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(Adnkronos) - Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, torna sull'ormai celebre frase "definisci bambino", pronunciata durante un acceso scambio con Ezio Iacchetti a Cartabianca, spiegando di averlo "detto perché la definizione di ‘bambino’ è diversa a seconda dell’interlocutore. Secondo l’Onu lo è al di sotto dei 18 anni, per noi occidentali dei dieci". “Quasi la metà dei combattenti di Hamas ha tra i 15 e i 18 anni. Per l’Onu sono bambini, per Israele sono combattenti”, ha affermato a margine del flashmob per il 7 ottobre a Milano. Durante la puntata del talk show condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4 nella serata del 16 settembre, Iacchetti è intervenuto sulla situazione nella Striscia di Gaza. La discussione si è accesa rapidamente, con scontri continui tra i due interlocutori. E oggi Mizrahi è tornato sulla lite spiegando che "i palestinesi arruolano bambini in combattimento dai 14 anni, gli mettono un mitra in mano e li mandano a combattere. Durante la guerra l’età è scesa ai 12 anni. Sono loro che mettono a rischio la vita di tantissimi ragazzi. Per un soldato è difficile riconoscerli da lontano: se vede qualcuno che gli punta un mitra, spara”, ha spiegato Mizrahi.
(Adnkronos) - Ribadire la centralità dei giovani professionisti nel tessuto economico italiano, promuovendo un modello di consulenza avanzata, interdisciplinare e orientata alla crescita delle imprese. Si è concluso a Cagliari il convegno nazionale 2025 dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec). Quasi mille professionisti hanno partecipato a un evento che per la prima volta in sessant’anni ha fatto tappa in Sardegna. “Il messaggio che vogliamo lanciare è di guardare oltre la figura classica del dottore commercialista affiancandola a molte altre specializzazioni”, afferma Francesco Cataldi, presidente Ungdcec, a margine della due giorni. “Per l’Unione è stato un evento straordinario, che ha acceso i riflettori sulla figura del dottore commercialista, sempre più strategica per le imprese e la pubblica amministrazione; e quando un professionista è strategico, diventa funzionale all’intero sistema Italia”, aggiunge. Sul fronte dell’evoluzione professionale, Cataldi sottolinea come l’innovazione stia cambiando la professione: “L’intelligenza artificiale accelera i processi, ci aiuta negli adempimenti ripetitivi e porterà a una forte selezione nel mondo dei professionisti. Resteranno sul mercato coloro che sapranno utilizzarla restando al centro della consulenza”. 'Oltre la maschera' è il titolo che ha guidato i lavori e ne riassume la visione: “Offre un’immagine visiva del messaggio che vogliamo trasmettere: bisogna andare oltre la maschera che la società ci ha messo addosso. Dietro quella maschera ci sono tanti commercialisti competenti e specializzati, che accompagnano le imprese nella crescita. E quando crescono le imprese, cresce l’intero sistema Paese”, conclude Cataldi. Per Jacopo Deidda Gagliardo, delegato Ungdcec per la Sardegna, il convegno “ci lascia la consapevolezza di quello che siamo oggi e che saremo domani. "'Togliere la maschera' è stato uno strumento comunicativo per dire ad alta voce qualcosa che sapevamo già: molti colleghi sono già andati oltre lo stereotipo, con specializzazioni diverse e competenze ibride. Dalle nostre ricerche emerge che l’attività 'classica' pesa per circa il 50 per cento: l’altra metà del tempo dei commercialisti si riempie con nuove aree come sostenibilità, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Questo sta erodendo l’etichetta tradizionale del nostro ruolo. Sta a noi continuare, anche sul piano della comunicazione, a valorizzare ciò che c’è dietro quella maschera”, spiega. Guardando all’azione di categoria, Deidda Gagliardo aggiunge: “C’è molto da fare: penso all’equo compenso, ma anche alla necessità di rendere più efficiente e meno ridondante la formazione richiesta dai diversi albi ed elenchi, che rappresentano il viatico giuridico delle specializzazioni. Serve un’armonizzazione efficace”.
(Adnkronos) - Si è conclusa a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, la settima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, con l’ultimo panel dal titolo 'Democrazia è partecipazione', durante il quale sono stati premiati giovani e organizzazioni giovanili. Il Festival, dice il suo direttore Leonardo Becchetti, co-fondatore di NeXt Economia, "non è un evento, ma un movimento: c’è prima e c’è dopo e mette in moto tutta una serie di percorsi che vanno dal consumo e risparmio responsabile, al lavoro sull’amministrazione condivisa, fino all’impegno sui territori, anche nelle aree interne, per promuovere partecipazione, cittadinanza attiva e impegno dei cittadini per il bene comune. È molto importante che non ci sia solo la sensibilità di un giorno, pure importante, come quella che abbiamo avuto in questi giorni, ma che questa sensibilità si traduca in un impegno quotidiano di tutti". Per Augusto dell’Erba, presidente Federcasse–Bcc, "ogni volta che teniamo questo incontro registriamo risultati importanti. Quest’anno abbiamo affrontato il grande tema della democrazia partecipata, che è di straordinaria attualità per quello che avviene nel mondo, probabilmente frutto di un deficit di democrazia nei Paesi nei quali questi eventi drammatici si verificano. Noi, con l’economia civile e con il Festival, cerchiamo di far comprendere come, oltre l’azione della beneficenza e della filantropia, esista un’economia che produce un beneficio collettivo: il bene comune". Il Festival, aggiunge Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, "è stato un grande momento di riflessione, importante per il Paese e per le forze che sono protagoniste dell’economia civile e sociale. Dove l’impresa mette al centro de proprio modello lo sviluppo dei territori e della persona. Logica diversa dalla remunerazione degli utili e del capitale. E poi riappropriarsi e trasferire al Paese l’importanza e la necessità di contrastare una deriva verso l’astensione, verso la non partecipazione – che è una perdita di democrazia – significa riconfermare una scelta economica che è anche una grande scelta politica e sociale: partecipare".