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(Adnkronos) - "Dopo il no di Jannik Sinner alla Coppa Davis, il Codacons chiede il ritiro di tutti i riconoscimenti ufficiali e delle onorificenze assegnate al tennista". Si apre così il perentorio comunicato con cui il Codacons prende posizione nel caso alimentato attorno a Jannik Sinner. Il numero 2 del mondo ha annunciato che non giocherà le Final Eight di Coppa Davis per gestire meglio la preparazione in vista della prossima stagione. La decisione, non anomala per i big del tennis considerato il calendario, in Italia ha scatenato polemiche che hanno coinvolto anche soggetti extra-tennis. "La scelta di Sinner di rinunciare a giocare la coppa Davis rappresenta uno schiaffo all’Italia, agli italiani e a milioni di tifosi appassionati di tennis – spiega l’associazione – E’ nel diritto di ogni sportivo decidere sulla propria carriera e anteporre altri interessi, anche economici, a quelli del Paese che rappresentano, ma una simile scelta deve essere portata avanti con coerenza", scrive il Codacons. "Non si può essere rappresentanti dell’Italia nel mondo quando c’è da ritirare riconoscimenti ufficiali, per poi fare scelte sportive che vanno nella direzione diametralmente opposta. Per tale motivo, e dopo la decisione di Sinner di non partecipare alla coppa Davis, chiediamo siano ritirate tutte le onorificenze e annullati i riconoscimenti istituzionali assegnati al tennista, dalla nomina ad “Ambasciatore della Diplomazia dello Sport” della Farnesina al Collare d’Oro al merito sportivo del Coni, fino alla cittadinanza onoraria del Comune di Torino", prosegue la nota. "Se Sinner dedicasse meno tempo a girare spot pubblicitari per qualsiasi prodotto, forse avrebbe modo di rappresentare meglio il proprio Paese sia nello sport sia fuori dallo sport", la chiusura.
(Adnkronos) - “La comunicazione evolve seguendo un ecosistema in continua mutazione. Per essere davvero efficaci è necessario comprendere il pubblico e conoscere gli strumenti più adatti per raggiungerlo. Come istituzione, stiamo lavorando da tempo in questa direzione, e iniziative come il Brand journalism festival ci aiutano ad avvicinarci a una realtà complessa e in costante cambiamento, per trasmettere in modo più incisivo i valori che vogliamo condividere con i cittadini.” Così Alessandra Marino, capo ufficio stampa Commissione Europea in Italia, in occasione della presentazione, presso la Camera dei Deputati, del Brand journalism festival 2025, in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma. Marino ha sottolineato inoltre l’importanza di rivolgersi alle nuove generazioni con linguaggi e canali adeguati: “Il pubblico è sempre più diversificato, e i giovani si informano principalmente tramite le nuove piattaforme digitali. Per questo la Commissione Europea è presente sui principali canali social e collabora con attori e partner terzi per veicolare in modo autentico i propri valori e obiettivi politici, avvicinandosi così alle nuove generazioni”.
(Adnkronos) - "L'Italia è un Paese che, secondo me, sta continuando a mantenere un'attenzione fortissima sui temi di sostenibilità, perché gli attori economici del nostro Paese si rendono conto che la sostenibilità aiuta a gestire il rischio climatico e i rischi fisici che ne derivano, perché è una tipologia di rischio che non è diversificabile, è un rischio sistemico: o lo si gestisce o ci si scontra e probabilmente si perde. Quindi l'Italia ha continuato a vedere una dinamica molto favorevole della finanza sostenibile, noi nella prima parte dell'anno come Ing in Italia abbiamo avuto una crescita del 95% anno su anno, semestre su semestre, degli strumenti di finanza sostenibile sul Paese". Così Andrea Diamanti, head of wholesale banking Ing Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ in corso oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. Diamanti ha sottolineato che "sicuramente il nostro team è stato molto bravo a produrre un più 95% ma significa anche che c'è una domanda di mercato particolarmente solida". "A livello globale abbiamo avuto un primo semestre dell'anno record come Ing perché abbiamo generato 68 miliardi di euro di finanza sostenibile per i nostri clienti, con un più 19% rispetto al semestre precedente e sicuramente è per ora un punto di massimo storico ma noi vogliamo continuare a crescere perché vediamo una domanda crescente", ha sottolineato. "Noi abbiamo un team che si occupa di transizione sostenibile per i nostri clienti a livello globale, abbiamo più di 60 professionisti dedicati a queste attività che fanno due cose sostanzialmente: aiutano i clienti nei piani di transizione sostenibile, quindi con servizi di consulenza, di advice e di monitoraggio dei progressi che si raggiungono nei piani di transizione sostenibile. Li aiutiamo - ha continuato - a disegnare dei business model che siano sostenibili e che siano presentabili alla comunità finanziaria sempre in maniera sostenibile", ha continuato. "Quest'anno -ha spiegato Diamanti- abbiamo lanciato un'ulteriore iniziativa, quella del Transition accelerator, abbiamo formato un team che era in parte già esistente ma lo abbiamo rifocalizzato, e aiuta le aziende nostre clienti ad accelerare la transizione in determinate tecnologie, quattro ambiti fondamentali: la transizione dei veicoli elettrici, tutto il settore delle tecnologie legate alla biodiversità, alla bio-based, natural-based, il clean tech e poi l'economia circolare". "Quindi noi che cosa facciamo? Aiutiamo -ha concluso- i nostri clienti a disegnare un percorso che gli consenta di scalare il più velocemente possibile le tecnologie che noi identifichiamo insieme a loro come quelle su cui puntare, in maniera tale da rimuovere le barriere potenziali, far affluire i capitali necessari per portare la tecnologia a un livello di scala efficiente che permetta poi un utilizzo a costi più bassi possibile e quindi un'espansione della tecnologia nei nostri sistemi economici e sociali", ha concluso.