ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il passaporto a Roma si fa alle Poste da oggi, 16 settembre. Nella capitale, il servizio sarà attivo in via sperimentale in 12 uffici postali. La novità era stata già introdotta a marzo scorso nei Comuni con popolazione fino a 15mila abitanti, grazie al progetto Polis di Poste Italiane. Adesso, d'intesa con la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell'Interno e il ministero degli Esteri il servizio passaporti è stato esteso gradualmente anche alle grandi città e ai Comuni con più di 15mila abitanti. Entro la fine del mese di ottobre saranno 2.500 gli uffici postali di centri al di sotto di 15mila abitanti in cui si potrà presentare la richiesta di rilascio del documento. E a oggi sono circa 5000 i Passaporti già richiesti agli uffici postali: di questi circa il 65% sono stati consegnati a domicilio. Cosa serve per fare il passaporto? Dove si prenota? Quanto tempo ci vuole? Per ottenere il rilascio del documento i residenti e i domiciliati nella Capitale dovranno prenotarsi in uno dei 12 uffici postali abilitati finora e potranno presentare la documentazione direttamente allo sportello senza doversi recare in questura. Alla presentazione della richiesta, i cittadini potranno scegliere di ritirare il documento al commissariato, riportato nella ricevuta, o richiederne la consegna direttamente a domicilio. Si può presentare richiesta di passaporto anche per i minori. Per presentare la richiesta di rilascio del passaporto sarà necessario prenotare l'accesso al servizio nella sezione specifica del sito di Poste Italiane. Successivamente basterà consegnare all’operatore dell’ufficio postale prescelto un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie (che saranno legalizzate direttamente allo sportello), una marca da bollo da 73,50 euro e pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro. In caso di rinnovo sarà necessario consegnare anche il vecchio passaporto, se nella disponibilità, o nel caso di smarrimento o furto del documento, la relativa denuncia. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli uffici postali sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni anagrafiche e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento.
(Adnkronos) - Una manovra economica che contenga misure specifiche a sostegno di famiglie e imprese, in particolare le pmi, per sostenere consumi e sviluppo. E' quanto chiede Fenimprese, Federazione nazionale delle imprese, che conta attualmente 60 sedi in Italia e 3 sedi all'estero, oltre a una sede internazionale che funge da hub per le sue attività globali. Con oltre 25.000 aziende associate, FenImprese ha consolidato la sua presenza come una delle principali federazioni italiane al servizio delle pmi. E il 2025 si preannuncia un anno pieno di nuove sfide e opportunità, con un calendario già ricco di appuntamenti, tra cui nuove aperture in Italia e due nuove sedi all'estero. "Fenimprese -spiega ad Adnkronos/Labitalia Luca Vincenzo Mancuso, presidente della Federazione- accoglie con favore le linee guida della Manovra 2025, ritenendo che alcune delle proposte rappresentino passi cruciali per il rilancio dell’economia italiana". Per Fenimprese "le aree prioritarie della Manovra partono dalla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori, che rappresenta una delle misure più attese della manovra. La diminuzione delle imposte sui redditi fino a 25.000 euro (7%) e fino a 35.000 euro (6%) si tradurrà in un aumento netto delle retribuzioni per milioni di lavoratori, il che stimolerà indirettamente anche i consumi interni. Questo effetto sarà particolarmente positivo per le pmi, che vedranno un incremento della fiducia e della produttività", sottolinea il presidente di Fenimprese che il prossimo 16 ottobre terrà l'assemblea nazionale a Bologna. Fenimprese "ritiene che sostenere il potere d’acquisto dei dipendenti migliori il clima aziendale, creando una dinamica virtuosa in cui il benessere dei lavoratori stimola la crescita delle imprese e, di conseguenza, dell’economia nazionale", spiega ancora. E centrale dovrà essere anche il sostegno alle famiglie. "L'introduzione del quoziente familiare per le detrazioni fiscali permetterà alle famiglie con figli di godere di una riduzione delle tasse proporzionata al numero di figli a carico. Questo tipo di politica fiscale rappresenta un cambiamento fondamentale per alleviare il carico fiscale delle famiglie più numerose e stimolare la natalità, una delle priorità strategiche del Paese. Si stima che questa riduzione fiscale possa comportare un risparmio di circa 5-6 miliardi di euro, con effetti diretti sulla capacità di spesa delle famiglie e un miglioramento del benessere economico dei nuclei familiari", sottolinea Mancuso. E per Mancuso "l'accesso al credito rimane una sfida cruciale per le pmi italiane. Fenimprese riconosce l'importanza del rendiconto finanziario come elemento essenziale per garantire la trasparenza finanziaria delle imprese e facilitare il rinnovo dei fidi bancari. Questo strumento permette alle banche di valutare con maggiore precisione la solidità delle aziende e, di conseguenza, facilitare l’erogazione di prestiti necessari per mantenere la liquidità e continuare a investire. Fenimprese sottolinea la