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(Adnkronos) - Re Carlo ha comprato una nuova casa. La privacy dei reali britannici non ha prezzo, soprattutto se si tratta di quella della regina Camilla, messa a repentaglio da possibili feste del vicinato nei fine settimana. È per questo motivo che re Carlo ha staccato un assegno di 3 milioni di sterline (oltre 3 milioni e mezzo di euro) per far dormire sogni tranquilli all'amata moglie nei weekend che trascorre a Raymill House, la casa nel Wiltshire da cui Camilla si rifiutò di separarsi dopo aver sposato Charles e che è sempre stato il suo rifugio lontano dai riflettori. Pur di far stare serena la regina, il sovrano ha acquistato la dimora The Old Mill, situata proprio accanto alla sua casa (a neanche 10 metri), per paura che potesse esser trasformata in una location per matrimoni: ipotesi che - riferiscono fonti reali citate dai media britannici - ha causato "grande ansia" nella regina. "Pensateci - ha riferito una fonte al The Mail on Sunday - Decine di invitati a un matrimonio che si divertono ogni fine settimana proprio dall'altra parte della recinzione". E così, il mese scorso, mentre crescevano le preoccupazioni anche per il potenziale rischio per la sicurezza della regina, il re - ha dichiarato un amico di Camilla al tabloid britannico - è intervenuto all'ultimo minuto per proteggere la privacy della moglie, bloccando la vendita a un potenziale acquirente, che avrebbe cercato di "massimizzare l'uso commerciale della proprietà attraverso affitti per vacanze a breve termine e rendendola un luogo per matrimoni", e acquistando la tenuta con fondi privati. L'Old Mill - ha aggiunto - sarà ora affidato a un "inquilino sottoposto a controlli di sicurezza" che garantirà che venga utilizzato in modo "appropriato". "Il nuovo accordo è una soluzione pragmatica, poiché rappresenta sia un solido investimento finanziario sia un modo per salvaguardare la privacy di Sua Maestà, la sua protezione e il continuo godimento della sua amata casa, senza che vengano utilizzati fondi pubblici", ha dichiarato un'altra fonte. "So quanto sia grata e sollevata, soprattutto considerando tutto lo stress e le ansie aggiuntivi dell'anno appena trascorso". È a Raymill House che Camilla si è ritirata dopo i funerali di Stato e il periodo di lutto che hanno seguito la morte della regina Elisabetta nel settembre 2022 e dove trascorre tutto il tempo possibile quando non deve a recarsi a Highgrove House nel Gloucestershire e a Clarence House a Londra, le residenze ufficiali che condivide con Carlo. Più che mai, dicono gli amici, è grata per le abitudine che la tenuta porta con sé. "Ha i suoi cavalli, porta a spasso i suoi cani e ama trascorrere il tempo con la sua famiglia", ha detto un'amica della regina. Raymill e The Old Mill sorgono lungo un tratto tranquillo del fiume Avon, che serpeggia attraverso antichi terreni agricoli. Il vecchio mulino risale alla conquista normanna, mentre il vicino villaggio di Lacock è menzionato nel Domesday Book. Qui sono state girate scene di film in costume come 'Orgoglio e pregiudizio' e 'Le cronache di Cranford', nonché scene dei film di 'Harry Potter'. Camilla acquistò Raymill nel 1995 per 850.000 sterline (oltre un milione di euro) dopo il divorzio da Andrew Parker Bowles. Costruito in stile italiano intorno al 1860, vanta quasi 5 ettari di giardini e frutteti e ha una piscina appartata e recintata che si dice sia molto amata dai suoi nipoti.
