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(Adnkronos) - Prendeva di nascosto le loro foto dai profili social, immagini scattate in momenti di spensieratezza al mare o in città, e le pubblicava su un sito pornografico, associandole a un contesto degradante. Secondo quanto riporta La Stampa, a finire nei guai è un 22enne dell’hinterland Sud-Est di Milano, indagato dalla procura del capoluogo con le accuse di accesso abusivo a sistemi informatici, diffamazione e violazione della privacy. Il giovane, individuato come possibile autore delle condotte da un gruppo di venticinque ragazze tra i 17 e i 24 anni, è stato raggiunto nei giorni scorsi da una perquisizione dei carabinieri della compagnia di San Donato Milanese. I militari hanno sequestrato il suo cellulare e il computer per verificare l’esistenza dei file originali, eventuali altre immagini o video non ancora noti e possibili contatti con terzi per la diffusione del materiale. Le ragazze, tutte residenti nei comuni della cintura Sud-Est di Milano, avevano scoperto la vicenda nel marzo dello scorso anno, quando amici e conoscenti le avevano avvisate che le loro foto erano finite su un portale pornografico. Le immagini, spesso prelevate da profili Instagram privati, erano state caricate online senza consenso e, in alcuni casi, "accostate a contenuti esplicitamente sessuali, con gravi conseguenze per la loro riservatezza e dignità. In un episodio, il 22enne avrebbe persino pubblicato due video in cui compariva un cellulare con la foto di una delle vittime sullo sfondo, mentre un uomo si abbandonava a un atto di autoerotismo".
(Adnkronos) - Con la crescita dell'intelligenza artificiale "non c'è tanto un tema di rallentamento e perdita dei posti di lavoro, l'abbiamo misurato con i nostri esperti in econometria, quanto la necessità di formare nuove competenze, nuovi mestieri che oggi non esistono, ad esempio specialisti in cyber security. E ci sarà sicuramente sempre più la necessità della collaborazione uomo-macchina". Così Giuseppe Perrone, partner, technology consulting ai&data leader, EY Italy intervenendo al panel 'Ai: rivoluzione o evoluzione? Focus su physical e sovereign ai', alla giornata conclusiva di Digithon a Bisceglie. Secondo Perrone allo stesso tempo "ci sono degli altri lavori, quelli manuali, quelli ad alto rischio, quelli che lavorano su determinate filiere dove la manualità era essenziale per poter condurre determinate attività che evidentemente subiranno una riduzione". E per Perrone "rispetto al tema delle skill, quindi quali saranno le competenze del futuro, c'è sicuramente la necessità di questa collaborazione uomo-macchina. Non si può prescindere anche nello sviluppare le soluzioni digitali dal pensare e disegnare user interface e user experience in cui venga esaltata questa collaborazione uomo-macchina, che cambia completamente le modalità con cui noi interagiamo oggi su una pagina web, perché sarà un modo di lavorare e di interagire completamente diverso", sottolinea. E Ey sta portando avanti diversi progetti innovativi in materia. "Stiamo facendo una sperimentazione -spiega Perrone- con una delle principali aziende italiane sul tema dell'advanced manufacturing per portare un umanoide, che abbia capacità decisionale, in cantiere per saldare alcune componenti all'interno di una nave. Questo che cosa vuol dire? Che non mancherà l'umano a fianco all'umanoide, ma i due dovranno collaborare, dovranno fidarsi l'uno dell'altro, fidarsi di una macchina che interagisce, che ha delle sembianze, che si muove all'interno di un perimetro sarà una cosa molto complessa e quindi bisognerà supportare questo percorso", conclude.
(Adnkronos) - "Acea come operatore infrastrutturale ha l’obbligo di coniugare il passato e la tradizione con l’innovazione e il futuro". Ad affermarlo è Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo, illustrando al Meeting di Rimini i progetti di digitalizzazione e trasformazione. La società sta sperimentando sia la robotica sia l’intelligenza artificiale. "Con i cani robot e i droni effettuiamo ispezioni preventive, aumentando la sicurezza dei nostri dipendenti. Proprio a luglio abbiamo siglato un importante accordo con l’Istituto Italiano di Tecnologia", ha ricordato Pastorello. L’innovazione per Acea non è solo tecnologia ma anche attenzione alle persone: "In quest’ultimo anno abbiamo incontrato 5.000 dipendenti in tutta Italia, portando la voce dell’azienda anche in Europa, dal World Economic Forum in poi. Non si può parlare di innovazione senza mettere la persona al centro". Tra i benefici concreti della digitalizzazione, Pastorello ha citato "efficienza, perché consente di rilevare e risolvere più rapidamente i guasti, e sicurezza, perché permette di evitare che le nostre squadre si trovino in situazioni di pericolo, grazie all’impiego dei droni nelle ispezioni".