ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il 2026 si annuncia come un anno fitto di ricorrenze e anniversari che attraversano storia, cultura e memoria collettiva. Dai grandi nomi della letteratura e della musica agli eventi politici e civili che hanno segnato il Novecento e la storia contemporanea, il calendario dei dodici mesi del nuovo anno offre numerose occasioni per ricordare personaggi e avvenimenti che continuano a influenzare il presente. Il primo anniversario cade il 10 gennaio, quando ricorrono i dieci anni dalla morte di David Bowie, icona assoluta del glam rock e della cultura pop mondiale. Pochi giorni dopo, il 12 gennaio, si ricordano i cinquant'anni dalla scomparsa di Agatha Christie, regina del romanzo giallo, ma anche i 150 anni dalla nascita di Jack London. Nello stesso giorno cade un'altra ricorrenza letteraria di rilievo: il centenario della pubblicazione di "Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello". Il 14 gennaio sono 50 anni dal primo numero di "la Repubblica", il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, che rappresentò una novità nel formato tabloid e nell'impostazione editoriale, dichiaratamente progressista. Il 15 gennaio segna invece i 25 anni dalla fondazione di Wikipedia, l'enciclopedia libera che ha rivoluzionato l'accesso al sapere. Il mese si chiude con un doppio anniversario musicale: il 27 gennaio ricorrono i 125 anni dalla morte di Giuseppe Verdi e i 270 anni dalla nascita di Wolfgang Amadeus Mozart. A febbraio l'attenzione si sposta sull'arte e sulla narrativa fantastica. Il 19 febbraio ricorrono i 150 anni dalla nascita dello scultore Constantin Brâncuși, pioniere del modernismo, mentre il 20 febbraio segna i 100 anni dalla nascita di Richard Matheson, autore che ha influenzato profondamente cinema e televisione. Il 10 febbraio cade inoltre il quarantesimo anniversario dell'inizio del maxiprocesso di Palermo, una delle pagine più importanti della storia giudiziaria italiana. Il 5 marzo si celebrano i 150 anni dalla nascita del "Corriere della Sera", fondato nel 1876. Il 24 marzo ricorrono invece i 100 anni dalla nascita di Dario Fo, drammaturgo, attore e regista, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997 e figura centrale del teatro politico italiano. Il 21 aprile segna i dieci anni dalla morte di Prince, artista visionario che ha lasciato un’impronta indelebile nella musica pop e funk. Il 21 sono anche i settant'anni dal primo numero di "Il Giorno", il quotidiano milanese nato per iniziativa dell'allora presidente dell'Eni Enrico Mattei. Il 26 aprile ricorrono inoltre i 40 anni dal disastro nucleare di Chernobyl, l'incidente più grave nella storia dell'energia atomica. Il 26 maggio è una data chiave per la musica del Novecento: ricorrono i 100 anni dalla nascita di Miles Davis, trombettista e compositore che ha rivoluzionato il jazz. Il mese ricorda anche i 65 anni dalla fondazione del Wwf, datata 29 aprile 1961. Il 1° giugno si celebrano i 100 anni dalla nascita di Marilyn Monroe, icona del cinema e della cultura pop. Il 2 giugno l'Italia festeggia gli 80 anni dalla nascita della Repubblica, nata dal referendum istituzionale del 1946. Il 10 giugno cadono i 100 anni dalla morte di Antoni Gaudí e il 19 giugno i 100 anni dalla nascita di Giangiacomo Feltrinelli, editore e intellettuale tra i più influenti del secondo Novecento italiano. Il 4 luglio è una data simbolica per gli Stati Uniti: nel 2026 ricorrono i 250 anni della Dichiarazione d'Indipendenza e, nello stesso giorno, i 200 anni dalla morte di Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori della nazione. Il 25 luglio si ricordano i 40 anni dalla morte del regista Vincente Minnelli. Il 1° agosto ricorrono i 90 anni dalla nascita di Yves Saint Laurent, stilista che ha cambiato il modo di vestire delle donne. L'11 agosto segna i 70 anni dalla morte dell'artista Jackson Pollock, mentre il 19 agosto si ricordano i 90 anni dalla morte del poeta Federico García Lorca. Il 5 settembre cadono gli 80 anni dalla nascita di Freddie Mercury, voce dei Queen e uno dei frontman più carismatici della storia del rock. L'11 settembre ricorrono invece i 25 anni dagli attentati del 2001, che hanno segnato profondamente la storia contemporanea. Il 15 settembre si ricordano i 20 anni dalla morte di Oriana Fallaci, giornalista e scrittrice. Il 3 ottobre è una delle ricorrenze più solenni dell’anno: gli 800 anni dalla morte di San Francesco d'Assisi, figura universale di spiritualità e dialogo. Il 