INFORMAZIONIPubliOne srl Comunicazione e Marketing, Consulenza, Event Industry, Informatica e Software Ruolo: Account Executive Manager Area: Marketing Management Giorgia Baldini |
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(Adnkronos) - "Siamo davvero lieti oggi di presentare il marchio di garanzia Aigp, Asta Immobiliare Garantita e Protetta. Questa è la risposta che diamo a un'esigenza che ci è stata manifestata dal pubblico degli utenti: l'esigenza che nelle aste ci sia trasparenza, ci sia garanzia, ci sia protezione. Chi si rivolge alle aste, sia lato venditore che lato compratore, deve essere tutelato". Così Roberto Poletto, real estate manager e ceo di App – Aste Private Professionali Auction House, intervenendo all’evento “La nuova frontiera delle aste” che si è svolto oggi a Padova. È stata l’occasione per presentare Aigp - Asta Immobiliare Garantita e Protetta, un innovativo servizio certificato che rivoluziona il settore delle aste tra privati. Poletto entra poi nel dettaglio spiegando il funzionamento di Aigp: “Per quanto riguarda gli immobili, prima che arrivino all'asta vera e propria, verrà effettuato un procedimento di verifiche preliminari di natura tecnica, saranno coinvolti professionisti ad ampio spettro, dal notaio all'architetto al geometra. Verranno fatti tutti i controlli preliminari, verrà accertato che il proprietario sia nella possibilità di vendere l'immobile e che l'immobile sia idoneo alla vendita, ovvero che non presenti vizi o qualche altro tipo di deformità che possa renderlo inidoneo al successivo trasferimento di proprietà”. In un momento in cui il settore della vendita all’incanto sta rapidamente crescendo ed evolvendo grazie al supporto della tecnologia, garantire sicurezza a venditore e compratore diventa fondamentali: “Il principale ostacolo all'utilizzo massivo delle aste immobiliari private è proprio la necessità di dare tranquillità alle persone, c'è ancora troppa diffidenza. Questa è la nostra risposta, il marchio di garanzia che tutela sia il venditore che il compratore” conclude Poletto.
(Adnkronos) - Il prossimo 16 maggio, dalle ore 10, l'Università Lum 'Giuseppe Degennaro' ospiterà l’edizione annuale dello Strategy innovation forum (Sif) Bari, l'evento che riunisce imprenditori, manager, professionisti, accademici e rappresentanti istituzionali per creare e diffondere conoscenza sull'innovazione strategica. La manifestazione, nata nel 2015 a Venezia come il principale think tank italiano dedicato all'innovazione strategica, si svolge dal 2023 anche in Puglia grazie alla partnership tra Strategy innovation e l'Università Lum da cui è nata Lum strategy innovation, con l'obiettivo di valorizzare il potenziale del tessuto imprenditoriale locale e stimolare la crescita economica nel Mezzogiorno. Il tema centrale di questa edizione è 'Abitare il Futuro', una riflessione profonda su come le imprese possano abitare la 'casa comune' in un mondo caratterizzato da continua accelerazione ma spesso privo di direzione. Come evidenziato dal filosofo Byung-Chul Han: "Questo mondo di merci non è adatto all'abitare. Da esso dovremmo tornare a ricavare una casa, anzi una casa festiva nella quale valga davvero la pena vivere". L'evento si basa su un'approfondita ricerca che ha analizzato le dinamiche tra individualità e socialità, rivelando come il fattore determinante nella progettazione degli spazi risieda nella qualità delle relazioni che questi ospitano. Il concetto chiave di "giusta distanza" rappresenta la risposta emersa alla sfida di garantire contemporaneamente socialità e senso di appartenenza senza compromettere indipendenza, riservatezza e intimità. Il forum esplorerà diverse declinazioni dell'abitare attraverso cinque sessioni tematiche che si svolgeranno nell'arco della giornata: 'Abitare la Mente e il Corpo', con interventi di Franco