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(Adnkronos) - Una ragazza di 15 anni, la cui casa è stata distrutta dagli incendi che hanno colpito al contea di Los Angeles, è tornata a sorridere grazie alla duchessa del Sussex, Meghan Markle. Che, impegnata insieme al marito Harry ad aiutare le vittime dei mega incendi del mese scorso, ha raccontato di aver contattato Billie Eilish e di essere riuscita a regalare alla giovane fan una serie di magliette della cantante. La sua originale era infatti stata distrutta dalle fiamme, gettando la quindicenne nello sconforto. In un video su Instagram, dove appare struccata, spettinata e visibilmente emozionata, Meghan ha mostrato il pacco ricevuto da Billie Eilish e che contiene, oltre alle t-shirt, anche un disco autografato e una borsa portapranzo. Contestata perché etichettata come ''turista del disastro'', dopo essersi recata in un centro di distribuzione alimentare per aiutare le persone colpite, la duchessa racconta di aver incontrato la ragazza insieme alla madre ad Altadena, una delle zone maggiormente colpite dagli incendi. La loro casa era stata distrutta dalle fiamme. "Sua madre mi ha raccontato che quando sono tornate a vedere la loro casa per la prima volta, l'uncia cosa che la ragazza aveva cercato era la maglietta del concerto di Billie Eilish a cui era appena andata e che aveva lasciato nella lavatrice o nell'asciugatrice", racconta l'ex attrice di Suits ai suoi follower. Meghan si è quindi presa la responsabilità di procurare una nuova maglietta per la fan. "Ho pensato a tutti quelli che conoscevo e ho mandato un messaggio vocale: per favore, qualcuno può mandare questa nota vocale a Billie Eilish?", ha spiegato. Alla fine, "è arrivato quello che mi aspettavo!", ha aggiunto Meghan mostrando alla telecamera il pacco che consegnerà alla 15enne. La clip si conclude con "un enorme grazie, Billie Eilish. Questo significherà molto per lei'', afferma Meghan sottolineando la necessità di compiere gesti "grandi e piccoli per aiutare a superare quello che è successo in California".
(Adnkronos) - Il 2024 della filiera legno-arredo si chiude con un fatturato alla produzione pari a 51,6 miliardi di euro, in flessione del 3,1% (53,2 miliardi nel 2023), in continuità con la normalizzazione avviatasi nel 2023, dopo due anni di grande crescita per il settore. A dirlo sono i preconsuntivi elaborati dal centro studi di FederlegnoArredo su dati Istat. La flessione riguarda le vendite sul mercato interno, pari a 32,2 miliardi di euro, che costituiscono oltre il 60% del giro d’affari complessivo e registrano un -3,5%, dovuto in gran parte alla riduzione degli incentivi fiscali previsti negli anni precedenti. L’export, che rappresenta il 38% del fatturato totale della filiera, chiude a -2,3% con un valore pari a 19,4 miliardi di euro. Il saldo commerciale della filiera sfiora gli 8 miliardi di euro (era di 8,4 miliardi nel 2023). “Una flessione del 3,1% -commenta il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin– è da ritenersi comunque contenuta, dato il contesto economico e geopolitico attuale e rispetto a quanto potevamo aspettarci. Questo non significa che la situazione sia facile, anzi, ma possiamo dire che, come in altri periodi, la filiera nel suo complesso ha saputo navigare meglio di altri, anche in acque molto tempestose”. A dimostrazione di questo, spiega Feltrin, il dato sulla produzione industriale del 2024, che si discosta di poco da quello del 2019: “Ciò conferma la tenuta nei numeri e la predisposizione sempre più elevata del pubblico nel riconoscere il valore dei prodotti del nostro design, da sempre sinonimo di qualità, innovazione e stile”. Il presidente, tuttavia, mantiene cautela: “Non ci facciamo illusioni e siamo consapevoli di quanto i fragili equilibri oltre confine, le crisi economiche di Germania e Francia, il possibile ingresso di prodotti cinesi nei nostri mercati come conseguenza della paventata introduzione dei dazi americani, siano variabili e metteranno a dura prova le aziende nei primi mesi del 2025". Per Fetrin occorrerà “individuare velocemente mercati di sbocco alternativi e programmare investimenti strategici anche in termini di sostenibilità, formazione per la transizione digitale e forme alternative di approvvigionamento energetico, i cui costi sono tornati ad avere un impatto molto forte sui bilanci delle imprese”. La produzione industriale di novembre registra un +3,6% per il mobile, anche se il cumulato rimane negativo (-2,8%): “Difficile per tanto fare previsioni a lungo termine -osserva- ma una cosa è certa: nonostante questa situazione le aziende hanno rafforzato la loro fiducia nel Salone del Mobile 2025 quale opportunità strategica: esporre nei padiglioni di Rho Fiera è la più potente chiave di accesso per il business del settore. Oggi più che mai, c’è bisogno di Salone del Mobile”.
(Adnkronos) - "Il settore della bioeconomia è un settore strategico. Come Cdp Venture Capital abbiamo annunciato l’anno scorso il nostro piano industriale e abbiamo identificato alcune aree prevalenti su cui focalizzeremo la nostra attività di investimento nei prossimi anni; il settore che riguarda il mondo dell’economia circolare, della sostenibilità, dell’agricoltura è uno dei settori prevalenti su cui ci concentriamo". Così Stefano Molino, responsabile del Fondo Acceleratori Cdp Venture Capital, in occasione del Demo Day, ovvero la giornata di presentazione delle startup selezionate a investitori e aziende, della terza edizione di Terra Next, il programma di accelerazione dedicato a startup e Pmi innovative nel settore della bioeconomia e parte della Rete Nazionale Acceleratori Cdp Venture Capital, un network presente su tutto il territorio italiano con l’obiettivo di sostenere la crescita di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale. Frutto dell’iniziativa di Cdp Venture Capital, Terra Next vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore e il supporto di Cariplo Factory, che gestisce operativamente il programma. "Siamo molto contenti dei risultati che abbiamo ottenuto nel primo triennio di Terra Next. Terra Next è parte di una infrastruttura che abbiamo lanciato come fondo acceleratori che oggi ha 20 acceleratori verticali su territorio nazionale. Solo con il nostro fondo abbiamo investito più di 70 milioni e più del doppio sono arrivati da terzi investitori", aggiunge.