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(Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024. Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo. Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto. Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
(Adnkronos) - In un periodo in cui l’Italia registra alcuni dei peggiori indicatori europei per la partecipazione femminile al lavoro - con un calo drastico nel Global gender gap report 2024, che ha visto il Belpaese scivolare al 87° posto, e in settori strategici come le Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) dove meno del 30% dei professionisti sono donne - è evidente come il divario di genere rappresenti un freno all’innovazione e alla competitività delle imprese italiane. In questo contesto, il progetto Dea-Digitale, equità e azioni, promosso da Fondirigenti e coordinato da Fondazione Piemonte Innova e Università di Torino, supportato da Federmanager Torino e Unione Industriali Torino, si è posto l’obiettivo di contrastare questa situazione con strumenti concreti e mirati, da offrire ai dirigenti italiani chiamati a governare queste tematiche. Avviato a settembre 2024, il progetto ha visto il coinvolgimento di 20 imprese piemontesi per oltre 30 manager e dirigenti impegnati in un percorso di ricerca, co-design e validazione delle strategie e delle azioni individuate. Il risultato è duplice: da un lato, la Deaction map, una raccolta di strategie e buone pratiche manageriali che spaziano dall’onboarding alla selezione, dal mentoring allo sviluppo delle competenze, volte a rendere i processi aziendali più inclusivi; dall’altro, la Dea talent guide, che definisce le competenze ibride indispensabili per una leadership innovativa e paritaria, capace di rispondere alle sfide del mercato globale. Inoltre, il progetto ha coinvolto attivamente il mondo della scuola per preparare i futuri profili professionali delle micro e piccole imprese e per recepire anche l’opinione dei giovani e delle giovani: tre scuole superiori hanno già partecipato a quattro incontri (e ne seguiranno altri), contribuendo a individuare azioni e competenze per ridurre il divario di genere in azienda e a portare un punto di vista fresco e creativo. L'evento finale, intitolato 'Ideazioni per il futuro: strategie e competenze per la parità di genere', tenutosi giovedì 13 marzo a Torino, è stata l’occasione per presentare questi strumenti pratici e stimolare un dibattito costruttivo sul tema della parità di genere nel contesto aziendale e in particolare nelle carriere Stem. Il direttore generale di Fondirigenti, Massimo Sabatini, ha dichiarato: “Con questo progetto Fondirigenti contribuisce ad aggiungere un nuovo tassello alla costruzione di una moderna cultura manageriale, favorendo l’individuazione di competenze e strumenti per affrontare una questione sempre più decisiva per il futuro delle pmi, quella della presenza femminile in posizioni caratterizzate da competenze Stem. E' una criticità che ha radici profonde, e che i manager devono saper fronteggiare in tutte le sue declinazioni in modi innovativi e con strumenti flessibili ed efficaci: per farlo devono essere sempre più competenti e motivati, e la formazione manageriale può essere la leva capace di attivare questo potenziale”. Laura Morgagni, direttrice di Fondazione Piemonte Innova, ha aggiunto: "Il progetto Dea evidenzia come un approccio inclusivo rappresenti non solo un valore etico, ma anche una leva strategica per la competitività, anche e soprattutto nel settore tecnologico. La diversità di genere è un motore fondamentale per l'innovazione: in settori come il digitale, la cybersicurezza, l’intelligenza artificiale diventa imprescindibile una presenza paritaria delle donne nei luoghi di potere e nella governance, per evitare soluzioni che non rispondano ai reali bisogni della società e che rischiano di perpetuare discriminazioni e criticità. Gli strumenti che oggi abbiamo presentato offrono a manager e dirigenti una base solida per agire concretamente in maniera più equa e costruire una cultura aziendale inclusiva, pronta ad affrontare le sfide future". La conclusione del progetto Dea rappresenta solo l'inizio di un percorso più ampio per diffondere una cultura aziendale sempre più inclusiva e sostenibile. Gli strumenti sviluppati saranno messi a disposizione a livello nazionale