INFORMAZIONIGiovanni Abramo |
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(Adnkronos) - Forze speciali di Kiev nella città di Pokrovsk, dispiegate in una maxi operazione nel tentativo di fermare l'assedio che la Russia sta portando avanti nella zona dell'Ucraina orientale con migliaia di soldati. Pokrovsk, nella regione di Donetsk, rappresenta un nodo logistico cruciale per le operazioni militari ucraine e costituisce un obiettivo strategico per le forze russe da oltre un anno. Nei giorni scorsi le autorità ucraine hanno segnalato l'infiltrazione di centinaia di soldati russi nell'area, mentre le mappe tattiche pubblicate dall'Institute for the Study of War indicano un avanzamento delle forze russe verso la periferia della città, con un movimento a tenaglia. La potenziale conquista di Pokrovsk offrirebbe un significativo vantaggio al Cremlino, che ha intanto respinto le richieste di cessazione delle ostilità da parte degli Stati Uniti, proseguendo invece l'offensiva terrestre. La città, che prima del conflitto contava una popolazione di 60.000 abitanti, è ora in gran parte disabitata e devastata dai combattimenti. Il comandante in capo ucraino, Oleksandr Syrsky, ha annunciato ieri sui social l'avvio di una vasta operazione "per distruggere e dislocare le forze nemiche" da Pokrovsk. "Per mio ordine - ha poi aggiunto senza fornire altri dettagli -, gruppi consolidati di Forze per le Operazioni Speciali stanno operando nella città". A testimoniare la controffensiva, anche filmati diffusi sui social media che sembrano documentare il sorvolo di elicotteri sopra Pokrovsk. Le Forze speciali costituiscono un ramo delle forze armate specializzato nelle operazioni sotto copertura, spesso attraverso tattiche di guerra non convenzionale quali sabotaggio e diversione. Syrsky ha quindi affermato che Pokrovsk è soggetta alla pressione di un "gruppo nemico forte di migliaia di uomini", ma ha categoricamente smentito le notizie relative a un accerchiamento dell'area da parte delle forze russe, parlando di assenza di blocchi nella città e degli sforzi "per implementare la logistica". Le forze russe hanno mantenuto un avanzamento sulla linea del fronte per oltre un anno, attraverso scontri sanguinosi e a costo elevato, definiti da Kiev e dai suoi alleati di scarso valore strategico. Attualmente, Mosca controlla un quinto del territorio ucraino, inclusa la penisola di Crimea, annessa nel 2014. L'annuncio di Kiev è giunto in concomitanza con la pubblicazione di dati che evidenziano un incremento significativo dei lanci missilistici russi contro l'Ucraina nel mese di ottobre, superando i livelli registrati in qualsiasi altro mese dall'inizio del 2023. Questi attacchi, mirati alla fragile rete energetica ucraina per il quarto inverno consecutivo, hanno causato interruzioni di corrente a centinaia di migliaia di persone. Le autorità ucraine e i loro sostenitori definiscono questa strategia come deliberata e cinica, volta a logorare la popolazione civile ucraina, un'accusa che tuttavia la Russia respinge. Secondo un'analisi dell'Afp basata sui dati giornalieri pubblicati dall'aeronautica ucraina, l'esercito russo ha lanciato 270 missili in ottobre, registrando un aumento del 46% rispetto al mese precedente. Si tratta del dato mensile più alto da quando Kiev ha iniziato a pubblicare regolarmente statistiche all'inizio del 2023. Analogamente agli inverni precedenti, le autorità hanno implementato blackout a rotazione in tutte le regioni del Paese per gestire le carenze energetiche. I medesimi dati indicano che la Russia ha lanciato 5.298 droni a lungo raggio contro l'Ucraina nello stesso mese, con un calo di circa il 6% rispetto a settembre, ma comunque vicino ai massimi storici. Gli attacchi con droni e missili russi sull'Ucraina hanno causato la morte di almeno due persone sabato, secondo quanto riferito da funzionari ucraini. Secondo il ministero della Difesa ucraino, le forze armate russe avrebbero intanto perso oltre 31.000 effettivi e tre battaglioni di carri armati a ottobre, almeno stando a quanto dichiarato in una nota, un numero equivalente - si spiega - "alla forza di tre divisioni". Secondo lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, a ottobre le forze ucraine hanno distrutto circa 230 veicoli da combattimento corazzati russi, oltre 800 sistemi di artiglieria, 29 sistemi lanciarazzi multipli e 93 carri armati, equivalenti approssimativamente a tre battaglioni di carri armati, evidenzia la testata Ukrinform, citando rapporti precedenti secondo cui le forze di difesa aerea dell'Ucraina hanno abbattuto 11.269 obiettivi aerei lanciati dalla Russia nello stesso mese.
