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(Adnkronos) - Appena ieri è stata pubblicata sulla Gazzetta del Regno Unito la decisione di re Carlo di privare il fratello Andrea dei titoli nobiliari. Con la pubblicazione della decisione reale sul registro pubblico ufficiale, il terzogenito della regina Elisabetta non può essere più chiamato né principe e né duca di York, ma semplicemente Andrew Mountbatten Windsor. Ora, lo stesso destino toccato ad Andrea, nel suo caso per i legami con il finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, potrebbe abbattersi anche sul nipote Harry e sulla moglie Meghan. Secondo l'emittente televisiva statunitense NewsNation, infatti, il secondogenito di Carlo potrebbe sognare di tornare in Inghilterra e, qualora decidesse di farlo, farebbe meglio ad assicurarsi che ciò accada presto, perché una volta che il sovrano se ne sarà andato, anche i suoi titoli, assieme a quelli della consorte e dei figli Archie e Lilibet, potrebbero prendere il volo. I titoli tolti ad Andrea sarebbero dunque soltanto la prova generale di ciò che la famiglia reale ha la possibilità di fare, se è vero quanto Andrew Lownie, storico e biografo reale, ha detto all'emittente, e cioè che uno dei primi compiti del principe William, quando salirà al trono, sarà quello di togliere i titoli di 'duca' e di 'duchessa' al fratello e alla cognata, nonché i titoli di 'principe' e di 'principessa' che l'intera famiglia condivide. Nonostante il fatto che Harry e Meghan abbiano deciso di rinunciare a far parte della monarchia, hanno comunque voluto che Archie e Lilibet fossero designati come principe e principesse nel marzo 2023. "Sbarazzarsi di Andrew è stato un esercizio molto utile per dimostrare cosa è possibile fare con i titoli", ha affermato Lownie. "Ed è un colpo di avvertimento a Harry". La decisione del Crown Office pubblicata in Gazzetta recita: "Il Re ha avuto il piacere, tramite lettere patenti (provvedimenti aventi forza di legge emanati da un sovrano senza l'approvazione di nessun Consiglio, ndr) sotto il Gran Sigillo del Regno datate 3 novembre 2025, di dichiarare che Andrew Mountbatten Windsor non avrà più il diritto di detenere e godere del titolo, dell'attributo di 'Altezza Reale' e della dignità titolare di 'Principe'". Con la stessa facilità - glielo consentirà la legge - potrebbe agire William quando sarà re. L'erede al trono, infatti, più di Carlo e di Camilla, è quello che all'interno della famiglia reale non ha digerito gli scandali innescati dal fratello attraverso la sua autobiografia 'Spare' e la controversa intervista a Oprah Winfrey del 2021.
(Adnkronos) - “L'obiettivo di questo evento è creare una connessione necessaria tra imprese e università, Its Academy, ricerca e istituzioni, in modo da lavorare insieme per creare percorsi mirati sulle nuove competenze richieste dal mondo del lavoro”. Lo ha affermato Alda Paola Baldi, vicepresidente Unindustria con delega al Capitale umano, partecipando oggi al convegno organizzato nella capitale da Unindustria, in collaborazione con Università Campus-biomedico di Roma, ‘Future skills - Capitale umano e Ai per il lavoro che cambia. Dove formazione e impresa si incontrano’. Secondo i dati Unioncamere, oltre il 60% delle imprese italiane prevede nei prossimi anni un fabbisogno crescente di profili formati nelle tecnologie Ia e digitali, ma segnala una difficoltà crescente nel reperirli, si legge in una nota. Emerge dunque chiara l’esigenza di creare nuove competenze. L’evento promosso da Unindustria vuole perciò “creare dei percorsi di orientamento consapevole ed efficace che coinvolgano i giovani fin dai primi anni di scuola e accompagnino questa transizione con responsabilità e lungimiranza”, ha concluso Baldi.
(Adnkronos) - Novamont annuncia di aver ottenuto il certificato di conformità al Regolamento Fertilizzanti 2019/1009 per il telo di pacciamatura in Mater-Bi, utilizzato in agricoltura per il controllo delle infestanti, che biodegrada in suolo e a fine ciclo non necessita di essere smaltito separatamente. Secondo il Regolamento - spiega Novamont - il telo in Mater-Bi può essere considerato un ammendante inorganico, ovvero un prodotto fertilizzante con la funzione di mantenere, migliorare o proteggere le proprietà fisiche o chimiche, la struttura o l’attività biologica del suolo a cui è aggiunto. Il telo in Mater-Bi ha dimostrato di non accumularsi in suolo, di non rilasciare microplastiche persistenti e non provocare effetti ecotossici nell’ambiente. L’attività dei microrganismi ne determina la mineralizzazione completa e la successiva trasformazione in anidride carbonica e acqua. “Questa certificazione è una dimostrazione concreta che Mater-Bi, la pionieristica famiglia di bioplastiche di Novamont, non rilascia microplastiche persistenti nell’ambiente - spiega Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont - Novamont si è data l’obiettivo di adottare volontariamente gli stringenti criteri del regolamento fertilizzanti anche per lo sviluppo del Mater-Bi destinato alla produzione di shopper, sacchi frutta e verdura e tante altre applicazioni. L’applicazione dei criteri del Regolamento Fertilizzanti innalza il livello di garanzia delle caratteristiche di biodegradabilità, non accumulo in suolo e assenza di effetti ecotossici nell’ambiente di questi bioprodotti a tutela di tutta la filiera, dei nostri territori e delle comunità”.