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(Adnkronos) - Un uomo con Sla crea un’opera d’arte usando solo l’attività del proprio cervello. Attorno a lui, tecnologia neuroscientifica, alta cucina, abiti scintillanti e una comunità che sceglie di esserci. È così che Aisla – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica chiude il 2025 con una serata intensa e condivisa, in Piazza San Babila, gremita di persone che hanno scelto di esserci, sotto la conduzione di Andrea e Michele di Radio Deejay. La protagonista è stata un’esperienza sensoriale inedita vissuta da Davide Rafanelli, persona con SLA, presidente SLAfood e consigliere nazionale AISLA. Durante un assaggio, un sensore ha registrato l’attività elettrica del suo cervello, trasformandola in tempo reale in un’opera visiva unica. "Vedere i miei pensieri prendere forma – ha raccontato Davide – è stato incredibile. Il corpo può fermarsi, ma la mente continua a creare»". A sorpresa è arrivato anche Luca Leoni, imprenditore della comunicazione e persona con SLA, nonché membro del gruppo InterNati. La sua esperienza non poteva che passare dall’ascolto inatteso dell’inno della sua Inter: in quel momento, le sue onde cerebrali sono esplose, trasformando amore, appartenenza ed emozione in una seconda tela virtuale. Due opere diverse, nate da stimoli diversi – il gusto e l’ascolto – hanno reso visibile ciò che unisce Davide e Luca: una mente che continua a creare oltre i limiti del corpo, sorprendendo tutti. Accanto alle opere di Davide e Luca, la serata ha raccontato la cura attraverso il gusto: piatti e cocktail adattati per chi ha difficoltà a deglutire, trasformando il cibo in un gesto di attenzione, creatività e bellezza. Gli chef Carcangiu, Cunsolo, Benvenuto e Zanetello hanno proposto piatti a diverse consistenze, mentre il bartender Bruno Vanzan ha creato un cocktail speciale. Decine di volontari collegati da tutta Italia hanno alzato il calice in diretta, confermando di essere gli autentici testimoni dello spirito natalizio e di un impegno quotidiano che non conosce pause nella lotta contro la SLA. I risultati concreti di AISLA emergono dai numeri: 480 mila euro raccolti con il Natale Solidale AISLA 2025, frutto di una mobilitazione iniziata il 20 novembre dal Palazzo dell’Informazione di Roma con La Promessa per la Ricerca e culminata il 19 dicembre con il Christmas Party milanese. «Un ringraziamento speciale va ai nostri partner storici – ha sottolineato Luca Fossati, Direttore Retail e sostenibilità Galbusera: - Caffarel, Galbusera, Tre Marie e Lindt, che hanno messo a disposizione oltre 55 mila praline e la loro rete di store, trasformando il loro impegno in un gesto concreto di responsabilità sociale e in un’opportunità per l’azienda di generare valore positivo per sé stessa e per la comunità». Il valore di questi fondi si riflette nella ricerca clinica: il Centro Clinico NeMO, di cui AISLA è socia promotrice e fondatrice, sostiene progetti innovativi per migliorare terapie e percorsi di cura. «Ogni informazione raccolta aiuta a costruire terapie più personalizzate – ha spiegato la dottoressa Federica Cerri –. Il sostegno della comunità rende concreta la ricerca e la speranza». Il Natale si misura nella presenza e nel sostegno reciproco: oltre 300 volontari in tutta Italia, un Centro di Ascolto che supporta più di 2.000 famiglie grazie a circa 20 specialisti qualificati, e una rete di relazioni con enti del Terzo Settore, istituzioni e mondo scientifico. Per AISLA, Natale significa questo ogni giorno: esserci, sostenere, non lasciare sola nessuna persona con SLA. “Questa serata racconta chi siamo – ha dichiarato Fulvia Massimelli, Presidente nazionale AISLA –. Non celebriamo numeri, ma relazioni. Quando linguaggi diversi si incontrano, la cura diventa esperienza condivisa e responsabilità concreta Il 2025 si chiude così: con una rete viva, una comunità che da Milano arriva a tutta Italia, e la prova che solidarietà, scienza e arte possono camminare insieme. Un Natale in cui la cura ha illuminato davvero tutti, dimostrando che essa non è solo assistenza, ma un atto di comunità, cultura e partecipazione sociale, capace di parlare a pubblici diversi e aprire nuovi orizzonti per il Terzo Settore.
