ENTRA NEL NETWORK | 
					
							ENTRA NEL NETWORK | 
					
      (Adnkronos) - Con oltre 40.000 Amway Partner in Italia e una maggioranza femminile pari al 61,4%, Amway, la più grande azienda di vendita diretta al mondo, festeggia il suo 40° anniversario nel Bel Paese. Sin dal 1985 la filiale italiana supporta migliaia di persone nella costruzione di attività indipendenti, promuovendo uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile. Oggi si posiziona come primo mercato della regione Esan (Europa, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda) e rappresenta un pilastro strategico per l’azienda a livello globale. Nel 2024 l’area Esan ha infatti registrato vendite per 424 milioni di dollari (+5% anno su anno), trainata dalle performance del mercato italiano, che continua a distinguersi per resilienza, innovazione e centralità del network imprenditoriale. “Celebrare 40 anni di Amway in Italia significa rendere omaggio all’impegno e alla passione di decine di migliaia di persone che ogni giorno contribuiscono a generare un impatto positivo nelle comunità in cui vivono e lavorano. Questo anniversario non è solo un traguardo, ma un nuovo inizio guardando al futuro con la promessa di continuare a innovare, sostenere e crescere insieme per molti anni ancora”, afferma Jon Voskuil, Managing Director di Amway Esan. Eccellenza e innovazione sono le caratteristiche che contraddistinguono i prodotti delle linee di Amway: Nutrilite™, il brand n.1 al mondo nella vendita di vitamine e integratori alimentari ; Artistry™, la linea premium di skincare che combina ingredienti di origine vegetale con tecnologie cosmetiche avanzate per soluzioni personalizzate e performanti; eSpring™, sistema di trattamento dell’acqua leader mondiale. A conferma del suo costante impegno nell’innovazione, Amway lancia Artistry LongXevity™, la nuova collezione skincare più avanzata, che stimola l’energia naturale della pelle aiutandola a rinnovarsi e a contrastare i segni del tempo. Grazie a una combinazione di estratti botanici e ingredienti scientificamente testati, tra cui cellule staminali di argan e cardo mariano, LongXevity favorisce un rinnovamento cutaneo completo per una pelle visibilmente più giovane. I tre prodotti - Crema Ricca Nutriente, Essenza Tonificante e Crema Contorno Occhi - migliorano idratazione, luminosità e compattezza, restituendo un aspetto più disteso e vitale. Con la stessa attenzione all’equilibrio e al benessere, l’azienda amplia la propria offerta dedicata alle donne con Women’s 40+ Support Nutrilite™, un integratore alimentare formulato per supportare le donne durante la fase della peri/menopausa, contribuendo ad alleviare i sintomi più comuni, come vampate di calore, sudorazioni notturne e sbalzi d’umore, e fornendo allo stesso tempo un sostegno alla salute delle ossa. Nel suo 40° anniversario, Amway Italia rafforza l’impegno verso le comunità locali attraverso AmGive, il programma di responsabilità sociale dedicato che amplifica la missione di Amway di generare un impatto positivo nel mondo. Il programma è pensato per valorizzare ed estendere la portata dei progetti già sostenuti dai dipendenti e dagli Amway Partner, favorendo al contempo la collaborazione con organizzazioni locali per creare valore condiviso e coesione sociale in tutta Italia e nella regione Esan. Nella sua prima edizione, il programma ha ricevuto oltre 50 candidature provenienti da 15 Paesi della regione, tra cui l’Italia. In totale, 17 organizzazioni non-profit sono state selezionate per ricevere un contributo economico a supporto del loro prezioso lavoro in ambito educativo, di inclusione e di assistenza diretta. Con l’apertura ufficiale delle candidature per l’anno 2026, AmGive continua a rappresentare la concreta testimonianza dell’impegno costante di Amway nel sostenere le comunità e favorire un cambiamento positivo nel mondo. Amway Italia si proietta, quindi, verso il futuro, ispirata dalla sua missione di sempre: aumentare l’impatto positivo nella vita delle persone attraverso l’innovazione, prodotti di qualità e una comunità imprenditoriale solida e inclusiva. Il 40° anniversario rappresenta non solo un traguardo importante ma soprattutto un nuovo punto di partenza. Con lo sguardo rivolto al domani, Amway Italia si impegna a creare nuove opportunità, promuovere lo sviluppo sostenibile e favorire una crescita condivisa, ponendo sempre al centro le persone e i loro bisogni, per affrontare insieme le sfide dei prossimi decenni.
