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(Adnkronos) - Secondo quanto risulta all'Adnkronos, il calciatore Mauro Icardi ha dato mandato ai suoi legali italiani Raffaele Rigitano, Valeria De Vellis e Salvatore Pino per avviare "tutte le azioni necessarie" a perseguire penalmente quella che definisce una grave condotta di revenge porn della quale sostiene di essere stato vittima da parte della moglie Wanda Nara. Icardi ha appreso "con sconcerto" che un suo video intimo, condiviso in maniera riservata ed esclusiva con la moglie all'epoca della loro relazione coniugale, sarebbe stato diffuso online "con l'obiettivo di diffamare" lui e di turbare il rapporto con l'attuale compagna Eugenia Suarez. Il calciatore afferma, inoltre, che, dopo quella che considera un'indebita sottrazione delle figlie minori — per la quale Wanda Nara è stata denunciata alla Procura di Milano lo scorso anno — si trova ora a subire "una nuova offesa" alla quale intende reagire "in tutte le sedi competenti". Le insinuazioni della modella Natasha Rey, la replica di Icardi Nei giorni scorsi il nome di Icardi era tornato al centro del gossip per le accuse della modella uruguaiana Natasha Rey, che ha sostenuto pubblicamente di aver ricevuto dall'attaccante del Galatasaray messaggi e contenuti compromettenti. Le sue dichiarazioni – "Non si mandano foto, sai perché? Perché quelle foto sono le prove che un giorno ti distruggeranno. Presto mostrerò il tuo mini pene... Che China controlli il suo ragazzo!" – hanno generato immediata eco mediatica, con un riferimento alla relazione tra il calciatore e l'attuale compagna Eugenia 'China' Suarez. Icardi ha replicato via social, definendo incredibile la versione della modella, aggiungendo: "Questa sarebbe la mia presunta 'amante' o colei a cui mando messaggi??? Hahahahahahahahah... Che strano... perché non ho mai accettato i suoi messaggi e lei mi ha mandato dei video gratis nuda". Ha poi aggiunto: "Smettete di inventare, smettete di mentire, smettete di cercare fama a mie spese o infangando la mia compagna… io ho le prove! Pubblicherei lo screenshot, ma Instagram mi chiuderebbe l'account per aver pubblicato video di nudo. Vi mando un bacio, non giocate con me".
(Adnkronos) - “È una banalità dire che se non ci fossero saremmo tutti più contenti. Ma se verrà confermato, mi auguro nel più breve tempo possibile, quel 15 % che leggiamo oggi sui giornali, almeno avremmo una percentuale definita e le aziende comincerebbero a prendere le dovute contromisure su un dato certo. Togliere quel dazio occulto che è l’incertezza è pur sempre un inizio: basti pensare che proprio il clima di incertezza ha fatto registrare, solo a maggio, un calo delle nostre esportazioni del 6,6% verso il mercato Usa, che ricordiamolo, è il secondo mercato in assoluto e il primo extra Ue per un valore pari a 1,7 miliardi di euro per il macrosistema arredamento. E nel frattempo le importazioni dalla Cina sono aumentate in maniera preoccupante di un +28,3% nel periodo gennaio-aprile 2025”. Lo dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “Quello americano è un mercato strategico per il nostro settore in cui perderemmo competitività, considerando che la ricaduta più diretta sarebbe sul consumatore finale americano che, seppur con una stima approssimativa, si troverebbe a pagare lo stesso prodotto il 6% in più", continua. "L’ottimale? Sicuramente no, ma pur sempre gestibile. Purtroppo, quello che potrebbe peggiorare davvero questa situazione già complessa, è la perdita di potere d'acquisto del dollaro verso l'euro, con una svalutazione che da inizio anno è arrivata al 13% e che potrebbe toccare il 20-25% nella primavera del 2026. Questo scenario sarebbe ben più grave dell’introduzione del dazio", conclude.
(Adnkronos) - “Per noi il welfare è una tradizione storica: siamo arrivati a questa decisione già nel primo dopoguerra grazie a coloro che mi hanno preceduto alla guida di A2a. Credo che sia un sintomo di responsabilità importante che ci siamo già assunti come Gruppo. Siamo la prima life company a presentare un piano di incentivazione per i nostri dipendenti e abbiamo un piano sulla genitorialità”. Sono le dichiarazioni di Roberto Tasca, presidente di A2a, in occasione dell’evento ‘WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’, organizzato da A2a per condividere una riflessione sui servizi di welfare, sui Premi di produttività e sul nuovo piano di azionariato diffuso, presentati a Milano. “In un momento in cui il Paese ha una serie di problemi di natura economica e sociale, dove gli stipendi sono bassi, noi vogliamo affrontare tali problematiche intervenendo a sostegno dei nostri dipendenti e della comunità nella quale siamo inseriti, con tutti i nostri limiti, ma con la consapevolezza di volerlo fare - spiega Tasca - Non è un caso che oggi vi sia la presenza dei sindaci di Milano e Brescia, le due città che rappresentano il controllo del nostro Gruppo. Credo sia un'unione perfetta di sforzi volti a intervenire su un problema concreto del nostro Paese”. “Il piano sulla genitorialità che abbiamo fatto consiste nel pagare chi fa figli all’interno della nostra life company, sostenendo da 1 a 18 anni il figlio: diamo 3250 euro al momento della nascita e diluiamo nel corso del tempo. Un piano varato per 12 anni - sottolinea - Abbiamo fatto questo per incentivare i nostri dipendenti. Infatti, regaliamo per tre anni il controvalore di 500 euro in azioni. Questo per far sì che chi lavora con noi si senta anche parte dei risultati economici e del comportamento che il titolo azionario ha sul mercato”. “Lo facciamo con un'assunzione di responsabilità: non è un vincolo, non è una legge o un decreto, è una testimonianza che vogliamo dare esattamente in questa direzione perché riteniamo che essere presenti in una comunità significhi anche farsi carico, in momenti particolari come questo, di questo tipo di responsabilità”, conclude il presidente di A2A.