(Adnkronos) - Un Natale all’insegna dell’auto regalo: da non intendersi come una forma di egoismo ma di gratificazione e per 'concedermi qualcosa che desidero fare da tempo' (per il 47% degli italiani). Sono oltre il 22% gli italiani che ricorreranno all’auto regalo per il Natale 2025, soprattutto giovani dai 25 ai 34 anni d’età (31,5%) che lo fanno anche per 'premiare la propria indipendenza e libertà' (19,1%). E quali sono gli auto-regali più gettonati? Al primo posto troviamo i prodotti tecnologici (26,1% degli italiani), seguiti da dall’abbigliamento (22,8%) e da un viaggio (per 17,9%), mentre il 2,5% dei giovani italiani si regalerà un animale domestico. E' questa la fotografia che emerge dalla ricerca ideata e realizzata da Big (Business intelligence group) sotto la direzione del sociologo Gianni Bientinesi, ceo del gruppo, su panel Bilendi con oltre 3600 interviste eseguite soltanto nel mese di dicembre su individui italiani di entrambi i sessi con più di 24 anni. Dai dati della ricerca emerge che la maggior parte degli italiani effettuerà almeno un regalo quest’anno e ‘i più gentili’ sono quelli di età compresa tra i 35 e i 44 anni (arrivano fino al 93%), seguiti dagli under 34 (il 91,3% farà un regalo), la fascia 45-54 (90,6%) e gli over 54 (88,8%). Se consideriamo le zone d’Italia, in testa in questa classifica il Centro (92,7%), poi il Nord Est (90,5%), il Nord Ovest (89,8%) e infine Sud e Isole (89%). Va specificato che un italiano su cinque tra coloro che vivono da soli, soli rimarranno anche a Natale e non faranno regali né a se stessi né agli altri (18.8%). In generale, la tendenza in crescita per tutte le fasce di intervistati è quella all’auto regalo natalizio: primato per la fascia 25-34 anni: il 31,6% di loro farà un regalo a sé stesso e i single (19,8%), mentre si fermano tra il 22% e il 23% le fasce 34-45 e 45-54 che propendono un po’ di più per fare almeno un regalo a familiari, coniugi e colleghi. In generale quali saranno gli auto regali più gettonati (sopra l’1%) secondo i dati della ricerca Big (Business intelligence group)? Boom per i prodotti tecnologici (26,1%), poi abbigliamento (22,8%), un viaggio (17,9%), accessori (15,9%), hobby e passioni (14,1%), prodotti per la cura di sé (10,1%), un’esperienza (4,9%), arredamento e decorazioni per la casa (4,2%), abbonamenti o servizi (2,6%), giochi e divertimenti vari (1,7%) e animali domestici (1,5%). Come emerso dalla ricerca, sono i giovani quelli che effettueranno più regali a sé stessi (fascia 25-34 anni) e opteranno anch’essi in primis per i prodotti hi-tech (26,3%), al secondo posto sale il viaggio (25,3%), mentre il 22,2% dei giovani amano auto regalarsi un nuovo capo d’abbigliamento. Bene anche i prodotti per la cura di sé (7,6%) e l’animale domestico (2,5%). Per quanto riguarda le motivazioni che spingono gli italiani ad auto regalarsi qualcosa per questo Natale 2025, in testa la risposta 'per gratificarmi e concedermi qualcosa che desidero fare da tempo' (47%) soprattutto per gli over 34, al secondo posto 'per vivere un momento di piacere e di benessere personale' (14%). Sul gradino più basso del podio e selezionato da molti degli intervistati c’è anche 'per celebrare la mia indipendenza e libertà personale' (8,9%), voce che è molto più gettonata dalla fascia under 34 ed è selezionata da un intervistato su 5 (19,1%). Più indietro tra le motivazioni dell’auto regalo per questo Natale 2025 ci sono anche 'per alleviare lo stress accumulato nel corso degli ultimi mesi' (8,5%) e 'per compensare frustrazioni e tirarmi su di morale' (5,2%) che è considerata un po’ più importante per la fascia dei giovani 25-34 (10,2%).