15 ottobre segna i 100 anni dalla nascita di Ed McBain, innovatore del romanzo poliziesco. Il 31 ottobre sono 100 anni dall'attentato a Benito Mussolini da parte di Anteo Zamboni. In seguito a quell'evento il regime fascista si consolidò attraverso le Leggi Fascistissime, che abolirono i partiti d'opposizione, soppressero la libertà di stampa (con la chiusura di giornali come "L'Unità"), istituirono il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato e reintrodussero la pena di morte, trasformando il Paese in una dittatura totalitaria. Il 7 novembre ricorrono i dieci anni dalla morte di Leonard Cohen, cantautore e poeta canadese. Il 21 novembre si celebrano i 150 anni dalla nascita di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo, mentre il 24 novembre cadono i 200 anni dalla nascita di Carlo Collodi, autore di Pinocchio. L'11 novembre segna inoltre i 100 anni della Route 66. Il 5 dicembre ricorrono i 100 anni dalla morte del pittore Claude Monet, maestro dell'Impressionismo. Il 10 dicembre si ricordano i 90 anni dalla morte di Luigi Pirandello e i 100 anni dal conferimento del Premio Nobel per la Letteratura a Grazia Deledda. Il 25 dicembre cadono i dieci anni dalla morte di George Michael, mentre il 22 dicembre i 150 anni dalla nascita di Filippo Tommaso Marinetti. Il mese si chiude il 29 dicembre con i 100 anni dalla morte di Rainer Maria Rilke. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - EY-Parthenon rinnova il sostegno al 'Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year', iniziativa di AIfi che dal 2004 valorizza il ruolo del Private Equity e del Venture Capital nella crescita delle imprese italiane. Il premio riconosce le eccellenze che guidano l’evoluzione del settore, promuovendo competitività e innovazione. Il private equity si conferma leva strategica per l’innovazione e la competitività del tessuto produttivo e imprenditoriale. Non solo un semplice strumento finanziario, ma un acceleratore della competitività e dell’internazionalizzazione delle imprese. Lo dimostra la XXII edizione del 'Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year', organizzato da Aifi con il supporto di EY-Parthenon, che dal 2004 celebra le operazioni di successo nel settore. Il 18 dicembre, a Milano, sono state premiate 19 realtà finaliste, selezionate da una giuria composta da esperti industriali, finanziari e accademici. Le aziende, attive in settori che spaziano dall’alimentare al farmaceutico, condividono una forte vocazione alla crescita: circa la metà ha compiuto il salto da player regionale a protagonista nazionale o internazionale, confermando il ruolo del private equity come acceleratore di sviluppo e innovazione. Il Premio Demattè fotografa anche le nuove tendenze: attenzione crescente alle Pmi innovative e alle imprese tra 20 e 50 milioni di fatturato, oltre a un interesse in espansione verso Centro e Sud Italia, territori ricchi di storie imprenditoriali ad alto potenziale. Marco Ginnasi, Private Equity Leader EY-Parthenon, Italia, commenta: “Le operazioni premiate dal Dematté dimostrano come il private equity sia in grado di trasformare imprese locali in player nazionali e internazionali. Nel 2025 il 45% dei player è rappresentato da fondi e il 48% delle operazioni è avvenuto tramite portfolio companies: partnership solide e investimenti mirati hanno accelerato crescita, innovazione e passaggi generazionali". “Per gli operatori di private capital, il premio Dematté rappresenta molto più di un indicatore di performance: è la conferma di un approccio che mette al centro la costruzione di valore reale e duraturo. Non si premia solo il successo finanziario, ma la capacità di trasformare le aziende, rafforzarne la cultura, accelerarne l’apertura verso nuovi mercati e nuove competenze. Questo riconoscimento racconta l’evoluzione di un settore in cui gli investitori non sono più semplici fornitori di capitale, ma catalizzatori di crescita, innovazione e visione imprenditoriale”, afferma Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI. Secondo l’EY-Parthenon Bulletin, nel 2025 i fondi di private equity e infrastrutturali hanno partecipato a 615 operazioni su target italiane, per un valore complessivo di 23,5 miliardi di euro. Non solo capitale: i fondi portano competenze strategiche, digitalizzazione e sostenibilità, trasformando il private equity in una partnership di lungo periodo. “Il private equity è oggi una leva fondamentale per la competitività del sistema produttivo che, oltre a fornire risorse finanziarie, porta competenze e capacità di accelerare processi di trasformazione che altrimenti richiederebbero anni. È un catalizzatore di crescita per l’economia reale”, dichiara Umberto Nobile, Private Equity Leader EY Italia. Leggi l’articolo completo.
