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(Adnkronos) - In programma il Palio di Siena oggi, 2 luglio 2025, con la corsa in diretta tv e streaming su La7 nel pomeriggio con orari che dipendono dalla procedura di partenza. Al via, cavalli e fantini in rappresentanza di 10 contrade che si contendono la vittoria. Al via Selva, Drago, Valdimontone, Lupa, Chiocciola, Oca, Bruco, Tartuca, Istrice, Pantera. Al Palio del 2 luglio non partecipano Aquila, Civetta, Giraffa, Leocorno, Nicchio, Onda e Torre. Sono 10 i fantini che si contendono la vittoria: - Brigante, Carlo Sanna (36 anni), al 18esimo Palio e con 3 vittorie. Corre per la Tartuca. Il cavallo è Zio Frac. - Carburo, Giosuè Carboni (45 anni), al nono Palio. Corre per la Chiocciola. Il cavallo è Tale e Quale. - Michel Putzu (35 anni), debutta nel Palio. Corre per il Drago con il cavallo Campedo. - Virgola, Andrea Sanna (27 anni). Corre il suo secondo Palio, gareggia per la Selva. Il cavallo è Virgola. - Bellocchio, Enrico Bruschelli (30 anni). Partecipa al Palio per la decima volta, corre per l'Istrice. Il cavallo è Dorotea Dimmonia. - Shardana, Antonio Francesco Mula (28 anni). E' al secondo Palio della carriera, corre per la Lupa. Il cavallo è Ares Elce. - Tittia, Giovanni Atzeni (40 anni). E' il veteranissimo, al 40esimo Palio, con 10 vittorie. Corre per l'Oca. Il suo cavallo è Diodoro. - Scompiglio, Jonatan Bartoletti (44 anni). In 32 edizioni del Palio ha ottenuto 5 vittorie. Corre per il Bruco. Il cavallo è Viso d'Angelo. - Gingillo, Giuseppe Zedde (43 anni). Corre il 33esimo palio e va a caccia della quarta vittoria, rappresenta la contrada di Valdimontone. Il cavallo è Comancio. - Tremendo, Francesco Caria (37 anni). Con la Pantera corre l'11esimo palio della carriera. Il cavallo è Arestetulesu. E’ stata la Contrada della Tartuca a vincere ieri pomeriggio, martedì 1 luglio, la quinta prova del Palio del di Siena, con il cavallo Zio Frac. Regolare l’uscita delle Contrade dal Cortile del Podestà alle ore 19.45. E' stata la Contrada della Selva a vincere questa mattina, mercoledì 2 luglio, la sesta prova del Palio di Siena, con il cavallo Zenis e il fantino Andrea Sanna detto Virgola. Regolare l'uscita delle Contrade dal Cortile del Podestà alle ore 9. Dopo la cosiddetta "provaccia", l'attesa è tutta concentrata per questa sera alle ore 19.30 quando è prevista l'uscita dei cavalli dal Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico per la Carriera in piazza del Campo. Il Comune di Siena ospiterà alcune personalità nazionali e internazionali che si affacceranno dalle trifore di Palazzo Pubblico per assistere al Corteo Storico e alla Carriera. Fra gli ospiti che hanno dato conferma ci saranno: il sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Patrizio Giacomo La Pietra, il vice ambasciatore Britannico a Roma David Burton, l’ambasciatore di Spagna a Roma Miguel Angel Fernàndez-Palacios Martinez, l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Corea in Italia Choon-Goo Kim e il sindaco della città di Avignone Cecile Helle. La diretta su La7 inizia alle 17.10 da Piazza del Campo. La telecronaca sarà affidata a Pierluigi Pardo che, affiancato dallo storico Giovanni Mazzini. Nel corso della diretta, i servizi di Andrea Milluzzi faranno conoscere le atmosfere, i dietro le quinte e gli aneddoti che animano l’intera città. Inoltre, Elena Testi sarà collegata dalla sala Mappamondo del Comune di Siena per commentare la corsa insieme agli spettatori più illustri.
