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(Adnkronos) - Finisce in parità la sfida Champions dell'Olimpico tra Lazio e Juventus. Primo tempo senza emozioni e ripresa vibrante con i bianconeri che sbloccano la partita al 51' con Kolo Muani ma restano in dieci poco dopo per il rosso a Kalulu. Si difendono con le unghie e con i denti ma subiscono il pari di Vecino al 96'. In classifica Juventus e Lazio sono appaiate al quarto posto con 64 punti, uno in più della Roma che può puntare al sorpasso lunedì vincendo a Bergamo con l'Atalanta. Parte meglio la squadra di casa che si rende pericolosa al 3': Guendouzi inventa con l'esterno per Dele-Bashiru che calcia dalla destra dell'area, forte, sul primo palo. Di Gregorio mette in corner. Al 10' Isaksen crossa verso il centro e Di Gregorio interviene ma non trattiene, la palla resta vagante in area e i difensori bianconeri riescono ad allontanare definitivamente la minaccia. Al 16' si fanno vedere gli ospiti. Nico Gonzalez contesta un pallone alto a Mandas su un corner: la palla resta pericolosamente in area con Alberto Costa che prova il tiro al volo col portiere laziale fuori dai pali, la conclusione del portoghese è murata dalla difesa. Al 22' giallo a Thuram per un duro intervento a centrocampo, il francese era diffidato e salterà l'Udinese. Al 28' Savona ferma una ripartenza avversaria e si prende l'ammonizione. Anche lui era diffidato e salterà il match con i friulani. Al 34' spunto di Alberto Costa che dalla destra sterza verso il centro e prova il tiro forte da posizione molto defilata in area, col mancino. Romagnoli mura e mette in corner. Un minuto dopo ancora l'esterno portoghese per Kolo Muani in area, il francese prova un difficile tiro al volo mandando abbondantemente alto. Al 43' decisivo intervento di Kalulu su Dele-Bashiru: l'ex Milan sceglie bene il tempo della scivolata e manda la palla verso Di Gregorio. In caso di errore il trequartista della Lazio si sarebbe involato tutto solo verso la porta. Inizia il secondo tempo con una novità per gli ospiti: Conceicao al posto di Gonzalez. Al 6' la Juventus sblocca l'equilibrio: cross morbido di McKennie per Kolo Muani che finge l'anticipo sul primo palo per poi liberarsi sul secondo. In mezzo è tutto solo e mette in rete di testa. Baroni corre ai ripari e inserisce Pedro e Dia per Isaksen e Dele-Bashiru. Al 9' giallo anche per Locatelli per un fallo su Pedro. Il capitano dei bianconeri non era tra i diffidati. Al 16' rosso per Kalulu: il francese colpisce Castellanos che era andato a pressarlo. Per Kalulu è il primo cartellino rosso alla 113/a presenza in Serie A. Al 20' Baroni ne cambia altri due: Lazzari e Vecino per Marusic e Rovella, l'ex bianconero non prende bene la sostituzione. Con l'uomo in più la Lazio attacca a testa bassa. Alla mezz'ora Pedro semina il panico sulla destra, la Juve chiude in corner. Sull'angolo svetta in area Gila, ma di Gregorio para in tuffo. Un minuto dopo ci prova anche Vecino di testa su un cross dalla destra: palla larga. Al 32' Tudor toglie Kolo Muani e mette Adzic e poco dopo perde Alberto Costa per infortunio. Entra Douglas Luiz e Locatelli va a fare il centrale. Al 36' Dia entra in area ma la difesa ospite riesce a spazzare. Al 41 doppio cambio per Tudor. Fuori Conceicao e Adzic. Dentro Gatti e Vlahovic. Al 43' Savona perde un pesantissimo pallone al limite dell'area sul pressing di Pedro: la palla vola verso la destra dell'area dove si avventano Castellanos e Di Gregorio, che stende l'attaccante della Lazio. Tutto però annullato dal Var: Castellanos era in fuorigioco sul tocco di Pedro. Al 49' Dia aggancia sulla destra dell'area e spara forte col destro sul primo palo: legno pieno, c'è anche il tocco decisivo di Di Gregorio con la mano sinistra. Al 51' il pari. Cross dalla destra sul secondo palo per Castellanos che va in porta di testa: Di Gregorio para ancora poi, in mezzo, arriva Vecino che gira in rete da pochi passi.
(Adnkronos) - "Ieri è stata una giornata storica, che conferma la dimensione globale della Chiesa. Un motivo di orgoglio per tutti gli italiani. Da ministro del Lavoro, mi piace anche sottolineare la scelta del nome da parte del nuovo Papa: Leone XIII con l'enciclica 'Rerum Novarum' pose le basi per la Dottrina sociale della Chiesa, dando un nuovo e rinnovato ruolo nella società al lavoro e ai lavoratori. Un'enciclica che ancora oggi è attuale". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, sull'elezione di Papa Robert Francis Prevost che ha scelto il nome di Leone XIV. "L'elezione al soglio pontificio di Leone XIV è stata una grande emozione - sottolinea Calderone - nell'epoca dell'intelligenza artificiale, tutto il mondo si è fermato per guardare un comignolo. E' stato un momento di enorme partecipazione popolare, anche da parte di chi non crede. Le prime parole di Papa Leone XIV sono state importanti: il riferimento alla pace colpisce le menti e i cuori di tutti noi, mentre le guerre sconvolgono diversi angoli del mondo e anche la nostra Europa. 'Il male non prevarrà' è un inno alla speranza che dobbiamo fare nostro, in particolare noi istituzioni".
(Adnkronos) - “In Italia abbiamo una normativa molto evoluta in tema di luce naturale che però al tempo stesso non viene applicata in fase sia progettuale che approvativa. Di conseguenza abbiamo attivato un progetto di ricerca con La Sapienza Università degli Studi di Roma. La luce zenitale è il modo per velocizzare il raggiungimento delle soglie minime di salubrità attraverso la luce naturale". Così Lorenzo Di Francesco, Public Affairs Manager Velux Italia, in occasione del seminario 'Costruire il benessere, il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia' presso il Senato della Repubblica a Roma. "Se si fa ricorso soltanto alla luce naturale bisogna essere un po' più creativi. Certamente la luce zenitale è una cosa che riguarda le parti alte degli edifici però con la nuova edilizia, anche europea, e con la direttiva 'Case Green', si parla di una revisione del testo unico dell'edilizia, che potrebbe portare a una revisione delle prassi progettuali con più luce zenitale. In ogni caso, riuscire a risolvere il tema del rispetto delle soglie minime di luce naturale, automaticamente migliorerebbe anche il ricorso alla luce zenitale”, chiarisce. “Non è sufficiente costruire edifici energeticamente efficienti, come stiamo imparando a fare, se poi però manca un altro tassello dell'evoluzione, ovvero un'edilizia pensata per le persone che ci devono abitare, studiare o lavorare. Non ci si può soltanto soffermare sul calcolo termotecnico. Anche a livello legislativo c'è stata una grande evoluzione in termini di certificazioni energetiche, forse sarebbe anche il caso di integrare queste certificazioni energetiche con certificazioni di salubrità che valutano, misurano e monitorano nel tempo anche la qualità degli ambienti interni”, conclude.