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(Adnkronos) - È stato inaugurato oggi a Casa Jannacci, in viale Ortles 69 a Milano, da Ninell Sobiecka, presidente e ad L’Oréal Italia - alla presenza dell’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, di Iñigo Larraya, Chief Sustainability Officer Europe L'Oréal Groupe, di Hayatte Maazouza, direttrice del Programma Beauty for a Better Life, di Marco Vasario, Gm Divisione Prodotti Professionali L’Oréal Italia, di Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca, e di Eleonora Goretti, coordinatrice Medihospes per l'Ati di Casa Jannacci - il primo Salone ‘Beauty for a Better Life’ in Italia. Il progetto è il frutto della collaborazione tra L’Oréal Italia, Fondation L’Oréal e la Casa dell’Accoglienza ‘Enzo Jannacci’ del Comune di Milano, cogestita insieme a una rete di associazioni tra cui Medihospes e Fondazione Progetto Arca. Il Salone Sociale nasce con l’obiettivo di creare valore condiviso in un luogo dove la bellezza diventa strumento di emancipazione e cambiamento sociale. Questo nuovo salone offrirà uno spazio accogliente e di supporto alle persone che si trovano in situazioni difficili che potranno usufruire gratuitamente di servizi di taglio e acconciatura e ricevere prodotti essenziali per l’igiene e la bellezza personale. L’Oréal Italia punta a raggiungere 1.000 beneficiari in un anno. I trattamenti all’interno del Salone Sociale saranno effettuati due giorni a settimana - il martedì e il giovedì, su appuntamento gestito dagli operatori della struttura - da figure professionali altamente qualificate, socio-estetiste e socio-estetisti e socio-parrucchiere e socio-parrucchieri formati presso il Beauty Hub L’Oréal Italia a Milano dal team formazione della Divisione L’Oréal Prodotti Professionali sull’utilizzo di prodotti e accessori L’Oréal Professionnel - marchio professionale per la colorazione, il trattamento e lo styling dei capelli. Inoltre, hanno anche ricevuto una formazione socio-estetica da Fondation L’Oréal. I percorsi di formazione creati da Fondation L’Oréal, si pongono l’obiettivo di formare professionisti che siano in grado di unire competenze tecniche e capacità di comprendere e guidare le esigenze specifiche di persone vulnerabili. L’obiettivo è aiutare le persone a ritrovare la propria autostima, sviluppare fiducia in se stessi e migliorare il proprio benessere. Il Salone Sociale è un progetto innovativo ispirato ai valori del programma 'Beauty for a Better Life'. Lanciato nel 2021, il progetto di Fondation L’Oréal vuole aiutare le persone in difficoltà economiche e sociali attraverso trattamenti di bellezza offerti gratuitamente. Da circa dieci anni Fondation L’Oréal ha aiutato oltre 67.000 donne in più di 28 paesi attraverso corsi di formazione professionale nel campo della bellezza e ha raggiunto in media 20.000 donne ogni anno attraverso trattamenti sociali e di benessere. Il 78% delle donne in situazioni precarie afferma che un aiuto come quello del programma 'Beauty for a Better Life' ha contribuito a farle sentire più integrate nella società.
(Adnkronos) - Coltivare anche senza terra e in ogni luogo, dai tetti degli edifici urbani ai campi profughi, promuovendo la sicurezza alimentare e la resilienza climatica nelle comunità più vulnerabili e al tempo stesso creando nuove opportunità economiche. E' il sistema idroponico 'farm-in-a-box' ideato da Smartel, attività avviata in Nigeria da un gruppo di giovani che sta rivoluzionando il modo e i posti in cui è possibile coltivare. Un'idea pluripremiata - un metodo di coltivazione senza suolo che utilizza acqua arricchita di nutrienti con un risparmio idrico del 90% - e che è finalista anche del premio UN Sdg Action Awards, l’iniziativa di punta della UN Sdg Action Campaign, promossa dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, ospitata dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) e con sede a Bonn, Germania, e sostenuta dai governi italiano e tedesco. Smartel è uno dei tre finalisti per la categoria 'Creatività' del premio 'Heroes of Tomorrow: UN Sdg Action Awards' promosso nell'ambito della campagna, che celebra iniziative e individui che utilizzano creatività e innovazione capaci di generare cambiamenti concreti per avvicinarci a un mondo più sostenibile, equo e pacifico. Attraverso la creatività, la resilienza e l’impegno personale, questi protagonisti trasformano sfide globali in opportunità, influenzando politiche, comportamenti e percezioni pubbliche. Le categorie premiate includono Creatività, Resilienza e Changemaker, con esempi ispiratori che spaziano dalla lotta contro la violenza di genere alla promozione dell’inclusione e alla difesa dell’ambiente. La cerimonia 2025 si terrà il 29 ottobre a Roma e sarà trasmessa a livello globale. I finalisti, selezionati tra migliaia di candidature da oltre 190 paesi, parteciperanno a un programma formativo e celebrativo che unisce arte, musica e leadership. Al centro della storia di Smartel si trova Israel Smart, innovatore nigeriano nel campo della tecnologia climatica e imprenditore nato da una famiglia di piccoli agricoltori nello Stato di Taraba. Avendo vissuto la malnutrizione