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(Adnkronos) - "L’innovazione è un processo importante, bisogna renderla attuale e applicabile. Occorre puntare su una ricerca che renda accessibili i farmaci più innovativi e che tenga conto della qualità della vita dei pazienti". Lo ha detto Francesco De Lorenzo, presidente della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo), oggi all’evento 'Sound of science: il futuro della salute cambia musica' promosso da Novartis a Palazzo Lombardia a Milano. De Lorenzo sottolinea il tema dell’innovazione, che "in un sistema come quello che riguarda i malati di cancro", si traduce anche nell’individuazione di un modello di cura "applicabile anche per altre patologie", che prende in considerazione il ruolo dei "biomarcatori, indicatori fondamentali per accedere alla medicina di precisione" e di elementi predittivi utili "per evidenziare gli effetti tardivi che insorgono a distanza di tempo nelle persone guarite dal cancro". Il presidente di Favo sostiene che bisogna tener conto anche della "necessità della digitalizzazione e dell'applicazione dell'intelligenza artificiale generativa", che può supportare la presa in carico "dei malati più fragili e può aiutare a superare le disuguaglianze". L'invito di De Lorenzo è quindi alla partecipazione attiva dei pazienti, "chiamati a svolgere per il Servizio sanitario nazionale un ruolo fondamentale perché partecipano ai processi decisionali". Un principio che Favo si impegna a far valere "su tutti i livelli", afferma il presidente che chiude con un riferimento al ruolo delle reti oncologiche. "Per poter cambiare la vita ai malati di cancro - sottolinea - l'innovazione ha bisogno di essere incardinata in un sistema che sia in grado di renderla attuale e di applicarla. In oncologia il sistema è composto dalla Rete nazionale dei tumori rari e dalle reti oncologiche regionali, un sistema che sta partendo in maniera organica in tutto il Paese".
(Adnkronos) - “La formazione è un elemento cardine dell'Ordine degli Ingegneri e di tutti gli ordini professionali. Siamo tenuti a formare i nostri iscritti per la tutela della collettività. Ovviamente ci basiamo sulle idee che arrivano dalle nostre commissioni, da loro scaturiscono i temi su cui fare formazione”. Lo ha detto Alessandro De Carli, segretario dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano e presidente della Commissione ambiente, territorio e clima, in occasione dell’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, svoltasi presso la sede di Palazzo Montedoria a Milano. Durante la giornata, preziosa opportunità di confronto sui temi che guideranno lo sviluppo della professione - come formazione, dialogo con le istituzioni e collegialità - sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. “In particolare quest'anno è stato molto importante un ciclo di webinar sull'intelligenza artificiale che abbiamo organizzato con un network di associazioni, di ingegneri delle quattro regioni motori d'Europa. Ciascuna associazione ha organizzato un webinar dando la propria visione sull'intelligenza artificiale. Questo ha permesso ai nostri iscritti e agli iscritti delle altre associazioni di sentire una voce che arriva dall'Europa, così da avere uno sguardo oltre al contesto nazionale visto che proprio in questi mesi si sta discutendo dell’Ai Act europeo” conclude.
(Adnkronos) - “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future. “Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”. Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”.