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(Adnkronos) - Poche nubi, niente neve, bel tempo quasi ovunque. Anche oggi il meteo registra l'ennesimo slittamento verso una fase di caldo anomalo che rischia di protrarsi oltre ogni previsione, con l'alta pressione a frenare ogni tentativo dell'aria fredda di arrivare sulla Penisola. Temperature in salita quindi e, soprattutto al Centro e al Sud, tempo stabile e mite. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, lunedì 8 dicembre, e per i giorni a venire. Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che stiamo andando verso la solita fase più mite, con l’alta pressione che bloccherà ogni tentativo alle perturbazioni o all’aria fredda di raggiungere il nostro Paese e non solo, anche su buona parte d’Europa. Ci stiamo avvicinando al Natale ma le carte mostrano uno scenario decisamente atipico per i prossimi giorni, fatto di caldo anomalo per il periodo e, purtroppo, anche di nebbie e smog. Dalla giornata dell’Immacolata, lunedì 8 dicembre, la pressione aumenterà rapidamente sul nostro Paese a causa di una importante rimonta anticiclonica che con un richiamo di aria subtropicale farà impennare le temperature e ci accompagnerà per quasi tutta la settimana. Attenzione però, le termiche aumenteranno sensibilmente ma non ovunque. In inverno, soprattutto in regioni come la Pianura Padana o le grandi vallate interne, la persistenza di un campo di alta pressione non è affatto sinonimo di giornate soleggiate e limpide. Al contrario, è la condizione ideale per lo sviluppo e il mantenimento di uno dei fenomeni meteorologici più caratteristici e insidiosi della stagione fredda: la nebbia. Nelle pianure e nelle vallate, l'alta pressione crea un vero e proprio "coperchio" invisibile. L'aria fredda, più densa e pesante, tende a ristagnare negli strati più bassi, mentre sopra di essa si trova uno strato d'aria più calda: si verifica così il fenomeno dell'inversione termica che non permette alle temperature al suolo di impennare più di tanto. Saranno invece le nubi basse a dominare la scena lungo le coste dell’alto Tirreno. Questa cappa anticiclonica impedisce quindi il rimescolamento dell'aria e la dispersione verticale degli agenti atmosferici. Di conseguenza, si verifica il concreto rischio che gli inquinanti (come il PM10) prodotti dal traffico, dal riscaldamento domestico e dalle attività industriali si accumulino in prossimità del suolo, portando rapidamente al superamento delle soglie consentite e al raggiungimento di livelli massimi di inquinamento atmosferico. Al contrario, la stessa alta pressione determina un clima opposto in montagna. Le vette si trovano al di sopra dello strato d'inversione termica e del "mare di nebbia". Qui, l'aria scende e si riscalda per compressione (subsidenza), unita alla radiazione solare diretta su cieli sereni. Per questo motivo, in quota le temperature risultano sorprendentemente più miti che in pianura, creando il tipico paradosso invernale: nebbia e freddo al livello del mare, sole e caldo in montagna. In poche parole nelle principali città del Nord le temperature resteranno comprese generalmente tra 5 e 11°C, mentre al Centro-Sud il sole dovrebbe riuscire a farsi notare maggiormente portando valori massimi anche vicini ai 20°C. Altro aspetto drammatico sarà lo zero termico che sulle Alpi si assesterà temporaneamente tra i 3500 e 4000 metri. Stiamo parlando di quote quasi estive. Lunedì 8. Al Nord: prevalenza di sole; nubi basse e/o nebbie in Val Padana, specie nelle ore notturne. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: bel tempo. Martedì 9. Al Nord: prevalenza di sole; nubi basse in Val Padana. Pioviggine in Liguria. Al Centro: bel tempo prevalente; nubi in Toscana. Al Sud: bel tempo con prevalenza di sole. Mercoledì 10. Al Nord: nubi basse in Liguria, nebbie in pianura all’alba e di notte. Al Centro: poco o parz. nuvoloso, mite. Al Sud: soleggiato e molto mite. Tendenza: condizioni anticicloniche, tempo stabile e mite.