Caimi (Caimi Brevetti) e Sandro Tovalieri (ex calciatore e dirigente sportivo); 'Abitare la casa e la famiglia', con Lars Petersson (già ceo di Ikea Italia, Giappone e Usa), Gian Paolo Lazzer (Strategy Innovation) e Leonardo Di Chiara (architetto); 'Abitare l'azienda e l'università': panel moderato dalla Giustina Secundo con Sergio Hicke (Alturki) e Daniela Caputo (Manpower Group); 'Abitare il territorio e la città', sessione dedicata alle smart cities e alla rigenerazione urbana, moderata dal prof. Pasquale Del Vecchio (Lum). Intervengono Francesco Vania (Ministero del Made in Italy), Fernando Gala (Comune di Bari), Luigi De Santis (Ance Bari Bat), Michele Ruta (Politecnico di Bari) e Gabriele Ferrazzano (Enilive); 'Abitare il pianeta e la società', focus sulla sostenibilità ambientale e sociale moderato dal giornalista Domenico Castellaneta con interventi di Serena Triggiani (Regione Puglia), Beatrice Lamonica (Deloitte), Novella Pellegrini (Fondazione Sylva) e Cosimo Accoto (Mit). L'incontro si aprirà con i saluti istituzionali del Rettore Antonello Garzoni, del vicesindaco di Bari Giovanna Iacovone, del presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana e del presidente Adi Puglia e Basilicata Guido Santilio, seguiti dall'intervento introduttivo del Prof. Carlo Bagnoli dell'Università Ca' Foscari di Venezia, fondatore e direttore di SIF e Strategy Innovation. Il Sif Bari 2025 si svolgerà dalle 10 alle 17 presso il Campus dell'Università Lum 'Giuseppe Degennaro', con inizio delle registrazioni a partire dalle 9:30. I lavori saranno intervallati da un light lunch, offrendo anche opportunità di networking tra i partecipanti. L’evento è supportato da Casa delle Tecnologie Emergenti – Bari Open Innovation Hub ed è sponsorizzato da Deloitte, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, con il patrocinio di Confindustria Puglia e Adi Puglia e Basilicata.
(Adnkronos) - “Noi non abbiamo nessuna ambizione di fare una guerra all'elettrico o ad altre soluzioni sostenibili: vogliamo semplicemente mettere in luce il principio della neutralità tecnologica cioè la possibilità di utilizzare se possibile soluzioni diverse ugualmente valide per i consumatori e per gli utenti, che devono essere messi nella condizione di scegliere caso per caso la soluzione più opportuna”. Lo ha dichiarato il presidente di Assogasliquidi-Federchimica Matteo Cimenti a margine di un evento organizzato al Parlamento europeo sulla decarbonizzazione nei consumi residenziali. “Il legislatore europeo nella passata legislatura ha scelto una strada che punta tutto sull’elettrico”, ha affermato Cimenti soffermandosi sulle sfide che pone la direttiva sulla prestazione energetica degli edifici. La legge europea, entrata in vigore nel 2024, e ribattezzata direttiva “Case green”, stabilisce una scadenza per l’eliminazione graduale delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040. “La maggior parte degli edifici non hanno la capacità per avere una pompa di calore elettrica per motivi di spazio, di costo e di vetustà degli immobili”, ha sottolineato. “Molti edifici possono essere decarbonizzati invece attraverso delle soluzioni tecnologicamente già esistenti come sono le caldaie a condensazioni, che sono in grado da oggi di poter utilizzare anche delle percentuali crescenti di gas di origine rinnovabile”. La direttiva, ha spiegato il presidente di Assogasliquidi, “ha degli obiettivi via via crescenti in vista del divieto di installazione di caldaie a gas”. “Dobbiamo capire se sia scientificamente e concretamente: secondo lo studio che oggi abbiamo presentato non è possibile per una parte degli edifici”, ha affermato Cimenti prima di mostrare a parti interessate ed eurodeputati la relazione commissionata insieme ad Associazioni Proxigas, Assogas, Federchimica-Assogasliquidi, Assotermica e Utilitalia.