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(Adnkronos) - Il Gp del Brasile propone qualifiche e gara oggi, domenica 3 novembre 2024, dopo il rinvio delle prove ufficiali che sono state cancellate ieri per la pioggia battente. Il Gp va in scena dopo la sprint vinta da Lando Norris con la McLaren. Max Verstappen, solo quarto, con la Red Bull cerca il riscatto dopo un periodo deludente e per blindare il titolo. La Ferrari è in piena corsa per quello costruttori e non è lontanissima dal primo posto della McLaren. Le qualifiche vanno in scena alle 11.30 italiane (le 7.30 in Brasile) e definiranno la griglia. Il Gp del Brasile si corre oggi, domenica 3 novembre, alle 16.30 ora italiana. Le qualifiche e la gara saranno visibili in diretta esclusiva sui canali SkySport e visibile anche in streaming su NOW e sull'app SkyGo.
(Adnkronos) - Oggi, alla presenza delle massime autorità dell’Università di Roma Tor Vergata e dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, presso il Centro congressi e di Rappresentanza Villa Mondragone dell’Ateneo, è stato conferito il dottorato di ricerca honoris causa in Ingegneria industriale all’astronauta e colonnello Walter Villadei, il quale ha discusso nella lectio magistralis il tema “La ricerca spaziale nell’era del commercial spaceflight” Il colonnello Villadei ha sottolineato come lo spazio sia da sempre un ambiente ideale per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, sia per espandere l’esplorazione e la conoscenza dell’universo, sia per migliorare le condizioni di vita sulla terra. Questo ambiente stimolante si arricchisce delle potenzialità legate alla collaborazione tra pubblico e privato, nel contesto della Space Economy, dove le istituzioni giocano ancora un ruolo essenziale per assicurare un accesso sicuro e sostenibile allo spazio. Villadei ha ringraziato l’Aeronautica Militare e l’Università di Roma Tor Vergata per il conferimento di questo importante titolo onorifico affermando: “Per me è un onore ricevere questo dottorato honoris causa, come risultato di un lungo e proficuo lavoro di squadra, acquisendo e distribuendo nuove competenze operative, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale, nell’anno in cui ricorrono i 60 anni dal primo lancio del San Marco 1”. Il titolo di dottorato honoris causa è stato conferito a Villadei, laureato in Ingegneria Aeronautica con specializzazione in indirizzo spaziale, su proposta del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Roma Tor Vergata e del Collegio di Dottorato in Ingegneria Industriale per il suo brillante curriculum, la sua costante interazione con l’Ateneo su aspetti tecnico-scientifici e didattici, su temi coerenti con il dottorato in Ingegneria Industriale, la positiva interazione con il mondo industriale, facilitata dalle sue brillanti capacità comunicative, nonché l’approccio sempre rigoroso, innovativo, lungimirante e ispiratore per la nostra comunità accademica nelle numerose attività condotte. La sua lunga e fruttuosa collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata ha infatti dato impulso a numerosi progetti. Tra i risultati più significativi del suo lavoro, la missione suborbitale Virtute 1, che ha aperto nuove prospettive nella ricerca in microgravità, e la recente missione commerciale Axiom 3 sulla Stazione Spaziale Internazionale. Attraverso queste missioni, l’astronauta ha dimostrato l’importanza della ricerca internazionale in ambito aerospaziale e della cooperazione tra scienza, tecnologia e industria. Inoltre, Villadei ha ricoperto il ruolo di rappresentante del Comitato di Governance dell’Accordo quadro tra l’Aeronautica Militare e l’Università di Roma Tor Vergata per il settore aerospaziale e del volo umano spaziale, firmato nel 2014 e rinnovato successivamente. L’evento ha avuto luogo nella Sala degli Svizzeri di Villa Mondragone alle ore 11.00 con i saluti di apertura del Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron e di Gianluca Verona Rinati, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Industriale. “Conferire questo titolo a Walter Villadei è un esplicito riconoscimento della sua dedizione alla ricerca oltre che del suo positivo contributo e del ruolo di ispirazione per la nostra comunità accademica e studentesca” dichiara il rettore Nathan Levialdi Ghiron. “Villadei è un esempio di impegno e passione per la conoscenza e l’innovazione, il suo lavoro è stato di grande stimolo per l’Ateneo in diversi ambiti disciplinari, collaborando su progetti di alto valore scientifico e tecnologico, promuovendo collaborazioni che hanno ampliato il nostro impegno nel settore spaziale. Il suo approccio rigoroso e innovativo ha avuto un impatto significativo non solo sul nostro Ateneo, ma nell’intero comparto della ricerca spaziale internazionale”. Loredana Santo, direttrice del dipartimento di Ingegneria industriale nella sua prolusione aggiunge: “Walter Villadei collabora ormai da numerosi anni con la nostra Università, dagli inizi della sua formazione come astronauta fino ad oggi ed è stato un punto di riferimento per molte attività di ricerca scientifica nel settore aerospaziale e del volo umano spaziale di diversi gruppi scientifici. Il suo approccio nelle numerose attività condotte è stato sempre costruttivo e spronante per la nostra comunità accademica. Essendo un ingegnere ha portato nello spazio l’ingegneria e, nell’ultima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, Axiom 3, nel gennaio 2024, ha portato l’eccellenza dell’industria italiana insieme a numerosi esperimenti scientifici. Questa missione è stata particolarmente interessante perché è stata la prima missione commerciale per l’Europa nella quale si è curato intensamente anche l’aspetto comunicativo. In tale missione l’attenzione del col. Villadei è stata dunque rivolta non soltanto alla scienza e alla tecnologia, ma anche all’industria e alla società”. “Grazie Walter – ha chiuso Santo - per l’opportunità di aver condiviso questo percorso perché insieme siamo arrivati più distanti. Ma il cammino non è finito e l’augurio è quello che l’Ateneo di Tor Vergata possa continuare a collaborare con te e l’Aeronautica Militare su temi spaziali sfidanti senza limiti alla creatività e alla passione che ci unisce”.
