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(Adnkronos) - "Bisogna tornare a quello che è il rapporto tra paziente e prevenzione. Sicuramente in farmacia è il lavoro che ci riesce meglio, essendo la struttura prossimale, capillare, più vicina alla collettività, sempre aperta e dove il cittadino può rivolgersi non solo per la somministrazione dei vaccini, ma anche per avere informazioni sulla prevenzione. In questo senso le vaccinazioni sono fondamentali per proteggerci da patologie, tra cui le infezioni respiratorie stagionali". Lo ha detto il vicepresidente di Federfarma nazionale, Alfredo Procaccini, intervendo alla presentazione - oggi a Roma - della campagna di sensibilizzazione promossa da Pfizer 'Salute respiratoria: Abituati a proteggerti dalle infezioni stagionali'. "Ad oggi abbiamo il problema del vaccino contro lo pneumococco, fondamentale per le persone meno giovani. La farmacie sono disponibili alla somministrazione, ma attendiamo che le Regioni prendano decisioni in tal senso, in modo che anche questa vaccinazione diventi operativa come già avviene per il vaccino contro influenza e Covid", sottolinea. Per Procaccini è "fondamentalmente comunque puntare sulla corretta informazione contro le fake news, per far sì che certe patologie non insorgano e per ridare ai cittadini fiducia nella vaccinazione", conclude.
(Adnkronos) - Promoter, animatori di villaggi vacanze, addetti al confezionamento di regali. Poi magazzinieri, mulettisti e addetti al picking, lavapiatti, aiuto cuochi e camerieri: dalle elaborazioni dell’Osservatorio Assolavoro Datalab emerge che per il Natale 2024 saranno più di 40mila le opportunità offerte dalle agenzie per il lavoro. Nella top ten delle macrocategorie professionali più gettonate per il Natale, quest'anno cresce la domanda anche per profili legati al turismo e agli eventi: oltre ai 'Babbo Natale' e agli animatori dei villaggi, infatti, serviranno fundraiser per le raccolte fondi e, per i più piccoli, tate e baby sitter. Per quanto riguarda il personale del food&beverage e della produzione agroindustriale si cercano aiuto panettieri e pasticceri industriali. Aumenta anche la richiesta di magazzinieri e mulettisti, operatori dei trasporti e personale di accoglienza. Dalla grande distribuzione, ai mercati e ai negozi annunci, poi, per allestitori, commessi e addetti ai reparti per far fronte ai picchi di fabbisogno in vista del Natale. Solitamente sono posizioni per le quali si richiede disponibilità a lavorare su turni e nei giorni festivi, flessibilità negli orari e, per chi lavora a contatto con il pubblico, buona conoscenza di almeno una lingua straniera. Si tratta per lo più di contratti di lavoro in somministrazione, ovvero con le tutele e la retribuzione tipica del lavoro dipendente e, per quelli a tempo determinato, con occasioni doppie di reimpiego allo scadere del rapporto di lavoro. Nel bimestre novembre-dicembre i gruppi professionali di riferimento ai quali appartengono le offerte di lavoro legate al Natale alimenteranno in tutto circa 340mila richieste di profili. La somministrazione, inoltre, nel periodo in esame offrirà complessivamente in tutti i settori circa 150mila opportunità di lavoro. Nel solco delle attività di analisi condotte da Assolavoro Datalab, l’Osservatorio dell’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, la ricerca sulle figure natalizie è stata condotta su dati interni al settore e su fonti terze qualificate. Con l’elaborazione e la diffusione dei dati rilevanti sulle competenze e sulle professioni più ricercate nel mercato del lavoro, Assolavoro punta anche a favorire un maggior collegamento tra il sistema della scuola e il mondo del lavoro, nell’ambito del protocollo siglato tra Assolavoro e il ministero dell’Istruzione e del Merito. Per candidarsi è possibile contattare le singole agenzie per il lavoro. L’elenco delle principali filiali delle agenzie per il lavoro, accreditate presso l’apposito albo del ministero del Lavoro, è disponibile sul sito di Assolavoro.
(Adnkronos) - “Il 64% delle persone sta cercando esperienze di turismo sostenibile, è disposto anche a pagare cifre superiori proprio per contribuire al mantenimento di questi luoghi - continua Balzan - proprio una ricerca recente parla del 234% di crescita del turismo sostenibile entro il 2031, un 18% di crescita annua. Stiamo parlando di 2,61 miliardi di dollari come valore nel 2024 e, nel 2031, di 8,73 miliardi di dollari. Il trend della sostenibilità nel mondo del turismo che prevede una pianificazione attenta e accurata porta anche a dei valori economici dove penso che l'Italia possa dire la sua”. Lo ha detto Ada Rosa Balzan, Founder e presidente di Arb Sb, in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. “Il turismo sostenibile - spiega Balzan - è quello che presidia il capitale principale quindi il territorio, l'unicità di quel territorio, andando a calcolare i flussi, andando la pressione che non è il numero di presenze: non è un concetto di quantità ma di qualità. Si tratta di un turista rispettoso, un turista che si integra, vuole vivere un'esperienza quasi come cittadino di quel luogo e quindi non è un visitatore mordi e fuggi, ha una sensibilità differente”. Nel contesto della sostenibilità “il primo step è capire, dare il giusto contesto, che non è solo ambientale - precisa l’esperta - La percezione spesso, soprattutto italiana, è che l'80% abbia un peso ambientale. Sasb, che è il riferimento mondiale dell'analisi dei rischi finanziari, su 26 tematiche, solo 6 sono ambientali e 20 sono sociali e 10 di governance. Quindi il primo step è capire, dare il giusto contesto alla sostenibilità per poi costruire un percorso concreto e una comunicazione adeguata”. Sul green washing “abbiamo visto dei casi abbastanza importanti anche sulla parte sociale. Quando, nel 2021 la Commissione europea ha chiesto di fare una valutazione sulla comunicazione delle principali aziende sui siti internet - spiega Balzan - emergeva che il 59% dei messaggi sulla sostenibilità erano molto vaghi, molto generici, addirittura il 42% ingannevoli. Vediamo una grande produzione normativa sui green claims. È un obbligo, ma anche un’opportunità di mercato perché comunque tante realtà dentro la catena di fornitura vengono sollecitate, per rimanere nella catena di fornitura, di allinearsi a questi principi”. Questo vale anche in prospettiva. “I giovani non sono solo nativi digitali ma sono anche nativi sostenibili, sono molto attenti a queste tematiche. La generazione Z, che ha il 40% del potere d'acquisto mondiale, verifica quando gli viene fatta una promessa, soprattutto su tutto quello che è una catena di presidio delle persone e - conclude - del valore sociale”.