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(Adnkronos) - Non è soltanto la futura sovrana. Per i sudditi britannici, Catherine Middleton è molto di più: è la regina ideale. "Assomiglia alla nostra idea di futura regina", afferma la biografa reale Catherine Mayer nel numero di People di questa settimana. La principessa Kate si avvia verso la fine di un anno che ha visto il suo graduale recupero dalla malattia e la riconquista del suo ruolo. Al banchetto di Stato dello scorso 3 dicembre, a brillare era proprio la moglie dell'erede al trono William, piuttosto che l'albero di Natale alto sei metri e scintillante di migliaia di luci, nella St. George's Hall del Castello di Windsor. In un'atmosfera festosa, Kate aveva sul capo la tiara Oriental Circlet della Regina Vittoria, risalente a 172 anni fa, la più grande e sfarzosa che abbia mai indossato. Un tempo indossata dalla stessa Vittoria e in seguito dalla Regina Elisabetta e dalla Regina Madre, la tiara è riservata alle regine e alle future regine, secondo il testamento di Vittoria. "È magnifica, storica e significativa", afferma la biografa reale Sally Bedell Smith. Il banchetto di Stato di dicembre per il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e sua moglie ha segnato il terzo dell'anno per la coppia, ponendo William e Kate, entrambi 43enni, in prima linea, nelle relazioni con i leader mondiali in visita, tra cui il presidente Donald Trump a settembre. "Stanno diventando il volto delle visite di Stato. Stanno assumendo un ruolo di leadership", ha affermato la storica reale Amanda Foreman. L'anno decisivo di Kate è iniziato con l'annuncio, il 14 gennaio, della remissione da una forma di cancro non ancora resa nota da parte di Kate, ed è proseguito con un ritorno graduale alla vita pubblica. Ha ripreso parte del suo lavoro di sensibilizzazione riguardo i temi della prima infanzia, prendendosi delle pause rigeneranti con i suoi figli, il principe George, la principessa Charlotte e il principe Louis, tra cui una lunga estate per recuperare le forze e un trasferimento autunnale in una casa con otto camere da letto, Forest Lodge a Windsor, dove la famiglia intende rimanere anche dopo che William diventerà re. Catherine e William hanno conciliato i crescenti doveri reali con le visite scolastiche e la vita familiare, anche se la malattia continua a mettere in ombra la monarchia: Re Carlo, 77 anni, continua le cure per il cancro, sebbene abbia condiviso in un raro aggiornamento sulla sua salute il 12 dicembre, secondo cui la sua terapia sarà "ridotta" nel nuovo anno. Questo promettente sviluppo sottolinea l'importanza del ruolo che Kate e William erediteranno un giorno. La graduale ricomparsa di Kate non è dovuta solo all'invadente esame della sua diagnosi, ma anche al trattamento estenuante in sé, e alla forza d'animo necessaria per superarlo. "E' una persona che ha guardato in basso nell'abisso", ha detto la Foreman. Quando, nel marzo 2024, ha reso pubblica la notizia della sua diagnosi di cancro, dopo aver preparato i suoi figli, aveva già superato settimane di speculazioni e teorie del complotto online sulla sua salute. "Non solo ha dovuto affrontare una malattia mortale: l'intera rete le è andata contro", ha aggiunto la Foreman. "È stata una vera e propria diffamazione". In tutto questo, Kate ha rivelato solo quanto basta per rassicurare il pubblico, pur tenendo deliberatamente protette le sue emozioni più intime, un confine che mantiene con cura. "Ha quella tempra d'acciaio, quel fascino straordinario e quel sorriso", ha detto la Foreman a People. "È la combinazione della volontà di mostrare vulnerabilità, ma allo stesso tempo di non esserlo". Dopo aver annunciato la sua remissione presso l'ospedale in cui era stata curata, condividendo anche con gli altri pazienti storie sincere delle sue sedute di chemioterapia, Kate è tornata alla vita pubblica con calma, concentrandosi sulle cause che le stavano più a cuore. Il suo impegno per la prima infanzia è rimasto una priorità anche durante la malattia. Il 18 novembre, ha ampliato la portata dell'iniziativa al Future Workforce Summit di Londra, insieme a 80 leader aziendali e accademici. "Lo sviluppo della prima infanzia non è un tema affascinante. È un'attività silenziosa e privata, e la mancanza di risorse non riceve molta attenzione", ha detto il professor Robert Waldinger dell'Università di Harvard, che ha co-scritto un saggio con Kate . "Quello che sta facendo prestando la sua voce a questo progetto è enorme. Coinvolgere leader aziendali che possono fare la differenza è un modo incredibile di utilizzare la piattaforma che ha". Kate ha inoltre continuato a sostenere le questioni a cui tiene da tempo, dando priorità alle esigenze di George, Charlotte e Louis, tra cui il loro ambientamento nella nuova casa a novembre, mentre William si recava in Brasile per l'Earthshot Prize. Chi è vicino alla coppia afferma che Kate e William sono diventati più uniti che mai. Dopo oltre 20 anni insieme, hanno mostrato inequivocabili cambiamenti nelle loro dinamiche: carezze delicate, sorrisi condivisi, mani appoggiate l'una sulla schiena dell'altro. "Quello che hanno passato negli ultimi anni è stato terribile", dice Foreman. "Questo o allontana le coppie o, nel loro caso, le avvicina. Appiana i contrasti e permette loro di vedersi meglio".
