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(Adnkronos) - Una valanga di messaggi di cantanti, conduttori, presentatori. Tutti scioccati per la morte di Peppe Vessicchio, il 69enne direttore d'orchestra deceduto oggi sabato 8 novembre. Tanti i messaggi di cordoglio sui social da parte di volti noti del mondo dello spettacolo, soprattutto di chi ha collaborato con il maestro, non solo a Sanremo. "Con il maestro Vessicchio se ne va un altro grande protagonista del festival e della musica italiana", dice Carlo Conti, direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo. "Con il suo carattere, la sua immagine, il suo carisma e la sua professionalità era diventato un’istituzione", sottolinea. Il conduttore ricorda anche la collaborazione professionale e l'amicizia che li legava: "Per alcuni anni ho avuto il privilegio di condividere con lui anche le scelte musicali per lo Zecchino d’oro ed ho avuto l’occasione di apprezzare da vicino la grande competenza. Dobbiamo essere grati per il suo importante contributo alla musica italiana ed al successo di tanti artisti", conclude. "Ciao Maestro, che brutto colpo. Grazie per esserci stato in un momento difficile della mia vita. Felice ed onorato di aver condiviso tanti bei ricordi insieme. Non mi sembra vero", scrive Fedez sulle instagram stories a corredo di una foto che li ritrae insieme. Nel 2023, Vessicchio fu ospite fisso dell'edizione sanremese di Muschio Selvaggio, il podcast che il rapper all'epoca conduceva con Luis Sal. “Un dolore forte e improvviso" è il il personale ricordo che Amadeus condivide sui suoi canali social per la scomparsa del maestro. "Ci conoscevamo da 30 anni - scrive il conduttore - e fino a pochi giorni fa abbiamo riso e scherzato, in onda e dietro le quinte". "Mancherai tanto a tutti. Ciao Peppe V.", conclude Amadeus nel suo messaggio di cordoglio condividendo anche alcuni scatti insieme. "La tua professionalità, la tua umanità e il tuo sorriso resteranno sempre con noi. Ciao Peppe". Così Gianni Morandi sui social saluta Beppe. "Ti abbiamo amato tutti. Ciao Maestro", ha scritto Fiorello in un post condiviso su X, accompagnando il testo con l'emoticon delle mani giunte in preghiera. “Ciao maestro. Grazie di tutto", il messaggio con cui Alfa ha salutato il direttore d’orchestra. A corredo del messaggio, Alfa ha pubblicato una serie di scatti significativi: una foto che li ritrae insieme e l'immagine del tatuaggio che il giovane artista ha sul braccio con il volto sorridente del maestro. Ma è l'ultimo scatto, quello di un simpatico e toccante scambio di messaggi privati, a rivelare il legame tra i due. "Caro Andrea buongiorno. Sono Peppe Vessicchio… quello che indegnamente partecipa alla tua epidermide", scriveva il direttore d'orchestra con la sua consueta ironia, riferendosi al tatuaggio. Pronta e affettuosa la risposta del cantante: “Nell’epidermide e nel cuore". "Non ci credo. Non ci voglio credere. Tesoro musica bella". Sono le parole scritte dall'attrice comica Luciana Littizzetto in un post su Instagram accompagnata da una foto che la vede sorridente abbracciata al maestro Peppe Vessicchio. Dal mondo della musica anche Emma Marrone ha salutato il direttore d'orchestra: "Ciao Beppe mio", ha scritto su Instagram condividendo una foto in bianco e nero del Maestro. E sulla piattaforma X ha scritto: "No Beppe no...", a corredo di un cuore a pezzi. "Buon viaggio Maestro. Ti ho voluto tanto bene". Queste le parole Paolo Bonolis che ha salutato su Instagram lo storico direttore d'orchestra di Sanremo. "Caro Peppe , non sai quanto mi dispiace aver appreso la notizia della tua partenza. Ti ricorderò sempre. Sarai sempre su quel palcoscenico, nei ricordi di tutti noi, una presenza leggera e potente. È davvero un grande dispiacere sapere che oggi non ci sei più", ha scritto Alba Parietti a corredo di uno selfie con il direttore d'orchestra. Stash, frontman dei The Kolors scrive: "Addolorato per la scomparsa di una delle persone più belle che io abbia mai conosciuto in questo cammino. Buon viaggio maestro Beppe Vessicchio". "Non ci credo. Ti voglio bene maestro. Per sempre il tuo 'cavallo pazzo'", ha scritto la cantante pugliese Alessandra Amoroso a corredo di un tenero scatto in cui è abbracciata al direttore d'orchestra. "Ci lascia non solo un grande artista, ma una persona davvero per bene. Sempre presente se si trattava di aiutare gli altri. Ci mancherai tantissimo", il ricordo di Gabriele Corsi. "È con immenso dolore che vengo a conoscenza della scomparsa di Beppe Vessicchio. Un grandissimo musicista e bellissima persona. Stento ancora a crederci. Sentite condoglianze alla famiglia. E che la terra le sia