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(Adnkronos) - Il nome Leone è stato portato da ben 13 papi, a partire dal V secolo fino all'inizio del XX secolo. Questo nome, scelto oggi dal nuovo Papa Robert Francis Prevost, che si chiamerà Leone XIV, richiama forza e maestà. E' stato adottato da alcuni dei pontefici più influenti della storia della Chiesa. L'eredità di questi papi si estende su più di 1.500 anni e abbraccia epoche di crisi, rinascita spirituale e profonde trasformazioni politiche e religiose. 1. San Leone I Magno (440–461) Conosciuto come Leone Magno, è uno dei più importanti pontefici della storia cristiana. Dottore della Chiesa, si distinse per il suo ruolo nella definizione dell'ortodossia cristiana, in particolare con il Tomo a Flaviano, che fu decisivo nel Concilio di Calcedonia (451). È celebre anche per aver incontrato Attila nel 452, persuadendolo - secondo la tradizione - a non saccheggiare Roma. 2. Leone II (682–683) Originario della Sicilia, fu papa per meno di un anno. Confermò le decisioni del Terzo Concilio di Costantinopoli, che condannava il monotelismo, e si distinse per la sua attenzione alla liturgia e alla musica sacra. 3. Leone III (795–816) Papa durante l’ascesa di Carlo Magno, è noto per averlo incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero nel Natale dell’800. Questo atto sancì l’alleanza tra papato e impero e segnò l’inizio della cristianità medievale in Europa. 4. Leone IV (847–855) Rafforzò le difese di Roma dopo le incursioni saracene, costruendo la cosiddetta Città Leonina (la zona intorno a San Pietro). Fu promotore della riforma morale del clero. 5. Leone V (903) Il suo pontificato durò poco più di un mese. Venne deposto da Cristoforo, un antipapa, in un periodo estremamente turbolento per la Chiesa noto come Saeculum obscurum (secolo oscuro). 6. Leone VI (928) Anche il suo pontificato fu brevissimo, in un periodo di forte ingerenza delle famiglie nobili romane nella nomina papale. 7. Leone VII (936–939) Scelto con l’influenza del potente Alberico II di Spoleto, fu un papa di transizione. Favorì il monachesimo cluniacense, che avrebbe riformato la Chiesa nei secoli successivi. 8. Leone VIII (963–965) È una figura controversa: fu imposto come papa dall'imperatore Ottone I in sostituzione di Giovanni XII. Il suo status come papa legittimo è oggetto di discussione tra gli storici, a causa del conflitto tra autorità imperiale e canonica. 9. Leone IX (1049–1054) Uno dei più importanti papi della riforma gregoriana. Lottò contro la simonia e il concubinato clericale. Fu protagonista degli eventi che portarono allo Scisma d’Oriente del 1054, anche se la rottura definitiva tra Chiesa d'Occidente e d'Oriente si consolidò dopo la sua morte. 10. Leone X (1513–1521) Figlio di Lorenzo de’ Medici, rappresenta il vertice del Rinascimento papale. Sotto il suo pontificato, Roma fiorì artisticamente, ma fu anche il periodo in cui esplose la Riforma protestante: nel 1517 Martin Lutero affisse le sue 95 tesi. Leone X lo scomunicò nel 1521. È celebre per la frase (attribuita): “Dio ci ha dato il papato, godiamocelo”. 11. Leone XI (aprile 1605) Il suo pontificato durò solo 27 giorni. Zio di Maria de' Medici, regina di Francia, fu soprannominato Papa lampo per la brevità del suo regno. 12. Leone XII (1823–1829) Conservatore e austero, fu contrario alle idee rivoluzionarie e cercò di restaurare il prestigio dello Stato Pontificio. Promosse riforme sanitarie e rafforzò l'autorità ecclesiastica. 13. Leone XIII (1878–1903) Uno dei papi più colti e lungimiranti dell’età moderna. Autore dell'enciclica "Rerum Novarum" (1891), che pose le basi della dottrina sociale della Chiesa, affrontando le condizioni dei lavoratori e il rapporto tra capitale e lavoro. Fu un pontefice che cercò di dialogare con il mondo moderno, anche se mantenne ferme le dottrine tradizionali. I papi di nome Leone hanno rappresentato quasi tutte le fasi della storia della Chiesa: dalle origini tardo antiche alle crisi medievali, dal Rinascimento alla modernità. Alcuni sono ricordati per la loro santità e dottrina, altri per il potere temporale o per il ruolo nelle grandi trasformazioni della società europea. Il nome Leone resta, quindi, simbolo di autorità, resilienza e, talvolta, di riforma nella storia del papato. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - "Nel momento in cui ci sarà l'elezione del nuovo Papa ci si aspetta di vedere un picco di prenotazioni, con le persone che vorranno venire nella Capitale a vedere il nuovo Pontefice. Però al momento non ne abbiamo evidenza, in questo momento le visite sui siti, sui portali, quindi Airbnb, Booking, Expedia eccetera, sono più basse rispetto allo scorso anno, quindi la domanda in questo momento è scesa". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marco Celani, presidente di Aigab, (Associazione italiana gestori affitti brevi) fa il punto sull'andamento delle prenotazioni per gli affitti brevi di appartamenti nella Capitale in vista del Conclave per l'elezione del nuovo Papa. Secondo Celani infatti "il 21 aprile avevamo avuto un'impennata di prenotazioni per affitti brevi di appartamenti e avevamo visto l'arrivo soprattutto da parte di troupe televisive per il funerale del Santo Padre. Invece in questo momento, sulla base dei nostri dati, possiamo dire che per i 5-6 giorni a partire da domani, quindi il periodo in cui dovrebbe essere eletto il Papa, abbiamo un tasso di occupazione nelle case di Roma del 77% mentre l'anno scorso nello stesso periodo era l'85% e tariffe che sono invece sostanzialmente più basse perché l'anno scorso erano nella stessa settimana 293 euro, quest'anno è 221", sottolinea. Quindi, secondo Celani, "in questo momento la domanda è più fiacca dello scorso anno e non c'è un effetto legato al Conclave, anzi mi viene a venire che probabilmente proprio perché abbiamo avuto quelle provocazioni più lunghe che sono state fatte negli ultimi giorni di aprile le troupe, i giornalisti che hanno prenotato hanno ottenuto prezzi migliori, e i pernotti sono infatti leggermente più lunghi". "Quest'anno il soggiorno medio è quasi 4 notti, l'anno scorso era 3 notti e 65, quindi mi sembra di dire che ci sono soggiorni più lunghi, un tasso di occupazione più basso e una tariffa sostanzialmente più bassa dello scorso anno", aggiunge sottolineando che si tratta di "una tendenza generalizzata, riguarda anche la zona del Vaticano e quelle più centrali". E Celani ricorda che solitamente maggio "è un mese molto 'pieno' per il nostro mercato a Roma, ma credo che quest'anno siano mancati un po' gli americani nella Capitale", conclude.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, rinnova il suo impegno per l’educazione ambientale e scientifica con due nuovi appuntamenti degli Open Day dedicati a scuole e cittadini. Il 7 maggio sarà protagonista il Centro Ricerche Salazzurra all’Idroscalo, mentre l’8 maggio sarà la volta del Depuratore di Bresso-Niguarda. Attraverso questi appuntamenti, la green utility lombarda promuove comportamenti sostenibili e un uso più consapevole dell’acqua. Grazie a dimostrazioni pratiche, laboratori e visite guidate, studenti e cittadini potranno conoscere da vicino il percorso dell’acqua, dalla captazione al trattamento, fino al riutilizzo. Un’occasione per avvicinarsi ai temi della tutela delle risorse naturali, della circolarità e dell’innovazione applicata agli impianti idrici. Il primo appuntamento in programma è per mercoledì 7 maggio, a partire dalle 9.30, presso il Centro Ricerche Salazzurra. Situato all'interno del parco Idroscalo a Milano, ospita i laboratori dell'acqua potabile di Cap, che ogni anno analizzano migliaia di campioni per garantire l'assoluta sicurezza dell’acqua di rubinetto. Non solo: Salazzurra è un polo di ricerca all’avanguardia sulle nuove tecnologie legate alla risorsa idrica, all’ambiente e all’economia circolare. Il secondo appuntamento è previsto per giovedì 8 maggio, sempre a partire dalle 9.30, e avrà come protagonista l’impianto di Bresso-Niguarda. Con una superficie di 142.473,22mq, rappresenta uno dei depuratori più importanti e innovativi, sia per le tecnologie impiegate sia per le attività di sperimentazione in corso, come ad esempio la produzione di biometano dai fanghi di depurazione.