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(Adnkronos) - "È stata un'aggressione che non ho nessun problema a definire fascista, perché è una squadraccia fascista che mi ha interrotto. Hanno strappato il libro, mi hanno tolto il microfono, mi hanno spintonato via dalla cattedra". È con queste parole che il professor Rino Casella, docente associato di Diritto pubblico comparato all'Università di Pisa, racconta all'Adnkronos quanto accaduto questa mattina al Polo Piagge dell'Ateneo, dove un gruppo di circa 20 giovani attivisti filopalestinesi, riuniti sotto la sigla Studenti per la Palestina di Pisa, ha fatto irruzione in aula interrompendo la prima lezione del suo corso del nuovo anno accademico. L’episodio si è verificato verso le 12:30, di fronte a circa 200 studenti presenti regolarmente alla lezione. "L'università non si può interrompere. Una lezione non si può interrompere. È stato un attacco all’istituzione, non a me. Io rappresento l’università, non Rino Casella", spiega il professore aggredito. Il gruppo - composto in parte da volti noti dell’ateneo e in parte da persone esterne - è entrato nell’aula esponendo una bandiera palestinese e accusando il docente pubblicamente di essere un “sionista”. A sostegno dell’azione, sul profilo Instagram del collettivo “Studenti per la Palestina” sono stati pubblicati video e foto che documentano l’irruzione e attaccano direttamente il docente. Casella spiega di aver cercato di mantenere la calma e di continuare la lezione, ma di essere stato fisicamente bloccato: il microfono gli è stato tolto, il libro di testo - "simbolo del lavoro accademico" - è stato strappato, il quaderno personale, con una bandierina americana stampata, "gettato via con disprezzo". "Io insegno diritto pubblico comparato. Quella bandiera americana era sul mio quaderno perché spiego anche l’ordinamento statunitense. Non è propaganda. È parte del programma", afferma il professore. Nel tentativo di proteggere alcuni studenti che cercavano di riportare la calma togliendo la bandiera, Casella si è frapposto tra loro e gli attivisti, ricevendo un pugno. Dopo l’aggressione, si è recato al pronto soccorso dove gli sono state diagnosticate contusioni con prognosi di sette giorni. Ha poi sporto denuncia presso la questura. Anche alcuni studenti presenti in aula avrebbero subito aggressioni fisiche. "Mi è venuto istintivo, come docente e come persona, frappormi. Ho detto: no alla violenza. Ma non c’è stato modo di ragionare con loro", racconta sempre il docente. Il ministro dell’Università Anna Maria Bernini ha contattato personalmente il docente per esprimere solidarietà, così come il rettore dell’Ateneo e altri rappresentanti istituzionali. Numerosi anche i messaggi di supporto da parte di colleghi, studenti e cittadini comuni. "Mi ha fatto piacere tutta questa solidarietà". Ma l’episodio, "nella sua gravità", apre una riflessione più ampia sulla sicurezza all’interno degli spazi universitari. Spiega Casella: "Stanno saltando anche gli ultimi luoghi in cui la violenza era assolutamente bandita. Dopo gli ospedali, le scuole… anche l’università è diventata terreno di scontro. Non ci sono più zone franche". Casella sottolinea che il dissenso è legittimo, ma mai la violenza. Nonostante in passato fosse stato definito “sionista” da alcuni ambienti attivisti, ribadisce che le sue posizioni personali non giustificano né spiegano quanto accaduto: “Non ho votato le mozioni del mio dipartimento su Israele e Gaza. Non condivido la posizione del rettore su questi temi. Ma questo non conta: oggi sono stato aggredito perché stavo facendo lezione, non per le mie idee". "Se in un altro ateneo un docente dovesse trovarsi nella mia stessa situazione e reagisse, rischierebbe più di un pugno. Serve una risposta netta. Le aule universitarie devono restare luoghi sicuri, per i docenti e soprattutto per gli studenti", conclude Rino Casella.