lieve, Maestro", scrive Rita Pavone. "Buon viaggio Maestro. Sei stato un gran musicista e un uomo gentile. Anche quando ti sbagliavano il nome". E' quanto scrive sul suo profilo social Claudio Baglioni. "Una notizia scioccante, sono senza parole, in questo momento c'è solo tanta amarezza", è la reazione all'Adnkronos di Rossella Brescia, attrice, conduttrice radiofonica e televisiva. E ricorda: "Era stato il mio testimone di nozze quando sposai Roberto Cenci. Possedeva una grandissima personalità, è sempre stato per me un punto fermo, un grande uomo, un professionista, un artista, sempre così elegante e raffinato. Un uomo su cui potevi contare", conclude Rossella Brescia. "Era il mio pilastro, difficile credere che oggi non ci sia più, mi sosteneva, mi incoraggiava. Avevamo ancora tanti sogni insieme". Solo poche parole, all'Adnkronos, da parte di Giuliano Peparini, regista, coreografo alla guida della Peparini Academy, alla notizia della scomparsa di Vessicchio che lavorava in qualità di 'vocal director' nella sua Accademia romana. "Sono ancora profondamente scosso dalla notizia della scomparsa di Peppe Vessicchio appresa poco fa. Lui ha sempre dimostrato una grande vitalità, anche nelle sue ultime uscite". Esordisce così il cantautore e musicista Eugenio Bennato nel ricordare, con l'Adnkronos, la figura del direttore d'orchestra. "Da ragazzi, lui nato al Rione Cavalleggeri vicino alla mia Bagnoli, ci siamo incontrati musicalmente: stravedeva per le mie bizzarrie proiettate anche verso la musica di Napoli del passato e si offrì di collaborare con me, in particolare realizzò gli arrangiamenti per la musica del Don Chisciotte di Scaparro da me scritta. Ricordo la sua grande felicità per questa collaborazione. Poi ci siamo incontrati in seguito, nel periodo in cui lui lavorava con Gino Paoli. E' sempre stato di una grande affettuosità". "Resta la mia ammirazione per la sua curiosità musicale e la sua capacità - continua Bennato - Una delle grandi caratteristiche di Peppe Vessicchio era la sua simpatia, la sua capacità di conquistare la gente anche con la sua brillantezza e prontezza di spirito. Una grande perdita, addio Peppe". “Se ne è andato un fratello. In un momento importante per lui e per me”. Esordisce così il ricordo di Ron per Peppe Vessicchio. E il cantautore racconta: “C’eravamo rivisti quasi un anno fa al Paladozza di Bologna e, nel silenzio di un camerino, c’eravamo guardati negli occhi e poi… una gran risata". Da quell'incontro era nata l'idea di una tournée insieme. "'E se facessimo una tournée insieme? Che ne dici?', rispose immediatamente di sì", racconta Ron. "Questo progetto si stava realizzando e, il prossimo marzo, avremmo iniziato la nostra avventura, i concerti con orchestra. Stavamo lavorando già agli arrangiamenti delle canzoni: lo stava facendo anche in questi giorni in ospedale, ci sentivamo e parlavamo di musica". Un legame basato su una stima profonda: "Abbiamo condiviso tantissimi momenti dove la musica, appunto, era tutto per entrambi. Mi sono fidato di lui sempre! Sapeva parlare e comporre con una grande sapienza". Infine, la dedica speciale: "C’è una canzone che ho scritto, si chiama 'L'uomo delle stelle', lui l’amava tanto da condividerla con me sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo. A lui vorrei dedicarla in questo momento". Il gruppo comico The Jackal: "Oggi non perdiamo solo un maestro. Oggi perdiamo un amico, un compagno di giochi, un artista incredibile. Peppe ci ha insegnato tanto con i suoi mille aneddoti, lui che più di tutti di imparare cose nuove non voleva mai smettere, con la stessa passione e rispetto di un ragazzino curioso che si lancia in nuove avventure. Ogni volta, come la prima volta. Non ci sono parole per esprimere il vuoto che lascia. Ma ci teniamo a trovarne qualcuna, in questo momento di dolore, per raccontare la gratitudine che proviamo per aver percorso un po’ di strada insieme a quest’uomo straordinario. Maestro, è stato un onore suonare con lei". Così il gruppo comico napoletano con cui Beppe Vessicchio ha spesso collaborato, ricorda il direttore d'orchestra scomparso. "Abbiamo lavorato insieme diverse volte. Gli chiesi proprio io di iniziare a fare arrangiamenti, e da lì si è rivelato un grande musicista e un arrangiatore straordinario. Dal punto di vista umano era una persona meravigliosa. Non si è mai creduto chissà chi... Era semplice nelle sue cose, e proprio per questo andavamo molto d’accordo e abbiamo fatto un lungo percorso insieme. Per me sarà sempre quel simpatico ragazzo talentuoso, e nel panorama di oggi si sentirà ancora di più la mancanza di una figura così". Così Gino Paoli, sull'account ufficiale del cantautore.
