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(Adnkronos) - Amore, dinamiche relazionali e sentimentali, amicizia e corteggiamento tornano nella nuova edizione di 'Uomini e Donne', in onda da lunedì 23 settembre alle 14.45 su Canale 5. Nel dating show, ideato e condotto da Maria De Filippi, oltre agli 'Over' torna il 'trono classico' con quattro nuovi protagonisti: Martina De Ioannon, Francesca Sorrentino, Michele Longobardi e Alessio Pecorelli. Seduti accanto a loro, in veste di opinionisti, i volti amati del programma: Tina Cipollari, Gianni Sperti e Tinì Cansino. Martina De Ioannon arriva dall'ultima edizione di 'Temptation Island'. Dopo la fine della relazione con Raul Dumitras e la conoscenza con il tentatore Carlo che non è decollata, ha deciso di mettersi di nuovo in gioco. Vive a Roma con i genitori e tre fratelli più piccoli. Ha una famiglia unita e si reputa molto fortunata per questo. Lavora nel ristorante di famiglia, si definisce forte e decisa, simpatica e solare ma anche disordinata, distratta e 'scordarella'. Cerca un ragazzo che condivida i suoi stessi valori, soprattutto la libertà cosa per lei fondamentale. Anche Francesca arriva da 'Temptation Island'. Dopo la rottura con Manuel Maura, ha deciso di rimettersi in gioco in amore. Nella vita è un tecnico della riabilitazione psichiatrica e lavora con i bambini autistici. Ama il suo lavoro perché per natura le piace aiutare gli altri. Si reputa una donna su cui si può contare, leale, generosa e risoluta. Amare per lei vuol dire mettersi sullo stesso piano, fare squadra e condividere. Ora cerca un amore come quello dei suoi genitori che stanno insieme da 25 anni e ancora si amano tantissimo. Michele Longobardi lavora nella pubblica amministrazione. È un ragazzo estroverso, espansivo, gli piace stare al centro dell’attenzione ma è anche un po’ permaloso. È molto sensibile e la sua emotività in passato lo ha portato ad affrontare un periodo di ansia e attacchi di panico. È stato un periodo molto duro, ma grazie a quell’esperienza ha trovato forza di volontà e fiducia in sé stesso. A 'Uomini e Donne' vorrebbe trovare la ragazza giusta con cui condividere la quotidianità. È molto legato al nonno che è un grande fan del dating show. Imprenditore nel settore della ristorazione da quando ha 22 anni, Alessio Pecorelli è un ex militare, si è arruolato quando aveva 18 anni. Nella sua vita si è sempre dato da fare, ha fatto diversi lavori, dal bagnino al meccanico. È un amante degli sport da combattimento ed è molto legato alla sua famiglia. È single da due anni e mezzo, dopo la fine della sua ultima relazione ha avuto tante frequentazioni ma fa molta fatica a legarsi. Cerca una donna che gli faccia provare delle emozioni forti e con la quale costruire qualcosa di importante.
(Adnkronos) - Sono ancora troppo poche le donne nel modo tech in Italia e in Emilia-Romagna. Soprattutto se si paragonano i livelli di occupazione femminile nel settore hi-tech nazionale con quelli degli altri paesi europei: secondo gli ultimi dati Eurostat, le posizioni tech occupate da donne sono il 22% in Europa e solo il 15% in Italia. Anche sul fronte della formazione il Bel Paese è il fanalino di coda: in Europa la media dei laureati in materie tecnico-scientifiche è del 13%, in Italia del 6,7% e di questi solo una su tre è donna. Per colmare questo gap nasce Tech EmpowHER il progetto ideato da Boom, il nuovo knowledge e innovation hub di Crif a Bologna che, in collaborazione con Manageritalia Emilia Romagna e altre aziende e associazioni del territorio, vuole favorire la presenza delle donne in ambito tech superando così il pregiudizio che vuole la tecnologia e il mondo dell’innovazione come un 'lavoro esclusivamente da uomini'. “Come manager - commenta Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia-Romagna - siamo i primi a dover interpretare e favorire i cambiamenti culturali necessari per rendere le nostre imprese più performanti e i luoghi di lavoro più inclusivi per le donne Questa iniziativa consente di raggiungere contemporaneamente un duplice risultato. Per le imprese si apre la possibilità di intercettare tanti talenti qualificati, riducendo i tempi e i costi di selezione, oltre a creare una maggiore inclusività negli ambienti di lavoro. Per le donne invece rappresenta