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(Adnkronos) - Il lungo viaggio di MasterChef Italia 15 prende ufficialmente il via nella notte di Natale: a bordo salgono i 20 cuochi amatoriali che nelle scorse settimane hanno ottenuto l’ambito grembiule bianco e ora dovranno lottare con determinazione tra i fornelli per mantenerlo allacciato lungo tutto il percorso. Negli episodi di oggi giovedì 25 dicembre e in streaming solo su NOW, sotto l’albero troveranno tutt’altro che regali da scartare: il trio di giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli ha preparato prove capaci di testare fin da subito le competenze e il temperamento degli aspiranti chef. A competere per il titolo di nuovo MasterChef italiano ci sono i 20 migliori cuochi amatoriali d’Italia di quest’anno: Alessandro, odontoiatra 44enne di Genova; Antonio, studente di giurisprudenza di 24 anni, che vive in provincia di Cosenza ma ha origini arbereshe (antica popolazione albanese insidiatasi secoli fa in Calabria); Carlotta, disoccupata 25enne della provincia di Biella; Dorella, 57 anni di Taranto, impiegata in un’agenzia finanziaria e appassionata di musica; Dounia, 28enne di origini marocchine che vive a Bassano del Grappa e lavora come OSS; Eros, impiegato 27enne della provincia di Catania, appassionato di taekwondo; Franco, 31enne veneto con origini ghanesi che lavora come consulente tecnico; Gaetano, architetto di 52 anni della provincia di Catania; Georgina, hostess per eventi fieristici 26enne di Treviso ma nata a Londra; Giuliana, 36enne di Manfredonia e studentessa di scienze enogastronomiche; Iolanda, nata in Brasile e residente a Cosenza, dove lavorava come insegnante; Irene, studentessa 20enne di Giurisprudenza, nata a Pamplona e cresciuta a Messina, che attualmente vive a Bologna; Jonny, operaio 25anne della provincia di Lucca; Katia, 32 anni e responsabile di una pokeria a Genova; Matteo C., studente 23enne di International Marketing, nato e cresciuto in Brianza; Matteo L., 27enne di origini cinesi nato e cresciuto a Bologna, che si occupa di investimenti online; Matteo R., graphic designer 28enne della provincia di Bergamo; Niccolò, 25 anni da Massa, controllista di motocompressori e turbocompressori; Piponzio (Andrea), 26enne aretino addetto al sistema tintometrico nell’azienda di famiglia; Vittoria, 36enne di origini calabresi che vive a Reggio Emilia e lavora come impiegata nell’azienda di famiglia. Anche la Masterclass, in questo 25 dicembre, si tingerà di sfumature dorate: la gara inizierà infatti con la prima e unica Golden Mystery Box di questa edizione, che sarà incentrata sugli antipasti. A seguire, il primo appuntamento con la Masterclass al completo – in onda dalle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, con i due episodi sempre disponibili on demand e visibili su Sky Go – continuerà con un Invention Test che omaggerà una delle pietanze casalinghe più diffuse e amate in Italia, la polenta: tra consistenze diverse, abbinamenti creativi e farine di ogni tipo, il compito sarà elevare un amatissimo must della tradizione popolare a piato creativo e personale. Nella serata di Natale, anche i giudici hanno voluto rispettare la tradizione e pensare alla famiglia, o meglio alle grandi famiglie dell’alta ristorazione italiana, che saranno protagoniste del primo Skill Test della stagione. Arriveranno in Masterclass lo chef Roberto Bottero del ristorante 'Arnaldo Clinica Gastronomica' a Rubiera (Reggio Emilia), la cui prima stella Michelin risale al 1959 – e fu il primo ristorante italiano a ottenerla; e lo chef Antonio Dipino del ristorante 'La Caravella' ad Amalfi, il primo locale del sud Italia premiato con la Stella Michelin: a loro il compito di dare testimonianza di storie culinarie gloriose e vincenti, costruite con passione e dedizione partendo proprio dalla famiglia.
