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(Adnkronos) - C'è il tennis che svetta, ma non solo. Papa Leone XIV è un grande appassionato di sport: dal calcio al baseball, Robert Francis Prevost crede nei suoi valori, lo segue in tv, quando può fa il tifo e ha più di qualche simpatia. Il nuovo pontefice lo aveva raccontato in un'intervista rilasciata nel settembre 2023 al sito dell'Ordine di Sant'Agostino. "Mi considero un discreto giocatore dilettante di tennis. Da quando ho lasciato il Perù - aveva detto in quell'occasione Prevost, missionario in Sudamerica per oltre un decennio - ho avuto poche occasioni per allenarmi, quindi non vedo l'ora di tornare in campo. Finora il nuovo lavoro non mi ha lasciato molto tempo libero. Mi piace molto anche leggere, fare lunghe passeggiate e viaggiare, vedere e godere di posti nuovi e diversi". Papa Leone XIV è un grande appassionato di tennis, apprezza lo stile di Carlos Alcaraz e la curiosità è che è stato eletto a Roma proprio nel periodo degli Internazionali d'Italia. Fa sorridere anche che al Foro Italico, tra l'iconico Pietrangeli e il campo 5 (sul maxischermo che di solito proietta i risultati del Masters 1000 di Roma), si siano collegati con la diretta da piazza San Pietro per seguire i momenti cruciali della giornata. Dalla fumata bianca delle 18.08 al primo discorso, passando per l'Habemus Papam. Robert Francis Prevost è anche un attento osservatore del baseball. Lo ha raccontato suo fratello John in un'intervista ad Abc News, spiegando come - da buon nativo di Chicago - sia un gran tifoso dei White Sox: "È un fan sfegatato, un tipo qualunque in fondo, solo che adesso guida la Chiesa cattolica. Pensavamo che con tutto quel girare il mondo avesse messo da parte il baseball. Invece no. Ogni volta che tornava a casa, chiedeva subito com'era andata la stagione". Nel mondo sportivo del nuovo pontefice c'è anche il basket: papa Leone XIV sostiene i Villanova Wildcats, la squadra di basket dell’università religiosa in cui si è laureato. Nel 2016, addirittura, ritwittò un post per celebrare la vittoria della squadra nel campionato Ncaa. Tra i suoi interessi c'è poi il calcio. Alcuni colleghi hanno raccontato in queste ore la simpatia di Prevost per la Roma, mentre in Perù il nuovo papa si era avvicinato molto al Club Juan Aurich, la squadra di Chiclayo (nella regione di Lambayeque, area settentrionale del Paese), città in cui era vescovo. Papa Leone ha unito con semplicità le tante sensibilità del Conclave, anche grazie ad alcuni punti di contatto con le idee di Papa Francesco. Un punto di vicinanza con Bergoglio è proprio lo sport, un veicolo fondamentale nella costruzione della pace, la parola più utilizzata nel suo primo discorso di fronte alla marea di fedeli presenti a San Pietro. "Una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante". Anche lo sport potrà dargli una mano.