(Adnkronos) - Lo spreco alimentare è considerato uno dei principali ambiti che incidono maggiormente sul nostro portafoglio, ma per il campione di italiani intervistati, lo sperpero all'interno delle famiglie non riguarda solo il cibo. Per il 72%, la causa principale di perdita di alimenti in casa è dovuta a prodotti acquistati e non consumati in tempo, quindi scaduti, oppure agli avanzi gettati dopo i pasti. E' quanto emerge da una ricerca realizzata da Ipsos nell’ambito della piattaforma 'Impegnati a Cambiare', promossa da Altroconsumo e condotta tra 1.000 persone rappresentative della popolazione. Inoltre, il 64% segnala un utilizzo eccessivo di acqua corrente, il 62% menziona un consumo eccessivo di energia elettrica, seguito dall'uso intensivo di carburanti per il 46% e dal riscaldamento eccessivo per il 37% degli intervistati. In media, in una settimana, una famiglia butta via circa 680 grammi di cibo avanzato, scaduto o non consumato. La percentuale aumenta al centro e al Sud mentre diminuisce al Nord. Se per il campione degli intervistati le cause dello spreco sono diverse - confezioni troppo grandi, poca conoscenza su come conservare i cibi, promozioni che incentivano acquisti in più, buttare il cibo anziché riscaldarlo il giorno dopo - dalla ricerca emerge un dato importante: solo il 60% del campione intervistato guarda gli ingredienti. I criteri di sostenibilità, dunque, giocano ancora un ruolo minore nella scelta dei prodotti alimentari. "Lo spreco alimentare non è solo una importante questione ambientale - afferma Federico Cavallo, responsabile relazioni esterne Altroconsumo - ma ha un impatto diretto sulle tasche delle famiglie sull’economia in generale e per l’Italia. Educare e sensibilizzare alla riduzione dello spreco indubbiamente è fondamentale per ridurre questi costi e, allo stesso tempo, contribuire alla sostenibilità del pianeta. Interventi concreti, come migliorare la conservazione degli alimenti, incentivare le donazioni da parte degli esercizi commerciali e fornire una chiara indicazione sulle etichette, possono fare la differenza sia in termini di risparmio che di impatto ambientale". Nella scelta di un prodotto alimentare, il ruolo della sostenibilità gioca un ruolo minore: il 48% degli intervistati attribuisce importanza a imballaggi sostenibili e riciclabili, il 43% presta attenzione al benessere degli animali negli allevamenti, mentre il 41% considera fondamentale che i prodotti abbiano una certificazione che ne attesti la sostenibilità, come il biologico. Inoltre, il 76% afferma di conoscere la differenza tra la data di scadenza e il termine minimo di conservazione di un prodotto alimentare. Il 78%, invece, definisce come "cibo sostenibile" quello prodotto con un uso efficiente delle risorse naturali. Nonostante le soluzioni per affrontare lo spreco alimentare non siano condivise da tutti, la maggioranza degli intervistati individua nell'educazione e nell'informazione la chiave per ridurre il fenomeno. Il 59% ritiene essenziale educare i bambini fin dai primi anni di scuola, mentre il 52% suggerisce di incentivare ristoranti ed esercizi commerciali a donare il cibo in eccesso alle associazioni benefiche. Il 50% propone di rendere più chiare le etichette, indicando meglio fino a quando il cibo può essere consumato oltre la data di scadenza. Per il 44%, sarebbe utile creare punti di raccolta per il cibo non utilizzato. Le piattaforme e le applicazioni digitali volte a ridurre lo spreco alimentare, tuttavia, sono ancora poco conosciute. Di questo tema si discute anche nella nuova puntata di Altroché, il podcast di Chora Media condotto da Francesco Oggiano, che fa parte del progetto Impegnati a cambiare e che, con la conduzione di Francesco Oggiano, vede in questa edizione la partecipazione di Andrea Fagnoni, Chief Client Officer di Ipsos e co-fondatore dell’Osservatorio Civic Brands e Lisa Casali, scienziata ambientale e scrittrice che si occupa dell’argomento sprechi alimentari da quasi vent’anni. Il podcast si può ascoltare su impegnatiacambiare.org e su tutte le principali piattaforme di audio streaming.