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(Adnkronos) - Il Napoli frena in casa con il Como. Gli azzurri si fanno bloccare sullo 0-0 allo stadio 'Maradona' nel match del sabato pomeriggio della decima giornata di Serie A. Gli ospiti giocano un ottimo primo tempo e hanno una grande occasione per sbloccare la partita al 26' ma Morata si fa parare un rigore da Milinkovic-Savic. La squadra di casa cresce nella ripresa ma non trova il guizzo per scardinare la difesa avversaria. Finisce con un punto a testa che permette agli azzurri di essere in vetta da soli con 22 punti, uno in più della Roma impegnata domani in trasferta con il Milan e ai lariani di salire a quota 17, in quinta posizione. Primo tentativo da parte del Napoli al 3', cross di Spinazzola, colpo di testa di Rrahmani, debole e fuori dallo specchio della porta. Al 5' un pallone respinto dalla difesa azzurra arriva a Caqueret che calcia al volo, Milinkovic-Savic para. All'8' primo cambio per Fabregas, Kempf alza bandiera bianca per un problema alla caviglia, entra Diego Carlos. Al 12' ripartenza del Napoli con Spinazzola che serve Neres che a sua volta di prima intenzione cerca Hojlund, chiude in angolo in scivolata Diego Carlos. Al 16' giallo Perrone viene ammonito per un fallo su Gilmour. Al 21' giallo anche per Anguissa per un fallo su Morata. Al 26' bell'azione in verticale del Como con Morata che anticipa Milinkovic sull'uscita e il portiere lo travolge e Zufferli assegna il rigore. Lo stesso ex attaccante di Milan e Juventus si incarica della battuta ma si fa parare la conclusione da Milinkovic-Savic. Al 32' conclusione improvvisa di McTominay, Butez respinge in tuffo. Al 37' anche Conte è costretto a una sostituzione, Gilmour esce per un problema alla coscia destra, al suo posto Elmas. Al 40' giallo per Smolcic che 'placca' Hojlund lanciato sulla fascia. Al 43' Neres per l'inserimento di McTominay, la conclusione dello scozzese viene contrastata dalla difesa lariana. Nel recupero il Como lavora una buona palla al limite dell'area del Napoli, arriva a Nico Paz che calcia: la conclusione termina oltre la traversa. Conte riparte con Gutierrez al posto di Spinazzola. Al 3' ci prova proprio Gutierrez con una conclusione da fuori, palla oltre la traversa. Al 12' fiammata di Politano che si libera in area e calcia, Butez para in tuffo. Poco dopo ancora l'ex Sassuolo riceve nei pressi del limite dell'area, rientra e va al tiro ma schiaccia troppo la conclusione e Butez para agevolmente. Al 18' Smolcic mette in mezzo un gran pallone, Morata ci prova di testa e Rrahmani devia in angolo. Al 22' ammonizione per Politano per un intervento duro su Caqueret. Al 26' McTominay prova a fare una gran giocata al limite dell'area, controllo e tentativo di tiro al volo ma la conclusione è debole e il portiere ospite controlla senza problemi. Subito dopo Fabregas opta per un doppio cambio: entrano Posch e Da Cunha, escono Smolcic e Caqueret. Al 29' giallo per Elmas per un intervento falloso su Da Cunha. Conte inserisce Lang al posto di Neres. Al 37' il Como termina le sostituzioni: escono Morata e Addai, entrano Douvikas e Jesus Rodriguez. Al 42' cambia anche Conte, fuori Hojlund e Politano, dentro Lucca e Lobotka. Nel finale il Napoli ci prova con maggiore insistenza ma il Como regge l'urto e si porta a casa un punto meritato.