(Adnkronos) - Più caldo e, insieme, una riduzione media delle precipitazioni entro la fine del secolo in tutto il bacino del Mediterraneo e in Italia dove questi cambiamenti saranno accompagnati da un marcato incremento della frequenza degli eventi estremi con temporali intensi e alluvioni improvvise soprattutto durante la stagione autunnale sulle Alpi. È quanto emerge da uno studio Enea. “Abbiamo utilizzato proiezioni climatiche regionali ad altissima risoluzione (fino a 5 km) che, come una lente di ingrandimento, ci hanno permesso di conoscere con estrema precisione gli impatti attesi al 2100, soprattutto in relazione agli eventi estremi e ai fenomeni locali - spiega la coordinatrice dello studio Maria Vittoria Struglia, ricercatrice del Laboratorio Enea Modelli e servizi climatici - Le proiezioni climatiche regionali sono uno strumento estremamente utile per stimare in modo più affidabile gli impatti del cambiamento climatico su scala locale. Consentono inoltre di progettare strategie di adattamento mirate, che tengano conto delle specificità territoriali e stagionali”. Il team Enea ha realizzato simulazioni sia per il clima passato (1980-2014), utili a quantificare le variazioni già in atto, sia per il clima futuro (2015-2100), utilizzando tre scenari socioeconomici e climatici di riferimento. Gli scenari spaziano da quelli in cui vengono attuate politiche di sostenibilità ambientale a quelli in cui le politiche di decarbonizzazione non sono centrali nei modelli di sviluppo. Sulla base di queste proiezioni, sono stati stimati gli effetti del cambiamento climatico sulla temperatura superficiale e sulle precipitazioni in Italia. Secondo lo studio, nelle aree montuose si prevede un aumento delle temperature estive con punte fino a +4,5 °C e fino a +3,5 °C in autunno nello scenario a più elevato impatto. Si tratta di un riscaldamento significativo che, in queste zone, non è riprodotto dai modelli globali a bassa risoluzione. Sul fronte delle precipitazioni il clima tenderà a diventare generalmente più secco in tutte le stagioni, in particolare durante l’estate. Tuttavia, nei due scenari più critici, ci si attende un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi soprattutto sull’Italia settentrionale e, in particolare, nelle zone alpine e subalpine. Entrando nel dettaglio delle elaborazioni Enea, alla fine del secolo (2071-2100), in inverno si potrebbe verificare un aumento dell’intensità delle precipitazioni soprattutto nelle Alpi occidentali, a differenza delle Alpi orientali dove si registra una lieve diminuzione; mentre nell’Italia meridionale l’intensità diminuirà, con un calo particolarmente marcato sui rilievi principali della Sicilia. In primavera il quadro è simile a quello invernale, ma con un aumento più diffuso dell’intensità sull’intero arco alpino. In estate viene rilevata una diminuzione generalizzata dell’intensità delle precipitazioni estreme, soprattutto lungo le coste tirreniche. In autunno, nello scenario più severo, infine, si registra un aumento significativo dell’intensità delle piogge estreme su gran parte del territorio italiano, con incrementi più marcati nelle aree in cui gli impatti climatici previsti risultano già più intensi (Nord Italia). La simulazione regionale ad alta risoluzione mostra un cambiamento delle precipitazioni diverso - e in alcune aree persino opposto - rispetto a quanto previsto dal modello globale a bassa risoluzione. “Negli ultimi anni, lo sviluppo di tecnologie sempre più potenti ha reso possibile proiezioni climatiche regionali molto più dettagliate che hanno permesso di valutare gli impatti locali del cambiamento climatico e dei rischi connessi al clima, nonché supportare politiche di adattamento e mitigazione. Questo rappresenta un progresso significativo per la regione mediterranea, un hotspot climatico caratterizzato da una morfologia fortemente eterogenea (un bacino semi-chiuso circondato da rilievi montuosi alti e complessi), che richiede analisi ad alta risoluzione. La regione è infatti particolarmente vulnerabile agli impatti di fenomeni meteorologici estremi su scala locale, che possono influenzare in modo significativo il benessere e l’economia delle comunità locali”, conclude Struglia.