(Adnkronos) - Si informano scegliendo gli strumenti digitali che hanno a portata di mano (social media e motori di ricerca) ma in realtà si fidano di più di giornali e telegiornali. Considerano importante l’informazione (68,4%) ma poi la maggioranza dedica meno di mezz’ora al giorno (63,5%) a scoprire cosa succede in Italia e nel mondo. Ammettono però, 8 su 10, di avere difficoltà a capire se una notizia è vera o falsa. Questo il quadro che emerge dalla ricerca demoscopica "Senza filtri: l’informazione nell’epoca della disintermediazione tra opportunità e caos" condotta a maggio 2025 da AstraRicerche su un campione rappresentativo della popolazione italiana (1.023 interviste su un campione 18-70enni residenti in Italia). Dall'indagine, promossa dall'Istituto nazionale per la comunicazione (Inc), emerge che la maggior parte degli intervistati (63,5%) dedica meno di 30 minuti al giorno all'informazione, con un 30,5% che si limita a 20 minuti o meno. Solo il 13,4% degli italiani si informa per un'ora o più. La Tv si conferma il mezzo più utilizzato regolarmente dagli italiani (70,8%), seguita da familiari, amici e conoscenti (61,6%), dai social network (60,0%) e dagli strumenti di messaggistica con canali dedicati (57,1% - un ‘salto’ in avanti enorme).Gli aggregatori di notizie (46,5%) e i siti/portali internet (42,6%) sono ampiamente utilizzati, superando in diffusione i quotidiani (40,4%) e i periodici/riviste (29,7%), sia cartacei sia online. I podcast e i video, sebbene in crescita (38,1%), non raggiungono ancora la radio (43,7%) e sono sempre più percepiti come intrattenimento a discapito dell’informazione. Quando si tratta di affidabilità, emerge un quadro più complesso. La Tv (42,3%) e i quotidiani (40,8%) sono considerati i più attendibili, quasi a pari merito. I familiari, amici e conoscenti, pur essendo una fonte ampiamente utilizzata, sono ritenuti affidabili solo dal 29% degli intervistati, allineandosi a siti e portali Internet (29,4%) e aggregatori di notizie (29,4%). La percezione di affidabilità di una notizia è fortemente legata a chi la diffonde e a come viene presentata. La maggioranza degli intervistati (45,7%) ritiene più affidabile una notizia data da un divulgatore non giornalista (scienziati, ricercatori, docenti), superando di poco i giornalisti (41,7%) segno di una crescente ricerca di competenze (vere o presunte) e autorevolezza specifiche. In netta minoranza si trovano influencer, youtuber, tiktoker (8,2%) e personaggi pubblici (17,6%). In mezzo alla classifica i rappresentanti delle Istituzioni e i politici (25.6%). La preoccupazione per le fake news è piuttosto diffusa: alla maggioranza degli intervistati capita di leggere una notizia e pensare che possa essere falsa (59,5% a volte, 24,2% spesso). La difficoltà nel capire se una notizia è falsa è percepita come media (così così per il 41,7%, abbastanza 34,2%, solo il 6,9% lo considera molto difficile). In sintesi, solo 4 su 10 ritengono che sia molto o abbastanza difficile. Un'alta percentuale di italiani (83,8%) ammette di aver creduto a notizie false in passato (10,3% più volte e 73,5% qualche volta). Un dato significativo è che il 42% ha condiviso notizie poi rivelatesi false. Di fronte a una notizia che smentisce le proprie convinzioni, la maggioranza tende ad approfondire e verificare con altre fonti, sia che la notizia provenga da giornalisti (64,9%) che da influencer (66,2%). Tuttavia, c'è una netta differenza nella reazione iniziale: se la notizia viene da un giornalista, solo il 7,1% tende a pensare che sia falsa, mentre questa percentuale sale al 24,5% se la fonte è un influencer. Sull'influenza e il controllo dell'informazione, la percezione è che i poteri economici (60,9%) e politici italiani (60,5%) siano i principali responsabili della diffusione di notizie "di parte" o fake news, seguiti dagli interessi delle piattaforme social (55,9%) e dai poteri politici esteri (55,8%). Come emerge dall'indagine, c'è una chiara richiesta di maggiore regolamentazione per tutti i comunicatori online: il 62,3% ritiene che le regole deontologiche dei giornalisti dovrebbero essere applicate a chiunque comunichi sui mezzi di informazione. Tuttavia, quasi la metà (50,1%) crede che anche molti giornalisti non rispettino tali regole. Il controllo delle