una concreta opportunità di crescita professionale ed economica”. “L'inclusione - sottolinea Loretta Chiusoli, chief hr & organization director Crif e managing director di Boom – ha in primis un valore etico, ma è anche una leva per l'innovazione e il successo aziendale. Con Tech EmpowHER, offriamo alle giovani donne la possibilità di accedere a competenze e conoscenze specialistiche in ambito tecnologico e dei dati. Vogliamo non solo colmare il gender gap, ma creare un ecosistema in cui le donne possano crescere professionalmente e diventare protagoniste nell’innovazione tecnologica”. Tech EmpowHER si compone di 4 diversi percorsi che uniscono awareness e formazione pratica con l’obiettivo finale di accrescere diversità e inclusività nei team aziendali, aumentando di conseguenza creatività, collaborazione, dialogo ed efficacia. In particolare, un percorso è interamente dedicato alle aziende mentre tre sono pensati per neodiplomate e giovani laureate che vogliono intraprendere una carriera stem o tech. Se per le donne si tratta di un’importante occasione di formazione e sviluppo di carriera, le aziende avranno l’opportunità di incontrare tanti talenti qualificati, ridurre il gender gap in azienda e migliorare le proprie politiche di diversity, inclusion e responsabilità sociale. Il percorso dedicato alle aziende si compone di tre incontri in presenza nella sede di Boom, e si rivolge ai manager di ogni settore aziendale per sensibilizzarli sul tema e iniziare a implementare insieme strategie per colmare il gender gap nelle aree tecnologiche. Si parlerà di inclusione, bias inconsci, binomio tecnologia – femminilità, ma sarà anche l’occasione per creare il primo network di aziende Tech EmpowHER. Gli incontri si terranno il 15 ottobre, il 6 e il 27 novembre 2024 dalle 17 alle 19 presso la sede di Boom a Bologna. Per iscriversi visitare la seguente pagina: https://crifhr.magnews.net/Awareness_3. Il percorso rivolto alle neodiplomate e giovani laureate prevede tre differenti opzioni. Teen in Tech: un percorso Ifts, della durata di un anno e altamente specializzato, per neodiplomate di talento: 400 ore di formazione tecnica + 400 ore di stage nelle aziende del circuito Tech EmpowHER. Il percorso inizierà a novembre 2025. Pink Tech Academy: il percorso intensivo di 6 settimane su data science dedicato a neolaureate in ambito Stem: corsi teorici, laboratori pratici e project work per essere pronte all’inserimento in azienda. Il percorso si svolgerà da gennaio a ottobre 2025. Switch to Tech: il percorso formativo della durata di 6 mesi dedicato a giovani neolaureate in discipline umanistiche che faticano a trovare un’occupazione o che vogliono reinventarsi in ambito tech, per diventare esperte sviluppatrici software. Il percorso si svolgerà tra novembre 2024 e aprile 2025. L’accesso ai percorsi formativi è totalmente gratuito. Tutte le informazioni su Tech EmpowHer sono disponibili su https://www.bo-om.it/news-ed-eventi/tech-empowher/. Per iscriversi ai corsi scrivere a: info@bo-om.it.
(Adnkronos) - "L’industria italiana del Gpl e Gnl condivide pienamente la preoccupazione per il futuro dell’industria automotive espressa dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, intervenuto ieri al Workshop Teha all’interno del 50esimo Forum Ambrosetti di Cernobbio". Ad affermarlo in una nota è Matteo Cimenti presidente di Assogasliquidi-Federchimica. "Assogasliquidi-Federchimica - sottolinea Cimenti - sostiene pienamente l’iniziativa di presentare già il prossimo 25 settembre, in occasione del vertice convocato dalla presidenza ungherese, una proposta del governo italiano per anticipare al 2025 la revisione sullo stop alla produzione di veicoli endotermici al 2035. Abbiamo sempre considerato sbagliato, da parte dell’Ue, puntare su di un unico vettore per il futuro e imporre per legge il divieto di produzione delle auto a motore endotermico". Oggi, conclude, "stiamo vivendo un’emergenza che comincia ad avere effetti sociali notevoli. Ha ragione il ministro Urso: non è possibile attendere il 2026 per effettuare una revisione di questa strategia che sta producendo effetti negativi per l’Europa. La revisione del bando ridarebbe slancio ad un settore vitale dell’economia europea e consentirebbe all’industria di investire in ricerca".