      (Adnkronos) - Un passo avanti nella tutela della sicurezza dei lavoratori, ma anche un banco di prova per le imprese e per la filiera degli appalti. Il decreto Sicurezza sul lavoro 2025, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 ottobre, rappresenta una svolta nel modo in cui il Paese affronta il tema della prevenzione e della responsabilità nei luoghi di lavoro. L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare la cultura della sicurezza, intervenendo su tre fronti principali: inasprimento delle sanzioni, maggiore tracciabilità dei lavoratori e ampliamento degli obblighi di valutazione e prevenzione, anche sul piano psicosociale. Il provvedimento interviene in un contesto ancora segnato da un numero troppo elevato di infortuni gravi e mortali. Da qui, la scelta del governo di puntare su strumenti digitali di controllo, patente a crediti e badge di identificazione, in un sistema che mira non solo a punire, ma soprattutto a prevenire e responsabilizzare. Le modifiche al D.Lgs. 81/08 - il Testo Unico sulla sicurezza - introducono infatti nuovi obblighi per imprese, committenti e subappaltatori, ma anche incentivi per chi dimostra un impegno concreto in materia di sicurezza e formazione. Come spiega Valentina Pepe, avvocato, partner dello studio legale Pepe & Associati, “il nuovo decreto introduce misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, nell’ottica di un rafforzamento della cultura della sicurezza, di un incremento della prevenzione e della riduzione degli infortuni in ogni ambito lavorativo". "Il decreto Sicurezza - specifica - introduce, tra l’altro, una serie di modifiche al meccanismo della ‘patente a crediti’ nei cantieri, intervenendo sull’art. 27 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico Sicurezza) che disciplina la materia, come già modificato dal decreto-legge del 2 marzo 2024, n. 192. A decorrere dal 1° ottobre 2024, come noto, sono tenuti al possesso della patente le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. La patente è dotata di un punteggio iniziale di trenta crediti e consente di operare nei cantieri temporanei o mobili con una dotazione pari o superiore a quindici crediti”. Tra le novità principali del decreto Sicurezza, l’inasprimento delle sanzioni per chi opera nei cantieri senza la 'patente a crediti', con l’importo massimo che passa da 6.000 a 12.000 euro, ferma restando la previsione relativa all’esclusione per un periodo di sei mesi dalla partecipazione ai lavori pubblici di cui al codice dei contratti pubblici. Il decreto, spiega ancora Pepe, “oltre ai ‘provvedimenti definitivi’ già contemplati della norma, prevede ora che, per le violazioni relative al lavoro irregolare, la decurtazione dei crediti si applichi automaticamente al momento della notifica del verbale di accertamento da parte degli organi di vigilanza, anche avvalendosi delle informazioni contenute nel Portale nazionale del sommerso (Pns), migliorando così l’efficacia e la tempestività dei controlli”. In caso di infortuni gravi, mortali o con esiti invalidanti permanenti, inoltre, il decreto prevede che le Procure trasmettano tempestivamente all’Inl tutte le informazioni necessarie per adottare il provvedimento, basandosi sugli elementi oggettivi e soggettivi contenuti nei verbali dei pubblici ufficiali intervenuti sul luogo e nelle immediatezze del sinistro, al fine di supportare l’azione degli ispettori. “L’inasprimento delle misure di controllo e sanzionatorie in tema di ‘patente a crediti’ introdotte dal decreto Sicurezza 2025 - osserva Pepe - dimostrano la crescente attenzione delle istituzioni non solo in materia di sicurezza, ma anche rispetto ai fenomeni di lavoro irregolare e all’istituto del subappalto che, negli ultimi anni, è stato ampiamente strumentalizzato nell’ottica della riduzione dei costi del lavoro e dell’eluzione delle normative di tutela”. Sul piano organizzativo, il decreto richiede alle imprese una revisione profonda dei propri sistemi di controllo. Secondo Andrea Puccio, avvocato, founding partner dello studio legale Puccio Penalisti Associati, “il potenziamento dei controlli ispettivi, specie per i soggetti che operano in regime di subappalto, imporrà certamente alle imprese una più rigorosa attenzione all’organizzazione della sicurezza e alla tracciabilità delle responsabilità lungo la filiera”. Un obbligo che, però, può diventare anche un’opportunità. “D’altra parte - precisa - si tratta di una misura coerente con l'obiettivo dichiarato del decreto, che mira a rafforzare ulteriormente la prevenzione, così da ridurre la frequenza degli infortuni sul lavoro. L’auspicio è, dunque, quello di rendere la conformità un elemento strutturale della gestione aziendale; in questo senso, il decreto prevede anche meccanismi di incentivazione economica, che legano la performance