progetti assumono una portata più ampia, includendo la revisione dell’intera struttura organizzativa, con l’intento di ripensare ruoli e responsabilità in un’ottica di maggiore flessibilità, efficienza e innovazione. 326 sono i piani approvati per le medie imprese e 143 quelli delle piccole, concentrati invece, prevalentemente, sul supporto al management nell’adozione ‘consapevole’ delle tecnologie, puntando in primo luogo sull’innovazione per reggere la sfida competitiva. E, allo stesso modo, i piani riferiti all’area della sostenibilità non si limitano alla sola acquisizione di competenze tecniche, ma sembrano prefigurare processi di vera e propria trasformazione organizzativa e sistemica che tocca tutte le funzioni dell’impresa. Mentre i piani riguardanti i cambiamenti di mercato sempre più definiscono strategie commerciali e percorsi di internazionalizzazione capaci di rispondere in modo proattivo alla crescente complessità degli scenari geopolitici. “L’Avviso sembra aver centrato, dunque, l’obiettivo di sostenere le competenze manageriali e tecniche necessarie per affrontare congiuntamente i cambiamenti di scenario e guidare le persone attraverso questi cambiamenti", sottolinea Marco Bodini, presidente di Fondirigenti. "Le imprese stanno ripensando i propri modelli per navigare con maggiore agilità in questo panorama in costante mutamento. Fondirigenti, anche attraverso i propri Avvisi, si conferma al loro fianco", conclude.
(Adnkronos) - L'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm-Wmo) ha certificato il nuovo record mondiale per il fulmine più lungo: ben 829 km in un noto hotspot per le tempeste negli Stati Uniti, le Grandi Pianure del Nord America. Il 'megaflash' - fa sapere il Wmo in una nota - si è verificato nell'ottobre 2017, durante un violento temporale: si è esteso dal Texas orientale fino a Kansas City, una distanza equivalente a quella tra Parigi e Venezia in Europa. Un'auto impiegherebbe dalle otto alle nove ore e un aereo commerciale almeno 90 minuti per coprire quella distanza. "I fulmini sono fonte di meraviglia ma anche un grave pericolo che miete numerose vittime in tutto il mondo ogni anno e rappresentano quindi una delle priorità dell'iniziativa internazionale 'Early Warnings for All'. Queste nuove scoperte evidenziano importanti preoccupazioni per la sicurezza pubblica in merito alle nubi elettriche, che possono produrre fulmini che percorrono distanze estremamente grandi, hanno un impatto significativo sul settore dell'aviazione e possono innescare incendi boschivi", ha dichiarato il segretario generale dell'Omm Celeste Saulo. Il Comitato per gli Estremi Meteorologici e Climatici dell'Omm, che tiene registri ufficiali degli estremi globali, emisferici e regionali, ha riconosciuto il nuovo record con l'aiuto delle più recenti tecnologie satellitari. I risultati sono stati pubblicati sul Bulletin of the American Meteorological Society. Il nuovo record di 829 km presenta un margine di errore di ± 8 km. È di 61 chilometri superiore al record precedente, che copriva una distanza di 768 ± 8 km in alcune zone degli Stati Uniti meridionali il 29 aprile 2020. "Questo nuovo record dimostra chiaramente l'incredibile potenza dell'ambiente naturale. Inoltre, la valutazione dell'Omm di eventi estremi ambientali come questo record testimonia i significativi progressi scientifici nell'osservazione, nella documentazione e nella valutazione di tali eventi. È probabile che esistano anche eventi estremi ancora più gravi e che saremo in grado di osservarli man mano che nel tempo si accumuleranno ulteriori misurazioni di fulmini di alta qualità", ha affermato il professor Randall Cerveny, relatore del rapporto sugli estremi meteorologici e climatici dell'Omm.