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(Adnkronos) - ''Ognuno ha fatto le sue scelte di vita. Io faccio l'ingegnere, Amanda ha scelto nella sua vita di occuparsi delle persone vittime di ingiustizie. Non mi sento su questo di dare giudizi etici. Raccontare la propria vita vissuta dentro una grande tragedia è un suo diritto. La famiglia Kercher può sempre fare un film o una serie sulla vita di Meredith, nessuno glielo impedisce''. Raffaele Sollecito commenta così con l'Adnkronos la serie tv che si sta girando a Perugia sul delitto di Meredith Kercher. Una fiction prodotta da Amanda Knox, per il canale Hulu della Disney, la studentessa americana che insieme a lui è stata inizialmente accusata del delitto per poi essere assolta dalla Corte di Cassazione. ''Non faccio parte del progetto ma sono in trattativa per supervisionare la mia immagine, visto che volente o nolente sono uno dei protagonisti principali di questa storia. Anche se sono sicuro che la mia immagine verrà trattata bene, visto che c'è Amanda non ho dubbi. Mi fido di lei e del suo giudizio su di me, anche perché lo conosco già''. Sollecito, che non ha ancora conosciuto l'attore che lo interpreta, spiega che vorrebbe ''vedere le battute o meglio come è stato sviluppato il personaggio. Visto che in passato tutti i giornali hanno parlato di me, dicendo quello che gli pareva, oggi vorrei essere io protagonista di quello che sono. In ogni caso sono in buoni rapporti e penso che riusciremo ad avere un buon compromesso''.
(Adnkronos) - "Il mondo delle costruzioni e degli appalti pubblici sta affrontando nuove complessità. Dalla rilevazione mensile condotta dal nostro Centro Studi, emerge che, nel periodo tra il 15 settembre e il 15 ottobre, la patente a crediti è la principale preoccupazione per le micro imprese, mentre per le medie e grandi imprese il focus è sulla realizzazione delle opere già aggiudicate nell'ambito del Pnrr". Lo afferma Giovanni Pelazzi, presidente di Argenta Soa (una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche) e del Centro Studi, presentando l'analisi basata su un campione di oltre 400 imprese di varie dimensioni. "Per l’87% degli imprenditori non attestati Soa - spiega - l’iter per l’ottenimento della patente a crediti rappresenta una preoccupazione significativa, tanto che molti valutano la possibilità di avviare il percorso per ottenere una certificazione Soa, qualora l'azienda abbia i requisiti. La Soa, infatti, consente di partecipare a gare pubbliche, offrendo una qualificazione che esenta dall'obbligo della patente a crediti dalla terza classifica in poi, e garantisce un’operatività semplificata e stabile in un contesto normativo che è ancora in fase di assestamento". Pelazzi sottolinea che la gestione della patente a crediti costituisce una sfida maggiormente onerosa per le piccole imprese, particolarmente esposte ai cambi normativi, come già sperimentato con i bonus edilizi: "Il Centro studi di Argenta Soa, una delle principali società di attestazione per le gare pubbliche, è nato proprio per monitorare e supportare le imprese nel loro percorso di qualificazione e nella gestione delle complessità normative del settore. Dall’analisi - continua - emerge anche che il 78% degli imprenditori di medie e grandi imprese è preoccupato per il completamento entro i termini delle opere finanziate con il Pnrr. Sarà cruciale una proroga della Commissione Europea per completare i lavori. Le principali cause dei ritardi includono i tempi per la gestione delle pratiche amministrative, i costi crescenti delle materie prime e la difficoltà nel reperire manodopera qualificata". Sono 9 le Faq di Argenta Soa sulla patente a crediti per la sicurezza sul lavoro nei cantieri. 1) Che cos’è la patente a crediti per la sicurezza sul lavoro nei cantieri? La patente a crediti è un sistema obbligatorio di qualificazione che garantisce che imprese e lavoratori autonomi nei cantieri rispettino le norme sulla sicurezza. Ogni operatore riceve un punteggio basato su crediti, che può essere decurtato in caso di violazioni delle normative. 2) Chi è obbligato a ottenere la patente a crediti? A partire dal 1° ottobre 2024, la patente è obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri edili, ad eccezione di coloro che forniscono servizi di consulenza intellettuale o che sono in possesso di una certificazione Soa di classe pari o superiore alla III. La Soa non solo esonera da questo requisito, ma rappresenta una forma avanzata di certificazione che attesta la capacità dell'impresa di partecipare a lavori pubblici di un certo livello, garantendo la qualità e l'affidabilità dell'azienda. 