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(Adnkronos) - "Buone feste!". Il tweet con cui il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha voluto augurare a tutti i cittadini buone feste nella giornata di Nochebuena diventa un caso sui social. Il messaggio, accompagnato da un breve video, ha scatenato discussioni e reazioni su X tra sostenitori e critici. Nel video, infatti, Sanchez rivolge "felices fiestas" ai cittadini indipendentemente da come e dove scelgano di trascorrere le festività, includendo riferimenti alla pluralità linguistica e culturale della Spagna e augurando serenità anche a studenti e lavoratori. Alcuni utenti hanno reagito al messaggio sottolineando l'uso di un linguaggio generico e la scelta di focalizzarsi su "las fiestas" piuttosto che su termini più esplicitamente associati alla tradizione religiosa come "Navidad", giudicando il tweet poco ancorato alle usanze cristiane. Altri, invece, hanno apprezzato l'inclusività del messaggio e il riconoscimento delle diverse tradizioni e lingue del paese. I leader dei vari paesi, in queste ore, pubblicano video e messaggio di auguri. Ognuno sceglie una linea diversa. Da giorni Donald Trump augura 'merry Christmas' dai vari profili, istituzionali e non, con messaggi e contenuti multimediali. Il presidente degli Stati Uniti ha ospitato diversi eventi natalizi alla Casa Bianca prima di spostarsi nella sua residenza di Mar-a-Lago. Diversa la scelta del premier britannico, Keir Starmer. "Vorrei augurare un felicissimo Natale a tutta la nazione. Da parte della mia famiglia alla vostra, vi auguro un felicissimo Natale", dice il primo ministro nel video diffuso sui social. "Questo è il momento di celebrare la nascita di Gesù Cristo, la storia del Natale e i valori cristiani che la definiscono. Guardiamo avanti e celebriamo la gioia e la speranza che il Natale porta con sé", aggiunge. Il messaggio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, invece, mette in risalto "il presepe, il simbolo che più di tutti ci ricorda cosa sia il Santo Natale. Il presepe non impone nulla a nessuno: racconta una storia, custodisce valori, rende più profonde le radici", dice la premier. "Una nazione che conosce le proprie radici non ha paura del confronto né del futuro. Che si creda o no, questo simbolo parla di dignità, responsabilità, rispetto della vita, attenzione ai fragili. Sono valori che hanno plasmato la nostra comunità e che meritano di essere custoditi e non messi da parte per moda o timore. Siate orgogliosi della vostra identità, del messaggio universale di amore e di pace che porta con sé".
(Adnkronos) - Capodanno è festa e attrazioni, ma non solo, anche tanto lavoro. E anche nei parchi divertimento, come spiega ad Adnkronos/Labitalia David Tommaso, direttore generale di Cinecittà World, il parco divertimenti del cinema e della tv di Roma che resta aperto durante le feste, da Santo Stefano all’Epifania, con un’offerta ricca di attrazioni, show, magia e un Capodanno non-stop dalle 6pm alle 6am. “Anche durante le feste i Parchi divertimento restano tra le mete più amate per il tempo libero", racconta. "Cinecittà World -spiega- è tra le destinazioni preferite a Roma per trascorrere le festività in famiglia e con gli amici, grazie a un’offerta per tutte le età. Non siamo solo divertimento, ma un luogo che crea magia ed emozioni, oltre a generare occupazione. La sola notte del 31 dicembre oltre 300 persone saranno impiegate nel parco per garantire una grande festa a tutti gli ospiti che saluteranno qui il nuovo anno”, sottolinea. Tra gli appuntamenti più attesi c’è la notte di San Silvestro: 12 ore di intrattenimento in un unico biglietto per un pubblico trasversale che va dalle famiglie ai più giovani. Il 31 dicembre, il Parco si trasforma in un grande Villaggio del divertimento e dà il benvenuto al 2026 con 40 attrazioni aperte fino a tarda notte, cene e cenoni, spettacoli dal vivo, fuochi d’artificio, DJ set e un palinsesto musicale trasversale che attraversa tutte le generazioni. Sulla Cinecittà Street risuonano i grandi successi italiani dagli anni ’70 a oggi, mentre il Teatro 1 diventa un campo di battaglia musicale con il Capodanno Millennium Bug, una sfida esplosiva all’ultimo tormentone tra Viva gli anni ’90 VS Viva gli anni 2000: un solo palco per un viaggio nel tempo tra dj set, ballerini, performers ed effetti speciali. Ritmi più intensi con Face 2 Face Nye by Neon, un format ad alto impatto hard, tech ed electro con sei dj set in doppia console sullo stesso palco. Largo ai ritmi più calienti al Teatro 4 con le sonorità coinvolgenti delle hit latine e reggaeton. Il periodo delle feste si arricchisce con esperienze immersive e spettacoli a tema. Fino al 6 gennaio, la Christmas Street si imbianca con nevicate scenografiche. Sulla nuova pista di ghiaccio, si pattina come nei grandi classici cinematografici, ma si può anche volare sulla slitta di Santa Claus con la montagna russa virtuale I-Fly. Tra gli show, a regalare grandi emozioni ci pensa 'La Notte che cambiò il Natale', mentre le risate sono assicurate con 'Elf-Express Lettere dal West'. Le festività si chiudono il giorno dell’Epifania insieme alla stagione 2025, con la Befana che porta dolci, animazione e un’ultima giornata di festa per grandi e piccoli.
(Adnkronos) - Aumentare il numero di alberi in città, ma soprattutto distribuirli in modo diffuso, evitando grandi concentrazioni isolate, produce benefici concreti e misurabili. Lo sottolinea Renato Bruni, direttore scientifico dell’Orto Botanico dell’Università di Parma, intervenendo in occasione della piantumazione del 100.000° albero di KilometroVerdeParma. «Avere tanti piccoli boschi o molti interventi sparsi sul territorio aiuta a diversi livelli», spiega, «a partire dalla riduzione delle temperature locali». Dal punto di vista scientifico, evidenzia Bruni, «l’ombra di un albero è più fresca di quella di una tettoia», grazie ai processi di traspirazione delle piante, che contribuiscono anche a migliorare la permeabilità del suolo e la gestione delle piogge. Ma i benefici non sono solo numerici: «C’è un aspetto fondamentale di vicinanza tra esseri umani e alberi. Le città sono cresciute, la natura si è allontanata dalla vita quotidiana, e riportarla dentro gli spazi urbani significa migliorare il nostro rapporto con le piante, imparando a conoscerle semplicemente osservandole». «La città non può essere stravolta dal punto di vista urbanistico, ma può essere ripensata con intelligenza». È questo l’approccio indicato da Bruni. La chiave è individuare e valorizzare «gli spazi che consentono la convivenza tra le esigenze umane e quelle della città». Rotatorie, parchi, aree dismesse, ritagli lasciati dagli interventi urbanistici diventano così opportunità preziose. «Intervenire su questi spazi residuali piantando alberi è la strategia giusta», afferma. In questo percorso, l’arboreto che sorgerà in viale Du Tillot rappresenta uno degli sviluppi più significativi: «È un progetto importante, vicino alla città e inserito in un contesto infrastrutturale complesso, che dimostra come sia possibile portare la natura anche in luoghi inaspettati». L’obiettivo, conclude Bruni, è proseguire su questa strada «lavorando con le istituzioni e con i privati», per continuare a intervenire ovunque esistano spazi disponibili, trasformandoli in presìdi verdi capaci di migliorare ambiente, clima e qualità della vita urbana.