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(Adnkronos) - Cina, Egitto, Francia e non solo. Sono molti i Paesi che non ritengono il piano di Trump per Gaza una soluzione adeguata. L'idea del presidente Trump, condivisa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, è quella della Striscia sotto il controllo degli Stati Uniti, per trasformarla nella "Riviera del Medio Oriente", con i "i palestinesi collocati in altri Paesi". Hamas parla di dichiarazioni "razziste" e "allineate" sulle posizioni dell'estrema destra israeliana: "La posizione razzista americana si allinea con quella dell'estrema destra israeliana nel trasferimento del nostro popolo e l'eliminazione della nostra causa", ha dichiarato Abdel Latif al-Qanou, portavoce di Hamas. Il piano, con lo sfollamento dei palestinesi che vi vivono, equivale a ''gettare benzina sul fuoco'' in Medio Oriente, alimentando violenze, aggiunge Hamas aggiungendo che - la proposta "che mira all'occupazione della Striscia di Gaza da parte degli Stati Uniti" - è "aggressiva nei confronti del nostro popolo e della nostra causa, non contribuirà alla stabilità della regione e non farà altro che gettare benzina sul fuoco". Contro il piano anche il leader palestinese Mahmud Abbas: "Abbas e la dirigenza palestinese manifestano il loro rifiuto categorico di fronte alle richieste di esproprio della Striscia di Gaza ed espulsione dei palestinesi, allontanati dalla loro patria", riporta l'agenzia palestinese Wafa. "Non permetteremo vengano attaccati i diritti del nostro popolo, per i quali abbiamo lottato per decenni e fatto grandi sacrifici", si legge in una dichiarazione rilanciata dalla Wafa, che denuncia "una violazione grave del diritto internazionale". "Pace e stabilità nella regione non sono possibili senza la creazione di uno stato palestinese, con Gerusalemme come capitale, secondo la soluzione dei due stati", insiste la dirigenza palestinese. La Cina è contraria al "trasferimento forzato" dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, ha dichiarato dal canto suo il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, interpellato sul piano di Trump durante un briefing. "La Cina ha sempre sostenuto che il governo palestinese sui palestinesi è il principio fondamentale della governance di Gaza nel dopoguerra e siamo contrari al trasferimento forzato dei residenti di Gaza", ha affermato il portavoce. Pechino auspica che "tutte le parti sfruttino il cessate il fuoco a Gaza e la governance nel dopoguerra come un'opportunità per riportare la questione palestinese sul percorso giusto di una soluzione politica basata sulla 'soluzione dei due Stati' per una pace duratura in Medio Oriente". Per l'Egitto c'è la necessità di ricostruire rapidamente la Striscia di Gaza senza trasferire i palestinesi che ci abitano, come invece vorrebbe il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty incontrando il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammed Mustafa al Cairo. Abdelatty e Mustafa hanno condiviso "l'importanza di procedere con progetti di ricostruzione tempestiva a un ritmo accelerato, senza che i palestinesi abbandonino la Striscia di Gaza, con il loro impegno nei confronti della loro terra e il rifiuto di abbandonarla", ha affermato il ministero degli Esteri egiziano. Abdelatty ha inoltre chiesto all'Autorità palestinese di governare la Striscia di Gaza, che “assuma i suoi compiti nella Striscia di Gaza come parte dei Territori Palestinesi Occupati”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri. "Inaccettabile". Così il capo della diplomazia turca, Hakan Fidan, risponde a Trump sul futuro della popolazione della Striscia di Gaza. "L'espulsione è un fatto che non possiamo accettare, che la regione non può accettare - ha affermato in dichiarazioni all'agenzia turca Anadolu - E' sbagliato parlarne". "La Francia ha ribadito la sua opposizione a qualsiasi spostamento forzato della popolazione palestinese di Gaza, che costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale, un attacco alle legittime aspirazioni dei palestinesi, ma anche un ostacolo importante alla soluzione dei due Stati e un importante fattore di destabilizzazione per i nostri stretti partner Egitto e Giordania, nonché per l'intera regione". E' quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri francese in risposta al piano di Donald Trump per la Striscia di Gaza. "Il futuro di Gaza non deve essere visto nella prospettiva del controllo da parte di uno Stato terzo, ma nel quadro di un futuro Stato palestinese, sotto l'egida dell'Autorità Nazionale Palestinese", ha aggiunto il Quai d'Orsay. I palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza devono restare nell'enclave. Così il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares. ''Voglio essere chiaro: Gaza appartiene ai palestinesi e alle persone che ci vivono'', ha affermato il capo della diplomazia spagnola, ribadendo la ferma opposizione di Madrid a qualsiasi piano di spostamento forzato della popolazione palestinese e ribadendo il sostegno a una soluzione a due Stati. ''I palestinesi devono sapere che la Spagna li sosterrà'', ha proseguito Albares, aggiungendo che ''Gaza è parte del futuro Stato palestinese''. "Non devo commentare le dichiarazioni, ci sono i fatti che contano. Quando ci sarà una proposta operativa, vedremo di commentarla, ma mi pare che sull'evacuazione civile della popolazione di Gaza la risposta di Giordania ed Egitto sia stata negativa, quindi mi pare difficile", ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
(Adnkronos) - Una delegazione di Federimprese Europa composta da membri dell'ufficio di presidenza e dirigenti regionali ha partecipato ad una missione istituzionale a Bruxelles nei giorni scorsi. Al Parlamento europeo la delegazione ha incontrato alcuni membri di commissioni Agri ed Empl. Il focus su cui ha puntato la delegazione è farsi portavoce per dare supporto alle imprese italiane e far nascere nuove opportunità sul territorio. Altresì Federimprese Europa sta sviluppando con il proprio team un progetto che vede protagonista l'IA nel marketing. La presidente nazionale Mary Modaffari comunica che è già al lavoro per l’apertura di un hub di Federimprese a Bruxelles per poter sviluppare progettualità per le imprese associate.
