INFORMAZIONIGianluca Barbetti |
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(Adnkronos) - Gli Stati Uniti preparano "un'aggressione" di stampo militare contro il Venezuela che eserciterà "il suo diritto legittimo di difendersi". Ad annunciarlo è stato il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, durante una conferenza stampa dopo che l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha schierato forze militari nei Caraibi in nome della lotta ai cartelli della droga, provocando un acuirsi delle tensioni con il Paese. C'è "un'aggressione in corso a carattere militare e il Venezuela è abilitato dalle leggi internazionali a rispondervi" ed eserciterà "il suo diritto legittimo a difendersi", ha dichiarato, dicendo di considerare "rotte" le relazioni tra i due Paesi. Per Maduro, inoltre, Marco Rubio è un "signore della morte e della guerra". La scorsa settimana, Trump ha annunciato che gli Stati Uniti avevano attaccato una "nave che trasportava droga", uccidendo 11 "narcoterroristi", descritti come membri del Tren de Aragua, un cartello venezuelano presente in diversi Paesi e classificato come organizzazione "terroristica" dal presidente degli Stati Uniti. Washington accusa Maduro di gestire una rete di narcotraffico e ha recentemente aumentato la ricompensa per la sua cattura a 50 milioni di dollari. Proprio mentre Maduro lanciava l'avvertimento, gli Usa hanno colpito una seconda imbarcazione proveniente dal Venezuela che "trasportava narcotici illegali", uccidendo "tre terroristi", ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth, spiegando che i "narcoterroristi venezuelani", "identificati con certezza e straordinariamente violenti", "si trovavano in acque internazionali per trasportare narcotici illegali (un'arma mortale che avvelena gli americani!) diretti negli Stati Uniti". "Questi cartelli del narcotraffico estremamente violenti - ha scritto Trump - rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, la politica estera e gli interessi vitali degli Stati Uniti". Poi la chiosa: "ATTENZIONE: se trasportate droga che può uccidere americani, vi stiamo dando la caccia! Le attività illecite di questi cartelli hanno causato conseguenze devastanti sulle comunità americane per decenni, uccidendo milioni di americani".
(Adnkronos) - Sono poco conosciute, nate per la maggior parte negli ultimi 25 anni, ma le scuole di studi superiori interne agli atenei rappresentano una grande occasione di crescita e formazione per i giovani di talento italiani che si affacciano al mondo universitario: stiamo parlando di più di 1000 ‘super alunni’ della rete Assi (Alleanza delle scuole di studi superiori d’ateneo) provenienti da ogni parte d’Italia che, nelle prossime settimane, inizieranno i corsi nelle 10 Scuole appartenenti ad alcune Università storiche italiane, da Udine a Catania. Al termine del percorso di studi i giovani riceveranno, in contemporanea alla Laurea, un diploma di Master di secondo livello, che li proietterà nel mondo del lavoro, della ricerca, delle professioni. I percorsi, sostenuti in questi ultimi tre anni dal Ministero dell’Università e della Ricerca per trattenere i talenti in Italia, sono una proposta formativa di eccellenza, totalmente gratuita. Il merito è centrale e costituisce l’unico criterio che apre le porte ad alunni e alunne che, con talento e determinazione, vogliono diventare i futuri leader del nostro Paese. Le scuole della rete Assi sono 10 (Bologna, Camerino, Catania, Lecce, Macerata, Padova, Roma, Torino, Udine e Venezia), ognuna con un proprio carattere e tutte in rete, per dare ai giovani la possibilità di fare esperienze formative diverse in luoghi e con compagni di studio diversi. “Nelle nostre scuole si accede per merito ed entusiasmo. Gli allieve e le allieve sono molto motivati, persone curiose che vivono a fondo il proprio tempo: prepariamo una futura classe dirigente del nostro Paese capace di stare nella complessità e di promuovere innovazione”, spiega la professoressa Carla Danani direttrice di una delle scuole della rete Assi, la Giacomo Leopardi di Macerata. "Le scuole di studi superiori della rete Assi - ricorda - propongono una formazione multidisciplinare e internazionale, Organizziamo spesso mobilità all’estero con i nostri giovani, totalmente gratuite: questa estate, ad esempio, siamo stati nei Balcani con 50 studenti, a 30 anni dal genocidio di Srebrenica, per approfondire sul campo la conoscenza delle difficili dinamiche di una società post-bellica e comprendere meglio, da lì, l’Europa e la sua storia: è stata un’esperienza umana incredibile".
(Adnkronos) - "Il Meeting è una storia che non va interrotta". Ad affermarlo in una nota è Barbara Marinali, Presidente di Acea, spiegando le ragioni della partecipazione del Gruppo per il secondo anno consecutivo alla manifestazione. "È un luogo di incontro e di confronto importante con istituzioni, concorrenti, imprese, ma anche con i nostri consumatori e con le famiglie". Acea, ha spiegato Marinali, punta a farsi conoscere non più soltanto come un operatore locale, ma come una realtà nazionale e internazionale attiva nelle infrastrutture e nei servizi di pubblica utilità, con competenze e professionalità riconosciute. La Presidente ha illustrato i principali progetti in corso: "Il raddoppio dell’Acquedotto del Peschiera, con una gara da oltre 1,4 miliardi, metterà in sicurezza l’approvvigionamento idrico della Capitale per i prossimi cento anni. E il termovalorizzatore di Roma, ormai prossimo all’avvio, è un intervento indispensabile dal punto di vista della sicurezza ambientale". Accanto alle grandi opere, Acea porta al Meeting anche la propria storia con la mostra Heritage, che celebra i 116 anni di vita del Gruppo. Abbiamo voluto condividere con i visitatori la nostra tradizione e l’innovazione, grazie anche alla robotica con il nostro umanoide Albert e il cane robot Teddy, che piacciono a grandi e bambini", ha concluso Marinali.