(Adnkronos) - Jannik Sinner in finale al Six Kings Slam, il ricchissimo torneo in corso a Riad, in Arabia Saudita. L'azzurro, numero 1 del mondo, in semifinale batte il serbo Novak Djokovic, numero 4 del ranking Atp, per 6-2, 6-7, (0-7), 6-4. In finale, Sinner affronterà Carlos Alcaraz, che nella seconda semifinale vince il derby spagnolo con Rafa Nadal per 6-3, 6-3. Il titolo nel Six Kings Slam vale 6 milioni di dollari: solo la partecipazione al torneo garantisce a ogni giocatore un gettone da 1,5 milioni. Sinner accede alla finale dopo l'ennesima prova di forza di una stagione strepitosa. Il 23enne altoatesino, al quinto successo in 9 match contro Djokovic, replica lo show fornito contro il serbo nella finale del Masters 1000 di Shanghai vinta domenica. L'azzurro parte sparato nel primo set con un break immediato che gli permette di gestire la situazione senza problemi: Djokovic cede il servizio un'altra volta e Sinner chiude il parziale per 6-2. Il copione cambia in avvio di secondo set: il serbo strappa la battuta all'avversario e prova a scappare sul 2-0. Sinner ricuce immediatamente lo strappo (2-2) e la frazione scivola via all'insegna dell'equilibrio fino all'epilogo al tie-break. Sinner commette una serie di errori insoliti, Djokovic gioca sul velluto e chiude con un pesantissimo 7-0. Si va al terzo set e Sinner esce meglio dai blocchi: subito break, che però l'azzurro non riesce a difendere (1-1). Djokovic risponde come nei giorni migliori e sul 3-2 ha a disposizione 2 pesantissime palle break. Il numero 1 del mondo si salva (3-3) e nel game successivo alza il ritmo: Djokovic sbaglia a ripetizione e cede la battuta. Avanti 4-3, Sinner potrebbe prendere il largo ma spreca le chance. Due smash rivedibili regalano a Djokovic la chance per il controbreak, il serbo non si fa pregare e si torna in equilibrio (4-4). L'azzurro ha il merito di accelerare subito, per l'ennesima volta: una pesantissima palla break viene trasformata dal numero 1 del mondo dopo uno scambio durissimo. Sinner può chiudere il match e completa l'opera: ace, sipario, Jannik in finale.
(Adnkronos) - Mario Grillo, presidente di Turismo Verde-Cia, è stato eletto primo vice presidente di Euromontana, la rete multilaterale europea per lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita in montagna. La nomina è avvenuta in occasione della 'XIII Convenzione Europea della Montagna – Economie montane', in corso a Puigcerdà, Catalogna, località di montagna ai confini con la Francia. Grillo, come rappresentante Cia-Agricoltori italiani, era già membro del board di Euromontana, e come vice presidente avrà le deleghe all'Agricoltura e alla Pac. "E' da un po' di anni, e di questo ringrazio Cia-Agricoltori italiani, che sono nel board di Euromontana -ha spiegato ad Adnkronos/Labitalia Grillo, che conduce un'azienda agrituristica a Camigliatello Silano sull'altopiano silano in Calabria- e questa vice presidenza mi permetterà di sviluppare i temi di mia competenza, come l'agricoltura, supportato da Cia-agricoltori italiani e dagli uffici studi che abbiamo a Bruxelles e a Roma, e certamente riusciremo a imprimere all'Europa qualche 'plus' che può servire a cambiare passo". Le aree montane coprono il 36% del territorio europeo e ospitano il 13% della popolazione dell'Unione Europea. Ed Euromontana è la voce di queste comunità montane in tutta Europa. Tanti i temi sul tavolo quindi per il mandato di Grillo. "E' un lavoro importante, se si prendono buone decisioni qui in Europa avremo risvolti importanti nei nostri Paesi. Ringrazio Cia-Agricoltori italiani di questa opportunità e il Board di Euromontana per avere creduto in me", ha concluso. E da Cia-Agricoltori italiani sono arrivate le congratulazioni a Grillo. “Un riconoscimento importante per la Confederazione -ha aggiunto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- siamo certi che l’esperienza di Mario Grillo sarà sempre più utile al dibattito europeo che vede il nostro settore strategico, ma ancora non adeguatamente centrale, in particolare attraverso una nuova visione della Pac. Potrà, oltremodo, rafforzare il nostro impegno in Europa per valorizzare sempre di più i nostri territori marginali, le comunità rurali e le produzioni locali che spesso fanno il valore aggiunto del Made in Italy”, ha concluso.
(Adnkronos) - Il secondo report di sostenibilità del brand consolida e struttura un percorso, quello di #Viviamosostenibile, con cui Penny intende e vive il business ogni giorno: ossia un concreto impegno valoriale verso le comunità in cui opera e l'ambiente, anche attraverso lo sviluppo di prodotti sostenibili. E' quanto fa sapere Penny in una nota. Il nuovo documento, e i suoi contenuti digitali - si legge - sono presentati alla stampa e ai partner di sostenibilità oggi 17 ottobre, a Milano, in una conferenza stampa dedicata. Il Bilancio di Sostenibilità 2022-23 è la seconda edizione di reportistica di sostenibilità per Penny Italia. I percorsi di valore riportati fanno riferimento al periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e 31 dicembre 2023. A fini comparativi sono stati inseriti, laddove disponibili, anche i dati relativi al 2021 e, quando significativi, sono stati inseriti dei focus su progettualità sviluppate nel corso del 2024. Per la redazione del Bilancio di Sostenibilità, Penny si è avvalsa di un gruppo di lavoro interno che ha coinvolto il top management e le diverse funzioni aziendali, le quali hanno contribuito attivamente alla definizione dei temi materiali e alla raccolta dei dati e di tutte le informazioni necessarie alla redazione del reporting. Le informazioni presentate nel Bilancio sono state definite assumendo come riferimento metodologico i 'Gri Sustainability Reporting Standards', aggiornati al 2021, emanati dalla Global Reporting Iniziative (Gri), associazione internazionalmente riconosciuta che si occupa dello sviluppo di standard di reporting di sostenibilità. "Abbiamo introdotto il nostro modello di governance della sostenibilità - dice Paola Monica Dimaggio, Sustainability Manager per Penny - con l’obiettivo di rafforzare e rendere ancora più trasparente l'imprescindibile legame tra l'impegno alla sostenibilità e le strategie di business, in un percorso sempre più concreto che riguarda tutti noi e che ci tocca sempre più da vicino”.