(Adnkronos) - “Questo convegno vuole aprire un dialogo con le istituzioni sia a livello parlamentare sia di amministrazioni locali. Il tema è la mobilità, uno dei settori più impattati dalla transizione ambientale e dalla transizione digitale che viviamo da alcuni decenni. Il cambiamento climatico ha portato a porsi degli obiettivi che hanno influenzato molto la legislazione europea, il Green deal è un esempio, e quella italiana anche a livello locale con le amministrazioni che hanno adottato nuovi provvedimenti legati alla mobilità”. Sono le parole di Stefano Genovese, head of institutional&public affairs di Unipol Assicurazioni e coordinatore The urban mobility council, durante il convegno intitolato 'La mobilità urbana tra comportamenti individuali e analisi dei dati. Dibattito con le istituzioni'. All’appuntamento hanno partecipato istituzioni nazionali e locali ed è stata l’occasione per presentare la ricerca 'Nuovo paradigma di mobilità sostenibile: le green box' a cura di Sergio Savaresi, direttore del dipartimento elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano. “Le decisioni politiche ora ricadono su cittadini, consumatori e lavoratori - spiega Genovese - Le persone che escono la mattina per andare al lavoro, quelle che appartengono alla filiera dell’automotive che percepiscono gli impatti di questa transizione anche a livello occupazionale". Il convegno che si è tenuto a Palazzo Wedekind di Roma cerca quindi di affrontare le conseguenze di certe decisioni sui cittadini. “Vogliamo far capire che, grazie alla tecnologia, che evolve, si possono spiegare meglio i cambiamenti legislativi che stiamo vivendo ed evitare crisi di rigetto da parte delle persone”, aggiunge.
(Adnkronos) - Nel 2024 il Gruppo Nestlé ha generato 4,4 miliardi di euro di valore condiviso in Italia, corrispondente allo 0,2% del pil nazionale, con un incremento del 5% rispetto al 2022. Questi dati confermano, attraverso un approccio fondato su una visione a lungo termine, sulla presenza e la solida conoscenza del nostro paese, come l’impegno del Gruppo nel percorso di creazione di valore condiviso sia un elemento imprescindibile capace di assicurare una crescita costante e duratura in primis alla società in cui opera, dalle proprie persone a tutti gli attori coinvolti nella filiera, e poi a sé stesso. Un modo di fare impresa che permette al Gruppo di continuare a generare più valore per l’esterno che per sé stesso, poiché, per ogni euro generato nella fase di produzione, ne corrispondono 3,3 per il sistema economico italiano. Inoltre, rispetto al totale del valore realizzato dall’azienda nel nostro Paese, ben il 93% viene distribuito tra Stato, lavoratori e altre imprese della filiera. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’analisi condotta da Althesys. Inoltre, nel 2024 Nestlé ha determinato ricadute dirette pari a 953 milioni di euro, indirette per un importo di 2.011 milioni di euro e indotte di 1.479 milioni di euro. Significativo anche l’impegno del Gruppo nel supportare i soggetti più fragili, come dimostrano i 3,8 milioni di euro di donazioni elargite da Nestlé nel 2024, in crescita del 12% rispetto al 2022. Il rapporto evidenzia che lo scorso anno il Gruppo Nestlé ha prodotto una contribuzione fiscale pari a 1,4 miliardi di euro, circa lo 0,2% delle entrate fiscali italiane nel 2024. L’analisi conferma anche l’importante ruolo che Nestlé svolge a livello occupazionale. Infatti, ogni sua persona contribuisce a generare indirettamente 11 posti di lavoro, considerando l’indotto, per un totale di 60.000 addetti, pari allo 0,22% degli occupati in Italia nel 2024. Il Gruppo contribuisce ad erogare un totale di 1,3 miliardi di euro di salari lordi e contributi nella filiera, in aumento del 6% in confronto al 2022. "I dati che emergono dipingono un quadro di continuità che conferma la solidità del Gruppo Nestlé in Italia e l’impegno verso un modello d’impresa sempre più orientato alla sostenibilità economica e sociale. I risultati raggiunti dimostrano l’efficacia del percorso intrapreso, nonché la nostra significativa capacità di affrontare le grandi sfide della contemporaneità", commenta Marco Travaglia, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Nestlé in Italia. "L’Italia riveste un ruolo cruciale nelle strategie di sviluppo del Gruppo, che mettono al centro le persone e le comunità, nella convinzione che la crescita della nostra azienda sia intrinsecamente connessa al valore che riusciamo a generare sui territori in cui operiamo".
(Adnkronos) - "La progettazione della luce naturale e zenitale negli edifici è un tema che sta tornando ad essere importante nell'edilizia. È qualcosa che non ha solo un impatto sull'architettura, ma anche sul benessere e sulla salute delle persone. Questo è un elemento fondamentale che dobbiamo considerare e rispetto al quale abbiamo ora la tecnologia per migliorare ancora di più". Così Marco Soravia, Market Director Velux Italia, intervenendo al convegno ‘Costruire il benessere - Il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia’, questo pomeriggio presso la Sala Zuccari del Senato. "Velux è un'azienda che opera da oltre 80 anni nel settore dell'edilizia. Da sempre promuoviamo la sostenibilità ambientale e sociale e lo facciamo con comunicazione continua agli architetti, formazione, qualità dell'architettura e anche affrontando tematiche difficili - prosegue - Abbiamo fatto campagne di sensibilizzazione sul tema della salute delle persone negli spazi chiusi: oggi noi passiamo oltre il 90% del nostro tempo in spazi chiusi ed è fondamentale che abbiano condizioni di comfort ottimali". Soravia ricorda che "le leggi sono vecchie, il legislatore è impegnato ad aggiornarle ed è estremamente difficile trovare il giusto equilibrio tra la tecnica e la parte dell'impatto sociale. Anche perché quando si parla di edilizia bisogna parlare anche di urbanistica. Le leggi urbanistiche, i piani regolatori sono complessi, sono vecchi, ed è complicato aggiornarli". Inoltre, "trovare l'equilibrio tra l'efficienza energetica pura e il comfort della salute delle persone non è assolutamente facile. E' paradossalmente più facile realizzare edifici efficienti, ma non confortevoli e non salubri. E' un paradosso, se vogliamo, ma se non viene posta la giusta attenzione il rischio è altissimo. Quindi è una sfida che la politica e l'amministrazione deve cogliere, ma è anche una responsabilità dei professionisti, architetti e delle imprese supportare questo passaggio".