(Adnkronos) - Garantire condizioni contrattuali adeguate a tutelare il potere di acquisto e il benessere dei lavoratori e a creare, al contempo, un contesto favorevole alla crescita e allo sviluppo delle imprese. E' quanto confermano con il loro impegno le Confederazioni Cifa e Confsal che - dopo aver recentemente siglato l’accordo economico integrativo del contratto collettivo nazionale di lavoro intersettoriale per le imprese dei settori terziario, commercio, distribuzione, servizi, turismo e pubblici esercizi - hanno formalizzato proprio nei giorni scorsi anche il rinnovo della parte economica del ccnl Ict, settore chiave per la digitalizzazione e la crescita economica del Paese. Oltre ad aver introdotto due nuovi livelli di inquadramento nella classificazione del personale, ampliandoli da cinque a sette, per meglio rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in costante trasformazione, l’accordo prevede significativi incrementi salariali a partire da quest’anno, in media pari all’8%. In particolare, per i lavoratori inquadrati al terzo livello, l’incremento è di 160 euro, che equivale a circa il 9%. Questa misura risponde alla necessità di adeguare le retribuzioni al livello di qualificazione richiesto, specialmente in un settore come l’Ict, in cui l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione impongono competenze sempre più avanzate e strategiche per la crescita delle imprese e dell’economia nel suo complesso. Ma il percorso di Cifa e Confsal va oltre. Le delegazioni, infatti, hanno definito gli aggiornamenti complessivi del ccnl Ict, introducendo importanti istituti innovativi al fine di valorizzare ancora di più la persona del lavoratore e il benessere aziendale. Fra questi una maggiore attenzione alla formazione continua per garantire ai lavoratori competenze aggiornate e spendibili in un mercato in continua evoluzione; nuovi strumenti di welfare aziendale per migliorare la qualità della vita lavorativa e incentivare la produttività; maggiore flessibilità contrattuale per rispondere meglio alle esigenze di imprese e lavoratori, favorendo un modello organizzativo più moderno e sostenibile, e inoltre misure rafforzate a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. “Crediamo fermamente - ha affermato Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal - che la contrattazione collettiva rappresenti uno strumento strategico per trasformare l’azione sindacale in misure concrete, capaci di garantire ai lavoratori tutele adeguate, condizioni eque e reali opportunità di crescita e sicurezza professionale il nostro impegno è volto alla definizione di politiche retributive e normative efficaci, che non solo tutelino la dignità del lavoro, ma che al contempo favoriscano la competitività aziendale, creando un equilibrio virtuoso tra sviluppo, incremento occupazionale e benessere dei lavoratori”. “Prosegue il nostro cammino - ha aggiunto il presidente di Cifa Italia Andrea Cafà - sulla strada dell'innovazione e della modernizzazione delle relazioni industriali, che può aiutare le imprese a transitare verso una dimensione più digitale e sostenibile la nostra attività nell’ambito della contrattazione collettiva è in costante evoluzione e ciò al fine di aggiornare e adeguare i contratti collettivi ai nuovi lavori e ai nuovi bisogni che emergono nelle relazioni fra lavoratore e impresa. Da un lato, puntiamo ad accrescere le competenze professionali e dall’altro la competitività aziendale. Insieme ce la faremo”. L’innovazione e la centralità della persona rappresentano per Cifa e Confsal le basi fondamentali di un modello di contrattazione collettiva di qualità, capace di rispondere alle sfide del mercato del lavoro con soluzioni concrete e sostenibili. Attraverso un approccio moderno e dinamico, la contrattazione si evolve per creare un sistema più equo, inclusivo e competitivo, in cui lo sviluppo delle imprese e la qualità di vita dei lavoratori si rafforzano reciprocamente.
(Adnkronos) - Promuovere la filiera dell’energia nell’ambiente costruito e le soluzioni a disposizione dei comparti energivori per ridurre le emissioni e l’impatto sull’ambiente. È l’obiettivo condiviso da Italian Exhibition Group e Federcostruzioni che hanno siglato oggi un protocollo di intesa. L’accordo, di durata triennale, fino al 2027, è stato firmato da Corrado Peraboni, amministratore delegato Italian Exhibition Group, e Paola Marone, presidente Federcostruzioni. La nuova collaborazione mira a consolidare il percorso di crescita di Key - The Energy Transition Expo e a supportare le altre iniziative collegate alla manifestazione, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione delle associazioni aderenti a Federcostruzioni, la federazione di Confindustria che rappresenta la filiera italiana delle costruzioni e che riunisce le categorie produttive più significative di tutto il mercato edile, infrastrutturale, dei materiali, dell’ingegneria e degli impianti. Federcostruzioni è stata presente già nell’edizione in corso di Key, con uno spazio riservato presso l’area espositiva dedicata all’efficienza energetica, dove si sono svolti talk, incontri e presentazioni, con la presenza di alcune delle associazioni di categoria che fanno parte della Federazione. La partnership prevede il potenziamento delle attività di Federcostruzioni nelle edizioni 2026 e 2027 della manifestazione. Oltre a coinvolgere le 16 associazioni federate, favorendo il cluster dedicato all’efficienza energetica, e ad organizzare eventi e convegni in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico di Key, la Federazione realizzerà contenuti inediti relativi alle attività della filiera delle costruzioni a sostegno delle politiche di decarbonizzazione e ai rischi e alle opportunità che queste possono generare per le aziende italiane. A Key25, Federcostruzioni ha curato gli eventi 'Mercati locali della flessibilità e segnali di prezzo: la digitalizzazione a supporto della flessibilità delle imprese', 'Il mercato dei sistemi di accumulo in Italia: trend e opportunità' e 'Il mercato delle fonti rinnovabili in Italia: trend e opportunità', mercoledì 5 marzo, e 'L’energia che tutto muove: Energia e sostenibilità nella filiera delle costruzioni', nella mattinata odierna.