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(Adnkronos) - In occasione delle elezioni che vedranno contrapposti Kamala Harris e Donald Trump, Adnkronos, in collaborazione con il Centro Studi Americani, organizza un evento speciale per seguire in diretta gli esiti delle votazioni e analizzare le conseguenze internazionali di questa cruciale tornata elettorale. Appuntamento il 6 novembre 2024, dalle ore 5 di mattina, in diretta dal Palazzo dell’Informazione, per Breakfast in America, lo speciale elettorale che accompagnerà gli spettatori attraverso i risultati in tempo reale, con ospiti italiani e internazionali in studio e in collegamento da Washington, New York e Palm Beach in Florida. Sarà possibile seguire la diretta su Youtube, sui canali social dell’Adnkronos e su centinaia di testate italiane. Diverse emittenti tv trasmetteranno il format in diretta, insieme a circa 270 gli editori di diversa natura, tra siti web, tv del nostro circuito ed emittenti radiofoniche del circuito Area. Il direttore dell’Adnkronos Davide Desario, con i vicedirettori Giorgio Rutelli e Fabio Insenga, grazie alle analisi degli esperti affronteranno gli effetti che il risultato delle elezioni americane potrebbe avere sul futuro politico, economico e strategico dell’Italia, dell’Europa e del mondo. Gli approfondimenti toccheranno le principali questioni geopolitiche e strategiche in gioco: politica estera, Ucraina e Medio Oriente, il nuovo assetto in Asia e il rapporto con la Cina, oltre alle strategie di comunicazione e di soft power di Donald Trump e Kamala Harris. Politica Estera: Come potrebbe cambiare l'approccio degli Stati Uniti verso alleati e rivali? Quali scenari aprirebbe una nuova presidenza Trump in termini di spesa militare, con un possibile ritorno dei dazi sui prodotti europei? E in caso di vittoria di Kamala Harris, come si configurerebbe il futuro dell’alleanza transatlantica? Manterrà l’approccio di Biden o concentrerà maggiormente l’impegno americano nella regione dell’Indo-Pacifico? Ucraina e Medio Oriente: Il futuro dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente non dipenderà solo dalle capacità negoziali del prossimo presidente, ma anche dall’equilibrio di poteri al Congresso, dove già da mesi si è registrata una crescente resistenza alla spesa per sostenere le iniziative americane a favore di Zelensky e Netanyahu. Il nuovo assetto in Asia e il rapporto con la Cina: Il panorama asiatico resta una priorità. Come evolverà il rapporto, sempre più teso, tra Stati Uniti e Cina? Il ruolo emergente dell’India, il Giappone che mira a un protagonismo anche militare e il consolidamento delle alleanze con Corea del Sud, Australia e Filippine sono tutti tasselli di una strategia di contenimento che potrebbe definire il nuovo secolo asiatico. Strategie di Comunicazione e Soft Power: A livello di comunicazione, lo Speciale Elezioni USA esplorerà la trasformazione di Kamala Harris da vicepresidente in ombra a candidata credibile e le sfide di una campagna elettorale atipica. Dall’altro lato, il ruolo di Elon Musk come imprenditore e attivista MAGA riflette come il tech influenzi non solo la conquista dello spazio ma anche l’opinione pubblica globale.