fake news da parte delle piattaforme è un tema caldo. Il 65,0% degli intervistati ritiene che il gruppo di persone che controlla le notizie dovrebbe essere scelto senza preconcetti, e il 60,8% vede un rischio nel controllo basato solo sugli utenti. Interessante è la percezione di chi determina il flusso delle informazioni online: i giornalisti e i media tradizionali (45,1%) sono ancora visti come i principali attori, seguiti a ruota dalle piattaforme con i loro algoritmi (43,8%). Meno influenti in questo senso i cittadini che condividono contenuti sui social networks (28,0%), istituzioni e governi (27,1%) e – ancor meno - influencer e creator (16,5%). La maggior parte degli utenti (70,0%) è consapevole che siti e portali online mostrano notizie personalizzate in base alle loro abitudini. Questo è percepito come un rischio - sia perché tende a confermare le opinioni preesistenti degli utenti (59,9%) sia perché limita l'ampliamento degli interessi (61,8%) - più che un aiuto nel trovare le notizie rilevanti per loro senza fatica (40,7%). Infine, anche l'introduzione dell'Intelligenza Artificiale nella sintesi delle notizie è vista più come un rischio che come un aiuto: prevalgono i timori di informazioni non corrette (58,4%) e di una minore sollecitazione alla verifica delle fonti (57,0%), rispetto all’aiuto dato agli utenti (37,9%). “La ricerca offre spunti di riflessione cruciali - afferma Pasquale De Palma, presidente e amministratore delegato di Inc - anche per le strategie di comunicazione di brand e organizzazioni. Perché in un mondo dove tante persone trovano difficoltà a distinguere le notizie vere da quelle false, il rischio che una fake news, alimentata da algoritmi, intelligenze artificiali e condivisioni inconsapevoli, possa danneggiare la reputazione di un’azienda o di una Ngo, è reale e tangibile. Ed è un rischio che va gestito con attenzione e professionalità”. “Bisogna anche avere il coraggio di dire che la disintermediazione oggi è un rischio per le democrazie, fortemente voluta da poteri politici ed economici e dagli interessi delle piattaforme social, che la guidano e la alimentano, sempre perseguendo un interesse personale che non coincide con la verità” commenta Paolo Mattei, vice presidente di Inc, che ha coordinato il gruppo di lavoro sulla ricerca.
(Adnkronos) - Si alza il sipario sulla cerimonia di premiazione della sesta edizione dell’Italia Green Film Festival (Igff) in programma questa sera nello storico Teatro Argentina di Roma. Sotto la guida del presidente onorario Franco Nero e del direttore artistico Pierre Marchionne, il Festival si conferma come il primo evento internazionale in Italia interamente dedicato al cinema sostenibile, ambientale e sociale. Un progetto riconosciuto da realtà autorevoli come Unesco, Parlamento Europeo, ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Roma e Wwf. A condurre la serata, due voci femminili forti e preparate, Vittoriana Abate e Francesca Rasi, affiancate dallo stesso Pierre Marchionne. Sul Green Carpet, insieme a Franco Nero, sfileranno grandi nomi del panorama cinematografico e culturale italiano, tra cui Giuseppe Tornatore, Michele Placido, Enrico Lo Verso e l’architetto Massimiliano Fuksas, oltre alla raffinata voce del soprano Erika Nakanishi, che impreziosirà la serata con un’esibizione esclusiva. Durante la serata la consegna delle Golden Leaf 2025, premi conferiti alle opere e alle personalità che si sono distinte per l’eccellenza artistica e per l’impegno nei confronti dell’ambiente e dei diritti sociali. I titoli vincitori saranno rivelati durante la serata. “Non premiamo solo film, ma la visione di un mondo possibile - afferma Pierre Marchionne - un mondo in cui la cultura sa ispirare, educare e promuovere nuove consapevolezze”. A presiedere la giuria internazionale, lo scrittore e ambientalista di fama mondiale Sergio Bambaren, autore di best seller tradotti in tutto il mondo, affiancato da esperti del settore cinematografico, artistico e scientifico. Grande attenzione anche alla moda etica, con la partecipazione degli stilisti Mariel Spiridigliozzi, Rosso D’Aquinum e Diana Dieppa, interpreti di una bellezza che dialoga con l’ambiente e con i valori della sostenibilità. Appuntamento il 26 giugno, alle 18.30, in Largo di Torre Argentina.