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(Adnkronos) - "Con il decreto ministeriale del 2016 l'Italia è diventata pioniera in tutto il mondo, siamo secondi solo all'America, sul numero di malattie metaboliche screenate. C'è un pannello di base” nazionale “per 49 malattie, tra cui aminoacidopatie, difetti della beta-ossidazione degli acidi grassi, galattosemia e deficit di biotinidasi. Con la legge di bilancio del 2019 è stato esteso lo screening di base anche ad altre 7 che possono essere incluse per la disponibilità di trattamenti efficaci da iniziare precocemente. Tra queste c’è la Sma", atrofia muscolare spinale, "malattie lisosomiali, immunodeficienze congenite severe e altre malattie metaboliche ed endocrine. Ci sono dei motivi per l'allargamento del pannello e, su questo, il gruppo di lavoro nominato dal ministero sullo screening ha dato un parere forte". Lo ha detto Alice Dianin, centro Regionale per lo screening, la diagnosi e la terapia delle Malattie metaboliche ereditarie Uoc Pediatria C Aou Integrata di Verona e vicepresidente Simmesn, Società italiana per lo studio delle malattie metaboliche ereditarie e lo screening neonatale, intervenendo questa mattina all’evento online per la presentazione del volume ‘Screening per la Sma: la responsabilità di una scelta’, realizzato da Omar, Osservatorio malattie rare in partnership con Famiglie Sma Aps Ets, con il contributo non condizionante di Novartis. Lo screening neonatale è uno "strumento di prevenzione secondaria - illustra Dianin - che si realizza mediante un percorso che parte dalla raccolta di una piccola goccia di sangue dal tallone di tutti i neonati in Italia a 48-72 ore di vita. Si procede poi nell'analisi con l'interpretazione dei risultati per identificare precocemente le patologie metaboliche. Il richiamo viene effettuato solo per i bambini che hanno una sospetta malattia metabolica ereditaria che proseguono poi l'iter diagnostico e la presa in carico con l'avvio dei trattamenti. È fondamentale diagnosticare queste condizioni prima che manifestino danni irreversibili. Le malattie metaboliche sono migliaia, solo una piccola parte attualmente dispone di trattamenti, circa 250: per questo motivo vi è una selezione di queste patologie per lo screening neonatale, secondo criteri di inserimento che riguardano il fatto che la malattia possa dare dei problemi di salute, che abbia un trattamento disponibile, un tempo di latenza. Il test di screening, che deve essere poco invasivo, sensibile, specifico, permette di poter intervenire precocemente con i trattamenti". In questo contesto, "i gruppi di lavoro di Simmesn sono impegnati nella presa in carico e l'approfondimento sui protocolli condivisi di trattamento e di follow up - chiarisce Dianin - perché non basta avere una diagnosi: bisogna lavorare sulla presa in carico e sui trattamenti e la modulazione dei trattamenti a seconda di ciò che manifesta il bambino". Inoltre, "lo screening è biochimico per il pannello di base invece, per l'estensione, cambia un po' visione: per la Sma, lo screening è genetico". L'impegno della società scientifica "è forte. Vorremmo che ci fosse un impegno congiunto con le istituzioni sulla definizione di linee guida nazionali per la presa in carico dei pazienti, la formazione del personale esperto" con il coinvolgimento "anche dei colleghi che negli ospedali si trovano a dover affrontare la presa in carico di questi pazienti".
(Adnkronos) - Si è conclusa con successo la prima edizione di 'Rise - Rome Insights Style Experience', il nuovo evento di riferimento per la valorizzazione e promozione dell’offerta di alta gamma della Capitale. Ideato dall’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, e organizzato dal Convention Bureau Roma e Lazio per conto della Fondazione per l’Attrazione Roma & Partners, Rise ha esaltato le potenzialità di Roma e Lazio come destinazione d’eccellenza per il turismo luxury. Dal 27 febbraio al 1° marzo, Roma ha ospitato un nuovo workshop b2b dal format esperienziale e itinerante capace di raccontare il fascino senza tempo dell’ospitalità romana. L’evento si è aperto con l’Opening Reception all’Hotel de La Ville, seguito dal Grand Opening Gala nella storica Sala della Protomoteca del Campidoglio e sulla panoramica Terrazza Caffarelli. Gli incontri B2B tra operatori del territorio e buyer internazionali si sono svolti nelle Sala Ritz del St. Regis Rome e Sala Michelangelo del Rome Cavalieri Waldorf Astoria. A concludere la manifestazione, il Closing Gala a Villa Miani, dove gli ospiti hanno vissuto un’ultima serata all’insegna dell’eleganza e dell’eccellenza della destinazione. Per questa prima edizione, Rise ha registrato una numerosa partecipazione, affermandosi immediatamente come un appuntamento chiave per i professionisti del segmento. L’evento ha accolto 56 top buyer internazionali provenienti da Stati Uniti, Canada, Latam, Europa e