per tutti gli associati di Fondirigenti, mentre le attività di confronto e formazione sul tema della parità di genere con le scuole continueranno, rafforzando l'impegno verso le nuove generazioni. Anche le imprese partecipanti continueranno ad implementare le strategie e le pratiche sviluppate, contribuendo a consolidare i risultati ottenuti e a promuovere un ecosistema in cui l'innovazione e la sostenibilità si integrino in maniera sempre più efficace. La Dea talent guide, frutto di un intenso lavoro partecipativo, delinea le competenze innovative e ibride essenziali per garantire la competitività in un mercato in rapida evoluzione. La guida va oltre le sole competenze tecniche, includendo soft skills come comunicazione interpersonale, leadership, gestione dei conflitti e problem-solving, unitamente a competenze umanistiche, digitali e operative. In questo modo, sono stati definiti nuovi profili aziendali – dal facilitatore, figura strategica in grado di connettere team interdisciplinari, al sustainability manager fino ai ruoli operativi come lean analytics e change manager – capaci di integrare aspetti umani, tecnologici e operativi per guidare la trasformazione aziendale. La Deaction map è una mappa visuale e operativa per i manager e dirigenti e raccoglie una serie di strategie e buone pratiche per rendere i processi aziendali più inclusivi. Sviluppato attraverso tavoli di confronto con le imprese, prevede interventi strutturali – quali l’anonimizzazione dei processi di recruiting e la revisione delle procedure di selezione – unitamente a iniziative culturali, come programmi di mentoring, percorsi di sensibilizzazione ai bias di genere e la promozione della leadership femminile. La Deaction map rappresenta, inoltre, un framework replicabile per il cambiamento, capace di fungere da guida per le pmi nella transizione verso modelli di business orientati all’inclusività, garantendo così anche un vantaggio competitivo in un mercato sempre più globalizzato.
(Adnkronos) - Pirelli e UM Technologies, azienda attiva nel settore della mobilità sostenibile e proprietaria del brand commerciale Unicorn Mobility, uniscono le forze per inaugurare una nuova fase di Cycl-e Around, il progetto di Corporate eBike Sharing lanciato da Pirelli nel 2021. Da tale collaborazione nascerà un servizio, offerto da Umt, ancora più ampio sia geograficamente sia a livello di offerta (che includerà veicoli connessi, dalle e-bike alle microcar) per soddisfare le esigenze di aziende, strutture ricettive, complessi residenziali e studentati e per rispondere alla crescente domanda di soluzioni legate alla mobilità green. Pirelli metterà a disposizione di Umt la forza del proprio brand e la conoscenza degli oltre 160 mercati dove attualmente opera a livello globale, mentre Umt, avendo acquisito le attività di Cycl-e Around, sfrutterà la propria competenza nel campo della new mobility e la propria rete di partner internazionali per offrire un servizio ancora più efficiente e capillare. “Questa collaborazione rappresenta un ulteriore passo verso forme di mobilità alternative ai mezzi tradizionali. Grazie alla sinergia tra la forza del nostro brand, conosciuto in tutto il mondo, e la specializzazione di Umt nella mobilità elettrica leggera, gli utenti avranno a disposizione un servizio avanzato e accessibile, promuovendo contemporaneamente sensibilità ambientale e vita attiva.” – ha dichiarato Giovanni Tronchetti Provera, Executive Vice President Sustainability, New Mobility and Motorsport Pirelli. I Co-founder di UM Technologies BV hanno aggiunto: “Questa collaborazione ci consente di ampliare ulteriormente la nostra presenza sul mercato business, forti del successo ottenuto nel mondo dell’Hospitality, e di rafforzare il nostro impegno nella decarbonizzazione delle aziende e delle comunità private. Il nostro obiettivo è rendere la mobilità sostenibile la norma nelle micro comunità, offrendo soluzioni all’avanguardia che combinano tecnologia, efficienza e sostenibilità”. Pirelli metterà a disposizione di Umt la forza del proprio brand e la conoscenza degli oltre 160 mercati dove attualmente opera a livello globale, mentre Umt, avendo acquisito le attività di Cycl-e Around, sfrutterà la propria competenza nel campo della new mobility e la propria rete di partner internazionali per offrire un servizio ancora più efficiente e capillare.