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(Adnkronos) - Teresa Langella e Andrea Dal Corso si sono sposati nello splendido scenario della cattedrale di Sorrento. Il loro amore è nato in televisione, quando nel 2018 si sono conosciuti a 'Uomini e Donne': lei sedeva sul trono di 'Uomini e donne' e lui era tra i corteggiatori. "Sei tutto quello che ho sempre voluto. Abbiamo immaginato momenti, persone, sensazioni ma viverle è come sentirsi abbracciarti dall’universo. Questo è il sapore della felicità", ha scritto Teresa Langella condividendo le foto del matrimonio, celebrato il 14 settembre. La data era stata annunciata durante un'intervista a Verissimo. "Siamo veramente gli opposti che riescono con un pizzico di coraggio a capire le reciproche diversità è lì che si trova tutto il bello", aveva detto Dal Corso a Silvia Toffanin. Qualche giorno prima delle nozze, i due avevano ricevuto una sorpresa da amici e famigliari: gli auguri in strada di parenti e amici con tanto di fuochi d'artificio. "Qui, nella casa che mi ha vista crescere, in quel viale dove da piccola giocavo a nascondino citofonando case e oggi vi rivedo tutti qui, come se il tempo non fosse mai passato! Qui, dove le radici non si sono mai staccate e dove per sempre io troverò CASA MIA", aveva scritto Langella.
(Adnkronos) - Una nuova rete di imprese per la fornitura di prestazioni di information technology nell’ambito della gestione del servizio idrico integrato. A siglare l’accordo, sono state tre aziende protagoniste del panorama lombardo, tutte facenti parte di Water Alliance: Alfa, che gestisce il servizio idrico nella Provincia di Varese, BrianzAcque, il gestore unico della Provincia di Monza e della Brianza, e Gruppo CAP, la utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Per lo svolgimento dei servizi, la nuova rete, che è partita formalmente lo scorso 5 settembre, si avvarrà della business unit “Digital Hub”, costituita dal personale dedicato delle strutture di IT delle 3 società, che sarà diretto e coordinato dal Direttore di Business Unit Michele Tessera. Inoltre, le tre aziende intraprenderanno un percorso di studio e analisi tecnico e gestionale per la costituzione di una new-co a supporto dell’innovazione digitale del settore idrico nel panorama italiano. La nuova società, che si prevede sarà costituita e operativa entro la fine del 2025, potrà essere partecipata anche da altri gestori del servizio idrico integrato lombardo che manifesteranno il proprio interesse a partecipare al nuovo progetto. La nuova rete nasce quindi nell’ottica di creare sinergie industriali per lo sviluppo di economie di scala, per il miglioramento della qualità del servizio e per potenziare e incrementare gli investimenti ed è il risultato di un percorso comune delle tre aziende, che da oggi condivideranno la strumentazione tecnica ed operativa, coordinando le risorse disponibili sotto il cappello di un'unica struttura organizzativa che eseguirà le attività inerenti al settore dell’Information Technology. Comuni anche gli obiettivi strategici: innanzitutto Alfa, BrianzAcque e Gruppo CAP saranno impegnate a favorire le sinergie per l’ottimizzazione delle strutture del servizio idrico integrato. I tre gestori svilupperanno, poi, soluzioni applicative e piattaforme tecnologiche in ambito IT che potranno essere messe a disposizione anche di altri gestori del ciclo idrico integrato e non solo. Non ultimo, le tre aziende opereranno per garantire la sicurezza informatica da attacchi esterni di dati e applicazioni IT, ma anche quella delle reti di distribuzione di acquedotto delle reti fognarie e degli impianti di depurazione, attraverso processi condivisi e grazie all’utilizzo di SOC (Security Operation Center) centralizzati e territoriali, per mantenere e sviluppare un grado elevato di sicurezza perimetrale, interno ed esterno e monitorare costantemente i rischi derivanti da cyber attacchi. “Collaborare e fare rete tra le aziende che operano nel settore idrico è da sempre un obiettivo che Alfa persegue – dice Paolo Mazzucchelli, Presidente di Alfa Srl – perché siamo consapevoli dell’importanza che tali sinergie possono avere per lo sviluppo e il miglioramento delle nostre attività. Questo a maggior ragione in un settore così dinamico e in continua evoluzione quale è quello del digitale. Come sempre, l’obiettivo è elevare gli standard qualitativi del nostro servizio a favore dei cittadini e del territorio nel quale ogni nostra azienda opera”. "Diamo concretezza a un impegno comune: quello di lavorare su un binario unico per essere veri innovatori al servizio dei nostri territori – sottolinea Enrico Boerci, presidente e ad di BrianzAcque – nell’era dell’intelligenza artificiale, per le aziende pubbliche dell’idrico è ancor più strategico far gioco di squadra e trovare sinergie concrete in un ambito così determinante per il futuro delle comunità. Investire su applicazioni tecnologiche avanzate, su piattaforme sempre più accessibili e di facile intuizione, significa creare un canale diretto per misurarsi con le esigenze dei cittadini. Senza dimenticare quanto oggi siano importanti sicurezza e monitoraggio continuo dei dati che vengono raccolti e usati, anche per questo prevenzione e protezione risultano quanto mai di primaria importanza per le nostre società. Facciamo convintamente rete e, al tempo stesso, apriamo a nuove future partecipazioni perché siamo certi che la crescita condivisa sia la chiave dello sviluppo in ogni campo, compreso, in questo caso, quello dell’information technology”. “Insieme ad Alfa e BrianzAcque ci siamo posti obiettivi ambiziosi – spiega Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP – uniformando le procedure e condividendo le nostre conoscenze potremo rafforzare la comune capacità di innovare e di cogliere i futuri trend tecnologici e favorire la crescita professionale delle nostre persone, a beneficio di tutto il territorio. Ci impegniamo con l’obiettivo di creare un hub di innovazione a livello nazionale, in grado di competere con le migliori esperienze italiane e internazionali, e che ci permetta di rendere concreta la rivoluzione digitale del servizio idrico che è fondamentale per affrontare le sfide che la crisi climatica ha posto di fronte a tutti gli operatori e ai Paesi europei”.
