INFORMAZIONIGiancarlo Aalbiso |
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(Adnkronos) - Il piano di decarbonizzazione del governo per l’ex Ilva è "ambizioso" e Federacciai lo saluta con "tutta la simpatia possibile", ma anche con un monito: "Per resuscitare un 'morto' non si danneggino i vivi". E’ il bilancio che fa il presidente degli industriali del settore, Antonio Gozzi, parlando con l’Adnkronos dopo l’incontro di oggi pomeriggio al Mimit tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il comparto italiano della siderurgia, confronto a cui hanno partecipato, oltre a Gozzi, anche il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, i vertici delle principali aziende nazionali e i commissari di Ilva in as e AdI in as. "Il ministro ha presentato un piano estremamente ambizioso rispetto alle ipotesi industriali: si prevede di superare nel giro di 6-7 anni la produzione di acciaio da altoforno con la produzione da forni elettrici alimentati dal dri", riassume il numero uno di Federacciai. “Tre forni elettrici, per la precisione, con un quarto ipotizzato a Genova”. Resta però l’incognita – grande – dell’accordo di programma (domani si terrà a via Veneto l’incontro con gli enti locali, pochi giorni dopo le dimissioni del sindaco di Taranto, Piero Bitetti), un "ulteriore elemento di incertezza” che pesa sul futuro degli stabilimenti. Nel caso in cui domani ci fosse una fumata nera, infatti, si partirebbe con i tre forni elettrici nel sito della città jonica, ma senza Dri, per cui resta anche l’ipotesi Gioia Tauro. Un ‘piano B’ “non ottimale”, perché imporrebbe un maggiore dispendio di energia e soprattutto di costi in termini logistici, osserva il presidente. Quindi bene la convocazione e bene il piano di Urso, che però va “contestualizzato” nel più ampio quadro della situazione del settore siderurgico italiano, sottolinea Gozzi. Perché “per resuscitare il morto non si danneggino i vivi” cosa che si può fare solo mettendo a terra “investimenti sul Dri molto importanti, dando agli impianti l’energia elettrica necessaria per essere autosufficienti” tanto che infatti nel piano si prevede la costruzione di una nuova centrale elettrica. Federacciai quindi elenca una serie di punti centrali. Da una parte l’entità finanziaria degli investimenti: “Tra dri e forni elettrici si parla di circa 10 miliardi, tra intervento pubblico e privato, cioè l’investimento più grande realizzato nella siderurgia a livello mondiale”, osserva il presidente. C'è poi, “il tema del prezzo del gas per far funzionare i Dri, che deve essere competitivo altrimenti impianti non possono raggiungere il prezzo di mercato”. Insomma, “quella di Taranto è una partita aperta e di enorme complessità, e deve essere concepita come un’operazione di sistema” da giocare sia sul suolo italiano che nel campo europeo, continuando a spingere sui temi caldi - Ets, Cibam e tutela dall’invasione dei prodotti asiatici - per evitare che l’industria affoghi o venga travolta dagli effetti indiretti dei dazi americani.
(Adnkronos) - Ace Cream, app appena lanciata su Android e iOS, punta a portare anche il tennis nel mondo della gamification e dell’interazione digitale. Il nome deriva dall’incrocio tra ace, il colpo secco e vincente del tennis, e ice cream, il gelato, e il progetto è nato tra il Noi Techpark di Bolzano e l’incubatore I3P di Torino, dall’ingegno e intuizione di quattro under 30, Davide Polacco, Davide Bottai, Giuseppe Salvi e Daniel De Rosso, un team con esperienze trasversali tra sport, marketing, intelligenza artificiale e sviluppo software. L’applicazione è semplice da usare ma costruita per garantire profondità e coinvolgimento. Gli utenti, in occasione dei tornei più prestigiosi, come Grand Slam e Masters 1000, possono comporre la propria squadra virtuale con un budget di 100 crediti, scegliendo sei tennisti tra quelli in tabellone, tra cui Sinner, il giocatore più scelto per il torneo in corso per Roma. Le prestazioni reali degli atleti generano punti, mentre potenziamenti strategici — i cosiddetti Booster — premiano intuizione e conoscenza del gioco. Il tutto arricchito da live score, classifiche aggiornate, previsioni giornaliere e un’estetica curata, che riprende le atmosfere e le superfici dei vari tornei, dalla terra rossa di Parigi a Indian Wells. Le Predictions, insieme ai booster, sono tra le funzionalità più amate dagli utenti. Ogni giorno ti permettono di accumulare punti extra e accedere all’app con più motivazione, anche se non hai azzeccato la selezione dei giocatori. E' un modo per restare in gioco e continuare a scalare la classifica, senza farti abbattere da un errore di strategia “Il nostro obiettivo era creare un’esperienza che fosse allo stesso tempo accessibile e avvincente”, spiega Davide Polacco, ceo e co-fondatore della startup. “Ace Cream non si limita alla scelta iniziale della squadra: ogni giornata di torneo offre nuove decisioni, bonus da attivare e partite su cui scommettere, sempre in chiave strategica”, aggiunge. A poche settimane dal lancio, i primi numeri sembrano confermare il potenziale dell’app: oltre 5mila download e un tasso di utenti attivi giornalieri superiore al 50%, in linea con i benchmark delle migliori piattaforme di gaming sportivo. Gli sviluppatori hanno già annunciato una roadmap ambiziosa: leghe private per sfidare gli amici, contenuti premium per i giocatori più esperti e nuove funzionalità basate sull’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale. “Il Fantatennis ha un potenziale enorme e vogliamo essere tra i primi a trasformarlo in un fenomeno internazionale”, afferma Davide Polacco, ceo di Ace Cream. “Il nostro modello è pensato per crescere, anche grazie a collaborazioni future con broadcaster, brand sportivi e tornei ufficiali”, sottolinea. Ace Cream si presenta con un modello freemium, completamente gratuito all’uso di base e disponibile su tutti gli store e mira a diventare un punto di riferimento nel panorama del tennis digitale. Sarà presente al prossimo Festival dell’Economia di Trento, dove i fondatori racconteranno la visione che sta dietro al progetto e anticiperanno le prossime evoluzioni. Ace cream ha appena avviato una partnership con i Carota Boys, attualmente la principale community italiana dedicata al tennis e tra gli influencer più rilevanti del settore. La collaborazione nasce dalla visione condivisa di un forte potenziale di crescita del progetto e dalla volontà di offrire un’esperienza coinvolgente a milioni di appassionati su tutto il territorio nazionale. Il 2025 rappresenta il punto di partenza, con l’obiettivo di ottenere visibilità a livello nazionale. Nel corso del 2026 è previsto un consolidamento del progetto attraverso aggiornamenti funzionali, l’attivazione di collaborazioni con sponsor e il lancio di una versione premium. A partire dal 2027 è pianificata l’espansione internazionale, con l’intento di colmare l’attuale assenza di un fantasy tennis solido e riconosciuto a livello globale.
