ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Quali sono i regali perfetti per Natale? Ogni scelta dipende, inevitabilmente, dalla persona che si ha di fronte, diversa per necessità e gusti, ma ci sono alcuni regali che è meglio non fare. A dirlo è la scienza. Una ricerca, pubblicata sul Journal of Retailing, ha stilato una vera e propria lista di presenti che potrebbero essere percepiti in maniera negativa da chi li riceve, e quindi è meglio evitare, a meno che non si tratti un esplicito desiderio natalizio. Ma quali sono questi regali? I due studiosi firmatari della ricerca, Linnéa Chapman, professoressa associata alla Florida International University e Farnoush Reshadi, che lavora al Worcester Polytechnic Institute, hanno delineato un vero e proprio campo di regali da evitare. Meglio non comprare tutti quegli articoli che si rifanno alla maxi area del "miglioramento personale", specialmente in riferimento alle capacità comunicative e all'aspetto fisico. Cinque esperimenti, si legge nella ricerca, condotti con oltre 1300 partecipanti hanno indagato il modo in cui i destinatari rispondono a questo tipo di regali. Quelli che ricevono presenti per il miglioramento personale hanno commenti e reazioni più negative rispetto a chi non li riceve. L'effetto è spiegato nel dolore che hanno quando gli viene 'mostrato' un aspetto che devono migliorare. Ma andando sul pratico, ecco una piccola lista di regali da evitare: abbonamenti in palestra, té o alimenti dimagranti o che possano richiamare alla dieta oppure tappetini per fare yoga. Richiami alla forma fisica possono essere considerati anche, ad esempio, smartwatch che contano passi e calorie bruciate. Mentre sempre nell'ambito del "miglioramento personale" si trovano prodotti come trattamenti per la pelle o corsi per lo sviluppo personale.
(Adnkronos) - Si rinnova dal 6 al 14 dicembre a Fieramilano Rho l'appuntamento più atteso dell'Avvento meneghino: è Artigiano in Fiera, la più grande manifestazione al mondo dedicata agli artigiani e alle micro e piccole imprese, che quest'anno taglia il traguardo della trentesima edizione, confermandosi la destinazione ideale per fare il pieno di regali di Natale originali e di qualità. Lo si legge in una nota. L'esperienza si completa con i sapori da tutta Italia e dal mondo, grazie a un’incredibile varietà di prodotti gastronomici, stand culinari, ristoranti e aree ristoro. Quest’anno la manifestazione chiama a raccolta nei nove padiglioni di Fieramilano Rho (uno in più rispetto all’anno scorso) circa 2.800 artigiani provenienti da circa 90 Paesi dei cinque continenti e da tutte le regioni d’Italia: un vero e proprio "giro del mondo" in soli nove giorni tra la bellezza e la bontà delle arti e dei mestieri del globo. La più grande vetrina mondiale dedicata al saper fare artigiano offre una vasta gamma di prodotti unici e fatti a mano, originali per definizione. Ogni prodotto è un pezzo di storia artigiana, perfetto per fare (o farsi) un regalo speciale da mettere sotto l'albero. Dall’abbigliamento al design, dall’arredo agli accessori, dai gioielli ai prodotti per la salute, il benessere e il tempo libero, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Curiosando tra gli stand degli artigiani si scopre un mosaico di manufatti unici. Si va dai gioielli spagnoli ispirati a Gaudì ai saponi equo-solidali, frutto del lavoro delle artigiane del Burkina Faso, fino alle candele e ai bouquet in cera di soia che arrivano dal Veneto o alle uniche candele piatte al mondo in arrivo dalla Lituania e decorate come tele artistiche. Senza dimenticare i tanti prodotti sostenibili come le marmellate e composte sarde, inno all’imperfezione della bontà e della lotta allo spreco, i prodotti di cosmesi naturale e botanica e quelli riciclati. Non mancano i tanti prodotti dell'ingegno italiano come la Turbo Moka, invenzione di un ingegnere lombardo che, come suggerisce il nome, mette il turbo al caffè. La selezione prosegue con gli eleganti abiti e tessuti giordani, creati da un gruppo di artigiane di Amman, gli infusi e i tè locali del Togo, dai sapori davvero unici, le borse ricamate con fili di seta dall’Armenia, le splendide ceramiche della Cabilia, solo per citare alcune delle novità in mostra quest’anno ad Artigiano in Fiera. Per chi non sa resistere agli acquisti, è possibile usufruire del centro servizi Kipoint di Poste Italiane attivo in fiera, per farsi recapitare comodamente a casa la merce con tariffe che variano in base a pesi e ingombri. Artigiano in Fiera è anche l’occasione per viaggiare tra i tanti sapori e cucine dell’Italia e del mondo in un’incredibile varietà di specialità da assaggiare e comprare tra gli stand e da gustare nei 30 ristoranti e nei 20 Luoghi del