(Adnkronos) - Unire sostenibilità e strategia per creare valore condiviso. Sono i capisaldi del Report di Sostenibilità 2023 presentato dal Gruppo Chiesi, gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca nel campo della salute respiratoria, delle malattie rare e delle cure specialistiche. Patients, Planet, People e Prosperity sono le 4 P su cui si fonda il Report. Partendo dai Pazienti: Chiesi ha investito il 23,8% del fatturato in ricerca e sviluppo per soddisfare i bisogni terapeutici dei propri pazienti, sottolineando anche gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute; il Pianeta, con un impegno a raggiungere NetZero (Zero Emissioni Nette di gas a effetto serra) entro il 2035, con un piano dettagliato di transizione climatica (nel 2023, l’azienda ha conseguito la medaglia di platino nella valutazione di sostenibilità di EcoVadis); le Persone, con le linee guida globali sulla genitorialità per rendere l’azienda ancora più inclusiva e attenta alla parità di genere e con un aumento delle ore di volontariato aziendale del 77,5%; la Prosperità ridistribuendo il 77% del valore economico generato ai suoi stakeholder, compresi la comunità locale, gli investitori, la pubblica amministrazione, i dipendenti, i collaboratori e i fornitori. (VIDEO) (VIDEO 2) ”Per Chiesi sostenibilità significa creazione di valore condiviso e quindi unire il successo dell'azienda al progresso della società - spiega Cecilia Plicco, Head of Shared Value and Sustainability di Chiesi Group - Un approccio che è perfettamente sintetizzato dal motto 'Do good, do well and repeat' che è centrale nel nostro nuovo rapporto di sostenibilità 2023. Alla fine del 2023 c'è stato un importante cambio organizzativo a livello aziendale, i team di sostenibilità e strategia sono stati uniti in un'unica funzione per dare un messaggio forte, cioè che la sostenibilità è parte integrante del nostro business. Sempre insieme al rapporto di sostenibilità abbiamo pubblicato il Transition Plan che definisce la nostra roadmap per raggiungere il traguardo Net Zero al 2035, in particolare emissioni nette di carbonio per lo scopo 1 e 2 al 2030 e per lo scopo 3 al 2035. Questi impegni derivano da un percorso partito nel 2018 con l'adozione della forma societaria di Benefit Corporation in Italia e negli Stati Uniti nel 2021 di Société à Mission in Francia e il percorso di misurazione e miglioramento della nostra performance sociale ed ambientale adottando lo strumento del Bia (B Impact Assessment) che ci ha permesso di ottenere la certificazione B Corp nel 2019 e rinnovarla nel 2022”. "Il Gruppo Chiesi si è impegnato a combattere il cambiamento climatico, con l’obiettivo di raggiungere Net Zero entro il 2035. Il Gruppo ha adottato un Climate Transition Plan (Piano di Transizione Climatica), in anticipo rispetto ai requisiti normativi previsti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd) - continua - Nel 2023, rispetto all’anno di riferimento 2019, il Gruppo Chiesi ha raggiunto una riduzione del 39% delle emissioni di gas a effetto serra negli Scope 1 e 2. Un esempio interessante che dimostra come l'azienda stia coniugando i bisogni dei pazienti alla volontà di ridurre l'impatto ambientale è l'investimento di 350 milioni di euro che è stato annunciato nel 2019 per portare sul mercato un inalatore a basso potenziale di riscaldamento globale. Questa per noi è una delle nostre principali fonti di emissioni di carbonio, che rientra nello scopo 3 quindi le emissioni che i pazienti producono utilizzando i nostri inalatori. Tramite questo investimento saremo in grado di portare sul mercato un inalatore che ridurrà del 90% le emissioni di carbonio rispetto agli inalatori attualmente sul mercato”. Tra le priorità di Chiesi il benessere e l'uguaglianza dei propri collaboratori e promuovere un ambiente di lavoro positivo e rispettoso. Chiesi è diventata la prima azienda farmaceutica italiana a ricevere la certificazione per la Parità di Genere da Bureau Veritas nel 2023. “Delle nostre 7mila persone il 56% a livello globale sono donne - commenta Cecilia Plicco - e questo dato aumenta se guardiamo alle persone che lavorano nella ricerca e sviluppo, area in cui il 67% dei collaboratori è donna. Nel 2021 l'azienda ha annunciato importanti obiettivi per promuovere la parità di genere. In particolare, ci siamo impegnati entro il 2023 a chiudere il gender pay gap, obiettivo che è stato raggiunto già un anno prima nel 2022. Inoltre, l'azienda ha l'impegno al 2030 di garantire l'equa rappresentanza di genere nelle posizioni apicali. Tutte queste iniziative poi sono sostenute da varie progettualità come iniziative di mentoring, supporto alla genitorialità e vari progetti che ci permetteranno di raggiungere questi importanti obiettivi”.