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(Adnkronos) - Alessandro Benetton è stato ospite di “W l’Italia” su RTL 102.5, intervistato da Angelo Baiguini e Ambra Angiolini, per presentare in diretta il suo nuovo libro “Mai fermi”, edito da Mondadori. Un’opera che prosegue idealmente il percorso avviato con il suo primo libro autobiografico e che si apre al racconto di esperienze altrui – imprenditori, sportivi, artisti – per riflettere sulle sfide, i valori e le lezioni di vita che possono ispirare le nuove generazioni. "Il primo libro nasceva come un’autobiografia che non volevo pubblicare – ha raccontato Benetton – poi alcuni giovani con cui lavoro sui social mi hanno fatto notare che c’erano spunti utili anche per altri. Questo mi ha spinto a condividere un ulteriore passaggio: capire come si possano sfruttare le esperienze degli altri per ispirare la propria traiettoria. In Mai fermi racconto otto storie di persone che ho incontrato o studiato, tracciando dei parallelismi con la mia vita". Tra i protagonisti del libro compaiono figure come Andy Warhol, Amadeo Giannini e Michael Schumacher, scelti non solo per i loro successi ma anche per i momenti di difficoltà e imperfezione, da cui spesso nascono le vere rivoluzioni personali. «Racconto anche quando queste persone si sono guardate allo specchio e si sono trovate di fronte ai propri limiti – ha detto Benetton – perché anche lì si trovano insegnamenti fondamentali. Non è solo un libro che celebra il successo, ma un invito a usare empatia e modestia per rispecchiarsi nei percorsi altrui e trovare motivazione nei propri sogni». Particolarmente sentito è il racconto legato al campione di Formula 1 Michael Schumacher. "L’ho conosciuto quando era ancora un ragazzo che si stava facendo uomo. Era già un talento straordinario, ma ciò che mi ha colpito di più è stato il suo metodo: meticoloso, maniacale nella preparazione. Questo rigore gli dava serenità. Ricordo che riusciva a dormire nel motorhome mezz’ora prima di un Gran Premio e poi in pochi minuti era in pista, a 300 all’ora. Ma la sua cura si estendeva anche ai rapporti personali, come con Corinna, la sua compagna di vita, che ancora oggi gli è accanto in un momento molto difficile". Mai fermi si apre con la storia dei figli dell’autore e si chiude con quella del padre, Luciano Benetton, figura centrale nella formazione di Alessandro. "Mio padre è stato per me un esempio costante, non solo perché è partito da zero, ma perché non si è mai fermato dopo i primi successi. Io ho scelto presto un percorso imprenditoriale indipendente, ma la sua determinazione è sempre stata un riferimento. E con i miei figli ho costruito un rapporto profondo, che mi ha insegnato a dare valore alla traiettoria, più che al punto di arrivo. Quando stai vicino a qualcuno più giovane, comprendi che ciò che conta davvero è il cammino". Durante l’intervista, Benetton ha parlato anche dell’Aeroporto di Fiumicino, definito un “fiore all’occhiello” tra gli investimenti gestiti. "Abbiamo destinato 50 milioni a progetti dedicati ai giovani e alle start-up. Anche la UNHATE Foundation, che abbiamo lanciato, è guidata da un comitato scientifico composto da under 30. Voglio che siano i giovani a parlare per primi, a immaginare nuovi sistemi partendo però da valori antichi. Il nostro aeroporto è il miglior hub europeo da anni, ed è destinato a diventare il primo completamente neutrale dal punto di vista della decarbonizzazione". Un’attenzione alla sostenibilità che, secondo Benetton, deve riguardare tutte le dimensioni umane: "L’architetto Tadao Ando è per me fonte d’ispirazione: la sostenibilità non è solo ambientale, è un concetto che coinvolge l’uomo in tutti i suoi aspetti, a 360 gradi. Anche per questo abbiamo l’obiettivo di portare dal 30% al 50% la presenza femminile nei ruoli dirigenziali dell’aeroporto, dove oggi lavorano 1.700 manager". In conclusione, Mai fermi è un libro che incarna un messaggio preciso: quello dell’azione consapevole, del continuo mettersi in discussione, dell’imparare dagli altri senza perdere sé stessi. "Serve un po’ di empatia – dice Benetton – e anche la capacità di sognare, di non aver paura di farlo. Perché muoversi non vuol dire solo andare avanti, ma scegliere una direzione".
