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(Adnkronos) - "Nuvola è il landmark del gruppo Lavazza. Lo è partendo dal purpose: quando si entra, infatti, si leggono i valori dell'azienda, i vari brand che ne fanno parte, ma si accede soprattutto a un mondo che ha fatto dell'architettura sociale e del coinvolgimento di diversi stakeholder pubblici e comunità un incontro in un'esperienza molteplice, che può andare dal luogo di lavoro, se si è dipendente, alla visita del museo, alla parte collegata ai ristoranti, piuttosto che all'area degli eventi". Sono le parole di Alessandra Bianco, corporate communication director Lavazza Group & Lavazza eventi sole director, in occasione della presentazione di 'Dove il brand prende forma: la comunicazione passa dagli spazi', il nuovo numero del magazine di Icch-International corporate communication hub, tenutasi presso la sede di Assolombarda a Milano. Un volume che evidenzia l’importanza della progettazione delle sedi delle aziende e dei luoghi di lavoro nella strategia di comunicazione dell’identità e della mission dei brand. Per Bianco, la strategia di Nuvola "ha un grande significato da un punto di vista reputazionale e l'ha identificato come luogo che si apre, che accoglie, ma che è anche un'antenna globale che quindi vive le due dimensioni -spiega Bianco- con un impatto anche per l'area circostante che ha migliorato molto la qualità di vita e il livello anche di attrazione di altri investimenti nel luogo". "Lo spazio vive le persone e le persone vivono gli spazi. Pertanto, la grande sfida" dei comunicatori nel contesto degli spazi "è avere molto chiaro qual è la missione di quel dato spazio e utilizzare tutti gli strumenti per comunicarlo in maniera molto completa. Con Nuvola Lavazza questo lo facciamo quotidianamente e credo che sia un asset importante di costruzione della reputazione", conclude.
(Adnkronos) - “In un contesto in cui il fattore tecnologico e l'innovazione sono ormai alla base di tutte le attività umane, è fondamentale che gli ingegneri cambino pelle. Non devono essere solo tecnici e progettisti, ma degli elementi di indirizzo per società, istituzioni ed enti. Noi come Ordine abbiamo la responsabilità di aiutare i nostri iscritti in questo senso, favorendo le competenze e il loro inserimento nei momenti istituzionali. E' fondamentale che l'Ordine utilizzi le proprie risorse proprio per sviluppare questo nuovo modo di concepire l'essere ingegnere”. Così Carmelo Iannicelli, consigliere tesoriere dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, all’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, tenutasi presso la sede dell’Ordine di Palazzo Montedoria a Milano, un’occasione d’incontro e dibattito sul presente ed il futuro della professione. Nel corso della giornata, sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. Tra i temi al centro dell’incontro la formazione, il dialogo con le istituzioni, la condivisione e la collegialità. “Quando si parla di bilancio - prosegue Iannicelli - si pensa sempre a qualcosa di tecnico, però, dietro i numeri ci sono indirizzi politici e scelte future. È fondamentale che agli iscritti venga ben spiegato quelle che sono state le attività che abbiamo svolto e quali sono stati gli indirizzi cercando di orientarci con questi numeri”. Infine, Iannicelli sottolinea i punti di svolta: “Le ingegnerie tradizionali ormai stanno cambiando modo di essere. Ci sono novità, come l’intelligenza artificiale, che impongono di cambiare il passo di marcia degli ingegneri e cercheremo di fare questo proprio grazie al bilancio, anche coinvolgendo le istituzioni in questo percorso”.
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.