(Adnkronos) - Un fondo di 60mila euro per il pagamento di bollette di luce e gas e la promozione di un percorso di educazione e consapevolezza per i consumi: nasce 'Energia in Franciacorta', il progetto realizzato grazie all’accordo tra Banco dell’energia, Fondazione Lgh, Cogeme Spa e Associazione Riuso 3, ente attuatore dell’iniziativa 'Banco del riuso', un servizio orientato alla solidarietà e alla condivisione, al non spreco, al riutilizzo degli oggetti e delle risorse e alla promozione delle capacità individuali, con il coinvolgimento di 11 Comuni del Sud Ovest bresciano. Il progetto si propone l’obiettivo di sostenere i nuclei familiari a rischio di povertà, anche energetica, grazie al contributo di Fondazione Lgh, fondazione del gruppo A2A attiva in Lombardia, tra i fondatori della Fondazione Banco dell’energia. 'Energia in Franciacorta' rientra nel filone 'Energia in periferia', promosso da Banco dell’energia per supportare le famiglie in situazioni di vulnerabilità energetica, residenti nelle zone più periferiche delle città italiane e nei piccoli comuni. Uno strumento sempre più importante, se si guarda ai numeri del fenomeno in Italia che, secondo i dati Oipe - Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica 2023, interessa 2,36 milioni di famiglie, pari a circa il 9% del totale, un dato in rapida crescita. “Affrontare la povertà energetica significa riconoscere che l’accesso all’energia è una condizione essenziale per la dignità e l’autonomia delle persone. Come Fondazione Banco dell’energia lavoriamo per far sì che nessuno sia escluso, sostenendo le famiglie nei momenti di maggiore fragilità. La collaborazione con i nostri partner ci permette di trasformare questo impegno in risultati concreti, offrendo ai territori strumenti capaci di generare valore sociale nel lungo periodo”, spiega Silvia Pedrotti, Responsabile Fondazione Banco dell’energia. Banco dell’energia condivide con Cogeme l’obiettivo di sostenere persone e famiglie appartenenti a fasce sociali deboli attraverso iniziative solidali di tipo economico, attività educative e realizzazione di modelli di intervento legati alla promozione e allo sviluppo di energie rinnovabili; Riuso 3 nasce con finalità sociali per favorire lo scambio di beni, servizi e attività tra le persone, creando un modello orientato alla solidarietà e alla condivisione, al non spreco e al riutilizzo di oggetti e risorse: da qui l’accordo per rispondere al bisogno di singoli e famiglie vulnerabili che vivono sul territorio della Franciacorta e dell’ovest bresciano, coinvolgendo anche i Servizi Sociali di 11 amministrazioni, tutte aderenti dal 2018 al progetto 'Banco del riuso' (Berlingo, Castegnato, Cazzago San Martino, Castrezzato, Cologne, Iseo, Lograto, Maclodio, Paderno Franciacorta, Passirano, Rovato) con l’obiettivo di consolidare un network territoriale già costituito e impegnato in attività solidali sul territorio. Oltre al pagamento diretto delle bollette, saranno organizzati eventi formativi rivolti agli operatori per fornire loro le competenze necessarie per informare e sensibilizzare le famiglie beneficiare sui temi dell’efficientamento e del risparmio energetico e a tal fine verranno create e coordinate le figure dei Ted - Tutor per l’Energia Domestica. “Siamo particolarmente fieri, come Fondazione Lgh e co-fondatori di Banco dell’energia, di poter sostenere un nuovo progetto volto a contrastare la povertà energetica nei territori in cui operiamo - afferma Giorgio Bontempi, presidente di Fondazione Lgh - La povertà energetica è una realtà che tocca molte famiglie, e il progetto ‘Energia in Franciacorta’ ne è una risposta concreta, in grado di offrire un sostegno immediato e allo stesso tempo proporre un percorso formativo che aiuti le persone a diventare protagoniste consapevoli delle proprie scelte energetiche. Non parliamo di semplice assistenza, ma di un accompagnamento strutturato che mira a rafforzare le competenze e la capacità di gestione, generando un impatto positivo e duraturo sulla qualità della vita”. “Siamo nati nel territorio e per il territorio da più di cinquant’anni e questa mission la traduciamo nel nostro agire quotidiano. Fare servizi di pubblica utilità significa avere uno sguardo che va oltre le dinamiche classiche del fare impresa: significa creare un impatto positivo per le nostre comunità, a maggior ragione se il nostro operato va ad aiutare le famiglie in condizione di 'fragilità sociale'. Per questo abbiamo raccolto con grande convinzione questa iniziativa integrando la dotazione economica prevista e veicolandola ai comuni legati ad uno dei nostri progetti più emblematici, ovvero il 'Banco del riuso', grazie al supporto della nostra Fondazione”, afferma Giacomo Fogliata, presidente Cogeme Spa. “Pochi mesi fa abbiamo presentato uno dei primi report di valutazione d’impatto e abbiamo dimostrato che restituiamo al territorio tre volte tanto, rispetto a quanto abbiamo in dotazione. ‘Energia in Franciacorta’ ci permette di rafforzare ulteriormente questi risultati e di integrare l’offerta socio ambientale già in essere grazie ai Banchi del riuso e l’Associazione Riuso 3”, dice Gabriele Archetti, presidente Fondazione Cogeme ets.