3) Come si ottiene la patente a crediti? La patente si richiede tramite il Portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro. La domanda può essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa o da un soggetto delegato. Tra i requisiti principali vi sono l’iscrizione alla Camera di commercio, la regolarità contributiva e fiscale, e il possesso del documento di valutazione dei rischi (dvr), a meno che non si possieda già una certificazione Soa. 4.) Qual è il punteggio iniziale della patente a crediti? Al rilascio, la patente viene assegnata con un punteggio di 30 crediti, che può essere aumentato fino a 100. Il mantenimento di almeno 15 crediti è fondamentale per continuare a operare nei cantieri. 5) Come si perdono e recuperano i crediti? I crediti vengono decurtati in caso di violazioni della normativa di sicurezza. Per esempio, la mancata redazione del dvr o la formazione inadeguata dei lavoratori possono causare una perdita di crediti. Il recupero è possibile tramite corsi di formazione o misure correttive, ma le imprese già certificate Soa godono di una maggiore stabilità, essendo generalmente ben strutturate per la conformità a questi requisiti. 6) Cosa succede se il punteggio scende sotto i 15 crediti? Le imprese con meno di 15 crediti non possono aprire nuovi cantieri, ma possono completare i lavori in corso. Le imprese con certificazione Soa, con classifica pari o superiore alla terza, non sono soggette a questa limitazione, godendo di un vantaggio competitivo grazie alla loro qualificazione. 7) Quali sono le sanzioni per chi opera senza patente o con meno di 15 crediti? Chi opera senza patente o con un punteggio inferiore a 15 crediti è soggetto a una sanzione amministrativa pari al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6.000 euro. Le imprese con Soa, invece, non devono preoccuparsi di queste sanzioni se continuano a mantenere i requisiti certificativi. 8) Gli operatori stranieri devono ottenere la patente a crediti? Le imprese dell'UE devono presentare un documento equivalente alla patente a crediti. Le imprese extra UE devono, invece, richiedere la patente italiana. 9) Cosa succede dopo il 31 ottobre 2024? Dal 1° novembre 2024, non sarà possibile operare in cantiere solo con un’autocertificazione inviata via Pec. Sarà necessario essere in possesso della patente a crediti rilasciata dal portale dell’Ispettorato del Lavoro, a meno che l’impresa non sia certificata Soa, la cui attestazione facilita l'adempimento degli obblighi normativi.
(Adnkronos) - Il Polo Strategico Nazionale “è una realtà giovane, nata nell'agosto del 2022, con un obiettivo, definito nell'ambito di un parternariato pubblico privato, che è di consentire di migrare le pubbliche amministrazioni centrali e locali in cloud. Per favorire questa migrazione sono stati messi a disposizione i fondi della mission 1.1 del Pnrr. Il cuore del polo, in termini di sostenibilità ambientale, sono 4 green data center in doppia region che devono rispondere a requisiti in termini di sostenibilità ambientale puntuali. Sono requisiti mandatori perché sono oggetto del contratto di concessione pubblica attraverso cui operiamo e migriamo le pubbliche amministrazioni”. Così Lucia Fioravanti, Chief Corporate Affairs Officer Polo Strategico Nazionale, in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma, spiega che “nasciamo ‘green thinking’ perché abbiamo degli obblighi concessori e i data center devono rispondere a quelle caratteristiche che ovviamente si sostanziano sia in piani di efficientamento energetico, che vengono poi misurati con appositi parametri specifici, sia ovviamente nell'obiettivo di arrivare al 2030 a emissioni zero”. Attualmente “siamo arrivati alla milestone che era prevista per il settembre scorso, 100 amministrazioni migrate in cloud - racconta Fioravanti - Oggi siamo a circa 350 contatti di adesione da parte delle pubbliche amministrazioni. Circa 270 sono già state avviate al processo di migrazione tecnologica e circa 250 in questo processo di migrazione hanno già un servizio cloud attivo. La vera sfida è quella di arrivare ovviamente a giugno 2026 come da milestone del Piano nazionale di presa e residenza a 280 amministrazioni. Il Polo ha un ruolo importante in una logica di sostenibilità non soltanto ambientale, ma anche dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sociale e digitale. Questo Paese ha delle caratteristiche speciali. Da qui a due anni una percentuale importante della popolazione italiana sarà over 65. Credo che vada innanzitutto compreso come garantire l'accesso delle persone” anche le anziane “a questa tipologia di servizi utili per i cittadini”. Gli obiettivi del Polo, sintetizza Fioravanti, sono di “portare 280 amministrazioni entro giugno 2026 in tecnologie cloud. In realtà, oltre alle amministrazioni che possono utilizzare i fondi del Pnrr, migrano anche altre realtà, città metropolitane e comuni che, non potendo utilizzare i fondi, possono accelerare il loro percorso di innovazione tecnologica. Il Polo è sostenibile non solo per una questione tecnologica e ambientale, ma anche sociale” perché “andiamo a supplire alla bassa rappresentatività” di giovani e donne. “Abbiamo preso l'impegno di portare almeno il 40% delle persone al di sotto dei 36 anni e il 40% devono essere donne, questi - conclude - sono degli obblighi mandatori”.