(Adnkronos) - Si aprirà il mercoledì 17 settembre alle ore 18 nell’Aula Magna dell’Università Bocconi il convegno annuale del Codau, l’associazione che rappresenta i direttori generali di tutte le università italiane, statali e non statali, con il titolo 'Atenei in coopetizione. Sfide e opportunità tra competizione e collaborazione'. Il convegno, che rappresenta il momento più importante di confronto interno all’associazione, proseguirà nella giornata di giovedì 18 settembre presso l’università Cattolica del Sacro Cuore, per poi chiudersi venerdì 19 all’università Bocconi. Con il presidente del Codau, Alberto Scuttari, saranno presenti all’apertura il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo, la presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni, i rettori delle Università ospitanti ed oltre 300 delegati di tutte le università italiane. Tema centrale della tre giorni di convegno è la 'coopetizione', ovvero la capacità strategica complessiva del settore accademico italiano di porre in essere benefici comuni mettendo a frutto sia la collaborazione che la competizione tra i differenti atenei esempi di tale strategia sono la collaborazione nella ricerca scientifica, la realizzazione congiunta di programmi didattici innovativi, le infrastrutture edilizie e digitali, la dimensione internazionale. "Le sfide dei prossimi anni -afferma il presidente del Codau Alberto Scuttari- con il termine della spinta finanziaria del Pnrr e l'impatto negativo del trend demografico, potranno essere vinte se gli atenei sapranno porre in essere queste sinergie, senza rinunciare alle loro caratteristiche distintive. L’azione manageriale dovrà tenere conto non solo dell’ottimizzazione della posizione di ciascuna istituzione nell’attrazione delle risorse ma anche della valorizzazione dell’intero ecosistema dell’educazione e della ricerca". "Questa dinamica potrà essere aiutata da strutture di finanziamento che valorizzino le collaborazioni strategicamente necessarie e da meccanismi interni di gestione che consentano di indirizzare verso lo sviluppo le risorse generate con l’utilizzo di tali investimenti", conclude. Oltre allo svolgimento delle plenarie e degli atelier, che vedranno prestigiosi ospiti italiani ed europei discutere sulle differenti tematiche, la XXII edizione del convegno del Codau offrirà vari momenti sociali e di networking.
(Adnkronos) - Mercoledì 17 settembre a Napoli presso il Salone Margherita si svolgerà la seconda edizione del 'Blue Green Economy Award' promosso dall’Associazione For Human Community. La giuria del Premio, su 220 aziende candidate, ha selezionato 45 aziende finaliste - di seguito riportate. Nella categoria Sostenibilità ambientale - grandi imprese: Cereal Docks, Logista Italia, Sorgenia, Thales Alenia Space Italia, Università Bocconi; medie imprese: Alimentiamoci-PlanEat, Ca' Pasquali Village, Marcato, Octopus Energy Italia, Carapelli; piccole imprese: Algaria, Diasen, Plantvoice, Re-Cig, Ogyre. Nella sezione Sostenibilità economica - grandi imprese: Car Clinic, Inwit, Randstad Hr Solutions, Save the Children Italia, Serenissima Ristorazione; medie imprese: Eurotherm, FlixBus Italia, Infineum Italia, NextGeo, Vitali; piccole imprese: Arcadia Sgr, Digita Academy - Unina, Pleiadi International, Sky Walker, Stendhapp. Per la Sostenibilità sociale - grandi imprese: Amplifon, Decathlon Italia, Eng, Iliad, Infocert; medie imprese: Automa, Logotel, Loxam Access, Skynet Technology Spa, Tt Tecnosistemi - part of Digital Value Group; piccole imprese: AccessiWay, Ewiva, Homes4All, Studio Tre, Think Pink - Komen Italia. Nel corso della cerimonia verranno premiate 9 aziende che si aggiudicheranno il Trifoglio d’Oro per la rispettiva categoria e verranno consegnate 7 Menzioni Speciali a: Circularity, Ferrarelle Società Benefit, Intesa Sanpaolo, sky italia, Adarte, Wayap, Wind Tre. La serata sarà animata da momenti di intrattenimento e musicali a cura da Ipc Band con la direzione artistica di Cesare Falchero. Conduttrice Tessa Gelisio; interverranno inoltre Sergio Colella, consigliere della Città Metropolitana di Napoli, Rosalba Giugni, presidente & Founder Marevivo, Mario Calabrese, professore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Riccardo Betteghella da Casa Surace.