(Adnkronos) - Nel 2024, lo stock di pensioni è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2023. I pensionati erano circa 16,3 milioni (di cui 15,7 pensionati Inps), di cui il 51% femmine, e l’importo lordo della spesa pensionistica era di circa 364 miliardi di euro, di cui 355 miliardi di euro per pensioni erogate dall’Inps. Si legge nel XXIV Rapporto annuale Inps. Nel triennio 2019-2021, l’età effettiva di pensionamento anticipato si colloca su livelli superiori rispetto alla media precedente e successiva. Questo andamento riflette il ricorso consistente a Quota 100, uno strumento che ha consentito l’uscita anticipata con un requisito anagrafico di 62 anni di età e un requisito contributivo di 38 anni, inferiore a quello dell’anticipata ordinaria. Con l’esaurirsi dei pensionamenti legati a Quota 100, l’età di accesso al pensionamento anticipato è tornata sui livelli precedenti all’introduzione della misura. Va, inoltre, sottolineato come il peso dei pensionamenti anticipati sul totale dei pensionamenti (inclusi quelli per vecchiaia e nelle gestioni dei dipendenti pubblici) si sia progressivamente ridotto, fino a scendere, per la prima volta nel 2024, al di sotto del 50%. Le prestazioni previdenziali hanno assorbito il 92% del totale, con un importo medio lordo mensile di circa 1.444 euro, a fronte di un importo medio lordo mensile dei trattamenti assistenziali (pensioni e assegni sociali e prestazioni agli invalidi civili) di poco più di 500 euro. Dei pensionati italiani, il 96% circa percepiva almeno una prestazione dall’Inps e aveva un reddito lordo mensile medio di circa 1.884 euro. Il restante 4% non beneficiava di prestazioni da parte dell’Inps, ma percepiva rendite Inail, pensioni di guerra o pensioni da casse professionali, fondi pensione ed enti minori. Nel 2024, le prestazioni liquidate dall’Inps, ovvero il flusso di nuovi trattamenti previdenziali e assistenziali, sono cresciute del 4,5% rispetto all’anno precedente, avvicinandosi a 1,6 milioni. Di queste, il 55% consiste in prestazioni previdenziali e il 45% in assistenziali, con importi medi mensili pari rispettivamente a 1.302 e 493 euro. Per quanto riguarda la distribuzione tra gestioni, le prestazioni di tipo previdenziale erogate dall’Inps erano per il 47% a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, con un importo lordo medio mensile pari a 1.408 euro. Il 30% era a carico della Gestione lavoratori autonomi e parasubordinati (importo medio pari a 942 euro) e il 19% era a carico della Gestione dipendenti pubblici (importo medio 2.221 euro). Per quanto riguarda il flusso di nuovi beneficiari di trattamento pensionistico le prestazioni liquidate dall’Istituto nel 2024 sono cresciute del 4,5% rispetto al 2023 avvicinandosi a 1,6 milioni. In termini di composizione, le prestazioni previdenziali liquidate nel 2024 sono cresciute del 2,9%, per effetto di un aumento del 14,5% delle pensioni di vecchiaia e dell’11,8% delle pensioni di invalidità, a fronte di un calo del 9% delle anticipate, in flessione dal 2022 a fronte dell’inasprimento dei requisiti delle ‘quote’ e dell’Opzione donna.
(Adnkronos) - L’energia solare potrebbe presto trovare una nuova e sorprendente applicazione: il fondo del mare. Una ricerca pubblicata sulla rivista Energy & Environmental Materials ha, infatti, dimostrato che le celle solari a perovskite possono funzionare in modo efficiente anche in ambiente acquatico, aprendo la strada a tecnologie energetiche innovative per l’uso subacqueo. Lo studio è frutto della collaborazione tra il Consiglio nazionale delle ricerche – coinvolto con l’Istituto di struttura della materia (Cnr-Ism) e l’Istituto per i processi chimico-fisici (Cnr-Ipcf) - l’università di Roma Tor Vergata e la società BeDimensional Spa, leader nella produzione di materiali bidimensionali. Sotto i 50 metri di profondità, solo la luce blu-verde riesce a penetrare efficacemente: le celle solari a perovskite, già note per la loro efficienza e versatilità, si sono dimostrate particolarmente adatte a sfruttare questa luce residua. I test condotti con una specifica perovskite di composizione FAPbBr₃, hanno mostrato prestazioni sorprendenti: immerse nei primi centimetri d’acqua, queste celle producono più energia rispetto a quando sono esposte all’aria. “Merito delle caratteristiche ottiche dell’acqua e del suo effetto rinfrescante, che migliora l’efficienza del dispositivo”, spiega Jessica Barichello, ricercatrice del Cnr-Ism che ha coordinato lo studio. “Un ulteriore test di durata ha verificato anche l’aspetto ambientale: grazie all’efficace incapsulamento, basato su un adesivo polimerico idrofobico sviluppato da BeDimensional, dopo 10 giorni di immersione in acqua salata, le celle solari hanno rilasciato quantità minime di piombo, ben al di sotto dei limiti imposti per l’acqua potabile”. “Grazie alla collaborazione con il Cnr-Ism e BeDimensional e alla tecnologia disponibile nel nostro laboratorio Chose, abbiamo validato l’intero processo per l’applicazione del materiale fotovoltaico in perovskite in ambienti subacquei dove vengono sfruttate efficacemente le sue proprietà. Una nuova sperimentazione per noi - commenta Fabio Matteocci, professore associato del dipartimento di Ingegneria elettronica dell’università di Roma Tor Vergata - dal momento che il nostro studio parte dallo sviluppo di nuovi dispositivi fotovoltaici semitrasparenti tramite processi industriali facilmente scalabili per applicazione su edifici”. Oggi troviamo pannelli solari su tetti, serre, edifici, persino nello spazio, ma l’ambiente marino è ancora una frontiera poco esplorata. “Questo lavoro pionieristico non solo mostra che le perovskiti possono operare anche in condizioni umide, ma apre nuove possibilità per l’utilizzo sostenibile dello spazio subacqueo, sempre più impiegato in attività come l’agricoltura marina, l’invecchiamento del vino e altre applicazioni innovative”, conclude Barichello.