India, insieme a 43 operatori della destinazione e oltre 20 media tra giornalisti, opinion leader e content creator italiani e stranieri. Grazie a più di 3.000 nuovi lead generati dagli incontri B2B, Insight Meetings, e dalle immersive esperienze sul territorio, Style Experiences, Rise si è affermato come evento necessario per il territorio e come nuova piattaforma strategica per la creazione di sinergie e opportunità commerciali per i brand della destinazione su scala globale. Un evento che non solo ha generato nuove opportunità di business, ma ha anche offerto ai partecipanti una prospettiva completa dell’infinite possibilità che la destinazione può proporre ai turisti premium: arte, moda, design, artigianato ed enogastronomia Made in Rome, al di fuori dei sentieri battuti. "La prima edizione di Rise è stata un successo. Una scommessa vinta con numeri sorprendenti che permetterà di consolidare il posizionamento di Roma sul settore del turismo di lusso. Questo grande evento segna un primo passo concreto verso un sistema Roma per promuovere l'immagine della nostra città nel mondo. Per la prima volta il tessuto imprenditoriale della città ha capito che, unendosi e collaborando con le istituzioni pubbliche, i benefici sono collettivi. Per troppi anni a Roma il turismo è stato gestito in modo casuale. Noi invece abbiamo adottato un approccio scientifico con una costante attività di comunicazione e marketing e i risultati ci stanno dando ragione. Ringrazio il Convention Bureau Roma e Lazio per il lavoro e le oltre 50 aziende che hanno creduto nell'idea, investendo risorse e dando un contributo significativo al progetto”, dichiara Alessandro Onorato, assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi. “Siamo entusiasti del successo straordinario della prima edizione di Rise, un evento strategico e imprescindibile per il territorio, nato dalla sinergia tra istituzioni e operatori privati. Rise segna un passo fondamentale per consolidare il posizionamento di Roma e Lazio come destinazione di riferimento per il turismo di alta gamma e per gli eventi di prestigio internazionale. L’esperienza unica offerta a buyer e media ha permesso loro di scoprire la destinazione sotto una nuova luce, valorizzando non solo il suo inestimabile patrimonio storico e artistico, ma anche l’eccellenza dell’ospitalità, dei servizi e delle proposte dedicate ai turisti premium. Siamo certi che questo primo capitolo di Rise sia solo l’inizio di un percorso di crescita che rafforzerà ulteriormente il ruolo di Roma nelle coordinate globali del lusso, attirando una domanda sempre più qualificata già nel corso del 2025. Ringrazio l'assessore Onorato per il supporto e tutte le realtà imprenditoriali, sponsor e partner che hanno contribuito all’ottima riuscita di questo ambizioso progetto. Ancora una volta, il tessuto imprenditoriale romano ha dimostrato una solida e concreta coesione: quando istituzioni e operatori collaborano, il risultato è sempre una storia di successo”, afferma Onorio Rebecchini, presidente del Convention Bureau Roma e Lazio. Il luxury travel è un asset strategico per l’economia turistica della Capitale che, negli ultimi anni, ha registrato un’evoluzione senza precedenti nell’ospitalità di alta gamma. Solo nel 2024, infatti, Roma ha visto l’apertura di 14 nuovi hotel a cinque stelle, con altri sette di prossima inaugurazione. Attraverso una strategia mirata dell’amministrazione capitolina, la città continua ad attrarre i più prestigiosi brand internazionali, consolidandosi tra le destinazioni turistiche più ambite a livello globale: nell’ultimo anno, gli hotel di lusso hanno registrato 1,3 milioni di arrivi e 2,9 milioni di presenze, con una crescita del 5,87%. "Siamo orgogliosi di supportare la prima edizione di Rise in qualità di Official Green Carrier. Il turismo è da sempre uno dei driver strategici di Trenitalia e crediamo fermamente che Roma rappresenti una destinazione di lusso, con un'incredibile capacità di attrarre visitatori da tutto il mondo. Siamo convinti che la capitale italiana continuerà a essere un punto di riferimento di eccellenza e che iniziative come Rise possano incrementarne il potenziale. L'impegno di Trenitalia è quello di offrire un servizio sempre più sostenibile e di qualità, pensato per soddisfare le esigenze dei propri passeggeri, nazionali e internazionali", sottolinea Mario Alovisi, direttore Marketing di Trenitalia (Gruppo FS). Oltre a promuovere il turismo di lusso, Rise ha posto una forte enfasi sull’impatto ambientale, adottando pratiche sostenibili e privilegiando formati digitali e materiali certificati Fsc e riciclati. Parallelamente a ciò, in collaborazione con Equoevento Onlus, sono state recuperate oltre 500 porzioni di cibo (circa 75 kg) donate dal Convention Bureau Roma e Lazio al Centro Vo.Re.Co. (Volontari Regina Coeli), a sostegno di ex detenuti e persone in difficoltà sul territorio romano.