(Adnkronos) - “Il Labor Day vuole accendere una scintilla nei giovani e avvicinarli al mondo del lavoro. Oggi i ragazzi escono dalla scuola e non sono preparati ad affrontare il lavoro. Noi vogliamo quindi aiutarli, in qualità di movimento educativo e sociale che al centro del proprio impegno ha il lavoro dignitoso. Tutto ciò tenendo conto di due pilastri: il lavoro che vale e i valori del lavoro”. E’ quanto affermato da Lidia Borzì, ideatrice del LaborDì e vicepresidente delegata delle Acli di Roma, in occasione dell’edizione 2025 di Labordì, l’evento promosso dalle Acli di Roma dove i giovani incontrano il mondo del lavoro. “Il lavoro non è un mero scambio tra prestazione e compenso, è un diritto costituzionale, quando è dignitoso il lavoro è libertà e crescita della persona e della comunità - aggiunge - Il lavoro è relazione e partecipazione. Per essere tutte queste cose, deve essere pulito, non deve uccidere, deve essere equamente retribuito, dare le giuste tutele e il tempo anche per la propria vita familiare”. “Gli orizzonti del lavoro mutano continuamente, nuovi lavori arrivano con l'intelligenza artificiale e tanti vecchi lavori muoiono - prosegue - Quindi vogliamo allenare i giovani a cercare le loro opportunità, coniugando passione e interessi con gli ambiti dove ci sono le opportunità. Oggi vogliamo dare loro anche gli strumenti ‘da mettere nei loro zaini’, insegnandogli come scrivere un curriculum, come gestire un luogo di lavoro e i propri profili social. Lo facciamo anche attraverso tanti workshop sulle competenze trasversali, come quella di saper essere assertivi e lavorare in squadra”. “Il nostro punto di forza è la rete: è qui presente tutta la comunità, dalla Chiesa alla scuola, dalle istituzioni alle aziende, fino alle organizzazioni sociali e sindacali - conclude - Siamo qui, tutti insieme, perché non possiamo più rinviare una grande alleanza per il lavoro dignitoso che metta al centro il binomio giovani e lavoro, che è un volano di speranza”.
(Adnkronos) - Dopo un’edizione 2025 da record (810 espositori, 55.000 mq di superficie occupata e quasi 27mila visitatori da tutto il mondo), Myplant&Garden si amplia ulteriormente, raggiungendo i 60mila mq espositivi e occupando interamente quattro padiglioni grazie al forte riscontro da parte delle aziende. Oltre a ciò, saranno impegnate anche delle aree esterne per dimostrazioni pratiche. Myplant&Garden, salone internazionale dedicato ai professionisti delle filiere del verde ornamentale, del paesaggio, del garden e della floricoltura, si accinge così a celebrare la sua decima edizione in programma dal 18 al 20 febbraio 2026 presso Fiera Milano Rho. L’evento riunirà aziende, operatori, esperti, istituzioni e associazioni provenienti da tutta Europa e da numerosi paesi extraeuropei. La decima edizione prevede nuovi contenuti, aree tematiche specializzate, mostre, seminari tecnici, workshop formativi e dimostrazioni live, con un’attenzione particolare alle sfide attuali del settore: sostenibilità, economia circolare, gestione del verde urbano, privato e sportivo, tecnologie smart, nuove tendenze del garden design e della decorazione floreale. “Passeremo da 55mila a 60mila mq di superficie, e copriremo completamente tutti i quattro padiglioni con l’esposizione grazie al riscontro eccezionale da parte dei nostri espositori”, afferma Valeria Randazzo, Exhibition Manager di Myplant. Con la decima edizione ci sarà un ulteriore riassetto delle aree espositive che coprono l’intera catena del valore: vivai, fiori, arredo, vasi e contenitori, decorazione, architettura del paesaggio, servizi, tecnica e macchinari offriranno una panoramica integrale e aggiornata sulla filiera. “Un’offerta completa che riflette la forza, la diversità e la continua evoluzione del settore”, aggiunge Randazzo. Il padiglione 20 sarà interamente occupato dai motori - in continua espansione - e da My Green Sports, l’evoluzione del ‘Verde Sportivo’, dove troverà spazio anche il nuovo programma Figc dedicato alla formazione dei tecnici del verde. L’area dedicata al paesaggio (progettazione, prodotti, materiali, realizzazione…), rinominata My Landscape, godrà di nuova visibilità e identità spostandosi nel padiglione 8. Un boulevard la metterà in connessione con l’area dedicata al fiore e alla decorazione, rinominata a sua volta My Decor. Il vivaismo rimarrà rappresentato nel padiglione 16 e in un’ampia porzione del padiglione 12, rimanendo attiguo, come nella passata edizione, all’esposizione dell’intero comparto tecnico. Qui si troverà l’allestimento Garden Center New Trend, che celebrerà l’anniversario tondo di Myplant con l’iniziativa ‘10 anni di trend - the best of’, ossia un percorso attraverso un decennio di idee, scenografie, visioni e prodotti che hanno segnato l’evoluzione dell’evento e influenzato il mercato: uno spazio per raccontare il passato, interpretare il presente e, con le nuove proposte, immaginare il futuro del retail specializzato. A rappresentare il volto più avanzato e sostenibile dell’offerta di prodotti e servizi per l’intero settore del verde sarà My Innovation (già MyplanTech), che presenterà in un circuito dedicato all’interno dei padiglioni le soluzioni green e tecnologicamente più innovative proposte dagli espositori. “Questa decima edizione rappresenta un traguardo importante e allo stesso tempo un nuovo punto di partenza - spiega Valeria Randazzo - Il mercato del verde è in costante evoluzione e Myplant continua a crescere insieme alle imprese, offrendo un luogo privilegiato dove sviluppare relazioni, generare valore e immaginare il futuro del settore”.