(Adnkronos) - in collaborazione con The Glenrothes Premiumizzazione e identità visiva potente e fuori dagli schemi. Ecco quali sono le novità nel bicchiere per il whisky, distillato con tre secoli di storia che però da venti anni vive una grandiosa età dell’oro e si dimostra capace di scrollarsi la polvere di dosso. Un esempio su tutti è quello di The Glenrothes, che presenta una nuova identità e un nuovo packaging per celebrare l’eccellenza dello Speyside scozzese. The Glenrothes è una storica distilleria scozzese fondata nella cittadina di Rothes nel 1879, una storia lunga e gloriosa ben nota agli appassionati del 'Re dei Distillati', lo Scotch Whisky, eppure la strada scelta è quella di un restyling profondo dell’immagine e di un packaging completamente riprogettato. Il restyling, curato dall’agenzia di branding e design londinese Lewis Moberly, ridefinisce l’identità visiva di The Glenrothes, costruendo una gamma coerente e immediatamente riconoscibile. La bottiglia tondeggiante iconica della distilleria è stata reinterpretata con un profilo più alto ed elegante e un collo più slanciato. Le etichette presentano le note di degustazione scritte a mano da Laura Rampling, Master Whisky Maker di Glenrothes Il packaging secondario - un cilindro a doppio strato che si apre rivelando la bottiglia - è ispirato ai legni di maturazione e ai colori della Tenuta di The Glenrothes: dal verde lichene del 15 anni alle tonalità più profonde e autorevoli del 18 e 25 anni. Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: zero plastica, zero metallo, zero pelle. Interamente a base di carta e cartone, con uso minimo di lamina, il packaging è 100% riciclabile e in linea con l’approccio sostenibile del gruppo. La nuova gamma non punta infatti a volumi da prodotto mass market, ma a rendere l’immagine coerente con le dinamiche qualitative dell’industria del whisky. "The Glenrothes è un Single Malt dedicato a chi sa scegliere e riconoscere la qualità, un prodotto dal carattere accessibile ma dalla complessità raffinata. Eleganza, genuinità del colore, equilibrio dei legni e profondità aromatica definiscono un brand che, pur rimanendo fedele alla propria storia, entra oggi in una nuova era, spiega una nota dell'azienda. La nuova identità visiva è poi inoltre l’occasione per alzare ulteriormente l’asticella della qualità in casa Glenrothes. Scompaiono i classici imbottigliamenti con 10 e 12 anni di età e si parte direttamente dal 15 anni- una prima assoluta per la distilleria di Rothes, per poi ascendere verso l’olimpo dei Single Malt, con invecchiamenti importanti di 18 anni e 25 anni. The 15 rappresenta quindi la nuova espressione stabile della distilleria e matura per 15 anni in botti di rovere europeo ex sherry, selezionate personalmente da Laura Rampling. Il suo profilo aromatico combina frutta matura, spezie e un’eleganza commovente, con un colore 100% naturale, tratto distintivo dell’intero portafoglio The Glenrothes. Riconosciuta come “tesoro nascosto dello Speyside”, The Glenrothes si distingue per l’uso di acqua di sorgente dal contenuto minerale eccezionalmente basso e per un processo di distillazione lento, condotto in alambicchi particolarmente alti. Il risultato è un distillato di base fragrante, fruttato e di grande finezza. La distilleria è una delle poche a mantenere in vita un laboratorio interno di artigiani bottai, che restaurano e preparano migliaia di botti ogni anno. Una scelta artigianale che, unita alla filiera dei legni controllata direttamente dalla casa madre Edrington, dall’albero alla botte, garantisce una qualità costante e una personalità inconfondibile.