(Adnkronos) - Appuntamento a Vicenza dal 16 al 20 gennaio 2026 per la filiera mondiale del gioiello: Vicenzaoro January (Voj) apre il calendario internazionale del settore orafo e dell’orologeria nel quartiere fieristico di Italian Exhibition Group, ormai in fase conclusiva di ampliamento. "Il nostro 'Jewellery Boutique Show' – dichiara Matteo Farsura, a capo delle fiere orafe di Ieg – è piattaforma di business, hub di innovazione, formazione e confronto per i protagonisti del settore. Abbiamo racchiuso questo ecosistema di prodotti, persone e luoghi nel nuovo claim People - Product-Places. È la linfa vitale che in oltre 70 anni di storia ha reso Vicenzaoro riferimento di eccellenza dell’industry a livello globale. Un heritage che si arricchisce con la novità dei Vo Awards, dedicati a creatività, innovazione, sostenibilità e maestria artigianale dei suoi espositori". Torna in parallelo il salone leader delle tecnologie e dei macchinari per l’oreficeria T.Gold, ospitato al padiglione 9 in vista dell’integrazione nel rinnovato quartiere fieristico a partire da settembre 2026. Si rinnova anche l’appuntamento con Vo Vintage, appuntamento B2C dedicato a gioielli e orologi vintage di pregio che accoglie dal 16 al 19 gennaio il pubblico di appassionati e collezionisti. Vicenzaoro January 2026 si racconta attraverso tre parole chiave. Il prodotto che nasce da un mix vincente di eccellenza manifatturiera, design, materiali, ispirazione creativa e abilità tecnica che incarnano la qualità e la creatività del Made in Italy e delle migliori produzioni internazionali. Al centro le persone, i talenti, le relazioni, la forza della community globale che anima il settore e ne guida l’evoluzione. Infine, i luoghi, fisici e simbolici dove il gioiello prende forma: la fiera, Vicenza e il suo territorio, i distretti manifatturieri nazionali, i mercati del mondo rappresentati. Spazi di incontro e ispirazione condivisa. "Un racconto che unisce heritage e visione, valore e innovazione, nel segno di un’identità forte e riconosciuta a livello mondiale della manifestazione di Ieg, di cui ognuno dei protagonisti del settore è forza vitale: dagli espositori ai visitatori, dagli operatori del settore agli opinion leaders, esperti e giovani talenti, associazioni, istituzioni, media", conclude Farsura. Dall’alta gioielleria ai più ricercati jewellery designer, dalla migliore manifattura al prodotto semi-finito, dall’orologeria alle lavorazioni artigianali, passando per componenti, diamanti e pietre preziose, innovazione tecnologica, fino a packaging, visual merchandising, arredi e servizi. Un’accurata selezione delle migliori espressioni del Made in Italy e internazionali rende Vicenzaoro January la vetrina più completa sulle novità presentate dall’intera filiera del gioiello per il nuovo anno. Un boutique show incomparabile scelto dai principali player per presentare ai buyer della distribuzione globale provenienti dai cinque continenti anteprime di collezione, lanci di prodotto e soluzioni inedite di tecnica, stile e design. Inoltre, la possibilità di acquistare sul pronto con l’offerta cash&carry di Palakiss. Contribuisce a diffondere la cultura di settore un palinsesto di eventi, talk e seminari tecnici che animano le diverse sale della fiera, coinvolgendo protagonisti internazionali del comparto che fanno di Vicenzaoro un vero e proprio think tank con appuntamenti attesi come, tra gli altri, Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente di Vicenzaoro con i più completi forecast sul mondo del gioiello, e i seminari tecnici di Cibjo, la federazione internazionale della gioielleria. Tra le novità più attese, la prima edizione dei Vo Awards con cui Vicenzaoro intende riconoscere e valorizzare l’eccellenza nella produzione del gioiello, mix di creatività, manifattura, sostenibilità e innovazione delle aziende capaci di spingere il settore verso nuovi traguardi tecnici e stilistici. Otto le categorie previste dal concorso, aperto a espositori italiani ed esteri di prodotto finito delle communities Icon, Look, Creation. I gioielli finalisti, selezionati da una giuria esperta e multidisciplinare, saranno esposti a Voj26 e votati da buyer e visitatori nei primi due giorni di manifestazione. Candidature aperte fino al 30 novembre. Regolamento e informazioni su www.vicenzaoro.com/it/vo-awards. Le registrazioni per Vicenzaoro January 2026 sono aperte ai visitatori business. Al centro, l’esperienza del buyer. Mentre procede a pieno ritmo l’opera di ampliamento del quartiere fieristico, a impatto zero sullo svolgimento della manifestazione, servizi tailor-made e integrazione tra fisico e digitale massimizzano il valore del tempo trascorso in fiera in opportunità commerciali. Sulla piattaforma Jewellery Connect disponibile anche in app, gli operatori del settore accedono al catalogo espositori, pianificano in anticipo il proprio percorso, gestiscono appuntamenti, ricevono suggerimenti per vivere la manifestazione in modo ancora più efficace. L’accoglienza dei visitatori è resa più calorosa dal Fuori Fiera di Vicenzaoro Vioff, il calendario di eventi collaterali organizzati con la città di Vicenza: un’occasione per scoprire il centro storico tra shopping, arte, cultura ed enogastronomia all’insegna dell’Italian lifestyle. Inoltre, il Museo del gioiello arricchirà il soggiorno dei visitatori italiani e internazionali con la nuova esposizione, all’interno delle sale nella centrale Basilica Palladiana, patrimonio Unesco.
(Adnkronos) - "Negli ultimi vent’anni la povertà energetica in Italia ha colpito in media l’8% delle famiglie, ma nel 2023 il dato è salito al 9%, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente". Lo ha affermato Paola Valbonesi, presidente dell'Osservatorio Italiano sulla povertà energetica (Oipe), in occasione della presentazione del volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss. "L’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica sta lavorando per rendere questa misurazione più granulare, così da individuare il rischio anche a livello metropolitano e orientare politiche più mirate. Un ulteriore focus su cui stiamo lavorando è quello sulle edilizia residenziale pubblica, quindi sulle case popolari, perché sappiamo che lì ci sono le famiglie più vulnerabili e stiamo cercando di capire quali sono gli interventi da fare. In questi contesti l’efficientamento energetico può generare benefici ambientali e un risparmio diretto".