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(Adnkronos) - "La nostra visione è quella di utilizzare il business, di avere una nuova visione del business, business of tomorrow, il business del futuro, non orientato esclusivamente al fatturato, alla generazione del profitto, ma andare a migliorare quella che è la situazione sociale attuale e anche quella di interagire, integrare l'intelligenza artificiale, la tecnologia all'interno dei processi di business aziendali, ma anche all'interno di quelli che sono i processi di strutturazione dei nuovi sistemi sociali". Così Cosmano Lombardo, founder e ceo di Search On Media Group e ideatore del WMF - We Make Future, all'apertura della tre giorni alla fiera di Bologna. "Affinché questa visione possa realizzarsi, quindi migliorare la società e costruire un futuro diverso, è opportuno che venga visto il mondo come se fosse uno solo, che è quello che effettivamente accade. Una situazione geopolitica abbastanza complessa, tensioni lato AI e non solo, diciamo che ogni singolo individuo deve poter provare a fare la differenza. Questa nostra visione è il lavoro che facciamo quotidianamente, raggruppando anche delegazioni da tutti i paesi del mondo che si trovano in questa tre giorni esattamente con questo tipo di obiettivo", ha concluso.
(Adnkronos) - Focus dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) sul concordato preventivo biennale (cpb), in attesa dell’imminente approvazione definitiva da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo contenete importanti modifiche all’istituto concordatario, tra cui quelle indicate dalle commissioni Finanze di Camera e Senato. Alle predette commissioni l’Int aveva inviato una memoria che, in tema di cpb, sottolineava, tra le altre osservazioni, come il solo ricevimento dell’avviso di irregolarità non dovesse costituire motivo di fuoriuscita, ferma restando la definizione da parte del contribuente entro i termini normativi, questa riflessione è stata fatta propria dalle Commissioni parlamentari e poi inserita nel D.Lgs. di modifica. L’Int, preso con soddisfazione atto di ciò, ha voluto anticipare i tempi e ha promosso un importante webinar proprio sulle novità del cpb 2025-2026 nonché sull’importanza degli Isa per il nuovo istituto fiscale e l’incidenza del cpb 2024 sulle dichiarazione dei redditi. Un evento on line dal taglio operativo che raggiungerà tutti i tributaristi e le tributariste dell’Int e che vedrà la partecipazione dell’Agenzia delle Entrate, nella persona di Enrico Polella, responsabile dell'Ufficio gestione indicatori sintetici di affidabilità dell'Agenzia delle entrate. Per l’Int interverranno il presidente Riccardo Alemanno e il consigliere Salvatore Cuomo, che con il vice presidente Giuseppe Zambon, sono stati i firmatari della memoria presentata alle Commissioni parlamentari. Il webinar dal titolo 'Novità del concordato preventivo biennale 2025/2026 - L'importanza degli Isa nel Cpb - Il modello dichiarazione redditi 2025 e il cpb 2024', si terrà domani, giovedì 5 giugno 2025 dalle 15.30 alle 17.00, sulla piattaforma digitale dell’Int, la partecipazione è gratuita ma riservata agli iscritti all’Istituto nazionale tributaristi. “Abbiamo avuto sollecitazioni da parte degli iscritti circa la necessità di approfondimenti sul cpb 2025-2026 e sulle prime dichiarazioni dei redditi che devono tener conto del cpb 2024, è pertanto importante la partecipazione dell’Agenzia delle Entrate che costituisce un valore aggiunto per l’evento formativo, ringrazio quindi il direttore Vicenzo Carbone per aver accolto, già dal nostro incontro del marzo scorso, la proposta di eventi di studio congiunti. L’aggiornamento professionale, al di là dell’obbligatorietà, è per noi estremamente importante e in ambito tributario è essenziale per poter fornire agli assistiti una consulenza di qualità, poiché le norme sono continuamente sottoposte a modifiche e quelle intervenute sul concordato preventivo biennale, ancorché necessarie, ne sono l’ennesima conferma”, ha dichiarato il presidente Alemanno.
(Adnkronos) - In occasione della XIII Edizione del Festival dell’Energia di Lecce, in programma fino al 31 maggio il vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto ha rimarcato nel corso del suo intervento l’augurio che il Festival dell’Energia diventi un luogo di dibattito, discussione e proposte di cui l’energia ne sia il tema centrale. “Il ruolo dell’Europa nel contesto mondiale deve essere centrale, da protagonista. Il tema evidenziato dai rapporti Draghi e Letta, rispetto al potenziamento del mercato unico, è centrale - ha affermato Fitto - La capacità di affrontare le grandi questioni geopolitiche deve essere vista in ottica prospettica, evitando che le grandi questioni sul futuro dell’Europa possano essere affrontate di volta in volta. Ritengo che il tema centrale che racchiude tutte le questioni sia la difesa come sicurezza. L’immediatezza degli scenari di guerra è un tema che tutti vivono in modo drammatico, ma il punto centrale è capire come l’Europa possa investire sulla difesa come strumento di sicurezza per individuare le modalità di crescita, di sviluppo e del suo protagonismo". "Occorre anche considerare la questione dell’autonomia strategica, ossia di come l’Europa possa essere in grado di avere al suo interno una capacità di autonomia rispetto a questioni fondamentali. Non si possono costruire soluzioni se si ragiona solo sull’oggi, ma è necessario trovare le giuste modalità per una programmazione adeguata capace di dare una prospettiva per il futuro - ha detto - In questo approccio, la memoria deve essere un punto di riferimento. Con la guerra Russo-Ucraina abbiamo scoperto una cosa che sapevamo tutti: la dipendenza energetica dalla Russia, ed è iniziata una stagione di recupero di questo ritardo che ha visto l’Europa adeguarsi attraverso una strategia diversa". "L’Unione Europea deve mettere in campo azioni, non per rispondere a urgenze, ma per trovare una programmazione adeguata capace di offrire una prospettiva per il futuro. Gli obiettivi da raggiungere sono molteplici: dalla riduzione delle emissioni all’integrazione delle fonti energetiche, alla riduzione dei combustibili fossili. Occorre adeguare le politiche europee, da una parte per essere più autonomi dal punto di vista energetico, e in secondo luogo mettere in campo un’azione mirata per ridurre le emissioni senza perdere di vista la valutazione dei costi, che rimane un aspetto centrale”, ha concluso il vicepresidente della Commissione Europea.