(Adnkronos) - Netrais, azienda leader nella rigenerazione urbana fondata nel 2020, ha concluso un innovativo programma di cartolarizzazione immobiliare green, ramp-up e revolving relativo a immobili residenziali che saranno oggetto di frazionamento e successiva rivendita. La cartolarizzazione, la prima in Italia realizzata nel comparto del flipping immobiliare residenziale, è stata strutturata con l’assistenza di Banca Finint e Banca Ifis in qualità di Arranger e di Value Creation Team in qualità di strategic advisor di Netrais. Lo studio legale Dla Piper ha agito in qualità di transaction counsel. A sottoscrivere i titoli emessi nell'ambito dell'operazione, oltre alla stessa Netrais, sono stati Banca Finint, Banca Ifis e un fondo gestito da Finint Investments. Banca Finint è inoltre intervenuta nei ruoli gestionali del veicolo di cartolarizzazione, come Servicer, Corporate Servicer, Computation Agent e Representative of the Noteholder. Finint Revalue è intervenuta come Monitoring Agent. Netrais ha assunto il ruolo di Asset Manager. Il Programma, di importo complessivo pari a 50 milioni di euro e con struttura ramp-up e revolving, si legge in una nota, permette a Netrais di dotarsi di uno strumento finanza alternativa per supportare lo scale up del proprio business model che prevede l’acquisto di immobili residenziali e la successiva rivendita a seguito della ristrutturazione e del frazionamento degli stessi, secondo scrupolosi parametri di rigenerazione urbana e stringenti obiettivi di efficientamento energetico (Esg). Il primo step ha previsto l’acquisto di 4 appartamenti nelle zone centrali di Roma relativamente ai quali sono già stati avviati i lavori di ristrutturazione e per cui sono stati siglati alcuni preliminari di vendita. Nella fase di ramp-up gli acquisti potranno essere finanziati tramite, alternativamente, versamenti ulteriori a valere sui titoli ABS (Asset Backed Securities) partly paid emessi nell'ambito dell'operazione o impiegando parte degli incassi derivanti dalla vendita delle unità frazionate. Al termine del periodo di ramp-up la struttura prevede in ogni caso la possibilità di acquistare ulteriori immobili nel corso del c.d. periodo di revolving impiegando esclusivamente gli incassi sopra menzionati. Netrais è una realtà giovane e innovativa nel settore immobiliare, con un forte focus sulla rigenerazione urbana e sulla realizzazione di soluzioni abitative sostenibili. Il suo approccio integrato prevede l'acquisto, la ristrutturazione e il frazionamento di appartamenti di grandi dimensioni, con l'obiettivo di valorizzare le aree urbane e ridurre il consumo di suolo, specialmente nelle città di Roma e Milano. Con un ambizioso piano di sviluppo per il periodo 2025-2028, l'azienda prevede di espandersi ulteriormente in altre città italiane, continuando a promuovere la trasformazione sostenibile del patrimonio urbano. Cinque anni fa, sottolinea Erika Giovaruscio, Amministratore Delegato di Netrais, "abbiamo intrapreso un percorso innovativo nel settore della rigenerazione urbana e oggi, grazie alla fiducia di partner come Banca Finint e Value Creation Team, siamo riusciti a sviluppare una cartolarizzazione unica nel suo genere. Si tratta della prima cartolarizzazione di questo tipo nel settore immobiliare, in quanto, invece di essere legata a un singolo progetto, è strutturata per supportare un intero modello di business. In soli quattro anni, l'azienda ha riqualificato oltre 100 immobili, creando 300 nuove unità abitative e registrando una straordinaria crescita del fatturato pari al +470% dal 2021 al 2024. Siamo certi che questa operazione ci permetterà di accelerare ulteriormente la crescita di Netrais, recuperando e valorizzando il patrimonio immobiliare in modo sostenibile e in linea con i principi Esg". Il Gruppo Banca Finint, sottolinea Igor Rizzetto, Head of Structured Credit Solutions di Banca Finint, "ha creduto fin da subito nella bontà del progetto Netrais partecipando all’operazione tramite diverse anime del Gruppo, dimostrando la nostra capacità di intervento a 360° nelle operazioni di cartolarizzazione immobiliare, ricoprendo di fatto tutti i ruoli fondamentali per il loro successo, arranger, investitore e provider di servizi". L’operazione di cartolarizzazione, spiega Fulvio Andriolo, Senior Partner di Value Creation Team, "permette a Netrais di dotarsi di una infrastruttura finanziaria in grado di sostenere le esigenze derivanti dallo sviluppo di business e operativo previsto dal piano industriale 2025-2028. Fin dai primi momenti della redazione del piano abbiamo trovato in Banca Finint un interlocutore in grado di strutturare soluzioni custom di ampia portata".