(Adnkronos) - Al via la prima fase di ComuniCiclabili, il progetto promosso da Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), alla sua ottava edizione, che valuta e attesta l’impegno dei territori nazionali nell’incentivare la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile. Obiettivo per i prossimi mesi è quello di puntare sul Meridione che ad oggi 'pedala' più lentamente rispetto al Nord: è in quest’area, quindi, che si concentra oggi l’impegno della Federazione. L’iniziativa ComuniCiclabili, che lo scorso anno ha coinvolto quasi 180 Comuni, prevede, in tre appuntamenti, l’assegnazione di bandiere gialle con 'bikesmile' che attestano il miglioramento del benessere urbano e della fruibilità dei territori. Il 2025 si preannuncia particolarmente sfidante e già caratterizzato da importanti novità: Aosta cresce da 3 a 4 bikesmile, meritato riconoscimento agli sforzi compiuti nello sviluppo di infrastrutture e servizi dedicati ai ciclisti. Non da meno sono Mondolfo (PU) e Ascoli Piceno, che conquistano il terzo bikesmile, testimoniando un forte impegno nel sostenere chi sceglie le due ruote. Rocca San Giovanni (CH), Comune attraversato dalla Via Verde dei Trabocchi, fa il suo debutto nel network con 4 bikesmile. Oltre a questi, grazie a una sempre più serrata collaborazione con le amministrazioni locali, ben 20 Comuni hanno rinnovato il loro impegno nella rete delle città bike-friendly. Si tratta di Campo San Martino (PD), Cupra Marittima (AP), Fermo, Firenze, Francavilla al Mare (CH), Gaggiano (MI), Gorgonzola (MI), Lignano Sabbiadoro (UD), Locorotondo (BA), Merano (BZ), Ortona (CH), Ostuni (BR), Pesaro, Piacenza, Serrone (FR), Sestri Levante(GE), Soave (VR), Sovèrzene (BL), Turriaco (GO), Vaglio Basilicata (PZ). L’obiettivo di Fiab per i prossimi mesi è quello di puntare sul Meridione: lo stato dell’arte attuale fotografa, infatti, un’Italia che procede a due velocità. Emerge, in particolare, un significativo divario fra il Nord, dove la fascia orientale è nettamente più virtuosa, e il Sud. La Federazione vuole affrontare queste sfide e colmare le differenze, trasformando la mobilità sostenibile in opportunità e priorità da garantire a tutta la popolazione. “Quest’anno sarà fondamentale concentrarci sulle città meridionali del nostro Paese. Il supporto che vogliamo offrire non coinvolge solo la mobilità ma, ancor prima, la qualità della vita, lo sviluppo turistico e il contrasto alla desertificazione economica e demografica - commenta Alessandro Tursi, presidente Fiab - Il nostro approccio di affiancamento ai Comuni nelle azioni di miglioramento della viabilità urbana, della sicurezza stradale, della qualità della vita e del benessere nei centri abitati, è basato sul confronto costruttivo e sulla condivisione di best practice. Questo virtuoso modello si è rivelato vincente e vogliamo diffonderlo in tutta la Penisola". "Le amministrazioni del Mezzogiorno hanno un'opportunità unica - prosegue Tursi - Le infrastrutture ciclabili richiedono investimenti relativamente contenuti rispetto ad altre opere pubbliche, e con l'avvento delle bici elettriche, anche il tema dei dislivelli, spesso citato come ostacolo, trova una semplice soluzione. Il turismo in bicicletta sta registrando numeri impressionanti e rappresenta un volano economico che nessun territorio può permettersi di ignorare". Il riconoscimento attribuisce ai territori un punteggio da 1 a 5, rappresentato da altrettanti bikesmile sulla bandiera e assegnato sulla base di un’attenta analisi dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile: oltre al cicloturismo, la mobilità urbana, la governance e la comunicazione-promozione. Ogni Comune partecipante riceve non solo un riconoscimento, ma anche preziose indicazioni su misura per continuare a migliorare e progredire nel proprio percorso verso la sostenibilità. I Comuni hanno ancora tempo fino al 15 febbraio per aderire a questa edizione, che prevede altri 2 appuntamenti di ComuniCiclabili in programma a marzo e giugno.