(Adnkronos) - Una scarpa riciclabile al 100%, realizzata con materiali che vengono poi riutilizzati per iniziare un nuovo ciclo di produzione. È questa l’idea che ha fatto nascere la start up Servati, in provincia di Lecce, precisamente nell’ecosistema del distretto industriale di Casarano. I founder sono due giovani pugliesi, Matteo Di Paola, classe 1997, laureato in Economia, che si occupa di amministrazione e gestione, e Marco Primiceri, classe 1998, laureato in Design e comunicazione visiva, che segue il reparto stile e lo sviluppo dei prodotti. I due giovani imprenditori pugliesi hanno ideato un modello di economia circolare secondo cui le scarpe, al termine dell’utilizzo, possono essere disassemblate: i componenti del vecchio paio di sneakers vengono riciclati per nuove produzioni. Merito di un brevetto depositato nel 2022 che tutela l’incastro tra suola e tomaia che permette alla scarpa di reggersi unita senza l’uso di colle o cuciture irreversibili. Il prodotto è, dunque, formato soltanto da due elementi che corrispondono ad altrettanti materiali: la gomma e il poliestere, totalmente riciclabili. Non si utilizzano colle, non si utilizzano solventi chimici, non si utilizzano termoadesivi. “Stiamo costruendo una factory del futuro, un ambiente dove la tecnologia supporta l'ingegno e la creatività delle persone”, spiegano i due founder. “La nostra struttura è equipaggiata con oltre 15 macchine di stampa 3D, potenziate da software di intelligenza artificiale che migliorano la qualità della produzione. Grazie a scanner 3D all’avanguardia, possiamo velocizzare i processi di reverse engineering, ingegnerizzando nuovi modelli a partire da prototipi fisici esistenti. L'uso di laser avanzati consente, inoltre, di offrire un servizio di personalizzazione su misura per i nostri clienti”, aggiungono. Nei primi mesi del suo sviluppo, Servati ha già raggiunto traguardi significativi. Tra questi, spiccano tre lanci di prodotto, tutti esauriti in tempi record, con uno dei restock terminato in soli 20 minuti. A coronare questo successo iniziale, l’azienda ha raccolto un finanziamento di 350.000 euro in una serie di round di investimento tra fondi pubblici e privati, che ha fornito lo slancio necessario per accelerare la crescita e sviluppare un piano di investimenti volto alla costruzione di una fabbrica innovativa. Ora Servati si prepara a lanciare due nuovi modelli di sneakers, interamente realizzati con tecnologia di stampa 3D: l’Hyper M1 e l’Hyper Boots. Saranno stampati in edizione limitata, cento pezzi numerati per ognuna delle due serie. “Grazie all'introduzione di perfezionamenti incrementali nel sistema di stampa, è stato possibile migliorare l'efficienza produttiva, riducendo i potenziali difetti nel prodotto finale. Ma non solo, stiamo lavorando per innovare il settore della moda attraverso un approccio ciclico e sostenibile, con l'obiettivo di eliminare gli sprechi. Il nostro brevetto introduce nel mondo delle calzature il concetto di chiamato 'boomerang process'. Questo processo permette ai nostri clienti di chiudere il ciclo produttivo in maniera responsabile”, concludono i due founder. l
(Adnkronos) - "Le imprese che investono su processi produttivi sostenibili sono oggi la nostra maggiore forza". Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto in un video-messaggio inviato in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. "Il nostro Paese si sta attrezzando al meglio sulla lunga ma ormai tracciata strada che dovrà portarci alla decarbonizzazione dei sistemi produttivi e alla neutralità carbonica, prevista totalmente nel 2050. La sicurezza energetica, primaria urgenza del sistema Paese, si sta concretizzando attraverso una strategia che punta ad attribuire all'Italia un ruolo centrale nell'ambito del Mediterraneo. La forte affermazione delle rinnovabili e la spinta all'innovazione, nei numeri che ci indica il nostro Piano nazionale integrato energia e clima, avranno bisogno di un settore privato vivace e molto protagonista", dice Pichetto. "Ci sono modelli vincenti come quelli dell'economia circolare italiana che tutti ci invidiano. Per queste imprese il governo sta cercando di creare il miglior contesto di lavoro, semplificando i quadri normativi, garantendo certezze, incentivando, ove utile, la conversione produttiva. Dobbiamo permettere, insomma, che la transizione venga vissuta come un'opportunità di sviluppo, un asset aziendale e non come una sommatoria di adempimenti e di penalizzazioni. L'attenzione del governo è su più fronti: il lavoro in corso sui settori in cui è più difficile decarbonizzare, gli incentivi per le Cer, l'avanzamento delle misure del Pnrr e diverse altre azioni normative semplificatorie". "Sono convinto che il rinnovamento delle istituzioni europee ci permetterà di affrontare con maggiore pragmatismo anche quelle norme del Green Deal che si sono dimostrate molto sbilanciate. L'Italia non ha mai lavorato per distruggere, ha voluto piuttosto migliorare, anche riuscendoci, direttive e regolamenti che rischiano di lasciare indietro interi settori produttivi. Sia chiaro che non è mai stato in dubbio il nostro impegno e i nostri obiettivi green, ma non c'è più posto in Europa per approcci che non tengono conto di quelle che sono le evidenze scientifiche e dei contesti nazionali differenti tra i 27 Paesi europei. Credo che su questa linea si possa lavorare nel nuovo Parlamento, nella Commissione, nei Consigli europei. Come già fatto al G7 Clima, Energia e Ambiente, così a Cop29, che si apre tra pochi giorni, porteremo con responsabilità la voce del sistema Paese, espressione quindi di valore e di eccellenza", aggiunge. "Un'informazione puntuale, costruita su dati ed evidenze, è decisiva nel processo di transizione ecologica, un processo anche indiscutibilmente culturale", conclude.