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(Adnkronos) - “Oggi per i pazienti con disturbo dello spettro della neuromielite ottica (Nmosd) ci sono farmaci innovativi, capaci di portarci vicino al 100% del blocco dell'evoluzione della malattia, cosa che nel passato non era possibile. Il diritto ad accedere a queste cure è quindi fondamentale, come lo è anche il diritto ad avere la possibilità di guardare al futuro”. Così Mario Alberto Battaglia, socio fondatore e vice presidente di Ainmo e direttore generale Aism, partecipando all’incontro in cui Astrazeneca, assieme ad Alexion - AstraZeneca rare Disease, ha annunciato l’approvazione al rimborso di ravulizumab negli adulti affetti da Nmosd positivi all'anticorpo anti-aquaporina-4 (Aqp4) (Ab+). Per questi pazienti è fondamentale che ci siano dei “centri di riferimento”, poiché, spiega Battaglia, “le persone devono poter trovare nella loro realtà territoriale professionisti in grado di fare una diagnosi tempestiva e accurata, e di seguire il paziente. Sono infatti necessari un monitoraggio e una cura continuativi per dare alla persona la possibilità di vivere la propria vita oltre la malattia. L'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), insieme alle persone con neuromielite ottica, ha scelto di dare vita all'Associazione italiana neuromielite ottica in quanto è giusto che ci sia un'associazione di riferimento per ogni malattia e ci siano delle persone in prima linea, protagonisti delle loro scelte e in grado di difendere i loro diritti. Questa è l’essenza di Ainmo - conclude - che si fonda sulle tre parole chiave che devono caratterizzare sempre un'associazione: persone, ricerca e diritti”.
(Adnkronos) - Sono ancora troppo poche le donne nel modo tech in Italia e in Emilia-Romagna. Soprattutto se si paragonano i livelli di occupazione femminile nel settore hi-tech nazionale con quelli degli altri paesi europei: secondo gli ultimi dati Eurostat, le posizioni tech occupate da donne sono il 22% in Europa e solo il 15% in Italia. Anche sul fronte della formazione il Bel Paese è il fanalino di coda: in Europa la media dei laureati in materie tecnico-scientifiche è del 13%, in Italia del 6,7% e di questi solo una su tre è donna. Per colmare questo gap nasce Tech EmpowHER il progetto ideato da Boom, il nuovo knowledge e innovation hub di Crif a Bologna che, in collaborazione con Manageritalia Emilia Romagna e altre aziende e associazioni del territorio, vuole favorire la presenza delle donne in ambito tech superando così il pregiudizio che vuole la tecnologia e il mondo dell’innovazione come un 'lavoro esclusivamente da uomini'. “Come manager - commenta Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia-Romagna - siamo i primi a dover interpretare e favorire i cambiamenti culturali necessari per rendere le nostre imprese più performanti e i luoghi di lavoro più inclusivi per le donne Questa iniziativa consente di raggiungere contemporaneamente un duplice risultato. Per le imprese si apre la possibilità di intercettare tanti talenti qualificati, riducendo i tempi e i costi di selezione, oltre a creare una maggiore inclusività negli ambienti di lavoro. Per le donne invece rappresenta una concreta opportunità di crescita professionale ed economica”. “L'inclusione - sottolinea Loretta Chiusoli, chief hr & organization director Crif e managing director di Boom – ha in primis un valore etico, ma è anche una leva per l'innovazione e il successo aziendale. Con Tech EmpowHER, offriamo alle giovani donne la possibilità di accedere a competenze e conoscenze specialistiche in ambito tecnologico e dei dati. Vogliamo non solo colmare il gender gap, ma creare un ecosistema in cui le donne possano crescere professionalmente e diventare protagoniste nell’innovazione tecnologica”. Tech EmpowHER si compone di 4 diversi percorsi che uniscono awareness e formazione pratica con l’obiettivo finale di accrescere diversità e inclusività nei team aziendali, aumentando di conseguenza creatività, collaborazione, dialogo ed efficacia. In particolare, un percorso è interamente dedicato alle aziende mentre tre sono pensati per neodiplomate e giovani laureate che vogliono intraprendere una carriera stem o tech. Se per le donne si tratta di un’importante occasione di formazione e sviluppo di carriera, le aziende avranno l’opportunità di incontrare tanti talenti qualificati, ridurre il gender gap in azienda e migliorare le proprie politiche di diversity, inclusion e responsabilità sociale. Il percorso dedicato alle aziende si compone di tre incontri in presenza nella sede di Boom, e si rivolge ai manager di ogni settore aziendale per sensibilizzarli sul tema e iniziare a implementare insieme strategie per colmare il gender gap nelle aree tecnologiche. Si parlerà di inclusione, bias inconsci, binomio tecnologia – femminilità, ma sarà anche l’occasione per creare il primo network di aziende Tech EmpowHER. Gli incontri si terranno il 15 ottobre, il 6 e il 27 novembre 2024 dalle 17 alle 19 presso la sede di Boom a Bologna. Per iscriversi visitare la seguente pagina: https://crifhr.magnews.net/Awareness_3. Il percorso rivolto alle neodiplomate e giovani laureate prevede tre differenti opzioni. Teen in Tech: un percorso Ifts, della durata di un anno e altamente specializzato, per neodiplomate di talento: 400 ore di formazione tecnica + 400 ore di stage nelle aziende del circuito Tech EmpowHER. Il percorso inizierà a novembre 2025. Pink Tech Academy: il percorso intensivo di 6 settimane su data science dedicato a neolaureate in ambito Stem: corsi teorici, laboratori pratici e project work per essere pronte all’inserimento in azienda. Il percorso si svolgerà da gennaio a ottobre 2025. Switch to Tech: il percorso formativo della durata di 6 mesi dedicato a giovani neolaureate in discipline umanistiche che faticano a trovare un’occupazione o che vogliono reinventarsi in ambito tech, per diventare esperte sviluppatrici software. Il percorso si svolgerà tra novembre 2024 e aprile 2025. L’accesso ai percorsi formativi è totalmente gratuito. Tutte le informazioni su Tech EmpowHer sono disponibili su https://www.bo-om.it/news-ed-eventi/tech-empowher/. Per iscriversi ai corsi scrivere a: info@bo-om.it.
(Adnkronos) - Le stime elaborate dagli esperti prevedono che entro il 2050 la popolazione mondiale toccherà le 9,7 miliardi di unità. Il sistema economico è chiamato a reagire, riorganizzando i processi produttivi, con il settore agricolo che combatte questa battaglia in prima linea. Gli esperti della Cornell University hanno trovato una soluzione che coniuga innovazione ed efficienza, in un contesto segnato dal riscaldamento globale. L’applicazione dell’Ia ai sistemi di ventilazione e illuminazione in serra potrebbe infatti ridurre del 25% il consumo energetico. La ricerca è stata pubblicata su “Nature Food”.