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(Adnkronos) - "Già nel pomeriggio di domenica 7 dicembre la scritta" 'Spara a Giorgia' siglata Br "era scomparsa, rimossa grazie all'intervento degli addetti comunali; ma questo episodio resta un segnale inquietante, testimonianza del clima di rabbia e intolleranza che il cosiddetto 'campo largo' sta alimentando nel Paese e che sfocia in queste espressioni macabre, del tutto estranee a quel confronto politico promosso e tutelato dalla Costituzione Italiana". Così, in una nota, il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, interviene sulla frase minatoria contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rinvenuta domenica sul muro di recinzione di una struttura alberghiera, sul lungomare di Marina. "Questo modo di fare non appartiene alla comunità che rappresento - prosegue Giovannetti - ne prendo le distanze e lo condanno da cittadino, prima che da sindaco ed esprimo alla presidente Meloni la solidarietà mia personale, dell'amministrazione tutta e della città di Pietrasanta. Al contempo, non voglio derubricare il fatto a semplice ragazzata. Il mio appello è a tutte le forze politiche che siedono in Parlamento ma, in particolar modo, a quelle di opposizione che da mesi, ormai, stanno innalzando il livello dello scontro e di tensione sociale: la contesa e il legittimo dissenso siano ricondotti nei binari del rispetto e della dialettica democratica, senza strumentalizzazioni di comodo delle crisi internazionali, che poco dipendono dal Governo o delle difficoltà quotidiane delle famiglie". Il primo cittadino di Pietrasanta ringrazia "le forze dell'ordine per il pronto intervento e auspica che il, o i, responsabili vengano individuati quanto prima e siano chiamati a rispondere del gesto compiuto".
(Adnkronos) - Scade il prossimo 9 dicembre la possibilità di presentare le domande per il bonus mamme lavoratrici per il 2025. Il servizio permette di presentare la domanda per l’integrazione al reddito pari a 40 euro mensili con un massimo di 12 mensilità, calcolata sui mesi di attività lavorativa nel 2025 ed erogata in un'unica soluzione, per madri lavoratrici con due o più figli. Si tratta di un’integrazione al reddito a favore delle lavoratrici madri per il 2025, introdotta dall’articolo 6, decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, convertito dalla legge 8 agosto 2025, n. 118. Il bonus consiste in un contributo di 40 euro mensili per un massimo di 12 mensilità. E' corrisposto in un’unica soluzione: a dicembre 2025, per le mensilità spettanti da gennaio a dicembre; o entro febbraio 2026, per le domande non liquidate a dicembre, presentate entro il 31 gennaio 2026. Il contributo è riconosciuto alle madri lavoratrici, escluse le lavoratrici domestiche, con due o più figli, per ogni mese di attività lavorativa nel 2025. Sono escluse le lavoratrici madri con tre o più figli, titolari di contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, che possono accedere all’esonero contributivo previdenziale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (ivs) per la quota di contributi posta a loro carico, ai sensi dell’articolo 1, comma 180, legge di bilancio 2024. Quando fare la domanda. La domanda deve essere presentata entro 40 giorni dalla data di pubblicazione della circolare Inps 28 ottobre 2025, n. 139. Considerato che il termine scade domenica 7 dicembre, e che l’8 dicembre è un giorno festivo, le domande possono essere presentate entro il 9 dicembre 2025, ovvero entro il 31 gennaio 2026 se i requisiti maturano successivamente ma comunque entro il 31 dicembre 2025. La domanda può essere presentata tramite: il servizio online, cliccando su 'utilizza il servizio'; il contact center multicanale; i patronati. L’Istituto, con la circolare Inps 28 ottobre 2025, n. 139, illustra il contributo specificando: requisiti di accesso; presentazione e gestione delle domande; importo; pagamento; trattamento fiscale del contributo.
(Adnkronos) - “Come accade per tutti i materiali, anche la plastica sta affrontando una necessaria metamorfosi. Non c’è infatti alcun materiale che oggi possa ignorare la necessità di ridurre il suo impatto” sull’ecosistema. Per raggiungere questo obiettivo disponiamo di “due strategie fondamentali: la prima è la circolarità, la seconda è la capacità di avere un progetto per il fine vita della materia. In questo contesto, il design ha un ruolo molto importante perché può accompagnare i prodotti anche nella relazione con l'utilizzatore” e promuovere “questa operazione”. Con queste parole Frida Doveil, curatrice della mostra Oltreplastica, è intervenuta in occasione dell’evento inaugurale dell’esposizione, realizzata da ADI Design Museum con il supporto di Eni, main partner del museo, e con la presenza in mostra di Versalis con Novamont e Finproject. L’esposizione nasce per rendere evidenti tutte le possibilità che il design ha oggi a disposizione per compiere scelte responsabili quando utilizza la plastica. “La mostra si occupa verticalmente del tema della plastica. Questo materiale è infatti stato un alleato potentissimo dell'innovazione nel secolo scorso, da alcuni chiamato proprio ‘il secolo della plastica’ - aggiunge la curatrice, spiegando come l’arrivo del composto di sintesi “ha spinto verso il miglioramento delle performance anche di altri materiali. Oggi però, accanto alla performance funzionale, dobbiamo guardare anche alla performance ambientale. La plastica sta facendo questa operazione, ma forse è meno visibile rispetto ad altri materiali, anche perchè si tende a pensare che la plastica vada sostituita. Invece, a dover essere sostituita è l’idea che abbiamo di questo materiale. La mostra, con il neologismo ‘Oltreplastica’, vuole suggerire l'idea di questo cambio culturale: dobbiamo vedere la plastica per quello che è già diventata e per l'opportunità che ci dà di fare plastica in una maniera sostenibile e consapevole”. L’esposizione ha un ruolo importante anche nel promuovere una riflessione sul tema della sostituzione dei materiali: “Ogni nuovo materiale entra in campo imitandone un altro - conclude - presentandosi come una proposta migliore o in sostituzione di un materiale precedente. Qui, ad Oltreplastica, vogliamo invece guardare ai materiali in un'ottica diversa, ossia concentrandoci su ciò che ci può aiutare a usare quello che è plastico in una maniera alternativa. Collaborano dunque, in questo universo, anche forme della materia che non hanno a che fare con i polimeri - magari originate dal legno o dai batteri o, ancora, dai funghi - le cui prestazioni però sono simili a quelle dei polimeri. Questo è molto interessante”.