(Adnkronos) - 92 miliardi di euro di ricchezza generata e 24 mila nuovi posti di lavoro in 10 anni. A dimostrare quanto la birra in Italia si sia evoluta da semplice bevanda estiva dissetante a vero e proprio pilastro per l’economia del Paese arriva l’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys strategic consultants. Il lavoro, che ha analizzato il valore condiviso generato dal settore birrario negli ultimi dieci anni, è stato presentato a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti che, per prima, ha avviato il percorso di analisi e misurazione economica della filiera. Dallo studio emerge che, nonostante le crisi globali dell’ultimo decennio, il settore brassicolo pur confermandosi ciclico nel breve periodo si è dimostrato stabile e generatore di valore nel lungo termine. Dal 2015 al 2024 la filiera della birra ha infatti conosciuto uno sviluppo continuo, che ha portato il valore condiviso generato da 7,8 miliardi di euro a 10,4 miliardi annui, con un incremento del 33%. Questa crescita si riflette anche in altri indicatori: la produzione è aumentata del 20,5%, i consumi del 13,6%, mentre l’export ha registrato un balzo del 31%. Numeri che confermano la birra come uno dei settori più dinamici dell’agroalimentare italiano. Della ricchezza generata dal settore brassicolo non beneficiano solo i produttori, anzi. L’analisi mostra infatti quanto la birra sia un importante moltiplicatore di occupazione. Dal 2015 al 2024 ha generato oltre 24 mila nuovi posti di lavoro, portando il totale degli occupati del comparto da circa 88 mila a circa 112 mila (+27,5%). Ad oggi, ogni addetto alla produzione di birra genera 31 posti di lavoro lungo la filiera. Non sorprende quindi che la birra rappresenti lo 0,42% dell’occupazione nazionale. Anche sul fronte delle retribuzioni si registra un balzo: i salari lordi corrisposti lungo la filiera sono passati da meno di 2 miliardi nel 2015 a 3,2 miliardi nel 2024, raggiungendo l’1,8% del totale dell’industria manifatturiera. L’evoluzione del gusto e la crescente consapevolezza e curiosità degli italiani verso questa bevanda hanno trasformato la birra da prodotto unico e indifferenziato a universo di possibilità. Oggi si è passati “dalla birra alle birre”: un mondo variegato che spazia dalle classiche lager agli stili più caratteristici come Ale, IPA, Bock e Weiss, fino alle interpretazioni più local che esaltano gli ingredienti del nostro territorio - erbe aromatiche, spezie, riso, agrumi. La birra si è così affermata come un vero caleidoscopio di sapori, capace di incontrare le abitudini alimentari degli italiani e di inserirsi con naturalezza nella convivialità in abbinamento al cibo. A questa crescita culturale corrisponde anche la nascita di nuove professionalità qualificate: dai mastri birrai ai beer specialist, dai tecnologi alimentari ai sommelier della birra, testimoni di un comparto sempre più articolato, qualificato e connesso con la tradizione gastronomica italiana. “La birra oggi in Italia non è solo una bevanda, ma un simbolo di socialità e di convivialità. Grazie alla sua accessibilità, alla sua informalità e alla sua straordinaria versatilità negli abbinamenti, è ormai entrata a far parte delle abitudini di consumo degli italiani a tavola, accanto ai piatti della nostra tradizione. È questo il segno più evidente di una trasformazione profonda, che ha reso la birra una protagonista della quotidianità del nostro Paese”, afferma Alfredo Pratolongo, presidente di Fondazione Birra Moretti. “In questi dieci anni - continua - Fondazione Birra Moretti ha diffuso conoscenza sulla birra, sul suo consumo corretto, a pasto e responsabile. E ha dato importanza alla birra mettendo in luce la ricchezza generata dal comparto per il Paese”. Nel percorso di crescita della cultura birraria Fondazione Birra Moretti ha avuto un ruolo centrale. Nata nel 2015 con l’obiettivo di valorizzare la birra a tavola, la Fondazione ha accompagnato l’evoluzione del settore diffondendo conoscenza attraverso studi e ricerche e promuovendo, al tempo stesso, un consumo consapevole e responsabile. Ne è un esempio il progetto Responsibility in Education, rivolto agli studenti maggiorenni delle quinte classi degli istituti alberghieri: un’iniziativa che dalla sua nascita ha già coinvolto 39 scuole e oltre 6.600 studenti, con l’obiettivo di formare i futuri professionisti dell’ospitalità e della ristorazione come ambasciatori di una cultura del bere responsabile, in armonia con la tradizione gastronomica italiana. Per il futuro, Fondazione Birra Moretti si pone l’obiettivo di intercettare e interpretare sempre più le nuove tendenze del mercato, offrendo un punto fermo ai consumatori desiderosi di approfondire le proprie conoscenze su caratteristiche, qualità, servizio e degustazione delle birre, ma anche disorientati da un mercato in continua evoluzione. Non solo: attraverso ulteriori studi e ricerche, Fondazione Birra Moretti continuerà a intercettare tendenze, a dare visibilità all’impatto della birra sulla vita sociale ed economica del Paese, e ad accompagnare l’evoluzione della cultura di prodotto perché diventi sempre più una leva di crescita per tutto il comparto, capace di generare ricchezza e occupazione qualificata. “Nei prossimi anni - conclude Alfredo Pratolongo - l’abbinamento chiave della birra sarà l’informalità. L’informalità è il nuovo valore della convivialità italiana, un cambiamento che riflette la voglia crescente di libertà e autenticità espressiva nei momenti di socialità, dove la compagnia e il piacere di stare insieme superano la ricerca di una perfezione formale negli abbinamenti”.
(Adnkronos) - "Negli ultimi vent’anni la povertà energetica in Italia ha colpito in media l’8% delle famiglie, ma nel 2023 il dato è salito al 9%, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente". Lo ha affermato Paola Valbonesi, presidente dell'Osservatorio Italiano sulla povertà energetica (Oipe), in occasione della presentazione del volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss. "L’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica sta lavorando per rendere questa misurazione più granulare, così da individuare il rischio anche a livello metropolitano e orientare politiche più mirate. Un ulteriore focus su cui stiamo lavorando è quello sulle edilizia residenziale pubblica, quindi sulle case popolari, perché sappiamo che lì ci sono le famiglie più vulnerabili e stiamo cercando di capire quali sono gli interventi da fare. In questi contesti l’efficientamento energetico può generare benefici ambientali e un risparmio diretto".