(Adnkronos) - Rafforzare l’educazione alla sicurezza e alla consapevolezza dei propri diritti tra le studentesse e gli studenti che si preparano a entrare nel mondo del lavoro. E' questo l’obiettivo del nuovo concorso promosso da Cgil, Flc e dal patronato Inca, rivolto alle classi quarte e quinte degli istituti tecnici e professionali. L’iniziativa, che nasce nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni di Inca Cgil, prende il via in sette città simbolo - Bari, Bologna, Catanzaro, Palermo, Perugia, Potenza e Torino - capoluoghi delle regioni più colpite da infortuni e morti sul lavoro in relazione agli occupati. (VIDEO) Il progetto si concentra su chi si prepara a entrare nel mondo del lavoro, attraverso i percorsi pcto (ex alternanza scuola-lavoro), per offrire strumenti concreti di consapevolezza e prevenzione. Le studentesse e gli studenti parteciperanno a incontri e moduli formativi sui rischi, sui diritti e sui comportamenti da adottare, con materiali multimediali che richiamano anche casi di cronaca recenti. L’obiettivo è duplice: promuovere una cultura della sicurezza e far comprendere che, anche durante i tirocini, ragazze e ragazzi hanno gli stessi diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. A conclusione del percorso, le classi realizzeranno podcast, video e altri prodotti multimediali sul tema, che saranno valutati in un concorso nazionale con un premio di 1.000 euro per le scuole vincitrici di ogni città. La premiazione verrà fatta in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, il 28 aprile 2026. "Portare la cultura della sicurezza nelle scuole - spiega Lorella Brusa, del collegio di presidenza di Inca Cgil - significa formare le lavoratrici e i lavoratori di domani rendendoli consapevoli dei propri diritti e offrendo loro gli strumenti per tutelarsi, nell’arco di tutta la loro vita. Il sindacato lavora per i diritti di tutte e tutti, e noi, come Inca Cgil, li aiutiamo a farli valere: offriamo assistenza gratuita a chi resta senza lavoro, a chi si infortuna, a chi parte per l’estero e, un domani, quando arriverà il momento della pensione, saremo ancora al loro fianco. E' un impegno che dura da oltre ottant’anni e che oggi si rinnova nelle scuole, parlando alle nuove generazioni con un linguaggio adatto a loro e con lo sguardo rivolto al futuro. Perché la sicurezza è un diritto, una conquista e un valore da praticare ogni giorno". "Quello della sicurezza - sostiene - è un tema importante: nessun lavoro vale la vita e i giovani questo devono averlo presente. Nel modulo verranno date anche indicazioni su comportamenti utili da tenere nel momento in cui si verificasse un infortunio sul lavoro, in modo che questo bagaglio di competenze resti a loro ma venga in qualche modo trasmesso a tutti i loro compagni. Questi giovani formati diventino ambasciatori per la sicurezza perché ogni studente formato diventa un portatore di cultura della sicurezza nella scuola, ma soprattutto nella sua realtà extrascolastica. Un appello poi alle istituzioni affinché mettano sempre più al centro dell'alternanza la presa in carico della sicurezza dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro e alle aziende affinché prendano in carico questa tematica". "Chiediamo da anni - sottolinea Graziamaria Pistorino, segretaria nazionale Flc Cgil - di eliminare l'obbligatorietà dei pcto e di investire nella scuola per riportare nei laboratori l'apprendimento attraverso l'esperienza diretta e la sperimentazione attiva, - eppure in queste ore la legge di bilancio taglia i fondi per la sicurezza e l’edilizia scolastica. Il progetto congiunto Inca, Cgil e Flc offre la corretta formazione a chi per la prima volta sperimenta il contatto con i rischi del mondo produttivo. Formazione alla cittadinanza oggi significa anche formazione alla sicurezza: studentesse e studenti sono cittadine e cittadini di domani ma, già da oggi, hanno il diritto vivere contesti sicuri e cambiare le regole di un gioco mortale che in Italia produce tre vittime ogni giorno. La sicurezza sui luoghi di lavoro non è solo un insieme di norme, ma è un percorso culturale per la società intera su cui bisognerebbe investire seriamente e non tagliare". “E' importantissimo - conclude Francesca Re David, segretaria confederale della Cgil - oggi più che mai, di fronte a una catena di infortuni e malattie professionali che purtroppo non accenna a fermarsi, che la cultura del diritto alla salute e all’incolumità personale e collettiva sia diffusa fin dall’età scolare, e soprattutto nelle occasioni di primo approccio con il mondo del lavoro La diffusione delle conoscenze relative alla prevenzione è necessaria e urgente, anche per mettere in discussione un modello di organizzazione del lavoro che, non rispettando le regole fondamentali di ambienti sani, sicuri e correttamente strutturati, si rivela sempre più negativo per le condizioni delle persone e per gli esiti che produce”. Un messaggio rivolto alle nuove generazioni, perché la sicurezza non sia un obbligo formale, ma un diritto essenziale di tutte e tutti.
