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(Adnkronos) - È il grande giorno del Gp di Le Mans. Oggi, domenica 11 maggio, si corre in Francia per il sesto appuntamento della MotoGp. Dopo il successo da record di Marc Marquez nella gara sprint (tornato leader del Mondiale), sarà la Yamaha di Fabio Quartararo a scattare dalla pole position nel Gp di casa. Dietro di lui, i fratelli Marquez: Marc (Ducati) secondo, Alex (Team Gresini) terzo. Solo sesto Pecco Bagnaia sull'altra Ducati (caduto nella sprint), dietro la Ducati Gresini di Femin Aldeguer e la Ktm di Maverick Vinales. La classifica del Mondiale vede ora Marc Marquez di nuovo in testa con 151 punti, davanti al fratello Alex (149) e a Pecco Bagnaia (120). Ecco il programma del Gp di Le Mans di oggi, domenica 11 maggio: Ore 9.35: MotoGP - Warm Up Ore 14: MotoGP - gara Il Gp di Francia, così come tutto il Mondiale di MotoGp, sarà trasmesso in diretta televisiva sui canali Sky Sport. Il Gp sarà visibile in diretta integrale su Sky Sport e sul canale Sky Sport MotoGp (208), ma pure in streaming su Now e Sky Go. La gara di oggi sarà visibile anche in differita su Tv8.
(Adnkronos) - Il mondo del lavoro si apre ai giovani con una tre giorni ricca di stimoli, strumenti pratici e opportunità concrete: dal 29 al 31 maggio 2025 torna il 'Festival del lavoro': a Genova, presso i Magazzini del Cotone, all’interno del Porto Antico. La sedicesima edizione della manifestazione, che quest’anno si occuperà di etica e sostenibilità del lavoro, ospiterà un’apposita sezione dei lavori dal titolo: 'Il futuro del lavoro a portata di giovani – Talento, competenze e innovazione'. L’iniziativa, in collaborazione con università di Genova, si pone l’obiettivo di accompagnare studenti, neodiplomati e neolaureati alla scoperta delle proprie potenzialità e delle strade per entrare con consapevolezza nel mondo del lavoro. Attraverso laboratori, talk, esperienze digitali, giochi didattici e consulenze personalizzate, il Festival proporrà attività dedicate a tutti i giovani che vogliono mettersi in gioco. Nell’area Jobs Talk si concentreranno gran parte degli appuntamenti con esperti di orientamento al lavoro, responsabili di risorse umane e Consulenti del Lavoro. Nelle giornate del 29 e 30 maggio si discuterà del linguaggio e dei valori della Generazione Z, delle iniziative curate dalla manifestazione Orientamenti della regione Liguria, di quali sono gli sbocchi occupazionali più richiesti dalle imprese e delle “regole” per un efficace ingresso nel mondo del lavoro. Docenti universitari, ma anche hr manager e dirigenti LinkedIn si soffermeranno sui mestieri del futuro, sulle tecniche più utilizzate per il recruiting sulle piattaforme social e su come costruire la propria reputazione online. Passando per le opportunità di lavoro legate al mondo dello sport e dell’influencer e simulando situazioni che richiedono un uso efficace delle cosiddette soft skills: problem solving, leadership, gestione dello stress, comunicazione. Non c’è futuro, però, senza pensione. Questo argomento sarà, infatti, al centro dei workshop in programma il pomeriggio del 30 maggio, che si focalizzeranno anche sulle misure di welfare aziendale per favorire il benessere organizzativo in azienda e sugli effetti dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro. A disposizione dei giovani anche un’area Truck, nella quale imparare a evidenziare i propri punti di forza nel curriculum vitae, prepararsi per un colloquio e scoprire professioni come quella del consulente del lavoro. E un’area Games in cui sfidarsi in esperienze immersive, come un software di realtà virtuale per la sicurezza sul lavoro e il videogame GenL, pensato per imparare a distinguere il lavoro etico dall’illegalità, che consentirà di vincere un viaggio studio a Bruxelles per conoscere le istituzioni comunitarie. Non mancheranno momenti culturali: all’interno del Festival sarà allestita una mostra interattiva sulle trasformazioni del lavoro dal titolo 'Prospettive di lavoro. Riforme, cambiamenti, protagonisti' e il 30 maggio andrà in scena lo spettacolo teatrale 'Sui sedili posteriori', ispirato a una vera storia di ribellione alla mafia, messa in scena da un gruppo di giovani attori-studenti. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione sul sito www.festivaldellavoro.it, dove è possibile trovare informazioni su tutti i dibattiti in cartellone.
(Adnkronos) - "Non sono ancora state accertate in maniera chiara e completa le cause di quello che è successo" ma "un fenomeno di una tale estensione ha una serie di cause e concause, non può dipendere solamente da un singolo evento. O meglio, il singolo evento può innescarla, ma è la fragilità complessiva del sistema che ha portato a conseguenze così estese". Così Alessandro Marangoni, Ceo di Althesys, analizza con Adnkronos la dinamica di quanto accaduto lunedì con il blackout in Spagna e Portogallo anche rispetto al dibattito che in queste ore si sta concentrando sul ruolo delle rinnovabili. "Il sistema spagnolo ha delle caratteristiche peculiari, per esempio, rispetto all'Italia ha avuto uno sviluppo delle rinnovabili molto esteso - ricostruisce Marangoni - A cui non è corrisposto uno sviluppo e un rafforzamento altrettanto robusto delle infrastrutture di rete. In più è un sistema elettrico che è non dico isolato ma quasi rispetto al resto d'Europa, cioè non ha molte connessioni con gli altri Paesi europei. Cosa invece molto diversa per l'Italia che ha diverse interconnessioni estere. Quindi, sicuramente, è una questione di fragilità complessiva del sistema". Due i temi: l'interruzione in sé, e quindi ciò che ha causato l'evento, e i tempi di ripresa del sistema. "I tempi di riavvio così lunghi pare che siano dipesi in parte dalla lentezza di rimessa in moto delle centrali nucleari, fermate quando il sistema è andato in crisi. La Spagna ha anche il nucleare, non ha il peso che ha in Francia, ovviamente. Ha una quota residuale - spiega - Normalmente il termoelettrico diverso dal nucleare, quindi gli impianti a gas, per esempio, sono impianti flessibili che hanno dei tempi di avviamento più brevi mentre il riavvio del nucleare è molto più lento". Per Marangoni, quindi, "puntare il dito solo sulle rinnovabili come unica causa di tutto l'evento non è corretto; la questione è che le rinnovabili, che in Spagna coprono una quota altissima della generazione, richiedono che ci sia anche un sistema di infrastrutture, reti, stoccaggi, adeguato". "Questo è un po' il quadro complessivo. Dopodiché in questa fase ancora non sono stati chiariti tutti i dettagli tecnici, quindi, le mie considerazioni così come quelle di altri colleghi vanno prese ancora con una certa cautela", sottolinea.