(Adnkronos) - Sono 90 le località rurali che hanno ricevuto il riconoscimento Spighe Verdi 2025, rispetto alle 75 dello scorso anno: 17 sono i nuovi ingressi, 2 i Comuni non confermati. Le Spighe Verdi 2025 per i Comuni rurali, alla decima edizione, sono state annunciate nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta a Roma presso il Cnr alla presenza dei sindaci vincitori. Spighe Verdi è un programma nazionale della Fee - Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. "Il 2025 segna un forte incremento del programma Spighe Verdi - dichiara Claudio Mazza, presidente della fondazione Fee Italia - ben 17 nuovi ingressi che testimoniano la crescente attenzione delle amministrazioni locali verso uno sviluppo rurale realmente sostenibile. Questo dato, che arriva nel decimo anno del programma, rappresenta un segnale concreto di cambiamento, in cui la gestione del territorio, la qualità ambientale e il benessere delle comunità diventano priorità condivise e strumenti di crescita. Spighe Verdi non è un riconoscimento simbolico: è un percorso volontario, rigoroso e trasparente, che richiede impegno costante, visione amministrativa e capacità di coinvolgimento del tessuto sociale e produttivo del territorio. L’adesione di così tanti Comuni a questo modello con convinzione testimonia che anche le località rurali italiane stanno finalmente prendendo consapevolezza del proprio ruolo centrale nella costruzione di un futuro sostenibile per il nostro Paese”. “Il programma Spighe Verdi conferma anche nel 2025 la sua funzione strategica per la crescita dei Comuni rurali e delle aree interne del nostro Paese - ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura - L’agricoltura è protagonista di questo percorso: dalle pratiche sostenibili all’economia circolare, dalla tutela del paesaggio alla valorizzazione delle produzioni tipiche e dell’accoglienza. Sono questi i pilastri che guidano il lavoro delle imprese agricole e che ritroviamo pienamente negli obiettivi fissati da Fee Italia”. Le Spighe Verdi 2025 sono state assegnate in 15 Regioni. Il Piemonte ottiene il maggior numero di riconoscimenti con 18 Spighe Verdi (cinque ingressi): Acqui Terme, Alba, Bra, Canelli, Carignano, Castiglione Falletto, Centallo, Cherasco, Chiusa di Pesio, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Narzole, Poirino, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo. Salgono a 10 le località per la Calabria (tre nuovi Comuni): Belcastro, Cariati, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia Marina, Trebisacce, Villapiana. Le Marche vantano 9 località premiate: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo. Segue la Toscana che ottiene 8 riconoscimenti: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello. Sono 8 le Spighe Verdi in Umbria (un ingresso e un’uscita): Deruta, Gubbio, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi, Trevi. Anche la Puglia ottiene 8 Comuni Spighe Verdi: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Nardò, Ostuni, Troia. La Campania ottiene 7 riconoscimenti (con un ingresso): Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Monteforte Cilento, Positano. Sono 5 le località del Lazio (un ingresso e un’uscita): Canale Monterano, Gaeta, Rivodutri, Sabaudia, San Felice Circeo. In Liguria i Comuni sono 4 (con due nuove località): Andora, Borgio Verezzi, Lavagna, Sanremo. La Sicilia arriva a 3 località con due nuovi Comuni: Modica, Ragusa, Vittoria. Con un nuovo Comune, salgono a 3 anche le Spighe Verdi in Abruzzo: Gioia dei Marsi, San Salvo e Tortoreto. Il Veneto vanta 2 località: Montagnana e Porto Tolle. Sono 2 i Comuni Spighe Verdi anche in Basilicata (un nuovo ingresso) - Nova Siri e Pisticci - e in Lombardia: Ome e Sant’Alessio con Vialone. Uno è il Comune in Emilia-Romagna, Parma.