(Adnkronos) - È attraverso sette Super Robot alti più di quattro metri, costruiti con scarti di produzione delle supersportive Lamborghini, che prende forma la collaborazione tra la Casa di Sant’Agata Bolognese e il Gruppo Hera, per una gestione globale, integrata e sostenibile dei rifiuti industriali. Esposti a Ecomondo 2025 tra gli stand del Gruppo Hera e società controllate (Pad. C1 - Stand 500 e 501) e l’ingresso Sud della fiera, i Super Robot protettori dell’ambiente - realizzati dalla multiutility attraverso il proprio progetto Scart, che da quasi trent’anni trasforma i rifiuti in opere d’arte - rappresentano il linguaggio simbolico scelto per presentare una visione condivisa che si articola in servizi avanzati di global waste management. L’intesa affida a Herambiente (società del Gruppo Hera e primo operatore in Italia nel settore ambiente per dotazione impiantistica e volumi trattati) la gestione fino al 2028 dell’intero ciclo dei rifiuti speciali dello stabilimento Lamborghini di Sant’Agata Bolognese: circa 3.500 tonnellate annue, con una percentuale di recupero di materia arrivata all’80% nel 2024 e ulteriormente incrementabile. Il contratto, rinnovato per il triennio 2025-2028 dopo una prima assegnazione nel 2022, mira a ridurre al minimo lo smaltimento e a valorizzare gli scarti secondo criteri di efficienza, garantendo tracciabilità e sicurezza. Un aspetto particolarmente importante dell’accordo di global waste management riguarda il presidio della compliance normativa, gestita chiavi in mano da Herambiente (incluso il nuovo sistema Rentri, il Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti). Rientrano nell’accordo anche la classificazione e lo smaltimento sicuro di rifiuti obsoleti, la distruzione certificata di prototipi e componenti, la demolizione di asset non più utilizzabili e il riuso dei pallet in casse per batterie al litio. L’ottimizzazione di carichi e trasporti avrà un impatto positivo sia in termini economici sia sulle emissioni in atmosfera. La collaborazione con Herambiente si inserisce nel percorso strutturato di Automobili Lamborghini in direzione Esg, che ha già visto lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese ottenere nel 2015 la certificazione di neutralità carbonica, mantenuta negli anni nonostante il raddoppio delle superfici produttive. Un risultato frutto di una strategia integrata tra riduzione diretta delle emissioni, progetti di compensazione e investimenti in efficienza energetica. L’accordo con il Gruppo Hera rafforza questo impegno: da un lato assicura una gestione specializzata dei rifiuti orientata alla massima valorizzazione delle risorse, dall’altro contribuisce alla riduzione delle emissioni indirette legate a logistica e trattamento. Nel 2024 i rifiuti avviati a recupero da Automobili Lamborghini sono infatti cresciuti del 15%, superando l’80% dei volumi complessivi. Il Gruppo Hera rappresenta un partner pienamente allineato su questo fronte: la multiutility punta al Net Zero al 2050, con una riduzione complessiva delle emissioni climalteranti del 90% rispetto al 2019. I filoni progettuali congiunti - gestione completa dei rifiuti, rigenerazione delle risorse e progetto artistico Scart - testimoniano una visione condivisa tra i due gruppi. "La collaborazione con Automobili Lamborghini esprime al meglio il nostro modello di servizi integrati e su misura, in grado di coniugare sostenibilità e competitività. Al centro c’è la ricerca congiunta di soluzioni innovative per recuperare materiali ad alto valore aggiunto e ridurre l’impronta carbonica: un elemento distintivo del nostro approccio al global waste management, particolarmente efficace nei contesti industriali complessi come l’automotive", afferma Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente. "Per Automobili Lamborghini l’attenzione alla sostenibilità si traduce in processi e soluzioni che devono essere all’altezza degli stessi standard qualitativi delle nostre vetture - dichiara Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Automobili Lamborghini - I progetti condivisi con il Gruppo Hera nascono da una visione comune: integrare solidità industriale e innovazione ambientale in modo coerente con il nostro percorso Esg".