necessità di supportare le pmi nella redazione di rendiconti chiari ed efficaci, garantendo loro accesso a finanziamenti cruciali per la crescita e lo sviluppo", sottolinea. L'innovazione è però fondamentale per il futuro delle pmi. "L'innovazione tecnologica e l'internazionalizzazione sono pilastri fondamentali per la competitività delle imprese italiane. Fenimprese sostiene che gli incentivi fiscali previsti dalla manovra debbano essere focalizzati sulla promozione di investimenti in ricerca e sviluppo, miglioramento dei processi produttivi e apertura verso mercati esteri. Le pmi italiane necessitano di strumenti adeguati per espandere la propria presenza internazionale e accelerare la digitalizzazione, garantendo così una crescita sostenibile", spiega ancora. Fenimprese invita il governo a rafforzare questi incentivi per favorire una modernizzazione del tessuto produttivo nazionale. Secondo la Fenimprese "un altro elemento chiave della manovra è il sostegno alle assunzioni di giovani, donne e categorie svantaggiate, con sgravi fiscali che possono arrivare fino al 130% dei costi per le imprese che assumono a tempo indeterminato queste categorie di lavoratori. Fenimprese ritiene che questa misura possa generare un impatto significativo in termini di nuove opportunità occupazionali, rafforzando al contempo il tessuto produttivo del Paese. Si auspica che tali incentivi siano semplici da ottenere e ampiamente accessibili, per permettere un rilancio concreto del mercato del lavoro", aggiunge ancora. E per Mancuso "serve un piano che vada oltre il Pnrr, le imprese hanno bisogno di orizzonti di medio periodo. Tra l’altro Roma si prepara a vivere una nuova importante opportunità con il Giubileo 2025, un evento che, oltre al suo valore religioso, ha un potenziale economico straordinario per la città e per tutto il Paese. I precedenti del Giubileo del 2000, con 25 milioni di presenze turistiche nella capitale e una crescita del PIL laziale del 3%, rappresentano un incoraggiante esempio di come tale evento possa diventare un volano per la crescita economica. Le previsioni attuali indicano che anche un Giubileo più "sotto tono" potrebbe comunque garantire un incremento del PIL romano tra il 2,1% e il 2,4% nei prossimi cinque anni, con benefici occupazionali stimati tra le 4.300 e 5.300 nuove assunzioni", sottolinea ancora. In conclusione "Fenimprese ritiene che la Manovra 2025 presenti opportunità importanti per il rilancio dell’economia italiana, ma sottolinea che il successo di queste misure dipenderà dalla loro attuazione concreta e dalla capacità di coinvolgere efficacemente sia le famiglie che le imprese. È cruciale che il governo metta al centro delle proprie politiche fiscali la crescita delle pmi, facilitando l’accesso al credito, incentivando l’innovazione e garantendo sgravi fiscali concreti. Solo attraverso un'azione coordinata tra Stato, imprese e famiglie sarà possibile costruire un futuro più solido e prospero per il Paese. Fenimprese continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione della manovra, lavorando in collaborazione con le istituzioni per garantire che queste politiche abbiano un impatto reale e positivo sulle categorie più rappresentative del nostro tessuto economico", conclude Mancuso.
(Adnkronos) - "Il progetto che presentiamo oggi nella sede di Rea Dalmine è un ottimo esempio di cooperazione tra imprese, A2A e il gruppo Green Thesis proprietario del termovalorizzatore e di buona amministrazione perché ci sono diversi comuni coinvolti che hanno saputo coordinarsi per consentire un attraversamento della nostra infrastruttura di teleriscaldamento in una delle zone più antropizzate d'Europa. Non era semplice portare i sei chilometri di condutture dalla Rea Dalmine fino alla città di Bergamo". Lo ha detto all’Adnkronos l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini in occasione della presentazione del progetto di sviluppo della rete di teleriscaldamento da Dalmine a Bergamo. "È un progetto molto importante – ha spiegato Mazzoncini - perché il teleriscaldamento di quarta generazione, che consente di utilizzare il calore di scarto, è il futuro: consente di portare calore decarbonizzato alle abitazioni. Siamo automaticamente compatibili con la direttiva europea ‘Case Green’. La direttiva prevede, entro un periodo che va tra il 2035 e il 2040, che anche le abitazioni riducano il loro impatto di CO2. Questo si può fare ovviamente in maniera passiva, con cappotti e serramenti, oppure decarbonizzando la sorgente di energia, ed è quello che stiamo facendo". La rete di Bergamo "oggi è una rete di 87 chilometri e l'estensione prevista è di 22. Questo dà l'idea della quantità di calore che si riesce a portare – sottolinea Mazzoncini - L'efficienza dell'impianto di Rea Dalmine, che già produceva energia elettrica, passa dal 27% all'80%. A dimostrazione di quanto sia importante in questi impianti il recupero di energia elettrica e del calore. Il recupero del calore è particolarmente importante nelle città del Nord Italia, come appunto Dalmine o Bergamo, che durante l'inverno hanno bisogno di molto calore ed è tra l'altro il periodo dell'anno in cui abbiamo meno rinnovabili, poiché il sole d'inverno spinge di meno. Quindi è un bel progetto di cui siamo molto orgogliosi".