in materia di sicurezza ai costi contributivi delle imprese, tramite la revisione delle aliquote Inail”. Dal punto di vista delle aziende, il nuovo impianto normativo segna un cambiamento profondo nel modo di gestire la sicurezza operativa. Come afferma Marius Neagu, fondatore di Macos Srl, “il nuovo decreto Sicurezza lavoro 2025 rappresenta un cambio di passo significativo in materia di controllo e tracciabilità dei lavoratori nei cantieri, introducendo l’obbligo del badge digitale di riconoscimento per tutti, inclusi i lavoratori di ditte subappaltatrici”. Un obbligo che, se disatteso, non grava più solo sul singolo subappaltatore: “Nel caso in cui un subappaltatore non rispetti l’obbligo del badge digitale - prosegue Neagu - la responsabilità ricade anche sull’impresa appaltatrice, che è tenuta a garantire la regolarità dei flussi di accesso e la corretta identificazione di tutto il personale operante in cantiere. In assenza di tali verifiche, l’appaltatore può essere ritenuto corresponsabile e incorrere in sanzioni amministrative, sospensione delle attività e, nei casi più gravi, interdizione temporanea dai lavori. È dunque fondamentale che le imprese strutturino un sistema di controllo interno rigoroso, con protocolli di verifica preventiva e monitoraggio costante dei soggetti coinvolti nella filiera”. Per Macos, già da tempo certificata Iso 9001 (qualità), Iso 45001 (sicurezza sul lavoro), con attestazione Soa Og1 classe 8 - illimitata, Rating di Legalità Agcm e che ha adottato un Modello organizzativo 231, “il badge digitale non è soltanto un adempimento tecnico, ma uno strumento che rafforza la cultura della sicurezza e della trasparenza". "Ci auguriamo che la sua introduzione favorisca una maggiore tracciabilità delle presenze e un più efficace coordinamento tra imprese, subappaltatori e istituzioni di controllo, promuovendo un modello di cantiere realmente sicuro e sostenibile”, avverte Marius Neagu. Ma il decreto Sicurezza non guarda solo ai cantieri. Come sottolinea Giulietta Bergamaschi, avvocato e managing partner dello studio legale Lexellent, “le molestie e le violenze sono un rischio da prevenire a tutti gli effetti nel contesto della sicurezza sul lavoro, lo erano a seguito della ratifica della Convenzione Ilo n. 190 e lo sono adesso a maggior ragione grazie alle precisazioni contenute nel recente decreto che coordina il testo del D. Lgs. 81/08 con le disposizioni normative". "In sintesi, la legge - spiega - riconosce che la dignità della persona è un fattore di rischio che deve essere tutelato con la stessa serietà con cui si prevengono gli infortuni fisici. L'obbligo di includere specificamente queste fattispecie di rischio nel Documento di valutazione dei rischi (Dvr) rende ancor più evidente che si tratta di un preciso obbligo normativo e legale per il datore di lavoro. Le aziende non potranno più limitarsi a intervenire dopo un evento, ma dovranno adottare un approccio proattivo di identificazione, misurazione e implementazione di misure preventive specifiche (ad esempio, codici di condotta, canali di segnalazione riservati, formazione mirata)". "L'aggiornamento delle procedure per la gestione dello stress lavoro-correlato per includere anche le molestie è particolarmente significativo. Questa integrazione cementa il concetto che il benessere psicologico è parte integrante della salute e sicurezza sul lavoro, come stabilito dal Testo Unico. Queste novità spingono le organizzazioni a una maturità culturale che va oltre il mero adempimento. La prevenzione efficace richiede un vero cambiamento culturale, promozione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso e la formazione di tutte le figure aziendali, inclusi preposti, dirigenti e lavoratori”, conclude.
      (Adnkronos) - Approfondire il tema degli inquinanti emergenti e delle nuove sfide ad essi legate, con particolare riferimento a rifiuti ed emissioni, attraverso incontri di natura tecnica basati su informazioni teoriche, esperienze pratiche nell’ambito del testing e aggiornamenti per operatori del settore. È questo uno degli obiettivi principali della partecipazione del Gruppo Whitelab, leader nei servizi di testing, a Ecomondo 2025, l’evento internazionale di riferimento per la green&circular economy, in programma presso la Fiera di Rimini dal 4 al 7 novembre 2025. Whitelab ha infatti organizzato giovedì 6 novembre (sala Orchidea - Padiglione D6) due incontri alle 10 e alle 15 tenuti da sei esperti del gruppo. Inoltre, durante la manifestazione, Whitelab presenterà l’intera gamma dei propri servizi ambientali, che spaziano dalle analisi di laboratorio alle soluzioni integrate per la gestione sostenibile delle risorse, con l’obiettivo di supportare imprese e pubbliche amministrazioni nel percorso verso una gestione più consapevole e responsabile dell’ambiente.