da bambino, Smart ha trasformato le difficoltà personali in una missione: garantire che nessuna comunità venga lasciata indietro nella lotta per la sicurezza alimentare e la resilienza climatica. La sua avventura è iniziata con un’idea semplice ma rivoluzionaria: coltivare cibo senza terra o input sintetici. Grazie alla sua formazione in ingegneria ed energie rinnovabili, ha sviluppato un sistema idroponico 'farm-in-a-box' alimentato da energia solare e supportato da intelligenza artificiale, realizzato con plastica riciclata. Questi sistemi modulari e portatili permettono alle comunità di coltivare prodotti freschi anche nelle condizioni più estreme, sui tetti, nelle scuole, nei campi profughi o in terre aride. Ciò che è iniziato come un esperimento locale si è evoluto in un modello scalabile che unisce tecnologia, co-creazione comunitaria e rigenerazione ambientale. Oggi, gli hub idroponici guidati dalle comunità di Smartel fungono sia da centri di produzione alimentare che da laboratori locali di innovazione, dove donne e giovani ricevono formazione pratica sull’agricoltura climaticamente intelligente. Ogni hub diventa uno spazio di apprendimento, sperimentazione e imprenditorialità, trasformando luoghi inutilizzati in centri di opportunità e speranza. I risultati di Smartel parlano da soli. Ha già prodotto migliaia di chili di cibo fresco per comunità vulnerabili, riducendo l’utilizzo di acqua fino al 90% rispetto all’agricoltura convenzionale. Oltre al cibo, sta generando mezzi di sussistenza per imprenditrici, giovani e piccoli agricoltori, trasformando spazi inutilizzati in vivaci centri economici. Il suo design portatile e modulare ha attirato l’interesse di governi, agenzie umanitarie e investitori globali, dimostrando che può essere scalato dalle comunità locali fino a interventi internazionali. Finora, Smartel ha raggiunto oltre 150.000 persone in Nigeria e Rwanda, formando più di 15.000 giovani nella costruzione e gestione di fattorie idroponiche. Riconosciuta con numerosi premi globali per innovazione, sostenibilità e impatto, Smartel sta definendo un nuovo standard per l’agricoltura climaticamente intelligente. In Nigeria, 33 milioni di persone affrontano una grave insicurezza alimentare, con gli stati nordorientali di Borno, Adamawa e Yobe tra i più colpiti. Sebbene oltre il 70% dei nigeriani dipenda dall’agricoltura per il proprio sostentamento, quasi il 43% del territorio nazionale è degradato dalla desertificazione, minacciando la sopravvivenza di oltre 40 milioni di persone. Con l’aggravarsi dei cambiamenti climatici, la sfida è chiara: coltivare cibo dove terra e acqua stanno scomparendo. Unendo scienza, design e impatto sociale, Smartel non sta solo producendo cibo,ma sta costruendo un sistema alimentare resiliente e adattato al clima, che funziona ovunque. La sua visione è audace ma semplice: ogni comunità, per quanto remota o priva di risorse, dovrebbe avere gli strumenti per coltivare il proprio futuro. Smartel invita così governi, donatori e changemaker a investire in un’agricoltura guidata dalle comunità, scalabile, sostenibile e pronta ad affrontare le sfide di un mondo in riscaldamento. Ogni modulo installato è un passo verso un futuro alimentare sicuro, radicato nella resilienza e coltivato con creatività. Dalla lotta contro l’insicurezza alimentare alla riscrittura delle regole dell’agricoltura, finalisti come Smartel dimostrano che la creatività cresce meglio quando è condivisa.
(Adnkronos) - Dopo una stagione ricca di appuntamenti musicali ed eventi in tutta Italia, il progetto 'Ogni Lattina Vale', l’iniziativa di sensibilizzazione promossa in Italia da Cial (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio) e parte del network internazionale Every Can Counts, approda al Lucca Comics&Games 2025, con un’attività speciale realizzata in collaborazione con Red Bull e Sistema Ambiente, l’azienda che gestisce i servizi di igiene urbana del territorio lucchese. Per questa edizione, l’iniziativa assume una veste altamente scenografica con quattro grandi installazioni metalliche ('Can Drop Zone') ispirate agli iconici elementi del Tetris, a un cuore e a una stella, che fungeranno da punti di raccolta per le lattine consumate durante il festival, trasformando il riciclo in un gesto collettivo e creativo. Le strutture, posizionate vicino ad alcuni bar lungo le mura di Lucca, saranno affiancate da un voting bin all’interno della Red Bull Energy Zone, dove i visitatori potranno riciclare e votare il proprio tetramino preferito. Le installazioni si riempiranno progressivamente delle lattine in alluminio utilizzate dai visitatori, diventando vere e proprie opere d’arte a cielo aperto, colorate e simboliche, capaci di unire intrattenimento e responsabilità ambientale. “Ogni Lattina Vale è un progetto che rappresenta al meglio lo spirito con cui Cial porta avanti il proprio impegno per la sostenibilità: unendo creatività, partecipazione e senso civico - afferma Stefano Stellini, direttore generale di Cial - Iniziative come quella di Lucca mostrano come il riciclo possa trasformarsi in un’esperienza positiva, condivisa e capace di generare valore ambientale e culturale”.