(Adnkronos) - “Stiamo assistendo ad una quarta rivoluzione industriale. Una rivoluzione che sicuramente cambierà - come già sta facendo - il nostro modo di esistere e lavorare, ma anche di interagire tra noi. Forse è il momento di chiederci cosa possiamo fare per evitare che questa rivoluzione ci travolga, applicando tutto quello che sappiamo fare, e che possiamo attuare, attraverso una logistica ecologica, a beneficio di tutti. Quindi trovare delle soluzioni inclusive che facciano sentire tutti parte di un ecosistema che possa portare eventualmente benefici concreti a tutta la comunità mondiale”. Queste le parole dell’ad di Q8 Italia, Bashar Al Awadhi, intervenuto al Campidoglio durante la cerimonia di premiazione dei migliori progetti italiani selezionati all’interno del bando promosso da L’Espresso '7 idee per cambiare l’Italia', di cui Q8 è main partner. In merito alla transizione ecologica, Al Awadhi ha sottolineato l’importanza di una transizione verso un’economia più sostenibile ma anche equa e inclusiva. “La sostenibilità -ha detto- è al centro della strategia di Q8, la sostenibilità del business che persegue coniugando sinergicamente salvaguardia dell’ambiente, sviluppo sociale e crescita economica. La nostra azienda ha due focus fondamentali. Intanto l'attenzione alla società umana: questa transizione energetica deve implicare un’inclusione totale delle persone. Attraverso la nostra capacità di condividere le nostre esperienze, le nostre conoscenze cerchiamo di portare la comunità verso una nuova era. E poi, una produzione energetica più sostenibile, una decarbonizzazione del modo di costruire e di conseguenza una grande collaborazione con le start-up". “Cosa dovremmo fare? Sicuramente bisogna trovare modi per unire questi nostri interessi con una nuova rete di infrastrutture", ha sottolineato Al Awadhi. "Far sì che tutte queste necessità combacino con le nuove idee, idee che rendano più agili il nostro lavoro, introducendo elementi nuovi e innovativi. Quindi dobbiamo trovare il modo di fondere tutte queste cose così importanti a beneficio della comunità internazionale. Dobbiamo offrire il nostro sostegno per migliorare la sostenibilità, fornendo tutte le nostre conoscenze e considerando anche quelle che sono le infrastrutture che al momento abbiamo generato, finito di creare, con progetti che hanno beneficiato la società”, ha concluso.
(Adnkronos) - L’Università Lum ospiterà domani 28 novembre dalle 14.30 e sabato 29 novembre dalle 9.00, l’evento finale di Airclimact, un progetto di ricerca dedicato ai rischi di salute legati all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici in una popolazione che invecchia. Le due giornate riuniranno ricercatori, clinici, esperti di sanità pubblica e istituzioni impegnate sul tema delle esposizioni ambientali e del loro impatto sulla salute. Airclimact nasce all’interno di Age-It - Ageing well in an ageing society, il programma di ricerca nazionale finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si occupa di invecchiamento in buona salute. All’interno di questo quadro, Airclimact si concentra in particolare sul ruolo del clima e dell’inquinamento atmosferico, integrando dati ambientali, veterinari, clinici e di stile di vita per stimare il loro effetto sulla mortalità e sulle principali patologie cronico-degenerative. L’evento finale presenterà i dati delle analisi, che combinano modelli statistici tradizionali e tecniche di intelligenza artificiale per stimare il rischio di mortalità e di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e neurodegenerative in relazione alle esposizioni ambientali. La presenza di due coorti localizzate al nord e al sud del Paese consente di confrontare contesti climatici e di inquinamento differenti, offrendo indicazioni utili per la sanità pubblica. La ricerca si basa su due grandi coorti di popolazione italiana, rappresentative di aree diverse del Paese. La coorte Moli-sani, che comprende oltre 24mila adulti residenti in Molise, e lo studio RoCav, con quasi 4mila persone della provincia di Varese, hanno fornito informazioni di dettaglio su stili di vita, parametri clinici, fattori socioeconomici e storia di malattia. A questi dati sono stati sovrapposti, tramite georeferenziazione dell’indirizzo di residenza, indici climatici come temperature estreme e variabilità stagionale, e livelli di inquinanti atmosferici come particolato fine, biossido di azoto e ozono. Una parte del programma sarà dedicata al contributo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e delle attività veterinarie, in un’ottica One Health. L’integrazione di dati provenienti dalla sorveglianza veterinaria e ambientale, dall’uso di fonti dati innovative e dagli studi sui rischi infettivi permette infatti di ampliare il quadro dell’esposizione, collegando la salute umana agli ecosistemi e al territorio. Nelle sessioni conclusive saranno presentate le proposte di linee guida per la mitigazione dei rischi legati a inquinamento e cambiamento climatico, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili, come gli anziani e i gruppi socialmente svantaggiati. Il programma prevede anche uno spazio dedicato alla comunicazione del rischio, al rapporto tra fiducia nella scienza e percezione dei pericoli ambientali, e al ruolo degli stili di vita nella protezione della salute in un contesto climatico in rapido mutamento. L’iniziativa rientra nel progetto 'Impatto dell’inquinamento dell’aria e del cambiamento climatico su invecchiamento e patologie croniche a differenti latitudini: valutazione dei rischi e delle strategie preventive', finanziato nell’ambito del programma di ricerca Next Generation Eu - Age-It.