(Adnkronos) - Dare voce alle nuove generazioni con background migratorio e al loro diritto di essere riconosciute come parte viva e propositiva della società, partendo dal ruolo dell’arte come strumento di inclusione, partecipazione e cittadinanza attiva. Si è conclusa a Napoli la nona edizione di “Protagonisti! Le nuove generazioni italiane si raccontano”. Promosso da Conngi (Coordinamento nazionale nuove generazioni italiane), Dedalus cooperativa sociale e Officine Gomitoli, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’appuntamento si è sviluppato per due giorni in diverse sedi: dal Museo Madre a Piazza Garibaldi, passando per Palazzo Caracciolo e il Centro Interculturale Officine Gomitoli, per un percorso fatto di confronti, workshop e panel tematici che ha attraversato simbolicamente spazi della città. Uno spazio di narrazione collettiva che ha messo al centro i giovani come attori del cambiamento e della costruzione di una società più giusta, aperta e plurale, arricchito dalla mostra fotografica 'La scatola magica' a cura di Mario Spada e all'esposizione delle sculture in cartapesta del laboratorio di arti visive 'Animà' a cura di Rino Squillante, Accademia Belle Arti di Napoli. Noura Ghazoui, presidente Conngi, afferma: “Protagonisti è il momento di incontro annuale della nostra rete, composta da circa 50 associazioni aderenti su tutto il territorio nazionale. Nasce nel 2017 per accendere un riflettore sulle nuove generazioni con background migratorio, ragazze e ragazzi nate o arrivate in tenera età in Italia, che spesso neanche parlano la lingua del Paese d’origine. Si tratta di italiani a tutti gli effetti ma, in alcuni casi, non ancora riconosciuti con la cittadinanza. Il messaggio che lanciamo è che questi ragazzi possono essere tutto quello che vogliono e l’arte in questo senso è fondamentale”. Tra i temi toccati nel corso della due giorni, anche il prossimo referendum cittadinanza: “Un punto di partenza concreto che fa tornare al 1992, quando servivano 5 anni consecutivi di residenza ininterrotta per avviare le pratiche per la cittadinanza, rispetto ai 10 di oggi”, afferma Ghazoui. Alba Lala, segretaria generale del Conngi, che ha moderato la sessione di restituzione dei panel nella seconda giornata, sottolinea: “Protagonisti! non è solo un evento, ma uno spazio politico e culturale dove i giovani costruiscono cittadinanza, prendono parola e dimostrano che non chiedono più il permesso: lo spazio se lo prendono, con competenza, creatività e responsabilità”. Elena de Filippo, presidente Dedalus cooperativa sociale, evidenzia: “L’Italia vanta oltre 2 milioni e mezzo di famiglie con almeno un componente con background migratorio (pari al 10 per cento del totale, secondo i dati Istat). Anche a Napoli, la presenza di figli di persone migranti è consistente e cresce sempre di più: è importante riconoscere che sono parte integrante della realtà dove vivono e crescono”. All’evento è intervenuto anche Luca Trapanese, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli.
(Adnkronos) - "La progettazione della luce naturale e zenitale negli edifici è un tema che sta tornando ad essere importante nell'edilizia. È qualcosa che non ha solo un impatto sull'architettura, ma anche sul benessere e sulla salute delle persone. Questo è un elemento fondamentale che dobbiamo considerare e rispetto al quale abbiamo ora la tecnologia per migliorare ancora di più". Così Marco Soravia, Market Director Velux Italia, intervenendo al convegno ‘Costruire il benessere - Il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia’, questo pomeriggio presso la Sala Zuccari del Senato. "Velux è un'azienda che opera da oltre 80 anni nel settore dell'edilizia. Da sempre promuoviamo la sostenibilità ambientale e sociale e lo facciamo con comunicazione continua agli architetti, formazione, qualità dell'architettura e anche affrontando tematiche difficili - prosegue - Abbiamo fatto campagne di sensibilizzazione sul tema della salute delle persone negli spazi chiusi: oggi noi passiamo oltre il 90% del nostro tempo in spazi chiusi ed è fondamentale che abbiano condizioni di comfort ottimali". Soravia ricorda che "le leggi sono vecchie, il legislatore è impegnato ad aggiornarle ed è estremamente difficile trovare il giusto equilibrio tra la tecnica e la parte dell'impatto sociale. Anche perché quando si parla di edilizia bisogna parlare anche di urbanistica. Le leggi urbanistiche, i piani regolatori sono complessi, sono vecchi, ed è complicato aggiornarli". Inoltre, "trovare l'equilibrio tra l'efficienza energetica pura e il comfort della salute delle persone non è assolutamente facile. E' paradossalmente più facile realizzare edifici efficienti, ma non confortevoli e non salubri. E' un paradosso, se vogliamo, ma se non viene posta la giusta attenzione il rischio è altissimo. Quindi è una sfida che la politica e l'amministrazione deve cogliere, ma è anche una responsabilità dei professionisti, architetti e delle imprese supportare questo passaggio".