ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Che emozione grandissima è stata vederlo affacciarsi alla Loggia delle Benedizioni. Avere un Papa in famiglia è una benedizione, una cosa incredibile. Noi abbiamo lo stesso trisavolo di parte paterna, ma non ho mai avuto il piacere di incontrarlo perché, sebbene fosse in Perù, io mi sono trasferita in Italia appena sposata. Sono l'unica a star qui, perché tutta la famiglia è in Perù. A migliaia di chilometri di distanza, stiamo festeggiando insieme. Appena passerà questo momento e sarà meno indaffarato, lo andremo a trovare in Vaticano e gli regaleremo l'albero genealogico grande e originale". Lo dice all'Adnkronos Carmen Prevost, cugina di papa Leone XIV, peruviana ma residente a San Severino Marche, città natale del marito, dove fa la casalinga e studia italiano dalle suore del Vietnam nel monastero di Santa Caterina. "Quando ho sentito pronunciare il suo nome, mi è venuta la pelle d'oca, sono quasi morta dall'emozione. Ho pianto, ho riso - dice ancora commossa - è stata un'emozione grandissima. E poi, che bello vedere che non aveva indossato le scarpe rosse. In fondo al cuore sapevo che sarebbe stato eletto Papa. Ho seguito da vicino il suo percorso, seppur a distanza. E' una persona davvero meravigliosa, semplice, legata al popolo, alle persone più povere: ha fatto nel mio Paese un lavoro preziosissimo. Lui è quello di cui la Chiesa ha bisogno, in un momento affatto facile. Certo, è dura, ma se dovesse aver bisogno, io, che porto sempre la bandiera di Cristo, sono pronta ad aiutarlo. Mi chiami pure. Ora che papa Francesco ha aperto una porta per le donne, è il momento di farsi sentire". (di Silvia Mancinelli)
(Adnkronos) - "Un Papa che ha subito invocato la pace, che ha indicato pur in poche parole la via difficile di una nuova concordia che parte dagli ultimi, i vessati, gli oppressi dei Sud del mondo, dalle periferie dell'esistenza. C'è tanta continuità nell'attenzione alle vittime dell'economia dello 'scarto' anche nella scelta di un nome molto impegnativo, quello di un predecessore come Leone XIII che ha fondato nei fatti la dottrina sociale con la prima Enciclica Rerum Novarum che guarda al mondo del lavoro, dei diritti, dell'inclusione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Luigi Sbarra, già leader della Cisl, commenta l'elezione di Papa Leone XIV.
(Adnkronos) - “In Italia abbiamo una normativa molto evoluta in tema di luce naturale che però al tempo stesso non viene applicata in fase sia progettuale che approvativa. Di conseguenza abbiamo attivato un progetto di ricerca con La Sapienza Università degli Studi di Roma. La luce zenitale è il modo per velocizzare il raggiungimento delle soglie minime di salubrità attraverso la luce naturale". Così Lorenzo Di Francesco, Public Affairs Manager Velux Italia, in occasione del seminario 'Costruire il benessere, il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia' presso il Senato della Repubblica a Roma. "Se si fa ricorso soltanto alla luce naturale bisogna essere un po' più creativi. Certamente la luce zenitale è una cosa che riguarda le parti alte degli edifici però con la nuova edilizia, anche europea, e con la direttiva 'Case Green', si parla di una revisione del testo unico dell'edilizia, che potrebbe portare a una revisione delle prassi progettuali con più luce zenitale. In ogni caso, riuscire a risolvere il tema del rispetto delle soglie minime di luce naturale, automaticamente migliorerebbe anche il ricorso alla luce zenitale”, chiarisce. “Non è sufficiente costruire edifici energeticamente efficienti, come stiamo imparando a fare, se poi però manca un altro tassello dell'evoluzione, ovvero un'edilizia pensata per le persone che ci devono abitare, studiare o lavorare. Non ci si può soltanto soffermare sul calcolo termotecnico. Anche a livello legislativo c'è stata una grande evoluzione in termini di certificazioni energetiche, forse sarebbe anche il caso di integrare queste certificazioni energetiche con certificazioni di salubrità che valutano, misurano e monitorano nel tempo anche la qualità degli ambienti interni”, conclude.