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(Adnkronos) - “Il 30 gennaio 2023 parlando con Delmastro mi disse genericamente che Cospito aveva avuto colloqui con altri detenuti al 41bis, poi il 31 dopo aver letto Repubblica ho incontrato Delmastro e gli ho chiesto dettagli e lui mi disse i nomi di chi Cospito aveva visto in carcere e presi appunti”. Così il parlamentare di Fdi Giovanni Donzelli, sentito come testimone, nel processo a Roma che vede imputato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito. “Delmastro - ha aggiunto Donzelli in aula - mi disse che non erano informazioni riservate”. Nel procedimento sono parte civile quattro parlamentari del Pd Andrea Orlando, Silvio Lai, Debora Serracchiani e Walter Verini. “Quello che ho detto in aula è quello che ho saputo da Delmastro prendendo appunti - ha spiegato Donzelli - La scelta di intervenire in aula è stata mia per evidenziare quanto fosse utile difendere il 41bis. La prima metà del mio intervento riguardava questo, perché ero preoccupato per le posizioni espresse nei giorni precedenti”. ''Era mia intenzione fare i nomi dei parlamentari Pd che avevano incontrato Cospito in carcere e ricordo che appuntai anche quanto dichiararono fuori dal penitenziario. Penso che fu un errore istituzionale andare a incontrare Cospito in carcere mentre c’erano attentati per il suo sciopero della fame e contro il regime del 41bis", ha affermato Donzelli. ''Delmastro ha una memoria incredibile su tutto, cita normalmente anche cose di decenni prima, io invece ho una memoria pessima. Suppongo che Delmastro avesse letto il verbale del Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria ma non l’ha letto davanti a me, mi ha riferito alcune parti. Io quel verbale non l’ho mai letto", ha detto Donzelli dopo essere stato sentito come testimone. “Chiesi della natura di quelle informazioni dopo l’esplosione del caso a Delmastro che mi assicurò che quelle notizie che mi aveva riferito non erano segrete - ha precisato il testimone -. Lui mi disse di averlo chiesto anche al magistrato Sebastiano Ardita che gli assicurò che non erano riservate''.
(Adnkronos) - Un nuovo faro per fare luce su un tesoro nascosto ai più: la cucina rumena. Grazie ad 'Attractive Romania', il primo programma di turismo culturale di questo paese dell'Est Europa, i viaggiatori internazionali potranno vivere esperienze autentiche alla scoperta non solo di castelli, manieri, monasteri, fortezze e villaggi con architetture tradizionali, ma anche del cibo, fatto di ingredienti locali freschi e soprattutto un multiculturalismo unico in Europa. La Romania è, infatti, uno dei paesi europei con le maggiori influenze culturali che si riflettono anche in ambito culinario, offrendo un mosaico di varietà che la rendono una destinazione veramente 'appetibile' per i food lovers. Scaricando la app di 'Attractive Romania', disponibile in diverse lingue, si può creare il proprio percorso turistico e partire per un viaggio alla ricerca di sapori unici, attraversando luoghi dal fascino speciale. Fra i percorsi più attrattivi c'è proprio la 'Strada della gastronomia tradizionale romena', rappresentata da 30 siti finora noti solo alle comunità locali. Ed è solo una delle 12 Strade proposte dal programma 'Attractive Romania', che porta alla scoperta di località meno conosciute ma dall'immenso valore storico e culturale, non solo per la Romania ma per l'intera Europa. Per maggiori informazioni si può visitare il sito Internet romania-atractiva.ro e scaricare la app (https://romaniaatractiva.app.link/download).
(Adnkronos) - Vivere a spreco zero, la 12esima edizione del Premio promosso dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero, festeggia i suoi vincitori. Sei le categorie sui temi strategici della sostenibilità riunite nel contest a cura di Andrea Segrè, fondatore della campagna e direttore scientifico di Waste Watcher International, e di Luca Falasconi docente Distal - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna, per il coordinamento di Anna Barbero. Il Premio è sostenuto da un pool di aziende sensibili ai contenuti dell’iniziativa: Natura Nuova, Conad, Italia Zuccheri Coprob, Eni, Camst, Unitec. Le premiazioni sono in programma lunedì 16 settembre a Roma, nell’ambito dell’evento per la quinta Giornata internazionale di consapevolezze delle perdite e sprechi alimentari (Spazio Europa, dalle 14). Ecco i vincitori del Premio Vivere a #sprecozero 2024, una selezione di buone pratiche disseminate in tutta Italia, specchio dell’impegno sociale per lo sviluppo sostenibile. Nella categoria Biodiversità, si aggiudica l’edizione 2024 la Rete dei Frutteti della Biodiversità, strutturata attraverso una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna e Arpae. Menzione speciale per Agro-biodiversità Sardegna. Nella categoria Acqua - prevenzione degli sprechi idrici, la 12esima edizione del Premio va a The Circle, il più grande impianto di acquaponica d’Europa. Menzione speciale per Hexagro Urban Farming Srl. Nella categoria Scuole per lo sviluppo sostenibile, l’edizione 2024 va al programma Food Game, una proposta triennale per studenti delle scuole superiori del territorio Ats Milano. Nella categoria Associazioni di cittadini per lo sviluppo sostenibile, il Premio va a 'Pasta e Fagioli... con l'Olio - La Dieta Mediterranea Ti fa bene', Progetto di Educazione Ambientale Nodo InFea Città Metropolitana di Messina. Nella categoria Produzione Ortofrutticola, vince l’edizione 2024 Agrintesa, cooperativa agricola che associa 4mila produttori di ortofrutta e vino, da oltre cinquant'anni, nel cuore dell'Emilia Romagna. Infine nella categoria Saggistica, Pagine di sostenibilità 2024, curata da Daniela Volpe, Andrea Segrè e Luca Falasconi, vince la pubblicazione 'Mangiare come Dio comanda', di Elisabetta Moro e Marino Niola (Einaudi, 2023). Il Premio Speciale 'Pagine di sostenibilità' 2024 va a 'Laudate Deum. Esortazione apostolica a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica' (Lev Libreria Editrice Vaticana, 2023), pubblicazione che ci riporta alla autorevolissima parola di Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio.