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(Adnkronos) - Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group spa (IEG o la Società) società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., riunitosi in data odierna ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025. L’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni, ha così commentato: “Gli ottimi risultati del primo trimestre del 2025 segnano un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita del Gruppo tracciato con il piano strategico. La robusta crescita organica nel trimestre è stata accompagnata dal contributo delle nuove acquisizioni. A livello internazionale nel 2025 abbiamo accelerato infatti lo sviluppo del portafoglio prodotti con acquisizioni nel segmento fieristico in Brasile con 'Fenagra', Fiera internazionale dell’agroindustria e della nutrizione animale in un’area geografica ad alto potenziale di sviluppo, e abbiamo lanciato la prima edizione in Arabia Saudita di un evento nel settore Wellness con il 'Riyadh Muscle', geo-clonazione di un evento proprietario negli Emirati Arabi. Parallelamente abbiamo potenziato lo sviluppo della divisione servizi, completando l’acquisizione di Immaginazione, operatore specializzato in servizi di grafica ed allestimento per gli eventi congressuali, che ci consente di integrare verticalmente e completare la nostra offerta. I risultati del primo trimestre 2025 sottolineano ancora una volta la solidità degli eventi di punta del portafoglio, tra cui ‘SIGEP’, ‘Vicenzaoro e 'KEY', il cui sviluppo ha contribuito a conseguire nel primo trimestre dell’anno una crescita del fatturato di oltre il 15%. Proseguono secondo le tempistiche definite anche gli investimenti sui quartieri fieristici che ci permetteranno di sostenere ulteriormente la crescita dei prossimi anni”. Il Gruppo chiude il primo trimestre 2025 con Ricavi pari a 102,8 milioni di euro, in aumento di 14,0 milioni di Euro rispetto agli 88,9 milioni di euro registrati nel medesimo periodo dell’anno precedente. La crescita del periodo continua ad essere trainata dallo sviluppo dei flagship event in portafoglio nella linea di business eventi organizzati per circa 11,1 milioni di euro, nonché dalla divisione congressuale che contribuisce alla crescita del fatturato per 2,6 milioni dieuro. Il primo trimestre beneficia inoltre di variazione del perimetro di consolidamento a seguito delle acquisizioni per circa 1,1 milioni di Euro e ad anticipazione di alcuni eventi in calendario che contribuiscono al fatturato del primo trimestre per 2,1 milioni di euro. La crescita a parità di perimetro è stata pari al 7,6% YoY. L’adjusted Ebitda è pari a 38,2 milioni di euro, in miglioramento di 3,9 milioni di Euro, rispetto al 31 marzo 2024, quando il Gruppo registrava una marginalità operativa lorda pari a 34,3 milioni di euro. L’adjusted Ebitda margin è pari al 37,1%, rispetto al 38,6% del 31 marzo 2024, risente di un mix di vendita meno favorevole rispetto al primo trimestre 2024 e della maggiore incidenza dei costi di struttura. L’Ebit Adjusted ammonta a 33,3 milioni di euro, in aumento di 3,3 milioni di Euro rispetto primo trimestre 2024 al 32,4% dei ricavi, rispetto al 33,8% del 31 marzo 2024. Il Gruppo chiude il trimestre con un utile pari a 21,5 milioni di Euro, rispetto ai 23,3 milioni di euro del 31 marzo 2024, nonostante la normalizzazione del tax rate che passa dal 19,7% del primo trimestre 2024 al 33,0% al 31 marzo 2025, con un aumento dell’onere fiscale del periodo di circa 4,9 milioni di euro. I ricavi della linea di business rappresentata dagli eventi organizzati, che rappresentano il 73% del fatturato del Gruppo al 31 marzo 2025, sono stati pari a 74,9 milioni di euro, in aumento di 10,1 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. La variazione incrementale del fatturato ha come driver principale la componente organica dei volumi pari a 7,8 milioni di euro che ha riguardato in particolare alcuni eventi core del portafoglio quali 'Sigep world' e 'KEY - The Energy Transition Expo', ma anche il lancio del primo evento internazionale di fitness e bodybuilding in Arabia Saudita con 'Riyadh Muscle' Le variazioni dell’area di consolidamento hanno contribuito al fatturato del primo trimestre dell’anno per 1,1 milioni di Euro con la prima edizione dell’evento 'Palakiss' concomitante a “VicenzaOro January”, mentre le variazioni del calendario fieristico hanno portato l’anticipazione di alcuni eventi tra i quali 'MIR - Multimedia Integration Expo' che hanno inciso sul fatturato del Gruppo per circa 2,1 milioni di euro. Gli eventi ospitati hanno registrato complessivamente ricavi per 0,4 milioni di euro sostanzialmente stabili rispetto a quanto consuntivato alla chiusura del primo trimestre 2024 (0,5 milioni di euro al 31 marzo 2024). Gli eventi congressuali hanno consuntivato complessivamente nelle due sedi di Rimini e Vicenza ricavi per 5,5 milioni di euro, in crescita di 2,6 milioni di euro (+87,7% rispetto ai 2,9 milioni di euro del 31 marzo 2024). In questo segmento il mix ha visto un incremento degli eventi corporate rispetto agli associativi, con un incremento della partecipazione media di oltre il 60%, nonché il raddoppio delle durate medie degli eventi. I ricavi al 31 marzo 2025 imputabili al segmento dei servizi correlati ammontano a 20,8 milioni di euro (20,0 milioni di euro al 31 marzo 2024), in aumento di 0,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, di cui 0,3 milioni di euro collegati alla crescita organica e 0,3 milioni di euro ad effetti calendario e 0,2 milioni di euro all’inclusione nel perimetro di consolidamento di immaginazione srl editoria, eventi sportivi e altre attività con l’attività editoriale nei settori turismo (TTG Italia e InOut) e Orafo (VO+ e Trendvision), gli eventi di natura sportiva e altri ricavi aventi natura residuale hanno sviluppato complessivamente ricavi di periodo per 1,2 milioni di Euro, in aumento di 0,6 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024. I costi operativi al 31 marzo 2025 sono pari a 51,3 milioni di euro (43,9 milioni di Euro al 31 marzo 2024) con un’incidenza percentuale sul fatturato sostanzialmente stabile al 49,8% (49,4% al 31 marzo 2024). Il valore aggiunto registrato nel primo trimestre 2025 è pari a 51,6 milioni di euro, in aumento di 6,6 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2024 (45,0 milioni di euro) ed è pari al 50,2% dei ricavi, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente in cui l’incidenza percentuale sul fatturato era pari al 50,6%. Il costo del lavoro al 31 marzo 2025 è pari a 13,4 milioni di euro, in aumento di 2,7 milioni di Euro rispetto allo stesso trimestre 2024 quando era pari a 10,7 milioni di Euro. L’incidenza sul fatturato si attesta al 13,0% rispetto al 12,1% del 31 marzo 2024. Le variazioni del periodo sono rappresentate per 0,7 milioni di euro dall’internalizzazione di alcuni servizi di allestimento negli Stati Uniti, da variazioni dell’area di 4 consolidamento per 0,4 milioni di Euro e per la parte residuale alle politiche di aggiornamento retributivo e di assunzione nell’ambito della nuova struttura organizzativa. Il margine operativo lordo adjusted (Ebitda adjusted), ammonta a 38,2 milioni di Euro, in miglioramento di 3,9 milioni di euro rispetto medesimo periodo del 2024, in cui risultava essere pari a 34,3 milioni di euro. Il risultato operativo adjsted (Ebit adjusted) del Gruppo al 31 marzo 2025 si attesta a 33,3 milioni di euro, in miglioramento di 3,3 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2024, esprime una redditività percentuale del 32,4%. La gestione finanziaria al 31 marzo 2025 è negativa e pari a 1,2 milioni di euro (al 31 marzo 2024 era pari 1,0 milioni di euro), principalmente imputabile all’incremento degli oneri finanziari collegati all’applicazione del principio contabile IFRS16 che assorbono la riduzione del costo dell’indebitamento finanziario a lungo termine. Il risultato prima delle imposte al 31 marzo 2025 è pari a 32,1 milioni di euro, in miglioramento di 3,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024. Le Imposte sul reddito sono pari a 10,6 milioni di Euro, l’onere fiscale effettivo è pari al 33,0%, rispetto al 19,7% rilevato al 31 marzo 2024, quando la stima delle imposte beneficiava dell’utilizzo perdite fiscali pregresse. Il risultato del periodo del gruppo ammonta a 21,5 milioni di euro, registra una variazione di 1,8 milioni di euro rispetto ai 23,3 milioni di euro del 31 marzo 2024. Il capitale investito netto, pari a 227,5 milioni di euro (201,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024), registra nel trimestre una variazione in aumento di 26,6 milioni di euro, principalmente attribuibile al capitale circolante netto, negativo per 49,4 milioni di euro (76,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), la cui variazione pari a 26,7 milioni di euro è conseguente al rilascio degli acconti e dei ricavi differiti rilevati a dicembre 2024 sugli eventi del primo trimestre 2025. Il capitale immobilizzato pari a 285,6 milioni di euro segna una variazione in aumento di 0,3 milioni di euro (285,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024) imputabile ad investimenti effettuati nel periodo, inclusivi dei diritti d’uso e degli effetti della variazione dell’area di consolidamento per 5,0 milioni di euro e all’iscrizione di ammortamenti di periodo per 4,7 milioni di euro. La posizione finanziaria netta del gruppo al 31 marzo 2025 è pari a 71,2 milioni di euro, in aumento di 9,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024, in cui era pari a 62,2 milioni di euro. La generazione di cassa operativa nel trimestre è stata pari a 1,3 milioni di Euro è influenzata dall’andamento del capitale circolante netto che si riduce per effetto della stagionalità degli eventi fieristici del primo trimestre e per le tempistiche di pagamento degli investimenti di espansione rilevati nell’ultimo trimestre 2024. L’Assemblea degli azionisti della IEG spa, tenutasi in data 29 aprile 2025, ha confermato la nomina del consigliere Meris Montemaggi già cooptato dal consiglio di amministrazione in data 27 marzo 2025 e deliberato di nominare Paolo Gasperoni quale sindaco supplente, al fine di reintegrare la composizione del collegio sindacale, prevedendo che rimanga in carica fino alla scadenza degli altri sindaci attualmente in carica e, pertanto, fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio al 31 dicembre 2025. L’assemblea degli azionisti della IEG spa, tenutasi in data 29 aprile 2025, ha approvato il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 nonché la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,20 euro, per un importo complessivo di 6,1 milioni di euro. In data 1° aprile 2024 attraverso la controllata IEG Brasil Eventos Ltda è stato sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 51% del capitale della società DG Eventos e Editora Ltda per un corrispettivo pari a circa 2,1 milioni di Euro regolato con mezzi propri. L’accordo di investimento prevede inoltre opzioni (put e call) per l’acquisto della quota di minoranza. DG Eventos Ltda è organizzatrice dell’evento fieristico 'Fenagra' – Fiera internazionale dell’agroindustria feed food, attivo nel settore dell’agrobusiness, della nutrizione animale e di oli e grassi. La prossima edizione – la diciottesima – si svolgerà tra il 13 e 15 maggio 2025 a San Paolo nel Distretto di Anhembi e ospiterà 230 espositori da 17 paesi (Europa, Asia, Sud America, Stati Uniti e Australia) per circa 16.000 metri quadri espositivi. L’acquisizione rappresenta un ulteriore passo nella direttrice strategica di sviluppo e diversificazione del portafoglio prodotti internazionale. Sulla base dell’andamento del primo trimestre 2025 e dell’avanzamento delle vendite sugli eventi della seconda parte dell’anno, il Gruppo conferma la guidance pubblicata il 27 marzo 2025 che prevede un fatturato a parità di perimetro e al netto degli effetti cambio atteso tra 253 e 258 milioni di Euro, con una marginalità operativa tra 65 e 67 milioni di euro. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari - Teresa Schiavina - dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
(Adnkronos) - Tra le filiere del Made in Italy, la Meccatronica è quella che offrirà più posti di lavoro tra il 2024 e il 2028. E' quanto emerge da un approfondimento delle previsioni quinquennali del Sistema informativo Excelsior, di Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. I dati sono emersi in occasione dell’evento 'Competenze per il Made in Italy', promosso da Unioncamere e Universitas Mercatorum nell’ambito delle iniziative per la Giornata del Made in Italy promossa dal Ministero delle Imprese. Con una domanda compresa tra le 160mila e le 182mila (sia come occupazione aggiuntiva, sia come turn over), la filiera della meccanica e della robotica precede tutte le voci della manifattura più apprezzata nel mondo: l’Agroalimentare con 134-156mila posti di lavoro, la Moda, con 75-80mila occupati e il Legno e Arredo 22-34mila assunzioni entro il 2028. "In una fase di grandi trasformazioni, di ricerca di nuovi materiali, tecnologie e fonti energetiche, anche il Made in Italy sta cambiando e, quindi, richiede nuove competenze professionali capaci di sostenere questa evoluzione", sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. "Oltre alle ormai indispensabili competenze digitali e green, per gli imprenditori e i collaboratori diventano sempre più essenziali competenze manageriali, per cogliere le opportunità e dare valore alle idee; competenze culturali e artistiche, per integrare qualità, estetica, attenzione al cliente e legame con il territorio nei prodotti. E servono le soft skills, cioè capacità di adattamento ai cambiamenti e flessibilità e disponibilità alla sperimentazione, per essere in grado di qualificarsi e riqualificarsi continuamente e individuare nuovi modi di fare e di produrre". Ma quali competenze ricercano e ricercheranno nei prossimi anni le imprese di queste filiere anche in considerazione delle transizioni digitali e green in atto? Oltre ai dati del Sistema Informativo Excelsior, utili indicazioni emergono anche dalle elaborazioni sulla base degli annunci di lavoro pubblicati tramite i canali digitali (web job vacancy). Per quanto riguarda la meccatronica, centrali sono le competenze legate alla robotica, all’automazione e alla standardizzazione e dei processi, e nei prossimi anni sarà crescente l’impatto dell’intelligenza artificiale. Non potranno mancare però anche competenze legate ai sistemi che sfruttano energie alternative, all’elettrificazione e alla conservazione dell’energia e alla conoscenza dei protocolli ambientali specifici del settore. Le filiere della moda e del legno e arredo risentiranno della crescita d’importanza del canale online. Questo renderà essenziali competenze nell’e-commerce analysis e digital marketing ed emergerà la necessità di professioni con competenze tecnologiche innovative (vetrinisti e disegnatori con competenze relative a realtà aumentata o virtuale). Inoltre, aumenterà l’attenzione verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale e potranno emergere figure come environmental protocols expert e tecnico del recupero e riciclaggio dei tessuti. Infine, nella domanda delle industrie dell’agroalimentare emergerà la richiesta di esperti per l’ottimizzazione dei processi e di competenze verdi ovvero della conoscenza di tecniche di riciclaggio, di packaging, di gestione degli scarti alimentari, per la commercializzazione dei prodotti alimentari biologici, per la gestione dei procedimenti che maggiormente rispettino le direttive aziendali sul risparmio energetico.
(Adnkronos) - Rallentare o abbandonare il Green Deal europeo non è un’opzione: sarebbe una follia, oltre che un suicidio industriale. L’urgenza non è solo ambientale, ma anche economica e sociale: serve una transizione ecologica efficace, giusta, concreta. Una transizione che non lasci indietro nessuno - né lavoratori, né piccole imprese - e che trasformi la sfida ambientale in un’opportunità di rilancio per l’industria europea. È questo il cuore della proposta di Fondazione Ecosistemi con il Buy European and Sustainable Act (Besa) che domani, 14 maggio, darà il via al Forum Compraverde: un’iniziativa concreta, pragmatica e fondata sui dati, che mira a trasformare la spesa pubblica europea in un motore di decarbonizzazione, innovazione industriale e occupazione verde. Gli appalti pubblici rappresentano circa il 15% del Pil europeo. Integrare criteri ambientali vincolanti nei bandi pubblici - il cosiddetto Green Public Procurement (Gpp) - significa influenzare in modo determinante le scelte del mercato, orientando la produzione verso beni e servizi più sostenibili, locali e innovativi. Secondo uno studio di una rete di organizzazioni internazionali sostenute da European Cimate Foundation, tra cui Fondazione Ecosistemi, l’adozione su larga scala del Besa in Italia potrebbe: tagliare ogni anno 2,2 milioni di tonnellate di CO2, rilocalizzare 8 miliardi di euro verso attività industriali virtuose, creare oltre 31mila nuovi posti di lavoro a basso impatto ambientale. L’Italia è stato il primo Paese in Europa a rendere obbligatori i Cam - Criteri Ambientali Minimi negli appalti pubblici (dal 2016). Oggi, oltre il 60% delle stazioni appaltanti li applica e la conoscenza del Gpp è quasi universale. Ma, come sottolinea Fondazione Ecosistemi, "serve passare dai principi generali ai numeri: soglie emissive misurabili, contenuto europeo minimo nei beni acquistati, criteri geografici e ambientali chiari". Per rafforzare il ruolo dell’Italia in Europa e costruire una base solida di evidenze, Fondazione Ecosistemi lancia la Rete delle Pubbliche Amministrazioni per il Besa che avrà due obiettivi fondamentali: condividere esperienze e buone pratiche tra enti pubblici italiani ed europei, raccogliere dati misurabili sull’impatto del Gpp in termini economici; ambientali e occupazionali, oggi ancora raccolti in modo frammentario e non confrontabile. “Solo se possiamo misurare il cambiamento, possiamo difenderlo e ampliarlo - sottolinea Silvano Falocco, direttore di Fondazione Ecosistemi - Servono numeri per incidere nel negoziato europeo e dimostrare che una transizione equa è già possibile. Il Buy European and Sustainable Act non è un esercizio teorico. È uno strumento operativo, pensato per affrontare le debolezze del sistema europeo di rendicontazione - oggi composto da oltre 1.100 voci, spesso troppo complesse per Pmi e Pa - e per dare risposte tangibili a cittadini, imprese e territori. L’Italia ha già mostrato di poter essere un laboratorio avanzato di transizione. Ora deve diventare voce guida in Europa, superando la retorica e offrendo soluzioni che siano realistiche, eque e ambiziose”.