(Adnkronos) - Anche per queste festività, fra dicembre 2025 e gennaio 2026, è previsto un aumento degli imballaggi conferiti in raccolta differenziata dai cittadini italiani. Le prime stime Conai indicano, come per gli anni passati, una crescita dei flussi a fine vita: per plastica e vetro gli incrementi nei conferimenti potrebbero oscillare tra il 4% e il 7%, mentre per la carta l’aumento potrebbe localmente raggiungere punte del 10%. "Le analisi a campione, confrontando i dati degli anni precedenti con le previsioni fornite dai gestori di alcune città italiane, porta a delineare questo scenario - spiega Fabio Costarella, vicedirettore generale Conai - La situazione economica del Paese resta eterogenea e non è semplice prevedere se l’andamento sarà più o meno forte. Ma un aumento dei consumi tra dicembre e gennaio resta fisiologico e rende ragionevole attendersi anche un incremento dei conferimenti in raccolta differenziata. Le previsioni di Confcommercio indicano, ad esempio, che per i soli regali natalizi ogni italiano spenderà in media 211 euro: un incremento dei consumi che porta con sé una maggiore quantità di imballaggi". Come avviene ogni anno, a crescere saranno soprattutto gli imballaggi in carta e cartone, in particolare scatole per spedizioni, confezioni di prodotti natalizi e carta regalo, ma anche quelli in plastica, come film, involucri, vaschette e imballaggi alimentari. Per quanto riguarda il vetro, l’aumento riguarderà soprattutto bottiglie di vino, spumante e liquori, tipiche del periodo delle feste. "In alcuni territori le percentuali potrebbero risultare anche superiori alle nostre stime - prosegue Costarella - Negli ultimi anni l’incertezza economica e i cambiamenti nei consumi hanno reso più complessa l’attività previsionale, ma resta fondamentale che i cittadini conferiscano correttamente gli imballaggi. Il sistema Paese è in grado di gestire senza criticità questi volumi, a condizione che la qualità della raccolta rimanga elevata". Proprio per questo, durante le festività è importante prestare particolare attenzione a come si differenziano i rifiuti. La carta utilizzata per avvolgere i regali è riciclabile e va conferita nella raccolta di carta e cartone, così come le confezioni esterne di pandoro e panettone. Gli scontrini, salvo indicazioni diverse riportate sul retro, devono invece essere gettati nell’indifferenziato perché realizzati in carta chimica. Ma anche carta oleata e carta da forno non sono riciclabili se non espressamente indicato e non vanno conferite con la carta. E ancora: addobbi natalizi, pirofile in vetro borosilicato e ceramiche non devono essere conferiti con gli imballaggi in vetro perché comprometterebbero la qualità della raccolta. Anche i bicchieri di cristallo rotti vanno buttati nell’indifferenziato. "Il cristallo contiene piombo, e pochi frammenti di cristallo compromettono grandi quantità di vetro riciclabile", spiega Fabio Costarella. Le scatole in legno utilizzate per confezionare bottiglie di vino o liquori devono invece essere portate alle isole ecologiche. Infine, per la plastica, giocattoli rotti e oggetti che non sono imballaggi non vanno inseriti nella raccolta differenziata, ma conferiti nel rifiuto indifferenziato o portati nei centri di raccolta. Tutti gli imballaggi in plastica devono essere svuotati prima del conferimento, mentre quelli flessibili è consigliabile schiacciarli per ridurre il volume. "È bene rimuovere le etichette coprenti dai flaconi o dalle bottiglie -aggiunge Costarella - e conferire poi in raccolta differenziata sia l’etichetta sia il flacone o la bottiglia. È un aiuto ai riciclatori, che potranno così gestire meglio gli imballaggi in fase di preparazione per recupero e riciclo". "Con un tasso di riciclo degli imballaggi superiore al 76%, l’Italia si colloca stabilmente tra i Paesi di riferimento in Europa nel campo dell’economia circolare - conclude Fabio Costarella. - Il mantenimento e il rafforzamento di questo risultato richiedono un impegno costante e condiviso, anche nei periodi caratterizzati da un aumento dei consumi. Una corretta raccolta differenziata consente di valorizzare le risorse, sostenere gli obiettivi di sostenibilità e consolidare un modello che il Paese ha progressivamente costruito nel tempo".