Gusto che raccontano le diverse identità gastronomiche. Tra le novità tutte da provare di quest’anno ci sono i ristoranti calabrese, sardo e indiano, oltre al nuovo Luogo del Gusto caraibico con ropa vieja e chips al platano. Nei giorni della fiera sarà possibile assaggiare le specialità da nord a sud dello Stivale, passando canederli altoatesini e la pasta alla norma tipica della Sicilia, ma anche agnolotti piemontesi o pizza napoletana. Tra i ristoranti italiani si potrà scegliere - solo per citarne alcuni - tra le specialità di Piemonte, Alto Adige, Valtellina, Toscana, Umbria, Abruzzo e ancora Veneto, Puglia, Liguria e Lazio. Altrettanto ampia è l’offerta internazionale, ben rappresentata – tra gli altri paesi – da Argentina, Grecia, Messico, Spagna, Germania, Austra, Irlanda e Stati Uniti ma anche Africa, Sri Lanka e Giappone. Accanto ai grandi classici della tradizione italiana, sarà quindi possibile avventurarsi tra tante specialità internazionali, come i tacos messicani, la paella spagnola, il ramen giapponese, il chana masala indiano e molte altre sorprese. L’ingresso ad Artigiano in Fieraè gratuito: i nuovi visitatori possono ottenere il proprio pass sul sito artigianoinfiera.it in pochi e semplici click: basta inserire la propria email nella sezione 'Ottieni il tuo pass gratuito' per ricevere il QR code da salvare sul cellulare e mostrare all'ingresso. Chi è già iscritto alla community, ha visitato le scorse edizioni o è cliente della piattaforma digitale, invece, ha già ricevuto il biglietto d’accesso direttamente via email. I principali mezzi di trasporto per raggiungere la manifestazione restano la linea M1 della metropolitana (fermata Rho Fiera), le linee regionali e del passante ferroviario Trenord e l'Alta Velocità con Italo. La disponibilità totale di parcheggi sarà di oltre 10.000 posti auto. Artigiano in Fiera vanta tra le media partnership quella di Rai Italia e Tgr, che hanno espresso il proprio sostegno riconoscendo il valore sociale e culturale dell’evento.
(Adnkronos) - “Dal punto di vista economico abbiamo distribuito valore sul territorio direttamente, agendo verso gli enti locali, le pubbliche amministrazioni e quindi i territori per la promozione della raccolta differenziata, con oltre 780 milioni di euro in un solo anno; 20 milioni di euro sono stati poi destinati come valore distribuito alle piattaforme che si occupano di ritirare, riparare e rigenerare gli imballaggi commerciali industriali e altri 520 milioni di euro sono stati destinati a sostegno delle attività di riciclo e recupero dei materiali di imballaggio”. Così Simona Fontana, direttore generale Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, intervenendo, oggi a Milano, all’evento ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’, organizzato dal Consorzio in collaborazione con il Corriere della Sera, nella sede della Borsa di Milano. Sono numeri importanti quelli illustrati da Fontana che si sommano a quelli generati dall’effetto “indiretto e indotto sull'economia italiana - aggiunge - Stiamo parlando di oltre 3,8 miliardi di euro in un solo anno, pari a 2 miliardi di Pil generato”. Cifre che raccontano di un “indotto e di una filiera industriale che oggi occupa circa 25mila addetti”, ricorda. Risultati raggiunti grazie al sistema italiano di gestione degli imballaggi che si basa “su un approccio di sistema collaborativo tra Conai e i consorzi di filiera, tra le filiere del riciclo e le imprese, ma soprattutto con le istituzioni nazionali e locali - approfondisce il direttore generale del Consorzio - Una collaborazione che ha portato, nel 2024, al riciclo di oltre il 76,7% degli imballaggi che usiamo nelle nostre case e nelle nostre aziende”. Fontana si sofferma poi sulle principali criticità che rischiano di rallentare l'evoluzione del modello italiano per l'economia circolare: “Siamo oggi in una fase di transizione competitiva, dove la transizione ecologica deve ancora di più rafforzare il suo legame con una sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale ed economica per le imprese - spiega - Da questo punto di vista diventa importante andare verso regole sempre più chiare e orientate ai risultati. Nel settore degli imballaggi si è lavorato tanto su riduzione, riutilizzo, riciclo. Oggi è il momento di lavorare ancora di più di quanto non sia stato fatto fino ad oggi sul tema del riciclato, sostituendo i materiali vergini con materiali da riciclo - raccomanda Fontana - Un passaggio utile a prevenire fenomeni di scambi commerciali non equi, dove la competizione e il costo al ribasso rischiano di mettere a repentaglio il grande lavoro che la manifattura italiana e le filiere del riciclo hanno saputo generare in questi 27 anni di attività”.